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Capitolo 56

Canzoni per il capitolo :

• What do you Mean - Justin Bieber

• Love You Like A Love Song - Selena Gomez

« Dopo di te. »

« Grazie. » rispondo, sorridendo. Lo guardo sospettosa.

« Cosa c'è? »

Faccio spallucce. « Niente »

« E  allora perchè mi guardi in questo modo? »

Mi avvicino a lui. Lo guardo dritto negli occhi. Il mio viso era poco distante dal suo.

« Non vuoi controllare prima? »

Philipp poggia la mano sull'asse della porta. Stavolta era lui, ad avvicinarsi al mio viso.

« Cosa dovrei controllare? » chiese, facendo lo gnorri.

« Beh, so che tre giorni fa, qualcuno ti ha fatto visita. Lo so, ancora non eravamo così affiatati. Però se c'è qualcosa che devi nascondere, fallo. » ricordo la visita di Hellen e mi avrebbe scocciato trovere le sue cose in giro per l'ufficio.

« Non ho nulla da nascondere. » Sorride.

« Allora non ti dispiace, se prima controllo. Ma ricorda, Herr Hauptsturmführer. Se trovo qualcosa. Non esiterò a tagliarti le palle. » dico, togliandogliele.

Geme. « Così mi piaci, piccola. »

Scuoto la testa, ridacchiando. Mi tolgo lo scialle, appoggiandolo sulla sedia. Osservo tutto nei minimi particolari. L'ufficio era apposto. Mancava solamente la camera.
Entro e vedo tutto in ordine. Controllo sotto il letto. Niente.
Poi vado in bagno. Pulito. Non c'era traccia di indumenti femminili. Sono più sollevata.

« Allora? L'ispezione è finita? »

« Sì. »

Mi tira a sé incomincia a baciarmi il collo. Sento un brivido, che mi attraversa la schiena.
Lo trovavo così eccitante.

« Visto? Sono pulito. » sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.

Mi bacia con passione. Non sento più i piedi che toccano terra. Le nostre lingue si intrecciano  e si accarezzano senza sosta. Philipp mi tocca il sedere. Glie lo lascio fare. In questo momento, mi sento come se ogni cosa intorno a me, è sparita. Dentro di me sento un'energia che potrebbe esplodere da un momento all'altro.

E quando le nostre labbra si allontano, non desideravo altro che riavvicinarmi a lui.

« Aspetta. Vorrei farmi un bagno. » sono tutta sporca e sudata. Vado verso il bagno. Philipp rimane sulla porta della camera.

« Se vuoi posso venire anche io »

« Certo, perchè no? »

Mi volto per vedere la sua reazione. Le sue guancie erano bordeaux. Penso che non se lo aspettasse,  ma in fondo credo che stia esplodendo dalla felicità. 

« D-davvero? » chiede, emozionato.

« Sì. »

Philipp scatta rapido verso di me. Velocemente, entro in bagno e chiudo la porta a chiave. La maniglia della porta rischiava di staccarsi.

« Miriam, dai apri la porta! »

Ridacchio. Lo ammetto, adoro infrangere i sogni altrui. « No. » Non che non volessi, ma era la nostra prima notte insieme e pensava  di poter già fare il bagno insieme a me?

La maniglia ha smesso di muoversi. Credo che si sia allontanato. Ora posso fare il mio bagno. Tolgo i vestiti e riempio la vasca. Voglio fare il più in fretta possibile.  Mi era mancato farmi un bagno caldo come si deve.
Mi insapono e mi risciacquo. Ed esco dalla vasca.
Mi asciugo velocemente e, prima di uscire, metto in ordine il bagno. Quando esco, Philipp non era in camera. Meglio così.  Apro l'armadio e scopro che la mia biancheria e i miei vestiti erano ancora lì.

Mi tolgo l'aciugamano e infilo gli slip e la camicia da notte. Guardo verso la porta. Philipp deve essere in ufficio. Lo aspetterò qui seduta sul letto.  Con mia grande sorpresa sul comodino vedo uno dei miei libri. Li aveva tenuti. Sfoglio le pagine. Ma dubito che li avrà letti.

Philipp entra in camera. Mentre continuo a sfogliare, lo vedo togliersi l'uniforme. Lancia la giubba sulla sedia, insieme alla camicia, rimanendo, a petto nudo.
Poi, con un colpo secco, si toglie gli stivali neri e anche i pantaloni. Adesso indossava solamente i boxer, ma con mio grande stupore, si toglie anche quelli.

Mi sento svenire. Le mie guancie  vanno a fuoco. Non riesco a guardarlo. Ma rimango sorpresa. Philipp gira per l'ufficio completamente nudo, come se niente fosse.

Non riesco a guardarlo, così, mi concentro sulla lettura.

« Non vuoi niente da bere? Ho un ottimo brandy, se vuoi. O un liquore? » mi chiede dall'ufficio.

« Ehm, no grazie. »

« Cosa? Dai, Jüdin. » alzo lo sguardo. Noto con piacere che, era girato di schiena. Rimango a fissare il suo sedere. Respiro a stento. Aveva un bel lato B. Non mi vergogno a formulare certi pensieri. Era la verità.

« Miriam, dovresti lasciarti andare. » riempie due bicchieri con del brandy.

« Non mi piace bere. »

« Non dirmi che non hai mai bevuto in vita tua. » se è per questo non ho neanche mai visto un uomo nudo, prima d'ora.

« Beh si una volta. Al bar mitzva di mio cugino. Avevo bevuto due bicchieri di vino. »

« E oggi ricominci insieme a me. » mi porge il bicchiere. Rimane in piedi vicino al letto. Questa volta avevo la visione  del suo membro. Bevo nervosamente.

« Cos'hai? »

« Chi? Io? Niente. » cerco di nascondere l'imbarazzo.

« No. C'è qualcosa che non va. Dimmelo. » Mi ritrovo a fissarlo di nuovo. Basta! Perchè ho gli occhi sempre puntati lì?

Riprendo lucidità « No. Niente è che sono felice di essere qui. Dico davvero. » Lo guardo dritto negli occhi. Strano ma vero l'imbarazzo sembra dileguarsi poco a poco.

Si sdraia su di me. Respiro a stento. Il cuore batte forte. Ma non mi sento più in imbarazzo. Mi accarezza dolcemente I capelli. Mi lascio travolgere da quel tocco, mentre una sua gamba si infilava fra le mie.
I miei occhi incontrano i suoi.  Erano così belli. Lui era così bello.
Mi sfilò lentamente la camicia da notte. Non provavo più vergogna. Philipp passa teneramente la sua lingua, suoi miei seni.

« Ho voglia di baciarti. Dio non sai quanto. » sussurra a bruciapelo.

« Allora, baciami »

Philipp si fionda sulle mie labbra. Provo un bruciare di piacere intenso passarmi per tuo il corpo. Questa volta mi bacia con dolcezza, come pochissime volte aveva fatto. Lambisce il mio labbro inferiore con la sua lingua, inumidendomi le labbra.
Era così piacevole... Mi riempie le labbra di tanti baci a stampo, e subito dopo chiese l'accesso alla mia bocca, delicatamente e intensamente. Non esito e in men che non si dica, assaporo il suo sapore così afrodisiaco. Quel sapore che mi scombussolava tutti i sensi.

Giocava in maniera sinuosa con la mia lingua, mentre le sue mani andarono ad accarezzare la schiena, poi fianchi e infine il sedere. Erano tutte piccole vibrazioni di piacere.
Lo sento gemere quando un suo dito passa lentamente sull'orlo delle mutandine. A quel punto trattenni il fiato. Si ferma anche lui, senza però staccare la mano dalla stoffa di quell'unico pezzo che mi copriva.

« Aspetta. »

« Io.. scusa. Mi sono lasciato andare. »

« No. È che non l'ho mai fatto prima ed è troppo presto. » non volevo essere la duecentoseiesima. Questo no.

« Non c'è problema. Scusami. »

Gli accarezzo la guancia. « Smettila di scusarti. »

Sussulta.  « È colpa tua se mi mandi ai pazzi. »

« Però c'è una cosa che vorrei provare... »

« E sarebbe? » guardo il suo membro. Spero che capisca. Ormai mi aveva portato verso la strada del piacere e non volevo fermarmi.

« Prima ero in imbarazzo perchè... » mi fa finire sul nascere.

« ...Non hai mai visto un uomo con il cazzo di fuori. Miriam, lo avevo capito. »

Mi sento una stupida. Lo aveva capito.

« È normale che tu ti senta in imbarazzo. Credevo che non ti avrebbe toccato. »

« Tranquillo. Adesso sono a mio agio » Sorride baciandomi la fronte.

« Jüdin. Allora da quello che deduco vuoi farmi un pompino. »

Deglutisco. « In poche parole, sì. »

Scuote la testa, divertito. « Va bene. Ti insegnerò come si fa. »

Faccio un respiro profondo. Philipp si sdraia. Io mi siedo a gambe incrociate vicino a lui.
Mi prende la mano e la porta verso il suo membro. Lo prendo in mano. Philipp emette un sospiro soffocato. Lo muovo su e giù, piano, piano.
L'osservo e mi accorgo che lui aveva quello strato di pelle in più che noi togliamo ai neonati il giorno del loro battesimo.

Lo sento indurirsi. « S-stai andando benone. » mugola. « Ora vedi se riesci a infilo dentro. »

Era enorme. Mi stupisco, come si sia eccitato in pochi minuti. Cerco di infilarlo in bocca. Muovendo la testa su e giù, lentamente. Le mano di Philipp mi palpa il sedere. Questo mi fa eccitare ancora di più.

« J-Judin... dovresti... dovresti cercare... di succhiarlo, adesso. » ha lo sguardo rivolto verso l'alto. È bellissimo. I muscoli guizzano sotto i tatuaggi.

Faccio come mi dice. Mentre con la lingua lo accarezzo, non smetto di muovere la mano. Questa volta più veloce.

« Cazzo, Jüdin... sì così » Philipp mi spinge la testa verso il basso.

« Jüdin sto... sto per.. » boccheggia. Adoro avere il controllo su di lui. Lo guardo e sbatto le ciglia in modo seducente.

« Non guardarmi così! »  ruggisce. Ma so che gli piace.

Improvvisamente, mi fermo. Sento una vibrazione poi in liquido caldo mi invade la bocca. Aveva un sapore salato. Non era disgustoso come credevo.

Scendo di poco posizionandomi, di nuovo, vicino a lui.

« Come sono andata? »

« Sei stata bravissima. Penso che sia stato il miglior pompino che mi abbiano mai fatto. »

Non so se eserne lusingata, ma lo prendo come un complimento. Era il primo, e non era poi andata tanto male.

« Ora, però voglio ricambiati il favore. » Prima che possa realizzare, Philipp è sopra di me.

Ed è così che si fionda di nuovo sulle mie labbra, strusciando il suo corpo contro il mio, provocandomi mille brividi. Sensazioni così non le avevo mai provate prima. Sento le sue mani dappertutto: sulla mia schiena, sulla pancia, sul fondoschiena, sulle cosce.

Le accarezzava arditamente, come se fosse questione di vita o di morte. Gemo piano, quando strinse il mio sedere. Cosa che non faceva altro che eccitarlo ancora di più, dato che emise un grugnito roco dal basso della gola e mi morse un labbro rabbioso. Si stacco dalle mie labbra, per scendere sul petto. Lambisce con la lingua l'insenatura tra i seni, lasciando una scia di saliva.

Oh, stavo andando a fuoco!

In un attimo le sue labbra erano sui miei seni. Li divorava come se erano  frutti maturi, alternando con le mani che stringevano poco delicatamente ma senza mai farmi del male.

In quel momento, non riusciesco a trattenermi. Mi mordo il labbro in continuazione e lasciavo lunghi sospiri di piacere.
Dopo alcuni minuti, la sua lingua scende più giù, precisamente sulla mia pancia. Lasciava piccoli morsi e io sussultavo ad ognuno. Arriva all'ombelico, giocandoci un po' e non posso fare almeno di sussurrare il suo nome. Scende ancora più giù, sull'orlo delle mie mutandine dove prima aveva passato il suo indice.

Lo leccò lentamente, tirando con i denti le mutandine e facendomi inarcare involontariamente il bacino.

« Impaziente, Jüdin ? »  Mi provoca, alzando il suo sguardo tremendamente erotico sul mio viso.

Non riesco a ribattere siccome mi sfila con un gesto fluido il pezzo di stoffa e piano piano, mi fa aprire le gambe. Il battito cardiaco accelera come mai prima d'ora. Temevo di svenire per la troppa eccitazione, anche se, ero piena d'ansia.

Vedo posare i suoi occhi liquidi sulla mia intimità, e iniziarono ad ardere. Quel grigio divenne così intenso che rilasciai un gemito involontariamente.
Ero tutto troppo piacevole.

Ma non riuscesco a non urlare il suo nome quando le sue labbra si posarono proprio lì.

« Philipp ! »  Mi inarco come una forsennata, mentre lui appoggia  le mani sulle mie cosce, piegandolo e tenendole ben salde sul letto.

Oh, cavolo. E lì inizia , quella tortura piacevole e sconvolgente. Philipp ci metteva dedizione e io non riuscivo a non gemere.
Erano sensazioni troppo eccitanti e la figura di Philipp chinata sul mio sesso, crea un accumulo di farfalle nel mio stomaco.

Mugolo ogni tanto, mentre lui mi baciava così in profondità. Le sue dita affusolate mi provocavano scosse di piacere mai provate prima, mentre mi esplorava.
Noto che rallenta il ritmo ogni qual volta gemo di più, forse per portarmi all'estremo, visto che stavo già impazzendo.

Ogni tanto alza i suoi splendidi occhi su di me mentre io stringevo i suoi capelli così forte da fargli male, anche se lui non si lamentava o almeno, non lo dava a vedere. Non sapevo perché gli permettevo di conoscermi fino e in fondo, ma io lo volevo da matti. Non solo per il piacere fisico, ma perché desideravo sentirmi così accaldata e provare sensazione allo stato emotivo così elevato.

Improvvisamente, sento montare in me una sensazione più grande delle altre.
Credevo di morire, quando esplose dentro di me un piacere immenso.

«  Philipp! »  Urlo di nuovo, mentre mi inarco e gemo con tutta me stessa.

L'aria nei polmoni sembra esser sparita completamente e il cuore ormai aveva preso a correre come non mai.
Mi appoggio sul letto, mentre sento lo schiocco della labbra di Philipp sulla mia intimità.
Lo vido sollevarsi lentamente, mentre puntava i suoi occhi nei miei. Così profondamente sconvolgenti, che provai altri brividi di piacere.

Perché Philipp era pura emozione, viva.

Si stende accanto a me, mentre io ero ancora a pancia in su e respiravo affannosamente. Chiudo gli occhi quando la mano di Philipp afferra il mio fianco e mi gira di lato, facendomi appoggiare la testa sul suo petto. Mi da un piccolo bacio affettuoso sulle labbra e poi mi sorrise lievemente.

« Com'è stato? » sussurra.

« Meglio della volta scorsa. »

Immersi le mani nei suoi capelli e lo vidi mugolare. Strinsi la presa, avvicinando il capo al mio e baciandogli dolcemente le labbra. Amavo da impazzare quella morbidezza.
Ci baciamo a lungo, ed io non riuscivo a staccarmi da lui e dal suo sapore.

« Buonanotte » sussurro, infine, a fior di labbra, respirando il suo respiro così mascolino.

« Notte, Meine Liebe (*) » Ricambia, chiudendo gli occhi e stringendomi più a sé.

Note d'autrice :
Eccomi con il nuovo capitolo Spero che vi piaccia :)
Come avete visto il capitolo è un po spinto. Però io lo avevo detto agli inizi che sarebbe stato così ahahh
Oddio è il primo capitolo erotico poche scrivo) siate magnanimi XD pls.
Ringrazio le persone che commentano, votano o solamente leggono
Mi dispiace aver aggiornato così tardi :/ chiedo perdono ma si so che lo farete.
Il prosimo aggiornamento sarà martedì o mercoledì
(*) amore mio.
Un megabacione
Noemi 💜

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