Cap.11 - Un avvertimento ed un sospetto...
L'idea di stare al centro dei pensieri di Edgar, fece brillare gli occhi di Fang di una luce che lasciò spiazzata persino Lola -Ma tu guarda un po' se dovevi perdere la testa proprio per un caso umano!-
-Quanto sei cattiva...-
-Si chiama "obiettività", Fang. Un giorno crescerai e la svilupperai. O almeno, spero...-
Poi Fang pensò a una cosa -Cosa vi siete detti, in auto?-
Lola inspirò una lunga boccata dalla sigaretta, prima di rispondere -E' solo un po' titubante. Ma, temo che tu e lui vi rivedrete molto presto...-
Fang aggrottò le sopracciglia, perplesso -Come sarebbe a dire "temo"?-
-Diciamo, che mi sono fatta una teoria...-
-Ovvero?-
Lola non rispose subito; prima tirò una lunga boccata di sigaretta, per poi affondare il mozzicone nella sabbia del posacenere posto sul tavolo -Che non è diverso da te. Siete opposti caratterialmente ma, sotto sotto, siete fatti della stessa pasta; tu ne sei semplicemente consapevole. Mentre lui, grazie alla tua audacia, sta muovendo i primi passi soltanto ora...-
Fang spalancò la bocca in un raggiante sorriso -Wah! Addirittura?-
-Aspetta a festeggiare, e fammi finire: è proprio questa vostra affinità implicita a preoccuparmi-
-Non fare la sfinge, Lola! Sii più precisa!-
-Sta dicendo che siete entrambi due sbarbatelli in preda agli ormoni!- ridacchiò l'Ego dal riflesso di uno degli specchi posti proprio dove stava seduta Lola
-Ego! Un po' di delicatezza!- Lola scosse la testa, sbuffando -Però si, Fang: il fatto, è che siete entrambi giovani. E se almeno con le tue precedenti esperienze hai avuto l'altro a tenerti a freno, stavolta avresti uno "alla pari" con te. Magari non consapevolmente, ma non mi sorprenderebbe se sia stato proprio il tuo famoso "Radar" a farti captare questa spiccata affinità-
Fang continuava a non capire -E non dovrebbe essere un bene?-
-Certo...- Lola annuì. Il suo tono di voce, tuttavia, aveva una punta di sarcasmo -E' un bene fintanto che si parla di semplici trombamici-
-Ma stavolta non è solo quello, Lola!- Fang si alzò, mettendosi una mano al petto -Te lo giuro: questa volta ho sentito qualcosa che nessun'altro mi ha dato. Sarei disposto a rinunciare a qualsiasi altro maschio di questo mondo (a parte forse Bu...-
-FANG!-
-Ok ok... Sarei disposto a rinunciare persino a Buster-
Lola fissò Fang accigliata. Avrebbe tanto voluto digliene quattro, ma preferì non divagare -Questo che hai fatto è un discorso degno del ragazzino immaturo che sei-
-Adesso stai esagerando!- Per la prima volta, Fang aggrottò le folte sopracciglia per la rabbia -Non sono così ingenuo come...-
-Dimmi una cosa, Fang- Per non essere prevaricata, Lola indurì la voce e si alzò in piedi, fissando Fang dritto negli occhi -Per capire: che cosa sai, tu, di quel ragazzo?!-
-E' un bravo ragazzo. E' diligente; è anche un Brawler...-
-Questo lo so! E poi?..-
La voce di Fang si fece più titubante -Lui... Lui non è solo carino. Ha anche una... Personalità?..-
-Parole che significano tutto e niente. E POI?..-
-Te l'ho detto: è carino, è intelligente, è laborioso, è... E'...-
-E POI, FANG? Com'è caratterialmente, aldilà della bella facciata. Quali sono le sue amicizie, la sua famiglia? E' davvero il tipo a posto che vuole sembrare, o ha i suoi scheletri nell'armadio? Quanto la sua è effettiva omosessualità e quanto semplice curiosità? Ha problemi di una certa complessità alle spalle? Il suo vissuto? I suoi obiettivi? E lui? Che cosa sa di te, oltre l'essenziale che hai fatto trasparire per sbattertelo in casa?!-
Fang fece scena muta, per poi uscirsene con un disperato -E tu allora? Anche tu, appena hai visto un ragazzo che ti piace, ti sei subito fiondata!-
-AHAHAHAH! Ma sentitelo come gira la frittata, AH! AH! AH! E sto ridendo per non rovinarti quel bel faccino che ti ritrovi a suon di ceffoni. Non c'è nulla di più patetico di chi si vuole giustificare accusando gli altri!- Resosi conto della cattiveria gratuita che gli era scappata da bocca, Fang si ingobbì e calò lo sguardo, mortificato. Ma Lola non aveva intenzione di dagli tregua -Comunque, è proprio questo che vorrei farti entrare in testa, idiota: io seguo una certa... "prassi". Io e Buster ci stiamo conoscendo; siamo entrambi consapevoli che non gira tutto attorno al sesso. E invece, tu? Non ci hai pensato per mezzo secondo a fartelo. Con l'inganno, per giunta!
-Uffaaaaaaa- Fang sospirò con tono bambinesco -Sei tu che ci giri troppo attorno. Se ti piace quel cameraman, diglielo e basta. Si parla di gente che ci piace, mica di una pratica da chiudere alla pubblica amministrazione! A me piace Edgar e, a quanto pare, anche io piaccio a lui. Perché perdere tempo, se entrambi vogliamo andare al punto?!-
-Ed è qui che arriviamo al bello... Dimmi, mister "diretto": con questa lungimirante prospettiva, quante delle tue relazioni son durate più di un mese?- Fang alzò un dito per controbattere, ma poi si bloccò, imbarazzato. Lola ghignò compiaciuta -Il tuo silenzio è mooooooolto eloquente...-
Fang guardò Lola con l'espressione frustrata di chi non vorrebbe darla vinta all'altro, pur non sapendo come, se non con un poco convinto -Questa volta, sento che sarà diverso. Proprio perché è un ragazzo così affine a me. Lo hai detto tu stesso...-
-Appunto. Ecco cosa accadrà: tu e quel ragazzo vi fidanzerete, senza pensarci due volte. E allora, cominceranno i casini-
-Perchè parti dal presupposto che possa andar male, Lola?-
-Perché ti è già successo. E forse hai dimenticato quanto ci rimanesti male. Eppure, sembra che tu non abbia imparato nulla da quell'esperienza. Te lo dico io: è facile essere fidanzati quando si tratta di fare sesso. E andrebbe anche bene, se tu ed Edgar foste dei ragazzini; ma siete entrambi adulti! Con un lavoro e delle responsabilità, che non possono permettersi falli così alla leggera...-
Quella discussione così astratta stava iniziando a stufare Fang -Insomma, Lola! Cosa stai cercando di dirmi?-
Lola tirò uno sbuffo stanco. Si mise una mano sulla fronte e scosse la testa -Ok. Proviamo un altro approccio. Guardami negli occhi, e rispondimi sinceramente: questo Edgar, a te piace davvero?-
-Certo!-
-Aldilà del sesso?-
-Aldilà di tutto! Croce sul cuore, Lola!- Fang rimarcò il concetto alzando una mano e poggiando l'altra sul petto -Penso di essermi sinceramente innamorato di lui-
Lola, nel profondo, era convinta che Fang stesse usando paroli grosse a sproposito. Tuttavia, vedendo negli occhi di lui una sincerità assoluta, si ammorbidì; rispondendogli con dolce pacatezza -Allora vedi di crescere. O te lo brucerai esattamente come tutti gli altri-
Calò il silenzio nel locale: Fang era preso a riflettere sulle parole di Lola, mentre quest'ultima osservava l'altro per capire se le sue parole avessero sortito un qualche effetto. Motivo per il quale sussultarono entrambi, quando sentirono bussare alla porta.
Bibi, che ci stava dando dentro con il Karaoke, scese dal tavolino del salone per venire incontro a Edgar.
-Hey, campagnolo, hai proprio una brutta cera. Cos'è? I capoccia di città ti han di nuovo fatto fare gli straordinari?- Bull si stava godendo una birra alla spina (come hobby, aveva montato un piccolo bancone da bar integrato alla cucina per lo scopo!) sul divano. Anche lui salutò Edgar, alzando la mano con il boccale in segno di accoglienza.
-Craaaaa!- Crow era invece intento al suo passatempo preferito: il tiro al bersaglio contro una parete tappezzata di foto di tutti quelli che non gli andavano a genio (quasi tutti poliziotti e robot addetti all'ordine). Ormai tutti, in casa, la consideravano la sua "parete artistica". A parte questo, raramente parlava; si limitava a gracchiare in segno di approvazione o disapprovazione, a seconda dei casi...
Quanto ad Edgar, era completamente distrutto: le sfide erano state numerose e intense. Oltretutto, prima di ritirarsi a casa, ha dovuto fare un paio di cose... -Siete ancora svegli, ragazzi...-
-La notte è giovane, ciccio! Sei tu che hai il sonno facile-
-Beh, sai: quando uno lavora...-
-Quindi, solito viaggio accelerato da porta a letto?-
-Ovvio. Quindi cercate di non far troppo casino e...-
Edgar si sentì tirare per la mano da Bibi, che lo costrinse a voltarsi verso di lei: era magra e più bassa di Edgar, ma aveva forza da vendere! -Fermo un attimo, ciccio! BULL! Ferma la musica!- in casa piombò il silenzio, infranto solo da un rutto di Bull e da un -Craaa?- incredulo di Crow
Bibi squadrò Edgar da capo a piedi con i suoi penetranti occhi a mandorla -Che succede? Di solito sei così perfettino con l'outfit, e stasera te ne torni così?-
Edgar deglutii. Cercò di fare lo gnorri, sbuffando e distogliendo lo sguardo -Non rompere le palle, Bibi! Ho combattuto tutta la giornata, e ho dovuto comunque rifare l'inventario in magazzino da quel taccagno del mio capo...-
-Non parlo del lavoro! So riconoscere una persona sfatta per quello o... Per "altro"- Edgar si pietrificò, mentre Bibi continuava a studiarlo -Maglia sopra i pantaloni, Cinta allentata, colletti di maglia e pantaloni sfatti e...- Bibi tirò di naso con lunghe inspirazioni -Hai addosso un profumo che non è il tuo...-
-Ah ah, mi hai beccato: mentre tornavo a casa, mi son pestato con uno che si era abbuffato di profumo...- Nemmeno Edgar stesso era convinto della bugia che aveva appena detto.
E infatti Bibi -Si, come no: qui quello più profumato puzza di latrina a cielo aperto, VERO, BULL?!-
-Il mio è aroma da uomo di mondo; diglielo pure tu, Crow!-
-Craa!-
-Si, si, come no...- Bibi si rivoltò verso Edgar, disgustata -E comunque da quando in strada ci si pesta a succhiotti, eh?! Pensavi di nasconderla con la tua sciarpa?-
Edgar sbiancò. Anche la sua sciarpa era sfatta a causa dei combattimenti; pertanto, non essendo piazzata perfettamente "dritta", lasciava scorgere parte del collo di Edgar, normalmente del tutto coperto assieme a parte del mento. *Quel cretino di Fang!* imprecò Edgar a mente, coprendosi istintivamente il succhiotto con la mano libera *Gliel'avevo detto di non darmelo così forte e così vicino al collo...*
Bibi si avvicinò ulteriormente -Ho capito, cosa stai cercando di nascondermi-
Edgar cedette -Vi prego, è stata solo una...-
Ma Bibi emise uno stridulo acuto che quasi fece sanguinare i timpani di tutti i presenti -IIIIIIIIIIIIIIIIH Non ci credo! Ragazzi, il nostro Edgar è uscito con una ragazza! E ci ha anche dato dentro!-
Bull, che intanto stava bevendo un lungo sorso dal boccale, sputò tutto come un'idrante contro Crow, travolgendolo -COSA?!-
-CRAAAA?!!- esclamò a ruota Crow, dopo essersi ripreso dal getto di birra che lo aveva appicicato contro la parete
-Eh eh eh... Yeeeh, mi hai beccato...- Protestò debolmente Edgar, quando Bibi iniziò a riempirlo di pugni d'intesa sulla spalla e sul petto
-Brutto provincialotto! Ce l'hai fatta sotto i baffi! Ecco perché avevi quell'aria tutta estraniata negli ultimi giorni: ti stavi lavorando una e non ci hai detto niente! Ormai ci eravamo rassegnati tutti del fatto che tu fossi un povero finocchio!- Risero tutti di gusto
-Sempre ammesso che parliamo di una ragazza, ovviamente!- aggiunse Bull
-Craaaa-ahahha!-
-Ahahah... Ma certo che è una ragazza!- balbettò timidamente Edgar. Ovviamente, mentendo spudoratamente -Suvvia, solo perché porto lo smalto sulle unghie e solo perché sono riservato e solo perché non mi sono mai rifilato unA ragazzA finora, dovrei essere gay?-
Bibi si mise le mani sui fianchi -Ahahahah, già. Pensa che casino era per noi se fossi veramente gay... Insomma, siam pur sempre il trio più tosto e spaccaculi di tutta Retropolis. Già ci facciamo brutta figura ad ospitare un mollaccione come te; se poi tu fossi pure un fro...-
-Si si, certo. Non ho nessuna intenzione di attentare al prestigio della vostra banda... Ora, posso andare a dormire, che domani devo lavorare?-
-E aspetta!- Bull afferrò Edgar per entrambe le spalle, costringendolo sul divano -Tu ora ti siedi qui, e ci racconti tutti i dettagli! Anche quelli piccanti!-
-Cra! Sopratutto quelli!- Precisò Crow. E dato che raramente si esprimeva con frasi di senso compiuto, ciò significava che era davvero entusiasta
Il povero Edgar, consapevole che altrimenti se li sarebbe accollati per tutto il tempo, accontentò Bull e Crow, limitandosi a ripercorrere tutto quel che era successo fino ad allora:
-...E mentre lavoravo al chiosco, arriva lei. E così io...-
Bibi osservò Edgar, Bull e Crow seduti l'uno di fianco all'altro, come degli amiconi di lunga data.
Sorrideva; ma appena si voltò con la scusa di andare a cambiarsi, gettò la maschera: era triste
*Ecco fatto, Bibi: te lo sei bruciato...* Ripensò con rimpianto a tutte le occasioni non sfruttate in cui si ritrovò in intimità con Edgar. E pensare a frasi circostanziali del tipo *Beh. Sapevo che un giorno sarebbe successo...* non la aiutava a stare meglio...
Eppure, c'era qualcosa che non le tornava: sua nonna le diceva sempre "Chi è il sospetto è in difetto". Come a dire: chi è colpevole, spesso si fa beccare da solo; un adagio, col senno di poi, che le è stato utile anche nel suo... "lavoro"
E infatti: perchè Edgar ha dovuto precisare di essere etero, con un tono tutt'altro che disinvolto?
Tra l'altro, neanche a farlo a posta, Bibi era una grande estimatrice di profuni, tanto che possedeva (segretamente, per non perdere la faccia ed essere presa in giro da Bull e Crow) una piccola collezione.
E quel profumo che sentì addosso a Edgar... Non era un profumo da donna.
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PS: Rifare questo pezzo della storia è stato complesso: non volevo rinunciare all'idea originale sia per non stravolgere troppo il Remake, sia per evitare modifiche collaterali su altre storie che ho già scritto.
Alla fine, come espediente, ho voluto fare un esperimento. DOVREBBE apparire chiaro con la pubblicazione del prossimo episodio. Se così non è, vi chiedo gentilmente di segnalarmelo, per favore.
Per il resto, come sempre, grazie per essere arrivati fino a qui, sperando che la storia vi stia piacendo
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