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Cap.12 - Sospetto confermato

Bibi osservava sospettosa Edgar, circondato da Bull e Crow intenti ad incalzarlo e a strappagli quanti più dettagli possibili su quella sua inaspettata tresca romantica.

*Edgar...* pensò, socchiudendo gli occhi *Che cosa stai nascondendo?*



Quel che accade qualche ora prima, avvenne fuori l'appartamento di Fang e Lola: stavano discutendo animosamente circa il rapporto tra il primo ed Edgar, con tutte le implicazioni che destavano una certa preoccupazione a Lola

-Continuo a pensare che tu stia usando parole grosse a spoposito, Fang...- soggiunse quest'ultima, quando l'altro gli rivelò di amare Edgar -Comunque, se davvero lo ami, allora devi crescere. O te lo brucerai come tutti gli altri- Fu in quel momento, che sentirono bussare alla porta -Oh, cielo! Chi può mai essere a quest'ora?-

Ma Fang, grazie al suo radar, aveva già capito. E infatti, quando si fiondò ad aprire, rientrò braccio a braccio con un Edgar tutto sfatto: il gilet era logoro e consumato per le battaglie ed il suo ciuffo, normalmente perfetto, era completamente disfatto. Inutile dire, che Fang era felice come una pasqua.

-Ah. Edgar...- esclamò Lola, scocciata -Fortuna che dovevi rifletterci... A quanto pare, è stata una riflessione MOOOOOOLTO veloce, la tua!-

-Hey, rilassati!- sbuffò Edgar -Sto combattendo da stamattina, e ho bisogno di rilassarmi...-

-E casa tua non andava bene?-

-Andiamo, Lola! Non essere così scorbutica con Edgy!-

-Pure i nomignoli, ora!- Lola alzò gli occhi al cielo. In tutto questo il suo riflesso, Ego, se la rideva di gusto: sotto sotto, quella situazione da sitcom americana la divertiva da matti. Intanto Lola prese mano alla borsa e alle chiavi -D'accordo. Vi concedo mezz'ora; intanto esco a prendere le sigarette-

I due ragazzi videro Lola sparire all'angolo del corridoio, sentendola borbottare cose come "Bah! Parole al vento!", "Che immaturi" ed altre cose simili per tutta la lunghezza dello stesso, prima di sentirla aprire la porta e chiudersela alle spalle.

Inutile dire che, in tutto questo, Fang ed Edgar già erano sul divano

-Però Lola ha ragione...- Osservò Fang, tra un bacio e l'altro -Come mai sei venuto direttamente qui, mmmh?-

-Perché nel mio appartamento ci sono tre idioti uno più chiassoso dell'altro. Almeno qui devo "solo" sopportare te e i tuoi baci...-

-Certo, certo. Sopportare... Lo vedo quanto ti crea sofferenza baciarmi! Eheheh...-

-Cretino...- Sospirò, abbandonandosi contro lo schienale del divano. Fang parve travisare: infatti, quando volle mettersi a cavalcioni tra le gambe di Edgar, quest'ultimo lo fermò -Ah-ah! No, niente che vada oltre baci e carezze, questa sera!-

-Ma come?-

-Quale parte di "Sono stanco morto" non ti è chiara, Fang? E comunque, ho ancora dei dubbi su quel che è successo gli ultimi giorni-

Fang stava per lasciarsi fuggire un'esclamazione sgomenta: l'irrazionale titubanza di Edgar di fronte all'evidenza lo lasciava spiazzato, per usare un eufemismo. Ma si ricordò delle parole di Lola "Se davvero lo ami, cerca di crescere"

Era strano: è come se solo in quel momento si rendesse conto delle sue azioni, pur avendole commesse da sempre: prima di allora, avrebbe come suo solito insistito fino a far cedere l'altro.

Fatto sta che lo stesso Edgar si stupì positivamente, quando Fang si rimise a sedere di fianco a lui, rispondendo -Hai ragione. Sono sicuro che avremo altre occasioni... Posso almeno abbracciarti?-

-Io però sono sudaticcio e tu...- Edgar tirò su con il naso -Ma che ti sei spruzzato addosso?-

-Oh! Questo?- Fang alzò il braccio, rivelando un'ascella perfettamente depilata; a parte ciò, il movimento provocò la tensione involontaria dei muscoli di petto e detloide. Dettaglio che non fuggì a Edgar, che dovette alzarsi la sciarpa per nascondere il rossore -Mi hanno fatto recitare assieme a Lola in una pubblicità di profumi maschili. Mi hanno pure regalato un campione omaggio! Eheheh!-

-Non ti facevo tipo da profumi...-

-Infatti ma Hey! Gli omaggi sono omaggi, no?-

-Francamente, io certa roba non la prenderei nemmeno se mi pagassero...-

Edgar e Fang continuarono a parlare dei più disparati argomenti: lavoro, hobby, ambizioni e preoccupazioni e così via... E quella mezz'ora sembrò volare.

Quando Lola tornò, sbucando dall'angolo del corridoio di entrata, vide Edgar e Fang seduti l'uno di fianco all'altro a chiacchierare. Entrambi sorridevano: sembravano davvero compagni di lunga data! -Dio sia lodato per questi piccoli miracoli- esclamò con tono scherzoso -Mi aspettavo di sorprendervi in una situazione che lasciava ben poco spazio a fraintendimenti... Se sapete cosa intendo, ahah!-

-Beh...- ridacchiò Fang, fissando Edgar con malizia -Tu che dici, Edgy? C'è ancora tempo per rimediare...-

-Ahahah, bel tentativo, Fang- Edgar si alzò dal divano, seguito con lo sguardo da Fang e Lola -Ma se resto ancora un po', rischio di addormentarmi qui...-

-Ed nessuno più di me è concorde nell'evitare un simile rischio- ridacchiò Lola: tutto sommato, l'idea di essere la suocera della situazione la divertiva.



Fatto sta che tutti si salutarono, con Edgar che se ne tornò spedito a casa; e così eccoci ritornati nel presente: con Edgar che si era salvato per il rotto di cuffia spacciando la sua relazione "clandestina" per una banalissima cotta tra ragazzo E RAGAZZA.

...O almeno così pensava...

Perché, quasi fatto a posta da un beffardo scherzo del destino, Bibi se ne andò a letto, desiderosa di distrarsi in ogni modo possibile da quella spiacevole sorpresa e, sopratutto, dai suoi sospetti; se non fosse che decise di guardarsi un film d'azione sul suo sito pirata preferito

-Bah! Stupida pubblicità!- Come piccolo contributo di sostentamente, il sito faceva partire pubblicità al primo play di ogni trasmissione scelta. E dato che gli autori non erano nati ieri, avevano fatto in modo che non fosse bloccabile in alcun modo -Pure quella da trenta secondi non skippabile, che palle!-

Lo spot, realizzato negli studios di Brawlywood (vi era il loro logo in sovrimpressione, in basso a destra) era una classica pubblicità per profumi: quelle in bianco e nero e con una voce fuori campo che parla con un francese talmente dialettale, da non far capire niente

-Uh, una donna su una barca a remi tutta sola...- sbuffò Bibi -Fatemi indovinare: ora dall'acqua emerge un bell'adone tutto muscoli che guarda languido la donna?- Lo aveva appena finito di dire, che accadde proprio quello! Un bel ragazzo in slip, con gli occhi a mandorla e delle folte sopracciglia, salì sulla barca. Bibi sbuffò -Mammamia! Se penso che le amebe che concepiscono questa spazzatura vengono pagate fior fiori di gettoni, mi viene da vomitare!-

Evidentemente, il focus dello spot era proprio quel ragazzo. Perché seguirono le classiche transizioni in trasparenza, tutte che inquadravano lui; e infatti, la pubblicità finì con il primo piano di una fiala di profumo maschile, dal design particolarmente elaborato.

-Cavolo, che poi quel tizio è più glabro di una talpa! O tutti i peli del corpo li tiene concentrati su quelle ridicole sopracciglia, o è un super finocchio!- Oltretutto, a Bibi era passata la voglia di vedere il film, dato che spense il cellulare e lo scaraventò dall'altra parte del letto, per poi coricarsi in posizione fetale.

E, nel dormiveglia, iniziò a collegare i puntini *profumo da uomo... Quel tizio della pubblicità... E poi c'è Edgar che... che...* finalmente, si addormentò.




Nonostante il giorno dopo fosse domenica, tutti avevano da fare: Edgar e la sua squadra (Colette e Griff) avrebbe dovuto continuare il torneo interrotto ieri sera. Fang era a casa, ad assistere ai combattimenti dal cellulare, in compagnia di Lola. Ma non per molto...

-Hey, Lola: Dove te ne vai così elegante di prima mattina?-

-Buster mi ha proposto di fare un giro al centro con lui e, ovviamente, ho accettato. Sarà qui a momenti!-

-Ah, forte...- Fang riprese ad osservare lo scontro: un Brawler si era pericolosamente avvicinato alla Cassaforte della squadra di Edgar, solo per essere placcato da quest'ultimo

Lola smise di sorridere -Cavolo, sei perso forte per quell'emo, se non ti ha suscitato niente sentir parlare di Buster...- Poi a Lola tornò a mente una cosa importante -Ah, giusto! Hai presente "Il Tricheco", vero?-

-Il tizio che ti ha costruito il fucile?-

-Proprio lui! Mi ha mandato un messaggio per avvisarmi che i proiettili sono pronti; visto che non hai nulla da fare, mi faresti un piacere ad andare a prenderli per me. Ti ho lasciato i gettoni sul tevolo-

-Come vuoi...- Fang diede un bacio al telefono (giacché il video-diretta era stoppato in una parte con il volto di Edgar in primo piano...), per poi alzarsi e dirigersi in bagno, intento a prepararsi

-Sei un tesoro, Fang! Ma vedi di fare attenzione, ok?-

-Tranquilla! Tanto è pieno giorno. E poi so badare a me stesso: se proprio è necessario...-

-Lo so, lo so, Rambo. Ma tu non farmi preoccupare. Non voglio far saltare questo appuntamento solo per tirarti fuori dai guai!-

-Ahahah... Lo so che non ci penseresti due volte-

-Che vuoi farci? Mi preoccupo troppo degli altri!- Mentre si dava un'ultima occhiata allo specchio (Con Ego che le fece "Ok" con la mano), Lola storse il naso a causa dell'intenso profumo proveniente dal bagno che gli penetrò le narici -Cielo, Fang! Accidenti alla produzione che ti ha regalato quel profumo! Guarda che bastano due o tre spruzzate, non devi svuotarti la fiala addosso!-

-Scusa, Lola. Mi scoccio di lavarmi a posta...-

-E certo! Se non fosse per noi donne, voi maschi ve ne andreste in giro puzzolenti come dei cammelli!-

Fang se ne andò prima che arrivasse Buster a prendere Lola e, dopo una mezz'ora buona di camminata, era sulla strada principale della tanto temuta Retropolis.

Non si direbbe ma, per quanto la gente "di fuori" lo percepisca come un'infima periferia, Retropolis è tra i distretti più popolosi: le strade erano piene di bancarelle variopinte e formicolavano di gente... Sembrava di stare in centro città! Pur nel suo caos, il posto aveva un aspetto pittoresco e decisamente non convenzionale.

Retropolis era spesso frequentata persino da gente di città, che si muoveva circospetta tra i negozi, in cerca di prodotti probabilmente difficili da reperire altrove: tra le vetrine e le bancarelle di alimentari, infatti, spiccavano anche studi di tatuaggi, barbieri disposti a fare le acconciature più improbabili e ribelli, fino a roba più "borderline", come negozi di... "erboristeria", case chiuse e persino officine che offrivano riparazione, revisione e costruzione da zero di armi e gadget utili alle lotte tra Brawlers

Naturalmente le genti del posto, nel complesso, avevano un aspetto poco raccomandabile: venditori sottobanco, gang di teppisti e topi di appartamento. Qualsiasi altra persona avrebbe avuto timori ad esplorare quel posto da solo: la stessa Lola non entrava mai a Retropolis senza Fang. Ma quest'ultimo era tranquillo: del resto, il suo fisico in bella vista era un ottimo deterrente ad eventuali malintenzionati; oltretutto, per la prima volta, Fang riuscì a distrarsi dal pensare continuamente a Edgar (Tra l'altro, Lola si guardò bene dal riferire a Fang dove abitasse). Non sapeva, infatti, che Edgar abitava proprio a pochi passi da dove era diretto

*Bene: se non ricordo male, l'officina del Tricheco si trova dopo questo vicolo...*

Sempre per scherzo del destino fu in quel momento che Bibi andò a ritirare dal Tricheco "Bobby", la sua fidata mazza da baseball che usava sempre per combattere.

-Ecco a te, cara!- il meccanico, chiamato "Tricheco" a causa della corporatura importante ed i folti baffi simili alle zanne del famoso animale, porse delicatamente l'arma alla sua fedele cliente -Ho oliato il meccanismo rotante e sostituito la batteria. Adesso non ti abbandonerà più nel bel mezzo del combattimento!-

-E' quel che spero, Tricheco! Oggi mi prudono le mani, ed ho il sentore che avrò modo di "grattarle" molto presto!- dopo aver contemplato la mazza e posta in spalla, Bibi prese dalla tasca un gettone d'oro e, con uno schicchero, lo fece volare tra le mani del meccanico, che lo addentò per sincerarsi che fosse autentico.

-Fidati, con queste modifiche, batterai il tuo record di denti volanti!- Salutato il Tricheco, Bibi riprese a camminare, seguita da Bull e Crow, in cerca di un pretesto per "collaudare" le modifiche alla sua mazza.

-Non è giusto che ti diverta solo tu, Bibi- Si lamentarono Bull e Crow -Non possiamo usare le nostre armi nemmeno qui. Non alla luce del sole, almeno...-

-Piantatela di frignare! Mi basteranno un giro di vincite per racimolare un po' di grana-

-I soldi li avevamo già, prima che tu decidessi di voler perfezionare "Bobby"!-

-Hey, quando tu volevi tirare a lucido il tuo canne mozze e Crow voleva una nuova giacca di pelle, io non vi ho rotto! Quindi bocca chiusa e occhi aperti!-

A un certo punto, Bull ridacchiò sadicamente -Hey, guarda laggiù, Bibi: Abbiamo carne fresca!- Bibi e Crow guardarono dove indicava il loro amico e videro un ragazzo in canottiera gironzolare con le braccia incrociate dietro la testa, con un'aria allegra stampata su un viso dai tratti orientali.

-Craaaa! Un cinese come te, Bibi, Craahahah OUCH!- Crow si beccò una mazzata dietro la nuca. Non troppo pesante da fagli seriamente del male, ma abbastanza per lasciagli un doloroso bernoccolo.

-Io sono COREANA! E quello potrebbe essere cinese, giapponese, coreano, mongolo... Perché diamine chiamate tutti cinesi quelli con gli occhi a mandorla?! Mi sento stupida anche solo a ribadire un concetto così ovvio!-

-Eddai Bibi!- Crow piagnucolò debolmente, massaggiandosi la nuca ancora dolorante -Lo sai che è un modo per sintetizzare-

-Ah, bene! Allora facciamo che ti dò del pennuto?!-

-Ma io sono un corvo!-

-Ecco, APPUNTO!-

Bull interruppe i due -Insomma, amici! Il punto della situazione, è che abbiamo qualcuno di nuovo da menare! Dai, Bibi, puzza di provincialotto da qui! Andiamo a dagli un po' dell'accoglienza che siam soliti dare noi di Retropolis!-

Ma quando Fang passò di fianco a loro, a Bibi scattò qualcosa: a puzzare, puzzava! Ma non nel senso inteso da Bull...

-Statti un po' zitto, Bull!- Bibi seguì con lo sguardo il misterioso "forestiero", anche quando questì gli volse le spalle. Quel profumo... Dove lo aveva già sentito? Poi era proprio asiatico...

E in pochi istanti, si ricordò di quel che accadde ieri sera  -Hey, tu!-

Fang si guardò attorno, sorpreso -Da questa parte, ciccio!- si voltò, e finalmente vide Bibi e compagnia.

-Hey, salve!- Fang salutò i tre con disinvoltura, nonostante il loro aspetto minaccioso -Come posso aiutarvi?-

-Ahahaha! Ma sentitelo: "come posso aiutarvi?" E' proprio un provincialotto!- appuntò Bull, per tutta risposta

-Eh, si. Uno di Retropolis avrebbe risposto con un "vaffanculo" o, proprio per essere gentili, con una mazzata in fronte!- Bibi si avvicinò lentamente a Fang che, dal canto suo, non si scompose minimamente. 

Bibi lo squadrò da capo a piedi. non aveva dubbi: era "lei" la famosa "ragazza" -Allora...- esordì -Qual buon vento ti porta qui, signorino?-

-Devo solo andare dal Tricheco a prendere una cosa per conto di un'amica. Non voglio creare problemi-

-Ah, capisco...- girò attorno a Fang, sorprendendolo con una leggera pacca al sedere, data con la mazza Bobby -Dì un po': questo bel fisico lo tieni per bellezza, oppure lo usi anche per alzare le mani?-

Compreso che la situazione rischiava di prendere una brutta piega, Fang smise di sorridere -Ha importanza?-

-Forse. Che ne dici di rispondere alla mia domanda? La mamma non ti ha insegnato che è maleducazione rispondere con altre domande?-

-Diciamo che "alzo le mani" solo quando serve. Di certo non per divertimento...-

-Ah! Non per divertimento; è molto interessante...  Immagino che ti divertano altre cose, giusto?-

Fang deglutii: non capiva a cosa alludesse quella bizzarra ragazza. Ma una cosa la capiva: a giudicare anche dagli sguardi ostili dei suoi due compagni, non aveva buone intenzioni.

Poi sussultò, quando vide il suo portafogli tra le mani di Bibi

-Ma guarda! Stando ai documenti che porti, saresti un Brawler professionista!- 

-Hey! Ridammelo subito!- fece per scattare verso Bibi ma, sorprendentemente, questa "obbedì", rilanciandogli tra le mani il portafogli. Controllò velocemente e, per fortuna, non mancava niente -E comunque, combattere mi serve per arrotondare lo stipendio. Non lo faccio certo per strada o per intimorire il prossimo!-

Bibi finse un'aria mortificata -E' questo che pensi di me?! Ti ho pure restituito il portafogli! Prendilo come un'atto di buona fede!-

-Già, è vero!- interruppe Bull -Perchè non te lo sei preso e basta?-

-Craaa!-

-Zitti, voi due!- Bibi tornò a sorridere -Mi sa che abbiamo iniziato con il piede sbagliato: piacere, io mi chiamo Bibi. Forse mi conosci come la migliore Brawler di Retropolis...-

-Fang... E no: sono Brawler da poco...-

Bibi sorrideva. Ma dentro di se, il rancora non faceva che crescere *E' per questo pallone gonfiato che Edgar si è frocizzato?* In quel momento, aveva un solo desiderio: gonfiarlo di botte. E voleva farlo nel modo più umiliante possibile 

-Bene, Fang. Ora che ci siamo presentati, veniamo al dunque...- Bibi si avvicinò A pochi centimetri da Fang, mettendosi in punta di piedi per compensare la differenza di altezza. Mentre Bull e Crow si misero alle spalle, tagliando eventuali vie di fuga a Fang -Ti sfido ad una lotta uno contro uno, qui e ora. Se vinci, te ne andrai da qui senza che ti venga torto un capello. Se perdi, il tuo portafogli, e tutto quel che c'è dentro, è mio!-

Fang si guardò intorno; intanto, si era formata una folla attorno a sè e al gruppo di Bibi. Evidentemente, sfide simili da quelle parti erano la norma.

-Ammettiamo che io accetti la sfida: chi mi dice che posso fidarmi di voi?-

Bibi ridacchiò -Fidati, pivello: se avessimo voluto gonfiarti come una fisarmonica e lasciarti solo le mutande per decenza, lo avremmo già fatto. Tu non hai idea di chi io sia e di quanto io sia forte!-

-Beh, d'altra parte, immagino che non accetterai un rifiuto-

-No, infatti. Possiamo risolverla sportivamente, con pari possibilità a entrambi di spuntarla... O possiamo risolverla in maniera meno pulita- e indicò con il pollice Bull e Crow, che iniziarono a sgranchirsi le nocche

Fang, pur consapevole del guaio in cui si era cacciato, non volle dare ai tre la soddisfazione di mostrarsi spaventato, e sorrise -Pensi di sopraffarmi solo perché siete in tre contro uno? Comunque, voglio stare al tuo gioco: accetto la sfida!-




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