VI. Vivere
Maggio 2009
⏯ Vivere, Mecna ft. Izi
Non ti ho più scritto, ma è colpa mia
I giorni passano tutti uguali
La vita è un film senza una regia
E noi comparse siamo dei cani
«Ok Gabby, al mio tre spingi un'ultima volta, ci siamo quasi» esordisce l'ostetrica vicino alla barella sulla quale la ragazza sta per compiere il gesto più estremo della sua vita, quello di far nascere suo figlio.
Le sue urla si mescolano al sudore e la sua mano e quella di Matt diventano un tutt'uno. Succede tutto molto velocemente e nel giro di pochi secondi un pianto stridulo riempie la sala operatoria. Il piccolo è nato. I due genitori si guardano con gli occhi lucidi e Gabby ha un'aria davvero provata, ma tutto passa quando le viene messo tra le braccia quel piccolo fagottino, ripulito e più tranquillo ora che è avvolto dal calore della mamma. Le sembra che il cuore le stia per scoppiare dal petto, il suo corpo non può contenere tutta quella gioia.
«È bellissimo!» esclama Matt con la voce rotta e commossa.
Lei si limita ad annuire e accarezzarlo.
In questi nove mesi ne sono successe di cose, tra la sua pancia che cresceva, le prime nausee e il trasferimento a Melbourne della sua famiglia. Non torna a Perth da allora, da quando Daniel è sparito dalla sua vita. Daniel. All'inizio pensava costantemente a lui e quante volte ha preso in mano il cellulare per chiamarlo, per chiedergli scusa, per dirgli che per loro sognava un futuro diverso. Ma altrettante volte non l'ha fatto, perché qualsiasi cosa avesse detto, non avrebbe potuto in alcun modo porre rimedio a tutto ciò che è successo. E ora lei continua a sperare solo di dimenticarlo, di andare avanti per la sua strada, con la sua nuova famiglia. Ma sa che questo non accadrà mai, non si può vivere una vita con Daniel Ricciardo e dimenticarlo in un soffio.
L'unica cosa che le da la forza di andare avanti in quel momento, sono quegli occhioni grandi che la osservano e che un giorno la chiameranno mamma. Deve andare avanti per lui, per dargli un futuro, per non farlo soffrire come ha sofferto lei.
«Che nome scriviamo sul braccialetto?» le chiede l'infermiera.
Lei e Matt non hanno mai discusso del nome da dare al bambino, non sarebbero riusciti a trovare un punto d'incontro, ma in cuor suo Gabby già sa come chiamare suo figlio.
«Nicholas Evans Mitchell» afferma, guardando il biondo di fianco a letto, come per chiedergli implicitamente se è d'accordo. Lui annuisce e sorride, gli piace, anche se non sa cosa c'è dietro quel nome.
«Ma è buffissimo!» esclama Chloe, dall'altra parte del letto, toccando con un dito la guancia del bambino.
«Anche tu eri così, piccolo diavoletto» replica sua sorella. La più piccola assume un'espressione disgustata, facendo scoppiare a ridere tutti quanti nella stanza, compresa la neo nonna.
«Ora andiamo, Chloe, tua sorella deve riposare» esordisce Alice, prendendo la sua figlia più piccola per le spalle. Saluta Gabby con un bacio sulla fronte e lascia una carezza al suo nipotino, prima di trascinare la piccola Mitchell fuori dalla stanza.
«E ora che faremo?» chiede Matthew quasi del tutto ingenuamente.
«Da ora cambierà tutto Matt, ma insieme ce la faremo, te lo prometto» Gabby gli prende una mano, la stessa che teneva stretta in sala parto, la stessa che stringeva quando erano piccoli.
«Io non avrei mai dovuto»
«È acqua passata» lo interrompe subito lei, capendo dove vuole arrivare. «Credo fortemente nel destino, lo sai, quindi doveva andare così. Impareremo ad amarci giorno dopo giorno e saremo una famiglia. Ora dobbiamo concentrarci sul futuro.»
«Ma tu lo amavi davvero» replica lui, abbassando la testa, mentre pensa a come si sarebbe sentito Daniel in questo momento.
«E una parte di me lo amerà sempre, non ti voglio mentire. Ma ora ci siete voi, tu e questo piccolino» ribatte lei, facendo strofinare il suo naso e quello di Nico.
Matt non risponde, si limita a stringerli entrambi. Ora sono una famiglia e Gabby ha detto che imparerà ad amarlo, perché è chiaro che il suo cuore sarà sempre di Daniel. Ma adesso non sono più ragazzini e lui non può fare il geloso, deve assumersi le sue responsabilità e una di queste è proprio accettare che lei non sarà mai totalmente sua.
3 anni dopo
«Sei sicuro di aver preso tutto?» urla Gabby per l'ennesima volta.
«Gabrielle Mitchell, ti stai laureando, non stai andando al patibolo» ribatte Matthew, ormai esasperato dalle continue urla della ragazza.
Oggi è un giorno davvero importante per lei, si sta laureando e lo ha fatto nonostante i suoi impegni genitoriali. Matt ci è riuscito appena la settimana scorsa. Certo, Alice ha dato loro una grande mano e adesso anche grazie a lei, possono realizzare i loro sogni. Gabby già ha cominciato a fare qualche scatto e qualche set, in un'azienda che ha la base a Melbourne, ma opera in tutta l'Australia. Lui ha cambiato tanti di quei lavori che ha perso il conto. Colpa dei ritardi per le notti insonni e della sua scarsa voglia di arrangiarsi.
È una giornata splendida, c'è un sole altissimo e brillante e dalla finestra il biondo osserva le onde del lungomare che, mosse dal vento, sembrano perfette per essere cavalcate.
«Che ne dici se dopo la cerimonia andiamo a fare un po' di surf? Sono mesi che non lo facciamo» propone Matt, con Nico tra le braccia e Gabby che continua ad andare avanti e indietro.
La ragazza si ferma di colpo e si affaccia dalla finestra, per osservare le condizioni del mare. In realtà è tanto che i due non si prendono un po' di tempo per loro. La loro vita ormai gira intorno al piccolo Nico e all'università, ma adesso che hanno terminato gli studi, forse è arrivata l'ora di ritagliarsi un po' di tempo da dedicare ai loro sogni. Ormai lei sembra aver accantonato l'idea della scuola di surf, la fotografia le fa guadagnare molto di più e non sa se realmente riuscirà a farcela con le mille responsabilità che comporta l'avere un figlio. I suoi piani di quando era ragazzina sono stati completamente stravolti.
«Sì, è una buona idea» risponde, lasciandogli un bacio a stampo.
«Posso venire anche io?» chiede Chloe. Oramai è in piena fase adolescenziale e qualsiasi cosa le da noia. Il fatto che voglia surfare stupisce sua sorella.
«Tu che vuoi surfare? Non lo fai da tanto tempo» le chiede Gabby.
«Magari trovo qualcuno che mi porti via da questa casa di matti!» esclama lei di rimando, dileguandosi subito dopo.
«Lasciala stare, sai com'è fatta» esordisce Alice, sbucando dal corridoio e pensando a sistemare la cravatta di Matt. In assenza dei suoi genitori, occupati con chissà quale causa, qualcuno dovrà pur farlo.
«No, ha ragione» ribatte Gabby, appoggiandosi alla parete. «Le ho stravolto la vita. Ha dovuto abbandonare tutto a Perth, perché tu potessi aiutare me qui a Melbourne.»
«Non preoccuparti, tesoro, Chloe ti vorrà sempre bene, vi sosterrete anche quando non vi sopporterete» la rassicura sua madre. Lei annuisce e fa un mezzo sorriso.
Per tutto il viaggio che la conduce all'università e per tutta la durata della cerimonia, la pervade uno strano senso di vuoto, misto all'agitazione del momento. E non c'è bisogno che si interroghi a fondo per capire a chi è dovuto.
La direttrice pronuncia il suo nome, sale sul palchetto e ritira la pergamena che attesta la sua laurea e prima che possa accorgersene il momento è già finito e si trova circondata dalle braccia della sua famiglia. Tra quelle di Matt non può più resistere e scoppia a piangere.
«Ehi, che succede?» le chiede lui, piuttosto preoccupato.
«Sono felice e per una volta anche orgogliosa di me» risponde lei sorridendo.
Non riesce proprio ad esprimere a parole quello che sta provando, si sente fiera di aver portato a termine qualcosa nella sua vita. È orgogliosa di essere la donna che è diventata e di aver raggiunto uno dei suoi obiettivi, con tutto il sudore e la fatica. Quando ha iniziato vedeva questo traguardo davvero lontano ed ora invece ha la sua laurea, letteralmente, tra le mani.
Prima di tornare a casa e cambiarsi per dirigersi verso il mare, saluta i suoi compagni di corso. Non ha legato particolarmente con nessuno, ma molti di loro si sono rivelati preziosi nei momenti universitari. Non le dispiace lasciarli andare, fa parte della vita.
Dopo qualche ora lei, Matt e Chloe, si trovano sulla spiaggia, in attesa di cavalcare qualche onda. Alla fine la più piccola delle Mitchell, come aveva velatamente preannunciato, non è lì per surfare, ma per staccare dalla sua routine da liceale. Le mancano tre anni alla maggiore età e non vede l'ora di poter prendere la sua vita tra le mani, iscriversi a quel college in California che osserva da mesi ed evitare il destino infelice di sua sorella. Le vuole bene, ma più volte si è detta che non vuole finire come lei.
«Ok, io dico che sei talmente fuori allenamento che cadi non appena ti metti in piedi sulla tavola!» esclama Matt, indietreggiando, iniziando a prendere in giro Gabby.
Mentre la schernisce, lei cerca di avvertirlo di ciò che sta per succedere, ma lui è troppo preso dalle sue stupide battute e senza volerlo, urta una ragazza che sta lucidando la sua tavola ed entrambi finisco a terra con le loro tavole.
«Ma sei idiota!» urla la bruna, che è finita a terra con il biondo addosso.
Gabby le si avvicina per soccorrerla e aiutarla a liberarsi della sabbia che le si è infilata da per tutto. Nel frattempo Matt cerca di riprendersi dalla botta e di scusarsi in mille modi diversi.
«Scusalo, è tanto che non surfiamo» esordisce Gabby.
La ragazza scoppia a ridere, facendo assumere un'espressione confusa ad entrambi.
«Perché ridi?» le chiede il biondo.
«Tu un surfista? Non l'avrei mai detto!» lo schernisce lei.
«Ehi! Io..» Matt cerca di controbattere, ma viene preso troppo alla sprovvista e ci pensa Gabby a distogliere l'attenzione.
«Io sono Gabrielle, ma tutti mi chiamano Gabby» le tende una mano, che lei accetta molto volentieri.
«Lara, molto piacere» risponde la ragazza.
«Non posso dire lo stesso di te. Tu sei?» esordisce guardando il biondo. «A parte un imbecille» sussurra non troppo piano.
«Io sono Matthew e ti assicuro che so surfare molto bene!» esclama lui incrociando le braccia con un'espressione piuttosto offesa.
«Vediamo!» lo sfida lei dirigendosi tra le onde.
Gabby non li raggiunge subito, vuole godersi la scena dall'esterno, anche se la voglia di buttarsi in mare è tanta.
Si siede accanto a sua sorella, che è intenta a guardare l'orizzonte mentre gioca con la sabbia sotto di se, l'unica cosa che sta facendo da quando è arrivata.
Lara umilia totalmente Matt. È davvero brava tra le onde e Gabby se ne accorge subito. È un talento, potrebbe essere un punto di partenza per il progetto che ha chiuso nel cassetto da ormai troppo tempo.
Alla fine i due surfisti si ritirano sulla spiaggia, il biondo è distrutto e la bruna ha un'aria piuttosto soddisfatta.
«Spero che tu sia più brava, lui non è proprio capace» esordisce Lara, gettandosi a terra davanti a loro.
«No, dai, è solo fuori allenamento. Io penso che proverò tra un po'» lo difende lei.
Matt scuote la testa senza dire niente e prima che Gabby se ne possa accorgere, Lara la sta già trascinando tra le onde.
Prima di scegliere quella giusta, come sempre, ne passa di tempo. Ma alla fine arriva, è l'onda perfetta, quella che si fa surfare in maniera meravigliosa.
«Mio dio! Ma hai un talento nello scegliere il cavallone giusto» esordisce Lara sul bagnasciuga.
«Penso sia il mio talento più grande, potrei trasmetterlo a qualcuno, se riuscissi a realizzare il mio sogno» risponde lei, mentre si strizza i capelli.
«E quale sarebbe?» le chiede l'altra bruna.
«Aprire una scuola di Surf» risponde lei, con una strana naturalezza.
Lara non dice nulla, si limita a sorridere compiaciuta e ad accompagnarla da sua sorella e da Matthew.
Mentre la spiaggia si riempie, lo strano quartetto si perde tra chiacchiere e risate. Non si raccontano molto delle loro vite, piuttosto si concentrano dagli aneddoti da surfisti e persino Chloe sembra divertirsi.
«Ehi, credo che tu prima abbia perso questo» ad interromperli è un giovane ragazzo, che avrà più o meno la stessa età della minore delle Mitchell e che porge proprio a lei il suo portafoglio.
Chloe si alza in piedi, è bassa di qualche centimetro rispetto a lui, ma questo non la ferma dal lanciargli uno sguardo fulminante.
«Con quest'aria da cleptomane, chissà quanto tempo hai passato a pensare di ridarmelo» esordisce.
Il ragazzo la guarda stupito e sorride quasi a mo' di scherno.
«Un grazie bastava, non devi fare la dura per fare la femmina alpha» ribatte lui correndo via.
«Che razza di idiota!» esclama Chloe, ormai troppo tardi perché lui possa sentirla.
«Si, è un idiota, ma è davvero bravo tra le onde» replica Lara.
Gabby, ancora intenta a guardare sua sorella, si gira verso la bruna, cercando di capirci qualcosa in più. In realtà si deve ancora riprendere dal ragazzo che ha appena ammiccato a Chloe, ma come sente che è bravo tra le onde, vuole sapere tutto di lui.
«Lo conosci?» le chiede immediatamente.
«Conosco tutti di questa spiaggia, succede così quando non hai una casa» le spiega Lara. «Si chiama Dean Lopez, è di qui, ma ha origini sudamericane. Tra poco farà diciotto anni e suo padre vorrebbe farlo lavorare nell'azienda di famiglia, ma lui vuole continuare a fare il surfista, venderebbe l'anima per cambiare città.»
«Che mi sai dire di lui? È davvero bravo?» continua a chiedere Gabby, mentre lo osserva da lontano, davvero incuriosita.
«Il migliore» afferma Lara con convinzione. «Anche se mi duole dirlo, perché è davvero spocchioso. Ma ho girato tutte le spiagge dell'Australia e non ho mai trovato nessuno che sa cavarsela come lui, anche con le onde più pericolose.»
La ragazza si sofferma sulle sue parole e continua a tenere d'occhio Dean, che in lontananza comincia ad entrare in acqua insieme al suo gruppo di amici. E a quanto pare Lara aveva ragione. Il suo stile è unico, ha quel qualcosa in più che ti tiene incollato a guardarlo. Sembra che lui e la tavola sia un tutt'uno e ha quella strana capacità di governare le onde, non di farsi governare. È come se fosse lui a deciderne il verso, l'intensità, la schiuma e il momento in cui lo devono accompagnare a riva. È qualcosa di magico, che lei non vedeva da tempo in qualcuno.
«Sto per dire qualcosa di folle» esordisce Gabby, con lo sguardo ancora fisso sul ragazzo.
«Non potrà mai essere folle quanto Matthew che afferma di essere un surfista» ribatte Lara, beccandosi le proteste del diretto interessato.
«Voglio aprire quella scuola di surf che avevo in mente. Torniamo a Perth, nel giro di qualche anno io prendo il brevetto da insegnare e nel frattempo comincio già a far esercitare Lara e quel ragazzo, che verrà sicuramente con noi. Tu, Matt, penserai ad ottenere i permessi. Possiamo farcela» butta fuori tutto d'un fiato.
Sia Chloe che il biondo la guardano esterrefatti, quasi increduli per l'impulsività della sua proposta. Gabby non è una persona impulsiva, né una che rischia e vederla così fa strano ad entrambi.
«Se riesci a trascinare il ragazzo con te, ti seguo. Non mi costa niente spostarmi in un'altra città» afferma Lara con convinzione, sembra essere l'unica entusiasta della sua proposta.
Lei lo sa che è azzardata e che non ha neanche pensato a come o quando si trasferiranno, ma per una volta nella vita ha voglia di rischiare seriamente, solo così potrebbe riuscire a sentirsi pienamente completa.
Con un'insolita convinzione si alza e si dirige verso Dean e il suo gruppo, facendo un fischio per attirare la sua attenzione. Lui si volta, rimanendo confuso nel vederla andargli incontro.
«Ho una proposta da farti, puoi mettere da parte quello che è successo poco fa con mia sorella?» esordisce Gabby.
«Sei psicopatica quanto lei?» ribatte lui prontamente.
«Dipende. A volte lo sono anche di più» la ragazza assottiglia lo sguardo, cogliendo la velata sfida a chi riesce a reggere meglio il colpo.
«Ti ascolto» alla fine Dean molla e si distacca dal gruppo per sentire cosa ha da dire.
«Sto per mettere in piedi una scuola di surf, a Perth, non sarà facile all'inizio, ma potrei insegnarti tanto. Sei bravo, ma troppo istintivo, quando dovrai affrontare le onde del Portogallo o di Bali o Tahiti oppure Augusta, cosa farai?» gli spiega lei, con un tono più che convinto di ciò che sta dicendo.
«Cosa ti fa pensare che io molli tutto per seguire una tipa che neanche conosco?» ribatte lui, incrociando le braccia.
«Perché tu sei nato per surfare, vivi per farlo» ribatte lei, dopo un secondo di pausa. «E io posso darti un posto in cui dormire e una fuga da una vita che ti sta stretta.»
Dean la osserva e guarda anche il gruppetto alle sue spalle. Il suo spirito selvaggio gli sta urlando di accettare all'istante, ma la sua aria da duro gli impedisce di farlo. E forse è anche un po' la paura di sfidare i suoi genitori. Sa perfettamente di essere una mina vagante e non ha mai cercato nessuno che lo salvi da se stesso, ma forse questa è l'occasione giusta per dare una svolta alla sua vita.
«Ti farò sapere, vieni domattina e ti darò la mia risposta» la congeda alla fine, in modo enigmatico.
Gabby accetta la sua risposta e annuisce, allontanandosi per comunicare agli altri la sua mezza vittoria. È convinta che lui voglia accettare, vuole solo farsi desiderare.
«Ehi» la ferma Dean, prima che possa ricongiungersi con gli altri. «Tua sorella verrà con te?» Gabby emette un ghigno divertito a quella richiesta.
«Se le dico che vieni tu, no di sicuro» replica, voltandosi a guardare Chloe per qualche secondo.
«Se lei venisse con te, ti direi si adesso» rilancia lui.
Gabby sorride e annuisce, prendendogli il telefono dalle mani e segnandogli il suo numero. Riesce finalmente a vedere una prospettiva migliore.
Il suo sorriso preannuncia la sua vittoria, prima ancora che possa gettarsi sulla sabbia accanto agli altri.
«Tu sei pazza, ma io voglio seguirti» afferma Lara. Le due ragazze si scambiano un cinque, ma subito Gabby ripensa alla promessa che ha fatto poco fa e non sa se potrà mantenerla. Non dipende da lei.
«Chloe, ascolta» esordisce, prendendole le mani. «So perfettamente che già ti ho chiesto tanto e»
«Sì, vengo anche io a Perth. Melbourne mi ha sempre fatto schifo!» la interrompe la minore, prima che lei possa andare avanti.
Le due si abbracciano calorosamente e per la prima volta nell'arco della giornata Chloe sorride.
«E poi non voglio separarmi da mio nipote. È l'unico essere umano degno della mia attenzione» afferma la più piccola delle Mitchell, ritornando alla sua solita acidità.
«Dillo che ti interessa il moretto!» la schernisce sua sorella. E le due finiscono ad azzuffarsi nel bel mezzo della spiaggia.
Alla fine la più piccola l'ha vinta.
«Sono fiera di te, sorellona, riuscirai sempre a superare tutto» le sussurra Chloe, lasciandosi andare ad un momento di dolcezza.
E Gabby sente di potercela fare sul serio. Daniel sarà sempre nel suo cuore e nella sua testa, ma sa che entrambi stanno inseguendo i loro destini e magari un giorno, quando tutto andrà meglio, potranno persino tornare a parlarsi. Perché non potranno mai cancellare quello che sono stati.
⭐️⭐️⭐️
Eccoci qui con un nuovo capitolo, tranquillo e e che spiega tante cose del passato.
Tranquillo perché dovete prepararvi agli ultimi due (si ho detto bene, mancano solo 2 capitoli).
Non vi rubo altro tempo, a giovedì con il penultimo capitolo!
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