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V. Sbagliare

Agosto 2008
Be alright, Dean Lewis

I look up from the ground to see your sad and teary eyes
You look away from me and I see
There's something you're trying to hide
And I reach for your hand but it's cold, you pull away again
And I wonder what's on your mind
And then you say to me you made a dumb mistake
You start to tremble and your voice begins to break


«Allora? Pronta per tornare a casa?» Matt sbuca alle spalle di Gabby, mentre lei è intenta a studiare su un tavolo nei giardini del campus e la fa sobbalzare.

Sono passati ormai cinque mesi da quando si sono trasferiti e hanno iniziato i loro rispettivi corsi. Hanno trascorso circa dieci giorni senza neanche parlarsi, alla fine però lei ha ceduto, le mancava il suo migliore amico. Lui le ha chiesto scusa e le ha detto di dimenticarsi delle sue parole, che forse ha confuso amicizia e amore. La ragazza ha voluto credergli, per continuare il loro rapporto e l'argomento non è mai più saltato fuori.
Questa settimana torneranno a Perth per festeggiare il diciottesimo compleanno di Gabby, sua madre ha insistito tanto e le sta anche preparando una festa. È più di un mese che non vede la sua famiglia ed è più emozionata per quello che per i festeggiamenti.

«Hai chiamato Daniel? Ci sarà?» le chiede il biondo, che sembra essere più euforico di lei.

La ragazza rinuncia a sistemare i suoi appunti e lascia cadere la penna sul foglio, sa già che quando Matt arriva diventa impossibile continuare a studiare. Ripone le cose nella sua borsa e si alza, cominciando a passeggiare verso il suo appartamento e lui la segue. Oggi lei è particolarmente silenziosa. La verità è che non ama il giorno del suo compleanno, quando si avvicina le viene sempre una strana malinconia che non va via. Non ama neanche stare al centro dell'attenzione e con una festa in suo onore non può evitarlo.

«Sì, ha detto che tornerà per il mio compleanno, ma il giorno dopo deve partire di nuovo per un'altra gara» risponde Gabby alla sua domanda.

Lei e Daniel sono stati per più di due ore al telefono, Gabby non voleva discutere, ma nell'ultimo periodo finiscono sempre per fare quello. Lo sa che non è colpa sua se deve viaggiare da una città ad un'altra per gareggiare, ma non riesce più a sopportarlo. Dal canto suo lui sta cercando di fare qualsiasi cosa, ha addirittura rinunciato a vedere la sua famiglia, due settimane fa, per farle una sorpresa.

«Sta' tranquilla, tornerà» la rassicura Matt, prima di salutarla e dirigersi nell'appartamento di fronte.

I giorni passano in fretta e dopo aver dato l'ultimo esame del semestre i due sono pronti per ritornare a casa. L'aereo ha fatto ritardo e atterrano a Perth quando ormai è già buio. Le loro famiglie li aspettano trepidanti e quando i due spuntano dalle scale mobili, la piccola Chloe, già cresciuta, corre incontro a sua sorella. Gabby la stringe forte, le è mancata davvero tanto. Lei e Matt si salutano, dandosi appuntamento per la sera seguente

Mentre ritornano a casa Chloe la riempie di domande e lei è ben felice di risponderle. Il viaggio l'ha sfiancata, ma sua madre le impone di aspettare la mezzanotte per darle gli auguri e concede anche alla minore di rimanere sveglia. Le lancette dell'orologio sembrano ferme e i minuti che la separano dal suo compleanno si trasformano in ore e poi succede tutto in fretta. Alice ha addirittura preso dei palloncini e dei buffi cappelli. Si scattano una foto e probabilmente la vecchia macchinetta fotografica non ha neanche il rullino inserito.

Dopo pochi minuti il campanello suona e Matt la travolge con i suoi auguri e due pacchi regalo. Uno ha un bigliettino particolare e la firma di Daniel.

«Lo sai che i fusi orari non sono il suo forte, questo è il suo modo per essere in tempo» esordisce il biondo, riferendosi al regalo del suo migliore amico.

Gabby lo scarta e quando trova davanti a sé un nuovo obiettivo per la reflex che proprio lui le aveva regalato l'anno precedente, non può credere ai suoi occhi. Vorrebbe che lui fosse lì con lei, per condividere la gioia.
Matt invece le ha regalato una borsa per contenere la sua macchina fotografica, sulla stoffa sono ricamate le sue iniziali. La ragazza cerca di non concentrarsi sull'assenza fisica di Daniel e di focalizzarci sul magnifico regalo, ma un po' l'amaro le rimane.

Lei e il biondo rimangono a parlare almeno per un'altra oretta, mentre Alice e Chloe vanno dritte a letto. Alla fine Matt si addormenta sul divano e Gabby va nella sua stanza, aspettando una chiamata intercontinentale che però non arriva mai.

Il mattino seguente, sulla sua scrivania, trova un muffin e una candelina, come se la festa di mezzanotte non fosse bastata. C'è persino un disegno di Chloe, ritrae loro due tra le onde. Sua sorella non è un'amante del surf, ma di tanto in tanto si divertono insieme sulla tavola. Gabby lo apprezza molto e lo appende immediatamente alla bacheca nella sua stanza, dirigendosi in cucina subito dopo. Sua madre è intenta a preparare la cena per la sera.

«Mi spieghi esattamente chi ci sarà a questa festa? Oltre a Matt non credo di sentire più nessuno» esordisce la ragazza, senza neanche dare il buongiorno.

«Ciao tesoro. Ho invitato i tuoi vecchi amici di scuola e i tuoi compagni di surf, credo che andrete ancora più che d'accordo» replica Alice.

Gabby fa spallucce e si prepara per cavalcare le onde. Nel giorno del suo compleanno è l'unica cosa che ha voglia di fare.
La giornata passa in fretta e lei si ritrova nella sua stanza, ad indossare un abito blu, che le ha comprato sua madre, mentre prova a dare una sistemata ai suoi capelli e al suo viso. Il trucco e le acconciature non sono il suo forte. Chloe, che ha quasi undici anni, è decisamente più ferrata di lei.

Dopo qualche minuto sente già il brusio provenire dal piano di sotto e dalla spiaggia davanti casa. Quando Gabby scende le scale, in molti neanche la notano, per sua fortuna. Le si avvicinano Jess e Kara, due vecchie amiche con cui condivideva la passione per il mare. Continuano a farle complimenti su quanto stia bene e domande su come si trovi a Melbourne. Lei risponde con aria disinteressata, il suo unico pensiero è uno solo, Daniel.

A mezz'ora dall'inizio della festa, tra la folla, riesce a scorgere Matt, che sta parlando con il suo vecchio gruppo di amici. Lei gli va incontro con aria decisa e lo trascina fuori, sul retro. Quando lui nota come è vestita comincia a ridere e lei gli rifila una gomitata.

«Smettila di prendermi in giro!» esclama poco divertita.

«Scusa, è che questa cosa è la più elegante che tu abbia mai messo da quando ti conosco» ribatte il biondo, cercando di placare le sue risate.

«Dov'è Daniel? Sta arrivando?» chiede lei subito dopo.

L'espressione di Matt si trasforma e passa in breve tempo dal divertimento più assoluto all'imbarazzo totale. Gabby non vuole dedurre niente, non è pronta a sentire ciò che lui ha da dire.

«Ecco» inizia lui, biascicando qualche parola. «Lui non verrà, non ci riesce» butta fuori tutto d'un fiato.

La ragazza non ci vede più dalla rabbia e si fa spazio tra la gente per raggiungere l'esterno. A pochi metri da casa sua c'è un telefono pubblico per le chiamate internazionali. Matt cerca in vano di fermarla e le corre dietro, ma quando la raggiunge lei sta già inserendo le monetine nell'apparecchio.

Il telefono squilla per molto tempo e Gabby quasi ci rinuncia, fino a quando non sente la sua voce.

«Daniel dove sei?» esordisce senza neanche dire chi sia. Non ce n'è bisogno, lui capisce immediatamente.

«Elle, buon compleanno» si limita a rispondere, con il tono di chi sa di averla combinata grossa.

Lei rimane con la cornetta tra le mani, con le lacrime che minacciano di uscire. È ritornata solo per vedere lui, ma Daniel non è qui e non ha neanche il coraggio di dirglielo.

«Lo avevi promesso, Daniel» gli rimprovera con la voce rotta. Sente lui che sospira e poi c'è di nuovo qualche secondo di silenzio.

«Lo so Elle, mi dispiace credimi, tra qualche giorno ho una nuova gara e un viaggio intercontinentale mi sfiancherebbe» Daniel sta per dire qualcos'altro, ma Gabby non vuole sentire più nulla. Riaggancia la cornetta e si dirige di nuovo in casa, con Matt dietro che fa da trottola.

La ragazza arriva in cucina e con decisione afferra una bottiglia di vodka e inizia a mandarla giù. Il biondo gliela strappa dalle mani, ma lei, che non ha mai retto bene l'alcol, è già mezza brilla. Per non parlare del bruciore che sente improvvisamente.

«Che fai? Ma sei impazzita?» le urla contro lui, ma lei sembra ormai fuori controllo.

Si butta tra la folla fuori da casa sua, ballano tutti sulla spiaggia, che fa da pista improvvisata. Ingurgita qualsiasi cosa le capiti tra le mani e dopo tre o quattro bicchieri convince anche Matt a farlo. Trascorrono l'intera serata a bere, tra balli e giochi alcolici e a mezzanotte passata si trascinano in camera sua, barcollando e ridendo come due idioti. Entrambi farfugliano cose senza senso e neanche si ascoltano a vicenda. La musica contribuisce soltanto a far aumentare il mal di testa.

Da quel momento in poi nella mente di Gabby è tutto confuso, i ricordi offuscati. L'eredità della serata la raccoglie il mattino dopo, quando si trova in intimo nel suo letto e al suo fianco c'è Matthew.

Ci mette dei minuti interi per rendersi conto della situazione. Guarda l'orologio, che segna le otto e mezza e poi guarda di nuovo Matt. Quando realizza cerca di liberarsi in fretta delle lenzuola, o meglio, le tira verso di se per coprirsi e nel farlo fa cadere giù dal letto il suo migliore amico.

«Matt, svegliati!» cerca di strozzare le sue urla, con la voce colma di panico.

Lui ci mette più di qualche secondo a svegliarsi, la testa gli fa terribilmente male. Ma d'improvviso anche lui deve fare i conti con la situazione e si alza in piedi, portandosi le mani sulla fronte e tra i capelli.

«Matt, che abbiamo combinato?» chiede Gabby, quasi impaurita dalla risposta che potrebbe sentire.

Lui rimane in silenzio per qualche minuto, in realtà non ricorda niente, ma la situazione è più che ovvia. Hanno tradito Daniel, nel peggiore dei modi.

«Eravamo ubriachi e lui non deve saperlo» risponde infilandosi la maglietta.

Lei si accascia a terra e comincia a piangere, sentendosi terribilmente in colpa. Si sente una persona orribile, sporca, una traditrice.

«Non so se riuscirò a guardarlo in faccia» replica, portandosi una mano sulla bocca.

«Scegli tra lui o la verità» le intima Matt, accovacciandosi di fronte a lei.

«Matt abbiamo sbagliato, è stato tutto un errore» Gabby è completamente nel panico e inizia a dire qualsiasi cosa le passi per la mente.

«Sbagliare fa parte della vita, Daniel non saprà niente» ribatte lui.

E in quel preciso istante, in quella stanza, decidono di tenere un segreto che cambierà le loro vite per sempre, ma loro ne sono inconsapevoli, perché il loro unico pensiero è trovare un modo per non sentirsi così colpevoli.

Due settimane dopo

Gabby apre freneticamente la terza scatola del test di gravidanza. I precedenti sono positivi. Ma ci deve essere un errore, vuole continuare a crederlo, nonostante il ritardo, dopo appena una settimana dalla sua festa e i primi sintomi. Lo ripete ancora, ma dopo cinque minuti sulla barra ci sono ancora due linee.

Comincia a tremare e a singhiozzare rumorosamente nel bagno di casa sua, portandosi una mano sulla bocca, mentre fissa il test. In casa sua non c'è nessuno, Chloe è a scuola e sua madre a lavoro. Lei non sa cosa fare, se non stringersi a sé contro le mattonelle fredde e sfogare tutto il suo pianto. Incinta a diciotto anni, dopo uno stupido errore.

In quel preciso istante il suo telefono squilla, lei lo prende solo per vedere chi è e sul display compare il numero di Daniel. Gabby non risponde e continua a piangere, più forte di prima, ignorando anche le chiamate successive. Dopo qualche minuto è il campanello a suonare. Si da una ripulita veloce, sciacquandosi il viso, nasconde i test in camera sua e si dirige alla porta. Attraverso l'occhiello vede la sua faccia e quasi sviene.

Si accascia contro la porta, cercando di strozzare i singhiozzi, mentre Daniel prende a bussare forte, con colpi secchi e decisi contro la porta.

«Elle, ti prego, apri questa porta» la implora da fuori.

Lei vorrebbe con tutto il cuore aprigli, saltargli al collo, abbracciarlo e baciarlo e pregare che tutta questa storia sia solo un brutto incubo, ma sa perfettamente che non è così.

«So che sei lì, sono tornato solo per vederti e chiederti scusa, mi farò perdonare, te lo prometto» continua Daniel.

Gabby non può sopportare tutto questo, le viene da vomitare, vorrebbe sparire. Dal suo compleanno lui ha provato a chiamarla più volte, ma lei non ha mai risposto, sapeva benissimo che non avrebbe sopportato di mentirgli. Di certo non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere. È nei guai fino al collo e Daniel è solo una vittima della sua immaturità, dello sbaglio di un momento.

«Ehi, Daniel, ma che bello vederti!» la voce di Alice si affianca a quella del pilota e in quel momento la ragazza crede di essere spacciata.

«Elle non mi fa entrare, so che ci è rimasta male, ma voglio chiederle scusa» replica lui.

«Sta' tranquillo, è solo troppo orgogliosa, ma tu la saprai sciogliere come al solito. Ora ti faccio entrare» lo rassicura la signora Mitchell.

Gabby corre via, prima che i due possano entrare e si chiude in camera sua, sbattendo un po' troppo forte la porta. E Daniel si ritrova a parlare ancora contro un muro. Ma non demorde, non sarebbe da lui.

«Ho saputo qualche settimana prima che non ci sarei potuto essere, per questo sono venuto a Melbourne e ti ho fatto quel regalo, volevo avessi un pezzo di me anche il giorno del tuo compleanno» comincia a spiegarsi e lei vorrebbe solo dirgli di tacere, perché così i suoi sensi di colpa aumentano a dismisura.

«Credimi avrei voluto essere lì con te e quando mi hai attaccato in faccia sono stato uno straccio per tutto il giorno» continua lui, prendendosi una pausa per sospirare. «Io ti amo Elle, sei la persona più importante della mia vita.»

Con questa sua ultima dichiarazione, la ragazza non riesce più a trattenersi ed è costretta a vomitare nel cestino della sua camera.

«Ehi, stai bene?» le chiede Daniel, sentendo i rumori provenire al di là della porta.

«Daniel, per favore, va via!» urla lei, per cercare di sovrastare le lacrime.

Lui si sente tremendamente ferito, non capisce la sua reazione così esagerata e vorrebbe davvero parlarle e guardarla negli occhi, ma alla fine le lascia il suo spazio.

«Sarò in Australia per un paio di giorni, ti prego, non farmi tornare in Europa senza averti vista» ribatte prima di andarsene.

I singhiozzi le squarciano il petto e non possono fare a meno di arrivare alle orecchie di sua madre, che si precipita in camera piuttosto preoccupata. Neanche lei sa cosa fare, non ha mai visto Gabby in questo stato.

«Tesoro, che succede?» le chiede con il cuore in tachicardia. Non riesce a immaginare il motivo di tale comportamento.

«Ho fatto un casino» risponde lei tra le lacrime, non sa come dirglielo, non sa come preparala, perché come ci si prepara ad una cosa del genere?

«Gabrielle, calmati e dimmi cosa è successo. A meno che tu non abbia ucciso qualcuno, non può essere così grave» replica sua madre, inconscia del peso della sua affermazione.

«Sono incinta» Gabby neanche piange più. Lo dice ad alta voce, mentre fissa il vuoto davanti a sé, non vede neanche l'espressione di Alice.

La signora Mitchell sospira e si lascia cadere a terra, deglutendo a fatica. Non è arrabbiata, sta solo cercando il modo per sostenerla in una situazione così difficile. Sua figlia ha sempre fatto tanti progetti e possiede la determinazione necessaria per realizzarli, ma un bambino, per quanto bello possa essere, non è facile da crescere. Lo sa bene lei, che ha avuto avuto Gabby quando aveva appena vent'anni.

«Che vuoi fare? Ne hai parlato con Daniel?» le chiede prendendole le mani.

Dall'espressione della ragazza non c'è neanche bisogno che lei parli. Alice capisce che è una cosa molto più delicata di quanto sembri. A quanto pare è questo il problema più grande, Daniel sembrerebbe non essere il padre.

«Di chi è?» sospira sua madre. Sta cercando in tutti i modi di essere delicata e non ferirla, ma sua figlia le rende la vita difficile.

«Credo sia di Matthew, ma lui ancora non lo sa» risponde lei, riacquistando un po' di lucidità. «In realtà potrebbe anche essere di Daniel, ma è improbabile, è passato un mese» continua portandosi le mani sulla fronte.

«Non posso dirti cosa fare, posso solo starti vicino e assicurarti che ti aiuterò, farò il possibile per farti realizzare i tuoi sogni anche con questo bambino, sempre che tu lo voglia tenere, ma devi prima risolvere le cose con i diretti interessati.»

Gabby abbraccia sua madre, il conforto di cui aveva bisogno. Le sue parole sono giuste, prima di prendere qualsiasi decisione deve parlarne con Daniel e Matt. Non può essere del primo il figlio, altrimenti significherebbe che è incinta da più di un mese e non può non averlo notato. E ad ogni modo come potrebbe addossargli una simile responsabilità con una carriera che deve ancora iniziare. Lei deve fare i conti con i suoi errori e accettare che il suo futuro con il pilota non può esistere.
Prende il suo telefono e compone il numero di Daniel, per mandargli un messaggio, non riuscirebbe a sostenere la sua voce.

"Sto venendo da te" si limita a scrivergli.

Prende l'auto di sua madre e si dirige a casa dei Ricciardo. Mentre guida pensa costantemente alle parole da dire, a come dirle, ma non le viene in mente nulla. È qualcosa di più grande di lei, non può gestirlo nella maniera giusta.

Come entra nel cancello della villa, Daniel le corre incontro, aprendo lo sportello della macchina ancora prima che lei spenga il motore. La tira fuori dall'abitacolo e la stringe forte a sé, come se non la vedesse da una vita. Gli basta poco, però, per accorgersi che qualcosa non va, lo nota dal modo in cui lei non ricambia la stretta e dal suo viso arrossato.

«Devo parlarti di una cosa importante» annuncia lei, guardando su e sospirando.

Daniel annuisce, senza dire una parola e visibilmente agitato, la conduce nel giardino sul retro. In casa non c'è nessuno, probabilmente l'intera famiglia sarà uscita per qualche commissione.
Entrambi si siedono sulla staccionata di legno che delimita la proprietà. Nessuno dei due parla, il pilota ha paura che lei lo voglia lasciare e Gabby non sa come dirgli qualcosa che di sicuro metterà fine alla loro relazione.

«Ho fatto un casino, Dan. Non posso girarci attorno» esordisce lei dopo qualche minuto, non lo sa neanche dove trova la forza.

«Elle, che è successo? Possiamo risolvere qualsiasi cosa» cerca di rassicurarla lui, scendendo dalla staccionata e mettendosi di fronte a lei.

«Vorrei che tu potessi risolvere tutto, come fai sempre, ma questa volta non puoi fare nulla» replica lei, mentre cerca di trattenere l'ennesimo pianto della giornata.
Daniel è seriamente preoccupato, la sua espressione sembra urlarlo. Aspetta però che lei continui il suo discorso.

«Sono incinta Dan» annuncia lei, senza giri di parole.

Lui si sente girare la testa per qualche secondo, mentre quelle parole gli rimbombano nel cervello. Non si sente pronto a diventare padre, ma non scapperebbe mai dalle sue responsabilità. Eppure nell'attimo di confusione ha il tempo ripensare alle parole di Gabby. Ha chiaramente detto che ha fatto un casino, non hanno.

«Elle, è mio figlio?» la chiede quasi terrorizzato dalla reazione che lei potrebbe avere.

La verità è che vorrebbe dirgli che non lo sa con certezza, che la sua è solo una deduzione di cui è quasi convinta. Vorrebbe tanto dirgli che dovrebbero verificarlo e che vorrebbe condividere una famiglia con lui, anche se è troppo presto. Ma alla fine sceglie di mentire, perché Daniel ha una carriera da scalare e lei è sicura che un giorno arriverà in alto. Non può rovinargli la vita con un forse. Quindi scuote la testa, mordendosi il labbro, con il naso che le pizzica e le lacrime che sono pronte a fuoriuscire.

Lui si sente morire dentro. Un tradimento non può sopportarlo. Si allontana di pochi centimetri e poggia i gomiti sulla staccionata, gettando il viso tra le mani, mentre sbuffa sonoramente. Vorrebbe spaccare tutto, vorrebbe piangere e urlare, ma la verità è che non sa come comportarsi, perché anche se l'amore della sua vita l'ha ferito profondamente, ci tiene ancora a lei e non osa immaginare cosa sta passando in questo momento. Perché ha sempre il brutto vizio di essere così empatico? Forse lei non merita tutta questa comprensione.
Gabby lo fissa, in attesa che lui cominci ad urlarle contro, ma questo non avviene. Daniel ha addirittura il coraggio di guardarla in faccia.

«Chi è il padre?» le chiede secco. Vuole la verità, vuole potersela prendere con qualcuno.

Ma lei capisce all'istante che se dovesse dirgli come stanno le cose farebbe esplodere una bomba. Deve solo pensare a come convivere con tutto questo.

«Non lo so» si limita a rispondere.

«In che senso non lo sai?» Daniel comincia a scaldarsi, vorrebbe restare calmo, ma davanti a se non vede più la sua Elle, lei una cosa del genere non l'avrebbe mai fatta.

«Ero ubriaca» si giustifica lei, guardandosi i piedi. Non può mentirgli mentre lo guarda negli occhi.

«Ero ubriac... Dio Elle! Questa non sei tu!» sbotta lui. Il sangue gli ribolle nelle vene, ma esternamente continua a mantenere una certa calma.

«Dimmi che non è vero» la supplica, con un'espressione disperata.

Lei non sa che dire, vigliaccamente ritorna in macchina e se ne va, senza dire niente, lasciandolo lì impalato.
Daniel comincia a prendere a calci tutto quello che si ritrova davanti. Non è da lui essere così aggressivo, ma non riesce a controllarsi. Deve ancora elaborare per bene quello che è successo e appena lo fa, si accascia a terra e piange, emettendo un urlo disumano.

Rimane in uno stato di trance per tutto il pomeriggio, continuando a ripensare a cosa potrebbe aver sbagliato, a quando ha perso Gabby. Non riesce a vederci chiaro in tutta questa storia e preso dalla rabbia, in modo del tutto impulsivo, afferra la prima felpa che gli capita tra le mani e si dirige a casa della ragazza. Lei non può scappare così, gli deve più spiegazioni. È quasi il tramonto e la strada verso casa Mitchell è vuota.
Parcheggia vicino alla spiaggia e scende lungo il vialetto. Ma appena arriva in prossimità dell'abitazione si ferma. Gabby sta discutendo animatamente con Matthew.

«Ovvio che non l'ha presa bene, cosa avrebbe dovuto fare? Tra noi è finita e non può essere diversamente» afferma lei, gettandosi sul petto del biondo.

«Non preoccuparti, ci penserò io a voi, mi prenderò io la responsabilità» risponde lui, prendendole il viso tra le mani.

Succede tutto troppo velocemente perché Daniel possa frenare l'impulso di ammazzarlo. Matt si avvicina a lei e la bacia, anche se Gabby si allontana subito.
Il pilota si fa avanti e prende il biondo per la felpa, spingendolo qualche centimetro più in là.

«Sei un bastardo!» esclama Daniel, in preda ad una furia cieca.

Matt quasi non riesce a difendersi e si becca un cazzotto in piena faccia, ricambiando subito dopo. Gabby continua ad urlare ad entrambi di smetterla, tanto che alla fine Alice esce a controllare cosa stia succedendo. Grazie a lei, che trattiene Daniel, I due vengono separati, non senza ferite.

«Ma siete impazziti?» urla la signora Mitchell.

«Lo sapevo che non aspettavi altro che baciare la mia ragazza. Tu per me sei morto, ho perso un fratello» esordisce il pilota, guardando Matthew con grandissimo sdegno. «E tu. Non voglio più vederti per il resto della mia vita, hai rovinato tutto» finisce rivolgendosi alla ragazza, che non può far altro che rimanere in silenzio.

Non gli corre nemmeno dietro, sa che è inutile. Lui ha ragione, ha rovinato tutto per uno stupido capriccio e tutta la vita che sognava di trascorrere insieme a lui ora è solo fumo.

⭐️⭐️⭐️
Good morning da un capitolo pieno di drama è un daniel super aggressive! È difficile immaginare un Danny Ricc super infuriato e per farlo ho dovuto riguardare più e più volte robe come il suo urlo dopo le qualifiche di Suzuka 2018 (mi fa male il cuoricino💔)

Ad ogni modo, riprendetevi da tutto ciò, so che sembra quasi assurdo 😂

Cosa pensate succederà nei prossimi capitoli? Ne mancano solo 4.

A sabato!

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