Cap.1 - Le nuove notti di Edgar
Dopo l'infelice litigio con Bibi, Edgar tornò a casa di Lola e Fang, con quest'ultimo che lo accolse a braccia aperte.
E ovviamente, non passò molto tempo, prima che si distendessero l'uno sull'altro sul divano...
-Cos'è, Edgy? Sei tutto rosso in viso...-
-E' che... Mi vergogno-
-E di cosa?-
-Sono stato cacciato di casa da Bibi. E con lo stipendio da fame che ricevo, non ho altri posti dove andare...-
-E quindi eccoti qui-
-Si, ma... Sento come se ti stessi sfruttando-
Fang ridacchiò, accarezzando il viso di Edgar -Tesoro, tu non sfrutti proprio nessuno. Sono solo felice di averti qui!-
-Dici sul serio?-
-Dico sul serio. E poi...- Fang allargò un sorrisetto smaliziato, chinandosi più vicino ad Edgar -...Puoi sempre vederla come un dare e ricevere. Se sai cosa intendo...-
Edgar scosse il capo, ridendo -E certo! Tu pensi solo a quello!-
-Perchè? Tu no?-
-Non così ossessivamente...- poi, all'unisono, i due chinarono la testa in avanti, baciandosi. Fu un bacio lungo e passionale, che interruppero solo quando dovettero riprendere fiato -Dai, spogliati: lo facciamo...-
-Ahahah... Non aspettavo che chiedessi altro- Fang si alzò a sedere in ginocchio, permettendo a Edgar di alzarsi e spogliarsi a sua volta
-A proposito...- soggiunse Edgar, mentre si era già spogliato il busto e si accinse a sfilarsi la cinta e i pantaloni -Perché non usiamo il letto?-
-Forse è il fascino della prima volta, ma preferisco farlo sul divano. E poi, io ho un letto singolo, non staremmo più comodi... In teoria, ci sarebbe il letto matrimoniale di Lola ma, se ci azzardiamo a farlo lì, appenderebbe le nostre teste come trofei, Ahahah...-
-Si, ha senso...- annuì Edgar. Una volta nudo, si distese nuovamente, tirandosi Fang con sé, pronto a "consumare"...
Mentre Edgar stava per compiere il fattaccio, noi parliamo un po' dell'elemento centrale di BrawlStars: Lo StarrPark!
Praticamente, è il cuore pulsante di Brocity: talmente impattante anche nell'urbanistica che, per raggiungere i Distretti più importanti, conviene passare proprio per il parco.
Non gratis, naturalmente...
Ci sono diversi tipi di biglietti d'accesso: dal semplice pedaggio (incluso per i residenti e per i lavoratori), ai biglietti Premium per accedere alle più svariate attrazioni; il tutto, sotto l'occhio perennemente vigile degli addetti alla sicurezza, frutto di una collaborazione congiunta di...
-Du dududu Duuuuuu...-
Hey! Chi è che canta e disturba la mia narrazione?!
-Niente mocciosi, niente problemi, du duduudu du duuuu!..- Ah, giusto...
Un improbabile netturbino, all'interno del suo altrettanto stravagante costume, passeggiava per le strade deserte del parco, illuminate dal bagliore del cielo notturno e dai solitari lampioni che svettavano tra i cespugli sempreverdi, alla costante ricerca di rifiuti lasciati dai maleducati visitatori dello StarrPark
-Nulla da fare!- sbottò Ash, raccogliendo l'ennesima lattina vuota da terra con la sua fedele mazza e la paletta con cestino incorporato, simile ad uno scudo -Questa notte, è decisamente magra...-
Più avanti trovò delle polpette di carne calpestate per terra, e le raccolse tutto felice -Mmmmh... Cotte nella salsa piccante! Le mie preferite!- Si, aveve letto bene: le ha mangiate!
Dovete sapere che il povero Ash, avendo un lavoro molto duro con una paga da fame, si arrangia come può, dormendo nel capanno degli attrezzi e risparmiando sul vitto mangiando gli scarti che riusciva a trovare in queste "ronde" notturne.
Fortunatamente, Ash è anche dotato di un Dono: La Macrofagia! Non molto utile per i combattimenti, ma molto pratico se sei indigente: grazie a questo Dono, Ash possiede uno stomaco due volte più acido di quello di un cane, e papille gustative molto selettive che gli permettono di "isolare" i sapori sgradevoli e intensificare quelli piacevoli. Il tutto, accompagnato da degli invidiabili anticorpi (e così risparmia pure sulle medicine!)
In parole povere: Ash può mangiare di tutto, persino la spazzatura, senza intossicarsi! Utile, no?
Ovviamente, il cibo deve essere effettivamente tale. Inoltre... Beh, meglio sorvolare su quando "la natura chiama". Dico solo che è meglio non essere presente nei paraggi (e con "Paraggi" intendo un raggio di qualche chilometro...)
-Oh-ooooh! Forse ho parlato troppo presto!- svoltando l'angolo, Ash si avvicinò a passo svelto ad una panchina, attirato da qualcosa lasciato incustodito per terra. Credette di sbagliarsi, poiché sarebbe stato troppo bello per essere vero...
Ma così non fu: Aveva trovato un saccoccio di cibo d'asporto e, aprendolo, constatò che era ancora intonso e ancora caldo!
-Ritiro quello che ho detto: stasera ho fatto tombola!- Nel saccoccio c'erano una bibita, un panino imbottito e delle patatine fritte; più bustine con le più svariate salse -Finalmente del cibo vero!- sinceratosi di non essere visto da nessuno (a parte le telecamere dello StarrHubb; che invisibili e silenzione, spiavano tutti e tutto...) volle mettersi comodo sulla panchina e godersi quell'inaspettata cena.
Quando si rese conto che la panchina era già occupata da qualcuno...
Ash osservò sorpreso il ragazzo intento a dormire; e realizzò subito a cosa fosse dovuto il suo colpo di fortuna: il poveretto doveva aver ordinato qualcosa da mangiare con calma, una volta sistematosi all'interno del parco. Ma doveva essere così stanco, da essersi addormentato senza prima toccare cibo.
Quel che non sapeva Ash, è che ormai Edgar non aveva più una casa: dopo essersi litigato con Bibi ed essere stato cacciato da quest'ultima, caricò tutte le sue cose in un unico sacco a spalla e se ne andò via da Retropolis.
Essendo troppo orgoglioso per chiedere asilo per chissà quante notti a Fang e Lola, Edgar preferì rifugiarsi all'interno dello StarrPark, rimandando ogni preoccupazione sul dafarsi il giorno dopo.
Se non altro, stava beatamente sognando lui e Fang felicemente conviventi, e intenti a darci dentro...
Ma ripeto: erano tutti dettagli che Ash non poteva sapere. E, probabilmente, nemmeno avrebbe avuto interesse a scoprirli: C'era del cibo incustodito, e tanto bastava!
-Beh, beh... Sarebbe un vero peccato lasciare che questo cibo si freddi. Non sei d'accordo, amico?- nessuna risposta, ovviamente -Come dici? Posso mangiarlo io al posto tuo?- nessuna risposta -Oh beh, se proprio insisti...- Ash ridacchiò, mangiando con gusto, l'intero contenuto del saccoccio in pochi minuti; persino le cartacce! (comunque più salutari e nutrienti di quel che solitamente trafugava dai cestini di rifiuti...E poi oh! Non si butta via niente!)
-*BUUUUURP* Ops!- Ash si tappò la bocca troppo tardi. Fortunatamente, Edgar si limitò ad aggrottare le sopracciglia e a rigirarsi su se stesso, dando le spalle ad Ash -Fiuuuu! Temevo di averlo svegliato...-
-Heylà, Ash?! Siamo sempre attivi, eh?-
-Non starai oziando, vero?! E' contro il regolamento 45 Comma18-5 Bis poltrire sul posto di lavoro!-
Ash roterò gli occhi, sospirando scocciato -Oh... Siete voi due...-
-Ovviamente!-
-Qualcosa in contrario?! Guarda che è lesa dignità a pubblico ufficiale!-
-Dopotutto, ad ognuno il suo, signor Ash! No? Lei si occupa di tenere pulite le strade...-
-E noi di sistemare tutti i contravventori del parco!- chiuse la frase Lawrie, il fratello "scapestrato" di Larry, battendo un pugno sul palmo dell'altra mano.
-Allora, credo che ci sia del lavoro per voi...- Ash si scostò di lato, indicando con l'estremità della sua scopa il corpo assopito di Edgar.
Larry si sporse, incuriosito -Ooooh! Chi è questo bel ragazzo?-
-A giudicare dal taglio, sarà sicuramente un avanzo di galera! E a proposito, Larry: va bene che tu sia... "DiVerSAmeNTE EteRoSeSSUaLe"- Lawrie virgolettò con le dita la frase -Ma i tuoi gusti riguardo agli uomini sono degni di un criminale!-
-Suvvia, fratellino! Nè l'omosessualità, nè il buongusto sono un crimine, uhuhuhu!-
Ignorando il battibecco dei due fratelli robotici, Ash indagò (fortuna che Edgar aveva il sonno pesante!), notando una spilletta identificativa attaccata al gilet griffato del ragazzo -Toh: un lasciapassare per lavoratori! Si chiama Edgar Williams, e lavora al Gift Shop...-
-Ah. Quindi si trova qui dentro abusivamente...- Osservò Larry, consapevole che il lasciapassare per lavoratori permetteva di transitare all'interno del parco solo nelle ore necessarie per lavorare, appunto
Lawrie non aspettava di sentire altro -BENE! Finalmente un po' di azione!- Entusiasta di quella notizia, sfoderò il suo Taser, illuminando a giorno l'area circostante con le scintille ad altissimo voltaggio emesse da quest'ultimo. Sia Larry che Ash indietreggiarono spaventati -Violazione del regolamento dello StarrPark sul pedaggio! Articolo 32, trafiletto 66, postille 5A comma 12! Ci sono tutti gli estremi per un arresto forzato e un bell'interrogatorio con tortura!-
-Sei sempre il solito esagerato!- Larry si allungò per afferrare il polso del fratello, facendogli spegnere e calare la terribile arma -Voglio dire: è davvero necessario? Non potremmo dagli una semplice strigliatina verbale, offrigli un caffé, e accompagnarlo gentilmente all'uscita più vicina? Ti voglio ricordare che ci sono gli estremi per un...-
-...Accanimento delle forze dell'ordine!- concluse la frase Lawrie, con tono scocciate -Che palle, Larrye! Una cosa c'è di bella nel nostro lavoro: riempire di botte la gente senza rispondere a conseguenze!-
Improvvisamente, il balbettio di un allarme ruppe il silenzio. Larry e Lawrie osservarono Ash, che infilò una mano all'interno del buco del costume dal quale si intravedeva la faccia, per poi tirarla fuori che stringeva un orologio da taschino -Uh, oh! Ragazzi, non vorrei mettervi fretta, ma tra poco c'è la partita di Brawlcalcio tra i ReplyTotem ed i SKGaming!-
-Uh, è vero! Ci eravamo promessi di guardarla tutti insieme! E l'uscita più vicina del parco è troppo lontana: non faremo mai in tempo...- Larry sospirò sconsolato
Ma Lawrie sembrava avere la soluzione: tirò nuovamente fuori il Taser, alzando il voltaggio a livelli letali -Niente panico: ci basterà ucciderlo e sotterrarlo da qualche parte! Il regolamento dice di cacciare i contravventori; nessuno ha parlato di cacciare la gente morta! Fatta la legge, trovato l'inganno!-
-UfaaaaaAA! Tu e quell'arnese!- Larry costrinse il fratello a rimettere al suo posto il Taser -Non possiamo ucciderlo, Lawrie! L'omicidio è reato!-
-Non lo sarebbe, se tu ti fossi convinto a votare con me la legge sulla "legittima proprietà" proposta dal signor Matteo Salv...-
-Perchè non lo scharichiamo sulla fontana del parco?- I due fratelli interruppero il litigio, osservando Ash che indicava loro l'enorme fontana rappresentante una stella "piangente"
-La fontana?- chiesero in coro
-Si. A causa di un guazzabuglio burocratico, non è più proprietà del parco dal 1999... Tecnicamente, se accomodiamo il bell'addormentato su di essa, è come se lo avessimo cacciato fuori!-
Ma Larry non parve convinto. E tirò fuori il suo Ebook -Non saprei... Il regolamento dello StarrPark non contempla il...-
-Ooooh Andiamo! Tu e le regole! Il signor Ash ha ragione: la fontana è fuori, e quindi sarà fuori anche questo sacco di carne in coma! Devo ricordarti che la partita si terrà a 40 gradi all'ombra, e che tutti i giocatori staranno a torso nudo? Vuoi davvero rinunciare a vedere il Brawler StarrBeckham in azione?!- E per essere sicuro di persuadere il suo effeminato fratello (Hey, non guardate me! Io descrivo le cose dal punto di vista dei personaggi...), Lawrie tirò fuori una "foto tattica" del succitato beniamino:
-Uffaaaaa! Così mi tenti, fratello!- protestò Larry, rosso in viso
-Allora basta ciance! Aiuta me e il signor Ash a spostare stò scemo!-
-Ok, ma lo faccio solo per gli addominali di Beckham!-
Detto fatto: Larry, Lawrie e Ash adagiarono Edgar, e tutte le sue cose, sul bordo esterno della fontana, dove solitamente la gente si sedeva, per poi allontanarsi a braccetto, soddisfatti della soluzione sbrigativa e ansiosi di godersi l'imminente partita tra una bevuta e l'altra davanti al maxischermo di uno degli uffici di sicurezza stanziati nei paraggi...
Ignaro di tutto, Edgar continuava il suo libidinoso sogno, in cui era tutto sudato e sul punto di "venire"
-Oh, Fang!- sospirò, in preda al piacere -Ti prego, sto per... Sto per...- Si lasciò completamente andare, tirando un lungo gemito
-Ti è piaciuto, Edgy?-
-Si! Sono tutto bagnato...- A quella sua stessa dichiarazione, Edgar scattò seduto -Aspetta... Ma quello non lo fanno le donne?-
-Si Edgy, hai ragione! Che è questa sparata?- Improvvisamente, un allarme rimbombò per tutta la stanza. Sia Fang che Edgar si guardarono attorno, confusi
-Questa è la mia sveglia per andare a lavoro!- concluse Edgar, mentre quell'iniziale sensazione piacevole di acqua sul corpo divenne sempre più invasiva e spiacevole. Allarmato, volle alzarsi. Ma quando mise i piedi per terra, li sentì affondare nell'acqua -Perché tutta casa è allagata, Fang?!!-
-Oh, vero, che sbadato...- Annuì con tono spento Fang -Mi dispiace, Edgy: io non sono davvero qui-
-Cosa?!-
-Credo tu debba svegliarti per non morire annegato-
Infatti, Edgar si svegliò brutalmente, con l'orribile sensazione dell'acqua che entra nei polmoni. Dopo essersi dimenato, riuscì a mettere i piedi sul fondo della fontana, alzarsi e vomitare dolorosamente interi litri d'acqua.
Ancora stordito dal sonno e dalla sensazione di annegamento, barcollò fino al bordo esterno della fontana, abbandonandosi e cadendo rovinosamente dall'altro lato -Ma che cazzo...COFF! COFF!..-
Una volta ripresosi, si guardò attorno: non sapeva chi e perché, ma lo avevano adagiato sul bordo della fontana principale dello StarrPark.
E ovviamente, nel rotolarsi disturbato dallo squillo della sveglia del telefono, era finito in acqua...
-Cazzo, sono tutto bagnato!- Edgar si alzò dolorosamente da terra, appesantito dall'acqua che gli aveva infradiciato tutti i vestiti, la sciarpa e i capelli -Devo cambiarmi, e subito...- Come se tutto ciò non bastasse, un crampo gli attanagliò lo stomaco -Cavolo, non ho nemmeno mangiato... Dov'è il mio sacco? Chi mi ha rubato il cibo?!-
Purtroppo, non ebbe molto tempo per metabolizzare quel traumatico risveglio: era mattina, il parco era aperto ed i primi clienti circolavano per le sue strade... Ed Edgar, per nulla voglioso di farsi vedere in quello stato, afferrò in fretta e furia tutte le sue cose, correndo dentro i cespugli per cambiarsi. Dietro di sé, si lasciò tante chiazze d'acqua, una per passo...
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PS: Spero vi sia piaciuta questo nuovo approccio che ho voluto sperimentare, dove i personaggi non hanno più capitoli appositi (Che, diciamolo, sono un "Ok, fermiamo tutto: dobbiamo spiegare delle cose!"), ma vengono presentati all'interno della storia stessa senza essere troppo didascalici (almeno in teoria... Fatemi sapere che ne pensate nei commenti, per favore)
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