Capitolo 30
Canzoni per il capitolo:
• Nothing Breaks Like A Heart - Miley Cyrus
• What About Us - Pink
Page ufficiale Instagram: @breathoflifeseries
*Miriam's Pov*
Simon mi guarda in attesa di una risposta. Dovevo pensare ad una scusa e alla svelta.
« Allora? » mi chiede, impaziente.
Mi faccio coraggio e dico timorosa:
« Sono andata a letto con un ufficiale. » Simon rimane scioccato. Ma prima che potesse emettere giudizio, lo sopraggiungo. « M-ma... non volevo... Ecco... ho dovuto farlo. I diamanti del bracciale che mi avevi regalato per il mio compleanno, sono quasi finiti. Non potevo... »
Non è servito a nulla. Simon si è ripreso dallo shock iniziale, e inizia a dare di matto.
« Con un ufficiale?! Miriam! Dimmi che non è vero. Con un nazista! No. Non può essere vero. » inizia a camminare su e giù per la stanza, in preda al panico.
Cerco di dargli una spiegazione, senza farmi sovrastare dall'emozione.
« Simon... Non c'è niente... Tra me e lui. » è una terribile bugia.
« E cosa ti ha dato lui in cambio? Un pezzo di pane? Cosa?! Una vita agiata? Vestiti? Miriam ci sono altri modi per rimediare tutto questo. Se me lo avessi detto... io cerco in ogni modo per farti avere, a te alle altre, un po' di cibo. » spiega.
« Certo. È quasi ci rimanevi secco. » gli dico, senza batter ciglio.
Simon non replica. Ho ragione. Demoralizzato si siede, mettendosi le mani fra i capelli. Dopo qualche secondo, alza la testa e mi rivolge lo sguardo.
« Lo vedi ancora? »
Non posso mentirgli questa volta e senza pensarci gli rispondo di sì.
Simon chiude gli occhi. Le lacrime scendono giù. Una dopo l'altra. Quelle piccole gocce d'acqua racchiudono tutto il suo dolore.
« Lo sanno i tuoi? »
A quella domanda, mi vengono i brividi.
« No. E non devono saperlo. » molte volte, avevo pensato di dirglielo. Ma non era così semplice.
« Miriam devono saperlo. Non... »
« No! Non devi dirlo. Specialmente a mio papà. »
« Capisco il perché non vuoi dirglielo. Li distruggerai dal dolore. D'altronde come biasimarli. » Si asciuga le lacrime con il manico della giacca a righe. « Almeno c'è una cosa positiva. »
Ah, sì?
« Frequentando quel bastardo, ci potrai dare informazioni. » si alza e si avvicina di nuovo al tavolo.
« Quale informazioni? Di cosa stai parlando? »
Simon mi rivolge un sorriso e mi abbraccia. Non so se essere preoccupata o spaventata.
« Se ti dicessi che questo incubo sta per finire? » dice, entusiasta.
« Non ti seguo. »
« Guardati intorno. Siamo più di mezzo milione. Molti di noi, non vogliono morire senza aver provato a combattere. »
Credo di aver sentito male, ma invece ha pronunciato quelle parole. Combattere?!
È di sicuro impazzito.
« Frena il tuo entusiasmo. Simon, sul serio? Combattere? Chi contro chi? Con cosa? » sono sotto shock. Ma cerco di restare calma e farlo ragionare.
« Lo sai benissimo. Noi contro quei bastardi. Non sono l'unico a pensarla così. Ci sono anche i Sonderkommando. Ne conosco alcuni e stiamo pianificando giorno dopo giorno. Sono riuscito a convincere la maggior parte ad aderire alla causa. Anche qui nel Kanada. Ci sono kapò e addirittura guardie corrotte. Pensiamo che qui nel Kanada sia un posto perfetto per procurarsi delle armi. Quello che ti chiedo e che venga detto anche al campo femminile. Si deve spargere la voce ma con descrizione. »
Mi ci vuole del tempo per assimilare il tutto. « E qual'è il vostro piano? Uccidere e farvi uccidere? »
« No. Fuggire. »
« Quanti? » ancora non capisco perché gli do corda.
« Più siamo è meglio è. »
« Simon... volete far evacuare mezzo campo? » Se prima credevo che fossero pazzi, adesso ne sono convinta. « Simon è in operazione suicida. Molti di noi non ce la fanno a camminare. Sono ridotti a pelle e ossa. Come faranno? Sapete almeno come si usa un arma? Sapete come si combatte? » domando.
Io non lo sapevo. Ma so che Philipp e gli altri hanno passato la loro vita a maneggiare le armi e ad essere degli assassini.
« Ci sono dei prigionieri russi nel campo. Soldati. Sanno come organizzare un attacco, le strategie da adoperare. ed usare le armi. Ci insegneranno loro. Certo, non sarà dall'oggi al domani. Se tutto va bene, l'attacco sarà previsto in primavera. Ci vogliono mesi. » dice, alzando le ciglia.
Almeno un po' di sale in zucca lo avevano. Simon si avvicina a me e mi prende le mani.
« Miriam, cerca di convivere le altre. Serve la collaborazione di tutti. E ora che ci penso, ci sarai molto utile. »
« Per cosa? »
« L'SS che viene a letto con te. Non è un ufficiale qualunque, non è così? » chiede, dubbioso.
Voglio mentirgli, ma una parte di me vuole che gli dica la verità. È così, decido di dirglielo:
« No. È il figlio del comandante. »
« Grandioso. E so anche che non è rimasto immune al tuo fascino. So come ti guarda, quel maiale. L'ho notato. È proprio rimasto cotto. Beh come dargli torto, sei bellissima. »
Sorrido,nervosa. E penso, cosa abbia in mente. Simon riprende a parlare:
« Quello che ti chiedo è di sfruttare questa occasione. Fatti dire qualunque cosa che potrebbe aiutarci. E... quando arriverà quel giorno, sarò io a spedirlo all'inferno e la pagherà per ciò che ti ha fatto. » nei suoi occhi vedo l'euforia, pensando a cosa avrebbe fatto a Philipp.
No... non potevo far questo a Philipp: Mentirgli. Avevamo giurato di dirci sempre tutto. Simon come hai potuto farmi questo?
Adesso il mio cuore è diviso in due. Da una parte, volevo aiutare il mio popolo. Dall'altra non volevo tradire la persona che amavo di più al mondo.
***
Sono passati due giorni, da quando Io e Simon avevamo parlato del suo folle piano.
Mentre ci penso, sono nell'auto di Philipp, seduta davanti al posto del passeggero.
Siamo diretti a casa sua, in quanto Gretel, è partita la scorsa notte per la Germania.
Così abbiamo tutto il fine settimana solo per noi, da passare a casa sua.
Passiamo il cancello, Philipp parcheggia l'auto sul vialetto. È come la ricordavo: le stesse scale, gli stessi fiori, le stesse finestre.
« Credimi, non sono mai stato così contento di tornare a casa. » dice, scendendo dalla macchina.
Sospiro. Philipp si accorge del mio stato d'umore, ma non dice nulla. Questa storia di tenergli nascosto il piano, non mi andava giù. Dovevo pensare a qualcosa, per potermi distrarre.
« A che ora arrivano gli altri? » chiedo.
« Verso le otto. »
Questa sera, ci sarà di nuovo una rimpatriata. La scorsa volta era Philipp che voleva farmi conoscere ai suoi amici. Questa volta, tocca a Friedrich. Ci vuole far conoscere il suo nuovo ragazzo.
È buffo. Ancora non riesco a crederci. Ma anche molto bello. Chi ha detto che l'amore, può essere trasmesso solo da donna a uomo e viceversa?
L'amore è amore.
Ammiro il coraggio di Friedrich. Rischia davvero grosso. Come Philipp. Ma sono disposti ad andare contro le leggi, per le persone che amano.
« Quindi fino dall'ora, avremo la casa tutta per noi. »
« Esatto. » Philipp posa il suo capotto di pelle, sul divano.
È cambiato qualcosa dall'ultima volta. Vedo più "tocco femminile".
Gretel deve aver preso il controllo.
Philipp va in cucina, io salgo le scale. Mi ritrovo nella sua camera.
Ora è la loro.
Mi viene da vomitare solo al pensiero. Sul comodino c'era la foto del loro matrimonio.
Prendo la cornice tra le mani. Gretel aveva un vestito bianco molto elaborato e sorride. Philipp indossava la sua uniforme. Il suo era un sorriso forzato. So che non era naturale.
Sento una lacrime scendere giù dalla mia guancia.
Fa male.
Rimetto a posto, la cornice e apro l'armadio. È pieno di abiti femminili. Sono i vestiti di Gretel. Sono anche di marca.
Ogni cosa in questa casa, ha la sua roba.
Come per dire, che lei è la padrona. È lei, la moglie di Philipp. È tutto ciò che lui possiede, appartiene anche a lei.
Mi sento un intrusa.
Dal piano di sotto sento la voce di Philipp che mi chiama:
« Amore, dove sei? »
« Sono qui, in camera. »
Philipp mi raggiunge e vede che fisso l'armadio con i vestiti.
Sento le sue braccia avvolgermi, in un caldo abbraccio.
Adesso ne avevo bisogno più che mai.
« Lo sai, che per me lei non è nulla. »
Annuisco. ma per me, fa comunque male.
Mi bacia la fronte. Poi prende la foto del suo matrimonio e la mette via, dentro il cassetto.
« Se potessi, la brucerei. Credimi. » dice, con rammarico. « Ma non voglio pensare a lei. Volevo mostrarti una cosa. »
« Cosa? » adesso sono meravigliata.
« Ora vedrai. Ma prima, devo bendarti. »
È così, con un panno, mi benda gli occhi.
L'ultima volta, che mi fece una sorpresa, mi portò nella radura. E adesso? Cosa aveva in mente?
« Attenta alle scale. » mi affido, completamente a lui.
Camminiamo per un po', e inizio a insospettirmi. Stendo le braccia in avanti, cercando di orientarmi.
« È una sorpresa bella o brutta? »
« Lo vedrai. »
Sento il rumore di una porta scorrevole. Mi metto a braccia conserte e attendo. Ho i brividi per l'emozione.
Quando Philipp mi toglie la benda, rimango un po' con gli occhi chiusi, finché lui non mi dice di aprirli.
Quello che vedo mi lascia senza parole. Guardo meravigliata quella stanza, mettendo le mani sopra la mia bocca. Non so se ridere o piangere dalla gioia.
Decine. Decine e decine di libri. Ognuno a loro posto sullo scaffale. È una libreria fornitissima. A completare l'arredamento: un cammino, dei divani e delle poltrone.
Rimango a bocca aperta, per non so quanto tempo. Finché, Philipp non sghignazza:
« Allora ti piace? »
« Se mi piace? L' adoro! » Cerco di non urlare, ma per l'emozione e la gioia, non ci riesco.
Philipp ride sotto i baffi. « È tua. »
Mi giro verso di lui. Credo di non aver sentito bene. « Scherzi? »
« No. » e lo dice seriamente. « È per farmi perdonare. Per tutto. È tua. Ogni libro. Ogni pagina. Tutta la stanza. È tua. »
Non riesco a dire nulla. Mi avvicino a lui e lo bacio con passione. « Sei perdonato. »
Mi mordo il labbro.
« Perché non vai a vedere cosa c'è di interessante sugli scaffali? » mi stuzzica, guardandomi con ardore.
Non me lo faccio ripetere due volte. « Non ci sono solo libri tedeschi, vero? »
« No. » afferma.
Mi avvicino ad uno scaffale. I libri erano divisi per scrittore.
C'erano I romanzi di Emily Brothë, Victor Hugo, Austen, Shakespeare, Omero, Dickens, Oscar Wilde, Tolkien e tanti altri. È una miniera d'oro.
Tutti i miei autori preferiti. Tutto nessuno escluso.
In un'altro scaffale intravedo La serie di Scherlock Holmes. Anche Il dottor Jackie e Mr Hilde. Il richiamo della foresta di Landon e una serie di romanzi gialli, tanti scritti da Agatha Cristie.
« Sono anche i miei preferiti. » mi sussurra, vicino all'orecchio.
« Non credevo che ti piacessero. » Li aveva sempre odiati.
« Non ti ho detto una cosa. Non mi appassiona solo la Letteratura Tedesca. Quelli che vedi, ho dovuto leggerli di nascosto. Alcuni li ho da quando ero adolescente. Quando ci fu il rogo... non ho avuto il coraggio di bruciarli. Così li nascosi. All'insaputa di tutti. Gretel non mette mai piede qui dentro. Quando si tratta di libri, non ne è interessata. Così sono l'unico ad entrarci. »
« Fino ad ora. » gli rispondo, con tono scherzoso.
Sorride. « Ora vado di là, nel mio ufficio. Ho del lavoro da sbrigare. Se vuoi, puoi rimanere qui. La mia casa ora è anche la tua. Fai ciò che vuoi. Intanto, ordino a... beh » non riesce a finire la frase. Per lui dire la parola "Ebreo" è difficile da pronunciare davanti a me.
Così continuo io per lui:
« A Leonard? » corrugo la fronte.
« Sì lui. Gli dico di prepararci il pranzo. »
Sta per andare via, ma lo fermo in tempo.
« Posso prepararlo io.»
« Ne sei sicura? No voglio che ti metta a cucinare. » è infastidito. È gentile da parte sua. Pero, mi piace cucinare.
E facendo questo, anche se in piccola parte, ci fa sembrare di più una coppia.
« Davvero. Voglio cucinare io. Mi fa molto piacere. » dico, entusiasmo.
Lo vedo fare un cipiglio. E va dritto in ufficio. Io entro in cucina e inizio a vedere cosa c'è nella ghiacciaia.
Non ho detto a Philipp che cosa vuole.. beh un piatto vale l'altro.
Mi compro i capelli con il fazzoletto e indosso il grembiule e inizio a tagliare le verdure.
Farò dei piatti leggeri, questa sera, sono sicura, che mangeremmo tanto.
In questo momento, ho il cuore pieno di gioia. Ci metterò tutta la buona volontà per preparare un buon pranzo. Ringrazio la mamma per avermi insegnato a cucinare.
Note d'autrice:
Quasi 2 settimane e mezzo scusate l'attesa, ma non avevo internet e non sapevo come fare 😭
Spero che vi piaccia ❤️
Ringrazio tutti per la pazienza
Un megabacione
Noemi
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro