(Leon, Sandy) Bi-Panic!
(Che bello questo libro! Nel senso: era da tanto che volevo farlo. Oltretutto, non essendo i capitoli sequenziali, ma leggibili in ordine sparso, sono semplici e divertenti da scrivere. Motivo per il quale ne ho voluto subito scrivere un altro!)
Leon riuscì a chiamarsi in disparte Sandy, che in quel momento si trovava a portata di mano come rappresentante di classe (Essendo più grande di un anno, Sandy solitamente era in una classe diversa rispetto a Leon... Si: il sistema scolastico di Brocity è incasinatissimo!)
Comunque, Leon raccolse le forze e il coraggio e vomitò fuori tutto -Sandy, ti prego, per favore: non dire in giro che siamo stati a letto insieme e che la cosa mi è piaciuta! Sarebbe una catastrofe per me, le donne mi appenderebbero!-
Ci fu un momento di silenzio, in cui Sandy fissava con occhi stanchi l'amico -Ma di cosa parli?-
-...Eh?-
-Io ho dormito da solo...Aaaaaw...(Cavolo, che sonno!) Ti sarai sognato tutto. E ora scusami, ma devo tornare dalla mia classe e...Magari dormire un po'...- Sandy si trascinò via, lasciando Leon interdetto -Ah, e la prossima volta che vengo, prepara dei peluche più confortevoli: quello con cui ho dormito sembrava fatto d'ossa!-
A Leon caddero le braccia -Non si ricorda niente...- gli scappò una risatina isterica -Ma si! In fondo è stato un incidente: lui non si è reso conto di nulla, ed io sono perfettamente eter...- Si paralizzò e, preso dal panico, strinse le gambe e le coprì tirando in basso la sua felpa -Oh, cavolo! Si "agita" proprio a quel pensiero! Ma allora mi è piaciuto davvero!-
Confusi? Torniamo un po' indietro nel tempo, al giorno prima...
Siamo nelle Rumble Jungle: il cosìdetto (dispregiativamente) "Distretto selvaggio". E' praticamente una riserva umana, abitata dai discendenti dei nativi del posto dove adesso si ergono Brocity e lo StarrPark.
Qui, in una casa che si ergeva al centro di un lago su delle palafitte, abitavano Nita e Leon, assieme al loro padre Bo.
Quest'ultimo, si stava caricando in spalla uno zaino colmo di provviste ed equipaggiamenti -Allora io vado a OldTown: lo sceriffo Shelly ha chiesto il mio aiuto, e resterò via per qualche giorno. Cercate di non fare casini, intesi?-
-Si, papà- risposero in coro Nita e Leon
-ZZzzzzi... Zzzzzzignor Bo...Zzzzz...- Ah, si: c'era anche Sandy come ospite. Era miracolosamente riuscito ad arrivare fin lì senza svenire durante il tragitto.
Non appena il signor Bo si chiuse la porta alle spalle, tuttavia, Leon sfregò le mani e si inumidì le labbra con la lingua -Eheheh... Fappy time!- trotterellò in cameretta, aprendo il cassetto della sua scrivania di bambù.
Poi aprì l'altro cassetto; controllò nei cassetti dei comodini, nel suo armadio, sotto il letto...
-Stai cercando questo?- Leon si voltò di scatto, e riconobbe l'ultimo numero della sua rivista preferita nelle mani della sorella Nita: Brawl-Novella 1995. Una rivista specializzata nella pubblicazione di pettegolezzi e fatti di vita quotidiana dei personaggi femminili più celebri della città; e ovviamente, era pieno di foto (Le Rumble Jungle sono letteralmente una macchia di giungla incontaminata, dove la civiltà si è urbanizzata il minimo sindacale. In parole povere, ragazzini come Nita e Leon non avevano accesso alla stragrande maggioranza delle tecnologie moderne. Motivo per il quale, per certe cose, occorreva "intrattenersi" alla vecchia maniera...)
-Andiamo, donna! E' ancora avvolto nel cellophane perché volevo godermi per bene la sessione "Come si vestono a letto le Brawlers"!-
-Prima il dovere e poi il piacere!- Leon fece per scattare verso Nita, nel tentativo di strapparle la preziosa rivista dalle mani. Ma Nita evocò il suo orso guida, Bruce, che prese il giornaletto tra due artigli (quelli che avremmo detto essere l'indice e il pollice) e alzò la zampa fino a toccare il soffitto: era impossibile per Leon recuperarlo!
-Sei spietata, uffa!-
-Ringrazia che io non dica a papà del tuo "hobby"... E ora in cucina, a fare Algebra! March!-
Non che Nita fosse una cima a studiare; era "solo" laboriosa: se ne stavano tutti e tre, seduti a cerchio attorno al tavolo fatto a mano dal padre, intenti a tenersi una mano sulla testa dolorante e a prendere appunti e risolvere equazioni con l'altra. Del resto, erano ragazzini d'azione, e avevano molta difficoltà con concetti astratti come la matematica...
Poco alla volta però, con buona volontà (E la costante minaccia dell'orso Bruce di strappare la preziosissima rivista di Leon), conclusero l'ultimo problema algebrico, emettendo un lungo sospiro di sollievo
-UUuuuuf! Che tortura!- piagnucolò Leon, tenendosi la testa tra le mani -I comiti andrebbero vietati!-
-Pensa in positivo, fratello: ci siamo levati il pensiero...-
-Già. Quindi restituiscimi il maltolto!- allo schiocco di dita di Nita, l'orso Bruce lanciò la rivista tra le mani di Leon, per poi scomparire in uno sbuffo di fumo -Eheheheh... Chissà chi avranno messo nel Poster omaggio stavolta...-
-Tu hai davvero una fissa malsana per le donne. E sto usando degli eufemismi...-
-Uhh, che parolona! Eufemismo! Ma parla come mangi, donna! E comunque, non accetto la predica dalla tizia che si fa seghe mentali su un ragazzino GAY!-
-Per l'ultima volta, Leon: Gus NON E' gay!- Nita diede un pugno tale al tavolo, che per miracolo non si spezzò in due (A dire il vero, per accortezza di Bo: nel costruirlo, aveva messo in conto il Dono della forza orsina della figlia, abbinato al suo carattere suscettibile, ed aveva rinforzato tutti i mobili della casa) -Si ok: quando stiamo insieme parla sempre di maschi con la stessa ossessione con la quale tu parli di tette. Quando ci passa di fianco un ragazzino belloccio, lui subito lo divora con gli occhi. Quando può palpa i sederi di tutti negli spogliatoi... Ma questo non significa che sia gay!-
-Non posso credere che tu creda davvero alle tue parole...-
-NE SONO CONVINTA! Sono sicuro che, in fondo a quel suo cuoricino albino, stia pensando a me in questo momento...-
Intanto, nel treno fantasma dove vivevano Gus e Chuck, nel vagone-cinema, Gus stava guardando il primo episodio di Junjō romantica
-Andiamo, Misaki!- Gus per la stizza agitò la coppa di cartone maxi dei pop corn, facendone piovere svariati fuori dal bordo -Quanto odio questo cliché dove lui "nuuuu non posso, siamo diversi, io sono etero ma non ci credo manco io blablabla..." Che palle! Ma buttati tra le braccia di quel manzone del signor Usami e non rompere le palle! Fossi io al tuo posto, sarebbe il signor Usami a scappare da me!-
-YAAAAAAAWww...- lo sbadiglio di Sandy interruppe il battibecco dei due fratelli -Per favore, fate silenzio! Tutto questo fare algebra mi ha messo così sonno che quasi quasi dormo qu...Zzzz...Zzzz...Zzzz...-
Effettivamente, nella sua insonnia perenne, Sandy tendeva a non essere mai notato. Eppure, con stupore Leon e Nita notarono che era riuscito a risolvere non solo tutte le equazioni sul suo quaderno, ma aveva anche anticipato diverse lezioni che il signor Byron doveva ancora dare!
-A volte mi chiedo come faccia...- sussurrò Leon
-Già. E non solo coi compiti...- Sicché Sandy si abbandonò contro lo schienale della sedia, era possibile chiaramente vedere le braccia e il busto che trasparivano dal gilet rosa che era solito indossare, Nita li indicò -E' praticamente un culturista!-
-Uuuuh: l'amore per Gus di qualcuno sta vacillando?-
-Sto solo constatando, idiota!-
Leon ridacchiò all'ennesima arrampicata sugli specchi della sorella, prima di soffermarsi a sua volta su Sandy: non aveva il fisico cesellato, ma i lineamenti erano sodi e ben definiti. Per di più, non fosse per l'andatura ingobbita, avrebbe fatto sfoggio di due spalle tali da far invidia un adulto -Però hai ragione: un fisico così non lo si ha senza far palestra, o cose simili-
-Cos'è, invidia fratello?-
-Invidiosa ci sarai tu, che hai la panza!-
-No, sei tu anoressico! Tutti gli esseri viventi hanno la panza, paragonati a te!-
Come sempre, il battibecco tra i due si sarebbe prolungato fino a degenerare in una zuffa... Se non fosse che vennero travolti da una piccola valanga di sabbia, che li inondò assieme a mezza cucina.
Era stato Sandy: nel dormiveglia, aveva usato il suo Dono dei Venti del Medioriente. Questo Dono aveva un duplice potere: poteva evocare a piacimento folate di vento caldo (Che spesso usava deliberatamente per addormentarsi cullato in un piacevole tepore, sopratutto durante le stagioni fredde), e se questi venti andavano a contatto con polvere, sabbia o altro materiale abbastanza leggero da risultare volatile, lo "moltiplicava". Infatti, per autodifesa, la sorella maggiore di Sandy, Tara, si curava di riempire la sua cinta di tanti sacchetti pieni di sabbia; Sandy ne aveva appena usato uno per zittire i suoi due amici tanto chiassosi quanto litigiosi.
-Ho sonnooooooooo! Fate silenzio, uffa!- e, barcollante, si trascinò lentamente nello stanzino degli ospiti, dove il signor Bo aveva già sistemato il letto per Sandy
E a proposito di sonno, Nita si rese conto che il solo stava scomparendo dietro la fitta vegetazione della giungla -Si è fatta una certa: aiutami a pulire, e andiamocene a dormire-
-Per una volta siamo d'accordo, donna...-
Dopo essere stati per più di un'ora a pulire tutta la sabbia "droppata" da Sandy (fortunatamente aiutati dall'orso Bruce), anche Nita e Leon si abbandonarono nei rispettivi letti.
Nita si addormentò praticamente all'istante, russando rumorosamente... Leon stava invece lottando contro il sonno; grazie alla tenue luce riflessa della Luna e proiettata sul lato cuscino del suo letto, poteva tranquillamente godersi la sua preziosissima rivista.
-Uuuh! la gara di PallaBrawolo tra Mandy ed Ambra! E' dal numero scorso che aspettavo questo momento; chissà se c'è una foto dove si intravedono le tette...- sussurrò, ridacchiando per la libido -Eccola! Uh! Si è tolta il top ed è rimasta solo col costume da bagno! Ihihihi, guarda lì come tira, tanto che le ha grosse...-
Stava per... "fare un lavoro di mano", quando dei rumori provenienti dal salotto lo fecero sussultare -Uffa! Sarà entrato un altro di quegli stupidi panda rossi! Nita? Nita? Ti alzi tu per cacciarlo?- per tutta risposta, Nita emise un grugnito simile a quello di un orso disturbato dal suo letargo -Seee, figuriamoci...- controvoglia, Leon scivolò dal letto a castello giù per l'apposito scivolo, dirigendosi in punta di piedi verso la fonte di quei rumori -Lo caccerò a calci senza che nemmeno se ne accorga...- E nel sussurrarlo, attivò il suo Dono: il mimetismo. Adesso era perfettamente invisibile, e avrebbe potuto agevolmente prendere in braccio il peloso intruso e buttarlo fuori dalla porta d'entrata -Pagherai per aver interrotto la mia seg...Oh!-
Quando svoltò l'angolo, si stupì a tal punto da disattivare involontariamente il mimetismo: non era un panda rosso o qualche altro animale pestifero... Era Sandy!
Stava per chiamarlo, quando notò che non aveva gli occhi aperti: camminava a schiena dritta come se niente fosse, ma aveva gli occhi chiusi -Ah! Quindi Sandy è sonnambulo? Dovevamo aspettarcelo... E adesso che fa?!!- Sandy si era steso sul tappeto fatto con pelliccia di cinghiale e... Iniziò a fare le flessioni!
-Zzz...Uno! Zzz...Due! Zzz...Tre!- Leon fissava l'amico a bocca aperta; arrivò a cento flessioni, poi a cento addominali, cento squat ed altri esercizi fisici, senza mai sbuffare, come se niente fosse!
-Fa, fa esercizi fisici nel sonno?!- si chiese incredulo Leon -Ecco come fa ad essere così in forma!-
-Zzz...Novantotto! Zzz...Novantanove! Zzz...Cento!- Leon constatò che Sandy avesse finito, perché tornò a ciondolare ingobbito, barcollando in direzione del giaciglio più vicino sul quale abbandonarsi.
Solo che, nel farlo, si trascinò dietro Leon -Hey! Sandy che fai?!-
-I peluche non sono chiasso...Zzz...Siii...-
-Cosa?! Non sono un peluche! Mollami!- Leon si dimenò, ma Sandy era più grosso e più forte, tanto che lo sollevò da terra come se niente fosse
-Tara: questo peluche è troppo poco soffice...-
-E svegliati!- Provò di tutto: schioccò le dita vicino le orecchie di Sandy, ci fischiò e soffiò vicino, provò persino a schiaffeggiarlo... Ma niente! E così, Leon si ritrovò nell'imbarazzantissima situazione di ritrovarsi nello stesso letto di qualcun altro... E quel qualcuno non era una donna! -Uffaaaaa! Avevo sempre sognato di star stretto a contatto con un petto prosperoso...- protestò, premendo sui pettorali di Sandy nel tentativo di fuggire dal suo abbraccio -Ma non intendevo questo!-
Come unico risultato, ottenne di ritrovarsi ancora più stretto tra le braccia di Sandy -Zzzz... Che peluche chiassoso...Zzzz...-
-Insomma! Ti vuo...- Leon si zittì, attirato da una sensazione fin troppo familiare, che aveva sempre alla vista\pensiero di una donna dal seno molto generoso -Hey! Che sta succedendo?..- ridacchiò nervoso -Ma si: sarà una cosa involontaria. Sto pur sempre pensando alle donne, no? Sto pensando a SandEMH Ambra. Sto pensando a Sandy, sto pensando a Sa...AMBRA! Penso ad Am...-
Sandy (Che, giusto per ribadirlo: in tutto questo stava dormendo e parlando nel sonno!) lo ammutolì con un bacio alla guancia -ShhhZzzz... Signor Peluche, dovresti essere tu a far dormire me, non io a te...- Iniziò ad accarezzare Leon dietro la nuca -Ora contiamo insieme le stelline... Una stellina...Zzz... Due stelline... Zzz... Tre stelline... Zzz...-
Ormai Leon nemmeno lottava più: il contatto pelle a pelle (entrambi avevano l'abitudine di dormire in mutande), l'odore, le mani di Sandy tra i capelli... Tutte quelle sensazioni improvvise in così poco tempo lo stavano stordendo
*Sto pensando a... A cosa?!* pensò Leon, allarmato *Non riesco a pensare lucidamente: è la sensazione che ho di fronte ad una bella tettona... Ma io non ho una tettona di fianco, ho Sandy. Ma mi da le vibes di una bella tettona, senza essere tettona, ma è... OH MIO DIO: NON SARA' CHE MI PIACE IL CA...* Leon venne ammutolito da un altro bacio di Sandy; stavolta sulla bocca
-Ora però dormi, peluche- biascicò -Buonano...Zzzz...Zzzz...-
Leon: -...I...I...-
Il giorno dopo, incuranti della signorina Piper intenta a spiegare alla classe 7D l'importanza di una dieta bilanciata, Gus e Leon chiacchieravano in fondo al workshop, sicuri di non essere sgamati.
O meglio: Gus parlava; Leon fissava il vuoto, ammutolito -Anche se non la do a vedere, non immagini quanto io invidi che Sandy sia venuto a dormire da te! Peccato che tuo padre abbia un solo letto per gli ospiti... Non che sia un problema per me, anzi! Darei tutti i miei palloncini (Tranne Spooky!) per dormire tra le grosse e virili braccia di quel pigrone e... Leon? Ma mi senti?-
Ormai Leon ne aveva la conferma: la conversazione di Gus non faceva altro che fagli pensare a quel che era successo la notte scorsa, e quel pensiero lo faceva "eccitare"
-Leon?- Gus inarcò le folte sopracciglia -Hai sussurrato qualcosa?-
-Niente, niente! Dicevo solo che non vedo l'ora che la lezione finisca-
-Vero: la signorina Piper è noiosa...-
In realtà, quel che Leon sussurrò era un impanicato -Ho scoperto di essere Bisex!-
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