Capitolo 52
Canzoni per il capitolo :
• A Head Of Full Of Dreams - Coldplay
• Shape Of You - Ed Sheeran
Ma cosa mi è preso? Perchè l'ho fatto? Sono stata una stupida.
Mi sono fatta coinvolgere.
Però, devo ammetterlo, non era stato male.
Mi tocco le labbra. Il mio primo bacio. E l'ho avuto con lui. Sento ancora il suo sapore.
Sono felice e amareggiata allo stesso tempo.
Come ha potuto?
Vorrei scappare il più lontano possibile. Invece sono intrappolata qui. Sento I suoi occhi fissi su di me. Cerco di non guardarlo. Mi è difficile.
Ed era buffo. Adesso sono io che sto alzando le barriere.
« Non vorrei intromettermi, ma il tuo ufficiale ti sta guardando da più di mezz'ora » Mi fa notare Lucie.
Faccio spallucce, per farle capire che non mi importava. « Ma cosa è successo? Fino a ieri non potevi fare a meno di guardarlo. »
Guardo Lucie e scuoto lentamente la testa. Avevo gli occhi lucidi.
« Miriam... »
« Lucie, lui mi ha baciata, ieri. » confesso.
« Cosa?! » guardandosi attorno. « Non ci credo. »
« È la verità. »
« Allora, spero che tu non abbia ricambiato. »
La guardo e le Sorrido. « No. Miriam! »
« Lo so. Ho sbagliato. Lucie è successo tutto sul momento. »
Lucie mi interrompe. « E com'è stato? »
« Magico. È questo il problema. Mi è piaciuto. » la mia amica mi abbraccia. Ma sapevamo entrambe che la cosa non poteva funzionare, in cuor mio non volevo accettare questa cosa.
« Lucie cosa mi suggerisci di fare? » era l'unica che poteva darmi dei consigli.
« Ignoralo. Miriam io non mi fido. È uno di loro. Anche se mi hai detto il contrario, rimane sempre uno di loro. Forse si è preso una sbandata. A loro ci vuole poco per tornare sulla vecchia via. Ti voglio bene. Non voglio che tu soffra. »
« Hai ragione. Devo solo stargli lontano, giusto? » ma per quanto potrò resistere?
« Direi che hai iniziato bene. »
« È ancora lì ? »
Lucie guarda attraverso gli scaffali. « Sì. »
Fantastico. Come posso ignorarlo se è qui 24 ore su 24.
« Fatti coraggio. So che c'è la puoi fare » Annuisco.
« E poi non mi avevi detto che lo avevi trovato insieme a quella? » si riferiva a Hellen.
« Vorrei dimenticarlo. »
Torniamo a sederci. Forza, c'è la posso fare. Quanto può essere difficile?
Cerco di concentrarmi sugli abiti da scucire e spero che la giornata passi in fretta.
In verità non era affatto facile. Nei giorni successivi, avevo cercato di non andare mai da sola in nessun posto.
Se mi ordinavano di andare in un magazino, chiedevo se Lucie poteva accompagnarmi.
Non ero mai da sola.
Philipp non smetteva di guardarmi. Non potevamo continuare così.
Perchè non capiva.
Ero tentata per un momento ad andare da lui. Devo resistere.
Nel frattempo, oltre a fare il mio lavoro. Cerco di barattare. Dovevo prendere da mangiare per mia madre e mia sorella e qui nel Kanada era facilissimo trovare del cibo.
I diamanti del bracciale di Simon, stavano per finire. Cercavo di utilizzarli il meno possibile. Se posso cerco di rubare dei gioielli.
Rubare. È una parola che mi terrorizza. Non in sé per sé. Chi veniva scoperto a rubare veniva ucciso.
Era una specie di legge. Ti potevano uccidere anche se rubavi un po di cibo. Naturalmente nella spazzatura della mensa, non il mangiare che ci rubavamo a vicenda.
Questa volta, con Lucie, vado da Gertrude. Tiro fuori due diamanti.
« Con questi? Cosa potresti darmi? »
« Vediamo. » ci pensa su. « Con due di quelli, potrei darti questi » da un saccone tira fuori. Una barretta di ciccolato, tre scatolette (credo che siano cibo in scatola) e un pacchetto di sigarette.
Queste ultime, non mi servivano, ma potrei ricavarci altro da mangiare. Gertrude me li avrebbe dati, più tardi, fuori dal Kanada. È l'unica Kapo di cui mi fido. Le do i diamanti.
Adesso mi rimangono solamente due diamanti. Come avrei fatto poi?
« Gertrude, i diamanti che ho stanno per finire. Se la prossima volta ti portassi dei gioielli. Cosa potrei ricavarci? »
« Avresti sempre da mangiare. Ma ovviamente i diamanti valgono di più. »
Questa non ci voleva. Li terrò da parte. Aspetto Lucie che finisce di barattare la sua merce.
Prima che potessimo andare, Gertrude mi ferma. « Aspetta. Devi fare un lavoretto. »
Annuisco. « Può venire anche lei con me? »
« No. »
« Per favore! » insisto.
« Ho detto di no. » poi guarda Lucie « Tu puoi andare. »
Mi giro per vedere Lucie che se ne va. Seguo Gertrude fuori dal magazino. Mi porta vicino all'ufficio del responsabile del Kanada. Dovevo lavare il pavimento.
Ma bene. Il corridoio era deserto. Sembrava abbandonato.
« Pulisci tutto. Guai se non splende. » minaccia, prima di andarsene.
Adesso ero completamente da sola. Prendo il secchio e vado a riempirlo. Se mai tornerò a casa, credo che sarò la numero a fare le faccende.
Prendo il sapone e lo verso nel secchio. Immergo la spazzola per pulire i pavimenti.
Mi inginocchio e incomincio a strofinare energeticamente.
Avevo un bel lavoro da fare.
Sento la porta aprirsi, non ci faccio caso. Continuo a lavare, finché davanti a me non vedo due stivali neri.
Chiudo gli occhi. Faccio un respiro profondo. Non avevo neanche alzato lo sguardo, so chi è.
Se continuo a fare finta di niente se ne andrà. Ma questa volta, non aveva intenzione di essere ignorato.
Philipp mi prende per un braccio. Entriamo dentro una stanza. Chiude la porta a chiave.
Le mie difese si stanno sgretolando.
Non ho il tempo di girarmi che sono di nuovo con la schiena contro il muro. Philipp ha il fiatone. Distolgo lo sguardo. Dovevo cercare di Ignoralo ancora.
Sento i suoi baci sul collo. Mordo le labbra. Resisti. Il suo dolce respiro mi fa venire i brividi.
Mi moridcchia il lobo dell'orecchio. Non posso trattenere un gemito.
« Oh Jüdin » dice con voce roca.
« Philipp, no. Ti prego. »
Cerco di allontanarlo da me. Ma lui non ne voleva sapere.
« Smettila! »
Alla fine ottengo cio che voglio. Aveva perso la pazienza.
« Che cosa c'è? Non sono abbastanza per te! L'ebrea vuole di meglio?! » era furibondo.
« No, tu non capisci. Philipp, noi non possiamo. »
« Perchè? »
« Lo sai benissimo. » era la prima volta che dicevo le cose senza piangere
« Siamo diversi. »
« Adesso cerchi di cacciarmi?! È colpa tua, sei stata tu a stregarmi! » esclama.
« Cosa? Ma che ti salta in testa! »
« Prima era diverso. Io ti odiavo. Odio gli ebrei. Volevo ucciderti! Invece, adesso non riesco a pensare ad altro se non a te. Dal primo momento che ti ho vista. Eri sotto la doccia con le altre. Il tuo primo giorno nel Kanada. Cazzo. Pensavo di aver visto un angelo. Mi sono autocompatito per ciò che pensavo. Ti ho sempre desiderata. Sempre.»
Scuoto la testa. « Hai un bel coraggio. Non sei mai stato sincero con me. »
« Lo sono sempre stato. »
« Non è vero. Come ad esempio che non sono né la prima né l'ultima che ha visitato il tuo letto. Sono solo un divertimento per te! Mi gettarai come hai fatto con le altre »
« No. No. Tu sei diversa. Sei stupenda, sei tutto per me. »
« Ed Hellen? » rimane senza parole quando mi sente pronunciare il suo nome, ma non fa domande. « Da quanto ho visto siete parecchio affiatati »
« Lei non c'entra nulla. »
« Ti stava completamente adosso! Non dirmi che non c'è stato niente fra voi »
« Sì è vero. » Lo sapevo. « Hellen me la scopavo e basta. Quello che provo per te è diverso. Non ho mai sentito, o provato nulla per nessun'altra. »
« Con quante donne sei stato? » gli domando.
« Ehm.. »
« La verità » la pretendo a questo punto.
« Cinquan.. » Cosa? « Io non mi ricordo. Sono stato con tante ragazze che mi è difficile ricordarle una ad una. »
Non ci posso credere.
« Ma non erano niente. Era solo sesso. Adesso l'unica che voglio sei tu. Voglio qualcosa di più. Tu mi hai fatto capire cosa significa amare qualcuno. »
« Io... » come potevo fidarmi?
« Judin, ricordi quando, nella tua baracca, avevi trovato una bustina con due paia di guanti e due calzettoni e la volta successiva un biglietto con dei biscotti? »
Me lo ricordo come se fosse ieri. Ma come faceva a saperlo?
« Secondo te, chi te li aveva mandati? »
Non può essere. Io credevo che Simon mi avesse mandato quelle cose.
« Sono stato io. » Confessa.
« Come facevi a sapere dove dormivo? »
« Non è stato difficile. »
Scommetto che glie lo aveva detto Gertrude. Prevedibile.
« Se veramente non mi importava niente di te, credi che avrei fatto tutto questo? » accarezza la mia guancia. Chiudo gli occhi, beandomi di quel gesto.
« Tutto ciò che ho fatto, è stato solo per te. »
« E chi ti dice, che io voglia stare con te. »
« Non sei brava a mentire. » Arrosisco.
« Senti, ti do del tempo per pensarci. Vediamoci nel mio ufficio, domani sera. Ti manderò a prendere da Gertrude. Ti aspetterò tutta la notte se è necessario. Se non verrai prima dell'alba, allora capirò, ma ti avverto: quando io chiudo una porta, è per sempre. Anche se farò fatica ad accettarlo. Per fortuna sono uno che guarisce in fretta. »
Annuisco. « Adesso devo andare. Allora, a domani sera, Miriam. » mi lascia dandomi un bacio sulla fronte.
Wow. Sono ancora stupita. Lui era innamorato di me. Non lo credevo possibile. Di me.
Aveva aperto il suo cuore. Avrei voluto dirgli subito ciò che pensavo. Siamo diversi. Il mondo ci è contro.
Dovevo pensarci bene.
Sono innamorata di lui?
Questo è il guaio. Avevo paura di accertare la cosa, ma adesso mi era chiaro come il sole.
Si, decisamente sì.
Mi accuccio di nuovo e ricomincio a strofinare. Devo sbrigarmi, Gertrude sarebbe arrivata a momenti.
Questa sera. Avrei voluto dargli la risposta non appena uscito dalla stanza, ma ne valeva del mio essere donna.
Non devo essere così precipitosa. No. Lo avrei tenuto sulle spine. Gli avrebbe fatto bene, secondo me.
Mi mordo l'interno guancia. Se avrei accetta il suo amore, che fine avremo fatto?
Non c'era un futuro per noi.
Il nostro futuro era incerto.
Ma se ami una persona, avresti fatto qualunque cosa. Avresti rischiato la vita.
Non dovevo più ingannare me stessa.
Io lo volevo.
E lui voleva me.
Eravamo fatti l'uno per l'altra.
Eravamo destinati a stare insieme.
Note d'autrice :
Eccomi con il nuovo capitolo ❤
Auguri a tutte le donne ❤
Ho aggiornato prima del tempo 😍
Spero che vi piaccia.
Ringrazio a tutte le persone che votano, commentano o leggono.
Ringrazio anche le persone che mi seguono. ❤
Il prossimo aggiornamento sarà venerdì o sabato ❤
Al prossimo capitolo
Un megabacione
Noemi 💜
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