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Cap.15 - La rivelazione

-Andiamo, Fang! Cerca di resistere ancora un po'. Non ce la faccio a reggerti da solo: pesi un quintale!- Edgar si stava sforzando parecchio nell'aiutare l'amico a mantenersi in piedi, aggravato dalla pioggia caduta all'improvviso.

Non era molto intensa, ma era sufficiente per inzuppare fastidiosamente i capelli: I ciuffi di Edgar e Fang, si appiccicarono rispettivamente alla fronte e al berretto, e da essi l'acqua iniziò a scorrere come una fontanella. La capigliatura di Bull non stava messa meglio poiché, disfacendosi, cascò tutta all'ingiù; ed essendo i capelli di Bull piuttosto lunghi, questi sembrò improvvisamente uno di quei metallari capelloni che, durante i concerti, fa roteare come un mulinello la capigliatura. In quanto a Crow, egli iniziò a scuotersi per far schizzare via l'acqua dal suo piumaggio.

-Craaa! Vorrei avere le piume idrofobe come gli uccelli marini! Craa!-

Ad ogni modo, nonostante la rabbia, Bibi si era curata di far scortare Edgar non a caso: a Retropolis, infatti, il momento successivo ad un combattimento è quello ironicamente più pericoloso, sopratutto se sei il perdente: non essendoci le stesse cure e le protezioni garantite da un combattimento organizzato, gli sconfitti sono facile preda degli sciacalli, che hanno la possibilità di rapinare un bersaglio già debilitato di quel poco che gli è rimasto.

In parole povere: se non si fa attenzione, a Retropolis rischi che ti lascino letteralmente in mutande... E si prenderebbero anche quelle, se non fosse per amor di decenza!

Cionostante, Edgar pareva non gradire la compagnia dei suoi coinquillini -E allora? Avete intenzione di seguirmi come dei cagnolini per tutto il tempo?!-

-Hey. Non montarti la testa, emo! Se non fosse per noi a farvi da babysitter, tu ed il tuo cinesino stavate già ridotti in mutande e coperti di lividi da capo a piedi!-

-Craaa!-

-Peccato che, a coprirlo di lividi, ci abbia già pensato Bibi...-

-Già...- Fang ridacchiò a fatica: l'effetto anestetizzante dell'Elisir cominciava a venir meno, e parlava e respirava con suono rauco, come se avesse i polmoni pieni di catarro -Cavolo! Quella piccoletta me le ha proprio suonate...-

Ma Edgar lo scosse -Non ti sforzare, tu!- Digrignò i denti, a causa di una fitta alla schiena -Che cavolo! Sembravi più leggero...-

-Hey, potrei offendermi! Non lo sai che i muscoli pesano più del grasso?-

Bull interruppe i due -A proposito: come conosci questo cinese, Edgar?-

-Già! Come lo conosci, craaa?!- Quando Crow si esprimeva a frasi di senso compiuto, voleva dire che era molto interessato

-Lo conosco e basta...-

-Si, ma... Bibi ci è andata davvero pesante con lui. Pareva avercela a morte...-

-Craa!-

-La cosa non vi riguarda- Ma i due insistevano. Per cui, si mantenne sul vago -E' solo un cliente affezionato-

-Aaaaah...- Bull parve persuaso, ma poi continuò -Detto così, è molto ambiguo!-

-Craaa!-

-Che vi devo dire? Fa quel che fanno tutti i clienti! Viene, compra, sborsa i gettoni, e via...-

Purtroppo, quando Bull e Crow decidevano di fare i petulanti, finivano solo in due casi: con Bibi che li zittiva con una mazzata sulla testa, o quando qualcuno diceva loro quel che volevano sentirsi dire... E nel caso di Edgar, non ci voleva un genio a capire dove volessero andare a parare.

Tanto che, per l'esasperazione, fu quasi tentato di finirla lì e dir loro come stavano realmente le cose tra lui e Fang, quando finalmente raggiunsero i confini tra Retropolis e la periferia degli altri distretti...




-Ahahahah! Mi sono proprio divertita!- Lola era decisamente euforica; non ricordava più l'ultima volta che si trovò così bene con una persona estranea -Peccato che, come tutte le cose belle, anche questo appuntamento finisce!-

Buster era infaffi intento ad accompagnare Lola a casa -Hey, piccola, non è mica l'ultimo giorno come in "Dont' Look Above", eh! Possiamo sempre rivederci qualche altra volta!-

-Certo, purché non andiamo di nuovo allo Starr Park... Guarda qua: mi dici tu dove li metto tutti questi peluche che hai vinto ai giochi?-

Erano arrivati alla via sulla quale si affacciava la casa di Lola, quando quest'ultima vide qualcosa che la fece subito smettere di ridere -Hey, Buster... Ferma un attimo, per favore!- Non appena l'auto si fermò, scese immediatamente, incurante della pioggia, per andare incontro a Edgar e Fang -Oh, santo cielo, Fang! Che cosa ti è successo?!-

-WAH! Amico!- Anche Buster scese allarmato per dare una mano a Lola a reggere Fang, che pareva attendere delle spalle amiche sulle quali abbandonarsi

-Bella, ragazzi...- Nonostante l'aspetto tumefatto, continuava a sorridere -Me le hanno suonate di brutto...-

-Ecco: ci mancava anche la bisbetica- bisbigliò Edgar, guardandosi bene dal farsi sentire da Lola

Non che servisse: Lola si fiondò preoccupatissima verso Fang -Non dirmi che ti sei messo nei guai con quelli di Retropolis! Stupido idiota! Mi allontano mezza giornata, e fai le stro...- Poi, il suo occhio desideroso di vendetta cascò su Bull e Crow, lì vicino. Tirò immediatamente fuori il suo fucile dalla pelliccia sintetica di volpe -VOI! Maledetti cani! Che cosa gli avete fatto?!-

-Hey hey! Si calmi, signora! Abbiamo solo accompagnato lui ed Edgar...-

Ma Lola non volle sentir ragioni: scaricò una salva di avvertimento vicino a Bull e Crow che, invece di ritirarsi, tirarono fuori a loro volta le armi

-Oh my god! My Lady!- Anche il povero Buster temette che le cose precipitassero. Ancor più per il fatto che sulle loro teste iniziarono a volare dei DAR (Droni Anti Rissa): delle telecamere di sicurezza che disperdevano Elisir non appena percepivano il pericolo di un'imminente scontro violento (Ve ne erano presenti un po' in tutta Brocity, "come misura di sicurezza", a detta di chi finanziò il progetto...)

Per fortuna, Edgar si parò tra le due parti -FERMI TUTTI! Bull, Crow: abbassate le armi!-

-Ma ha cominciato lei!-

-Craaa!-

-Lo so, lo so! E' solo preoccupata per Fang. Andateve via e basta! Qui me la risolvo io; vi spiegherò tutto più tardi...-

-Ma...-

-Vi consiglio di dare retta all'Emo- intervenne Lola, continuando a tenere l'arma puntata contro i due Retropoliani -Lo dico per il vostro bene...-

Normalmente, Bull non era il tipo da lasciarsi intimorire per così poco; tantomeno lasciar perdere. Ma vedendo Edgar che lo fissava preoccupato, alla fine cedette, sbuffando e correndo via, seguito a ruota da Crow; non meno contrariato.

Il sollievo per Edgar, tuttavia, fu di breve durata: ebbe appena il tempo di voltarsi, che Lola gli tirò un ceffone sul lato scoperto della faccia -Ma che cazzo di problemi hai?!!-

-Così conosci quella feccia?! Sciocca io che mi aspettavo qualcosa di diverso da uno di Retropolis!-

-Sono soltanto miei coinquillini!-

-Ah! "Soltanto", eh?!-

-Guarda che io per primo mi sono cacciato nei guai, per salvare Fang! Aspettano solo che io torni per fare i conti...-

-Ehm, ragazzi...- Buster troncò sul nascere il battibecco tra Lola ed Edgar -Possiamo discuterne più tardi? Il Bro non sta bene!-

-Oh, cielo, è vero!- Lola aiutò Buster ed Edgar a caricare Fang in auto -Muoviamoci. Faremo i conti più tardi. Compreso te, signorino!-

-Grazie Lola...- Biascicò faticosamente Fang

-Grazie un corno! Mi hai rovinato l'uscita: tu ed io dobbiamo fare un discorso coi fiocchi! Per colpa della tua incoscienza...- Insomma: per il tutto il tempo, Lola si diede ad un turbiloquio tipico di una madre apprensiva nei confronti dei suoi figli particolarmente sprovveduti.

Fu solo quando finalmente Buster, con un'abilità insospettata, praticò le prime cure a Fang, che calò un po' la tensione.

-Grazie, fratello!- esclamò Fang, sollevato dal fatto che il dolore si fosse già attenuato di parecchio

Lola invece si scusò -Perdonami, Buster. Non doveva finire così il nostro appuntamento! Fortuna che sei veramente bravo con le terapie di pronto soccorso!-

-Figurati, donna! Non avete idea di quanti incidenti accadono quotidianamente sul set! fulminazioni, cadute, tagli, oggetti di scena che cadono e macchinari che si inceppano... Basta un attimo di distrazione, o un errore, e BUM! Tutta la troupe specializzata si è prestata ad un corso base di primo intervento. Inoltre, per abitudine, ho sempre dietro di me un medikit con tutto l'occorrente per ogni evenienza!- Mentre parlava, Buster ultimò gli ultimi controlli di routine su Fang -Comunque, il nostro amicone ha solo preso delle brutte botte: niente di incrinato e rotto! Non serve nemmeno chiamare l'ambulanza... E in quanto a te, Bro, promettimi di riprenderti presto e a non far più prendere simili colpi alla tua amica!-

-Ahahaha! Ci puoi giurare. Ho la pellaccia dura, io! Ah, Lola: scusami, se vi ho rovinato l'appuntamento...-

-Al diavolo, Fang! Scusarti non basta! Ti avevo avvertito di stare attento! Non avrei mai dovuto lasciarti andare a Retropolis da solo...- Poi, ricordatasi che c'era anche Edgar (Che rimase in silenzio per tutto il tempo), si rivolse a quest'ultimo -E tu! Si può sapere che cosa c'entri in tutto questo?-

Fu Fang, tuttavia, a parlare -Lola. La tipa con la quale mi son dato a botte, conosceva Edgar... E sapeva anche di...- si ricordò in tempo che fosse presente anche Buster, in quel momento -"Quella" cosa-

Lola era allibita -Oh, cielo! Dici davvero?-

Buster non capiva -Che cosa? Mi son perso un dettaglio importante?-

-Fidati, tesoro: è meglio che tu non lo sappia. Piuttosto, Edgar...-

-Come cercavo di dirti...- Edgar interruppe Lola, sforzandosi di mantenere la calma e spiegarsi -...MALAUGURATAMENTE, per economia vivo in un appartamento condiviso con Questi tre tizi: Bibi, Bull e Crow. Che guardacaso, sono anche i più grandi piantagrane di Retropolis. Ma finisce lì: mi... "Tollerano", diciamo...- Sospirò -Purtroppo, per difendere Fang, son dovuto uscire allo scoperto e... Beh: temo che la convivenza pacifica sia finita-

Lola tirò un sospiro di sollievo -Quindi, tu non c'entri con il pestaggio di Fang?!-

-Secondo me, lavorare a Brawlywood vi fa male al cervello: che cavolo di film vi inventate?! Io a Fang lo voglio bene!- Edgar si rese conto di stare arrossendo. Per la rabbia, tirò fuori le parole senza pensarci. E infatti, si rese conto che tutti lo stavano guardando con un'aria strana... Tranne Fang: lui, a quella dichiarazione indiretta, fece gli occhioni ed arrossì a sua volta!

Ancora una volta, fu Buster a rompere il ghiaccio, controllando l'ora -Oh, accidenti! Lola, si è fatta una certa e, come sai, stasera ho gli straordinari. Mi spiace piantarvi in asso così, ma...-

-Tranquillo, Buster. Hai già fatto tanto; vieni: ti accompagno alla porta...-


Dapprima, Edgar e Fang rimasero in silenzio, ascoltando Lola e Buster uscire da casa e salutarsi fuori, aspettandosi che la prima tornasse subito dentro.

Quando realizzarono che non fu così, e che anzi si trattennero a parlare, i due si voltarono l'uno verso l'altro e...

-Fang?- Edgar era perplesso -Che fai? Perchè piangi?-

-E' che sono felice e triste al tempo stesso- Fang si asciugò le lacrime -Sai? Me la stavo vedendo molto brutta, quando sei piombato dall'alto come un principe azzurro a salvarmi-

Edgar sbuffò e alzò gli occhi al cielo, esasperato -Uuuuuuh signore mio! Sei stato gonfiato come una fisarmonica, e hai ancora la forza di pensare a queste cose?!-

Fang rise talmente di gusto, che dovette premersi il fianco per reprime il dolore -ARGH! Edgy ti prego, ahahah... Non farmi ridere, che mi fa male, ahah...- Ritornò subito serio -Però sai? La tua... "Coinquillina" mi ha detto delle cose che mi han reso triste-

-Si lo so: sicuramente ti avrà abbuffato di "frocio" e di "finocchio" per tutto lo scontro. Con quel che mi raccontasti, non deve essere stato...-

-No, no! Non dico quello. Probabilmente, lo diceva solo per rabbia perché tu le piacevi. In realtà...-

Edgar sgranò gli occhi -Hey! Frena un attimo! Che cosa hai detto?-

-Che le offese omofobe non mi hanno...-

-L'ALTRA COSA!-

Fang parve sorpreso almeno quanto Edgar -Ma quindi tu non lo sapevi?-

-...Veramente no-

-Oh...- A Fang scappo' un lieve risolino -Wow. Cavolo, Edgy... Allora non era solo con me: sei proprio tu che non cogli i segnali, eh?-

-Aaaah! Non è il momento, Fang! E' per questo che Bibi ti ha pestato?! E come diamine è venuto a sape...- Stranamente, Edgar si rese conto soltanto ora che Fang, nonostante la pioggia, il sudore e le cure di Buster, profumava ancora di quel dannato profumo; confermando così i suoi sospetti -Lo sapevo! Mamma mia, che bordellooo...-

-Ops. Già... Mi sa che devo proprio buttarlo via, quel profumo!-

-Brucialo, altroché! Ha fatto più danni di una bomba, quel  coso che ti sei spruzzato addosso!- Sebbene Fang fosse sul punto di dire qualcosa, Edgar si alzò -Devo tornare da Bibi e chiarirmi subito-

-Aspetta. Dovevo finire di dirti...-

-Si si, Fang. Me lo dirai dopo...-

-ASPETTA!- Nonostante il dolore, non appena Edgar fece per allontanarsi, Fang si rialzò di scatto del divano dove era coricato, trattenendolo con forza per il polso

-Fang, non fare il bambino! Lo so che ti piaccio. Piaci anche tu a me, ma ora...- Edgar sussultò: gli era scappato di nuovo. E stavolta fu molto più esplicito.

Persino Fang non credette alle sue orecchie -Da...Davvero?- deglutii -Anche se lo abbiamo già fatto? Anche dopo questo guaio?-

Edgar distolse lo sguardo: era rosso in volto per la vergogna -Figurati se mollo qualcuno per così poco. Sapessi quante me ne combinano a casa, o al negozio, e nemmeno mando tutti a fanculo. Però...-

-Edgar- Fang lo interruppe, costringendolo a guardarlo dritto negli occhi, che si riempirono nuovamente di lacrime:

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