7
{Questo sarebbe il vestito che aveva rovinato Taehyung}
#YOLLY
Ero distrutta moralmente e psicologicamente.
Il vestito era rovinato e non avevo idea cosa mettermi. Trovai un bagno in una pizzeria che, gentilmente la cameriera mi fece entrare, nonostante gli sguardi attenti su di me ero riuscita a cambiarmi.
V, ho tanto bisogno di vederti per stare meglio
Indossavo i vestiti di prima ed ero in tempo a trovarne un altro vestito. Ringraziai la cameriera e corsi dritto al centro commerciale e stavano quasi chiudendo. Mi ricordai che di solito chiudevano prima delle 20.
Ero in ritardo, mi arresi e mi catapultai al supermercato. Presi quello che ci doveva servire e andai a casa con la speranza di non beccare Taehyung di nuovo per strada.
Come era possibile che uno come lui potesse essere tanto cattivo da farmi questo? Non mi conosceva e non ne aveva il diritto. Lo odiai cosi tanto, non aveva nemmeno il rispetto verso Jin che tra poco sarà a casa nostra.
Se lo sapesse V lo ucciderà di sicuro.
Aspetta, prima bisogna vedere se sarà ancora quel ragazzo protettivo.
Stavo pensando a come vestirmi ed ero troppo in ansia
Ero quasi a casa e vidi Taehyung da lontano, di fronte a casa mia, che fissava la porta.
Mi misi dietro all'albero e lo guardai.
Sembrava come se gli fosse accaduto qualcosa.
Anche stesso, si meritava gli schiaffi.
Vidi che si mosse più avanti e bussò alla porta
La porta si aprì ed era mio fratello che lo accolse calorosamente, che di seguito, anche lui lo abbracciò.
Vigliacco
Traditore
Giuda
Cattivo
Non riuscivo a capire come facesse a parlargli normalmente di fronte a Jin?
Mi ricordai che dovetti assolutamente entrare, speravo che V non fosse ancora dentro, volevo che mi trovasse pulita e sistemata.
Presi le chiavi sotto il tappeto e sbirciai prima di entrare.
Entrai di corsa e salii come un fulmine.
Chiusi la porta e andai a prepararmi per la doccia.
Tolsi i miei vestiti e poi guardai l'armadio rosso e cercai i vestiti adatti per questa sera. Non riuscirà a rovinarmi la serata, non se ci sarà V.
Ero sicura di aver visto un vestitino
Lo trovai, questo lo indossai nel mio quindicesimo compleanno.
Mi augurai che mi stesse ancora.
-Yolly, sei qui dentro? - sentii una voce - c'è bisogno del tuo aiuto in cucina- disse
Era Jungkook
-si, sto scendendo, dammi tempo per prepararmi- dissi
Lo appoggiai sul mio letto e corsi a lavarmi.
Mi dispiaceva per quel vestito ormai rovinato, ma Taehyung dovrà pagare.
Difficilmente, ma lo farà.
Ero troppo nervosa, tra V e Taehyung con i suoi amici, sentivo l'ansia che mi stava divorando.
Dopo aver finito, mi asciugai il corpo e dato che non avevo tempo per asciugare i miei capelli, così feci una bellissima coda.
Indossai l'intimo e poi mi fermai a guardare il mio vestito.
-Yolly che fine hai fatto?- sentii bussare ed era Jin.
-mi sto vestendo, un attimo- dissi
Lo indossai pian piano, avevo una paura che si strappasse.
-mi apri questa benedetta porta?- si lamentò
Lo aprii e presi il suo braccio per poi tirarlo dentro nella mia stanza.
-aiutami- dissi, mi girai di spalle
-ma questo non è il vestito che hai indossato- lo interruppi
-si, per favore sbrigati - alzai gli occhi al cielo
-perché questo vestito? -
- perché si - dissi
Alzò la cerniera piano piano e magicamente mi stava.
Sorrisi e ringraziai al cielo
-i tuoi capelli sono bagnati- mi rimproverò - asciugati-
-la smetti di comportarti così? Andiamo- lo spinsi fuori dalla mia stanza, ma prima- arrivo, ho dimenticato di mettermi le ballerine- chiusi la porta
La sua faccia era epica
Indossai le mie ballerine e aprii un cassetto.
Mi sentii strana, come se fossi tornata indietro nel tempo.
#flashback
Eravamo a casa nostra, V e Jimin erano invitati al mio compleanno, avevo solamente quei due come invitati. Ancora lui non era arrivato e stavo seriamente pensando che non verrà.
Jin mi disse che non dovevo dare all'occhio e doveva restare segreto per la festa.
-fantastico, il nostro topolino compie undici anni- sorrise Jimin
Mancava solo un invitato, V.
- smettila e andiamo a mangiare che è pronto- rise Jin
-aspetta, ma V? Non viene? - guardai dalla finestra
- ah, quel ragazzo è sempre in ritardo- sbuffò Jimin
-già, è incredibile- rispose mio fratello.
- poi non dirmi che non ti voglio bene- disse
Mise una mano sulla mia spalla e vidi nell'altra mano un regalo
Mi girai e sorrisi
Lo presi e di botto Jin tolse il regalo dalle mie mani
-porta sfortuna aprire il regalo prima della torta, andiamo a mangiare- disse
-tu e la tua stupida superstizione del cazzo- disse Jimin - andiamo festeggiata- mise il suo braccio sulle spalle
Andammo a mangiare
Un'ora dopo
Non riuscivo a crederci che V non c'era.
Erano le dieci e mezza
Stavamo guardando la televisione
-Jin, sono stanca, apriamo questa torta che voglio andare a dormire- dissi triste e delusa
-devi aspettare, e poi perché sei così? -
-Jimin, ti prego diglielo tu- sbuffai
-ma ha ragione tuo cugino, che fretta c'è? E poi stai sveglia per tutta la serata come fanno gli adulti, non sei contenta? -
Sbuffai per la seconda volta
Mi alzai ed andai nella mia stanza
Non era grande la casa, fortunatamente un amico di Jin ci prestò i soldi dei suoi genitori per comprare la casa, lui lavorava per togliersi appunto quel debito e per il mangiare.
Mancava due anni e mio fratello sarà maggiorenne.
Dovevamo resistere.
Mi buttai nel letto e cominciai a piangere
Mi mancavano i miei genitori adottivi, non ne potevo più.
Poi ero arrabbiata con V, che lui non si fece sentire da ieri.
-ma sei cretino?- sentii mio fratello.
-ma ho ancora fame, gli dico ad Ari se lo vuole- sentii Jimin
Sentii bussare
-topolino posso entrare? Vuoi una pizza? -
-no- dissi
-perché? C'è tanto formaggio sulla pizza, non puoi dire no- disse
-va bene- urlai
-visto fratello, vado a chiamare- lo sentii che si stava allontanando
Era con i suoi genitori che sono stati invitati dai colleghi.
Potevo benissimo capire che lui non sarebbe venuto, ma gli auguri?
Presi il quadro che ritraeva i miei genitori e lo misi sul petto.
La loro mancanza si sentiva ancora e vorrei che fossero qui.
***
23:10
-vedi che la pizza è arrivata- entrò Jin
- sto arrivando- dissi
-stai bene? Sei strana stasera- disse
Rimasi in silenzio
Chiuse la porta
- che succede Yolly?- mi guardò
Notò la foto e si sedette accanto a me
-sai, la mamma e papà sarebbero stati orgogliosi di te. Sei cresciuta molto da quando loro non ci sono più e non parlo dell'età. Mi dissero che sei sempre stata sola e ci giocavi sola, la mamma e papà erano innamorati di te per la tua forza e la tua voglia di giocare come una pazza. Volevo una sorellina da proteggere, volevo fare l'eroe e mancavano due giorni e saresti diventata mia sorella. Quando sei entrata in casa, mi sono arrabbiato perché non volevo assolutamente una bambina di quattro anni, volevo una neonata ma poi un giorno sei riuscita a farmi cambiare idea. Sei diventata la mia migliore amica, la mia perfetta alleata e tutto. Scusa se a volte non presto attenzione, ma voglio darti un futuro migliore e vederti sorridere, voglio darti tanto, voglio proteggerti fino alla fine.-
Piansi e lo abbracciai
- se ci fosse papà ci avrebbe insultato, lo sai?-
Risi
-direbbe che siamo cretini e stupidi- dissi
- come al solito, mi chiamerebbe femminuccia- disse
-mi mancano- dissi malinconica e lo abbracciai più forte
-anche a me, ma i nostri genitori non vogliono vederci così, dobbiamo essere forti altrimenti papà ci manda una saetta-
Scoppiai a ridere
-possibile che anche questa situazione mi fai ridere?- lo spinsi, si alzò
- fidati, lo farebbe- guardò la finestra e si coprì il sedere
Risi ancora più forte
-sei davvero stupido- dissi
- andiamo a mangiare prima che Jimin mangi tutto- mi prese la mano facendomi alzare
-grazie fratellone- dissi
- non dirlo neanche- mi diede un bacio sulla fronte
Andammo in cucina ma non trovammo Jimin
-hey, bastardo sei in ritardo-
-smettila di parlare con la bocca piena- sentii una voce
-sei un bamboccio, ho ordinato una pizza anche a te e mi ringrazi in questa maniera?-
Il mio cuore sembrava impazzito quando lo vidi entrare in cucina
Ci guardammo e vidi che aveva un mazzo di fiori e un regalo
-hey, per me niente? - parlò Jin
-no, solo per la festeggiata-
Uscii dalla cucina e rientrai in camera mia
Che razza di fidanzato entrerebbe in quella maniera a quest'ora? Per di più non si era fatto vivo.
Bussarono alla porta
-Ariana-
Sentii la sua voce
-lasciami sola- dissi
-posso spiegarti, fammi entrare- disse
-è aperta- sbuffai
-ho le mani occupate- disse
-problema tuo-
La porta si aprì e la chiuse con il braccio
-grazie per l'aiuto- si avvicinò
Mi girai di spalle
-che ti prende?-
-non ti sei fatto sentire, ti sei divertito? Hai mangiato? Mi auguro che ti sia piaciuto stare lì con Taylor-
-per niente, ho implorato i miei per venire qui- rispose
-certo-
Sentii il suo corpo
- perdonami se non mi sono fatto sentire, ho dimenticato il telefono a casa mia e non ricordavo il numero di Jin a memoria- disse - non ho mai smesso di pensarti piccola- mi diede un bacio sul braccio - perdona a questo babbeo- si indicò
Era un nomignolo che gli davo spesso
-ti ho portato un regalo- disse facendomi alzare -ma prima, me lo fai un sorriso bella bimba?-
Alzai un sopracciglio
-prova di nuovo a parlarmi così e ti butto nel bidone dell'immondizia-
Ridacchiò
-sei crudele, il tuo principe ti ha fatto una sorpresa e gli rispondi così? Niente regalo-
-non mi interessa, sai?-
Il suo sorriso diventò piccolo e abbassò la testa
-sei arrabbiata, ma credimi che ho fatto di tutto per esserci- disse diventando triste
Vederlo così sembrava onesto.
Il fatto che stava con una ragazza o con Taylor, avevo paura che mi tradisse, visto che portava le ragazze a letto.
Ero infastidita quelle volte.
- andiamo, non puoi rimanere in silenzio per sempre piccola- mi accarezzò la guancia
Guardai i suoi occhi e sentivo la rabbia svanire
-okay- dissi
Si porse in avanti e mi diede dei baci sulle labbra
Ricambiai, mi mancava moltissimo.
- ti ho portato i tulipani, quelli che piacciono a te- si alzò per prenderli ed anche il regalo.
Sorrisi
- sono bellissimi-
-mai quanto te, auguri piccola principessa- mi diede un bacio e poi il regalo -aprilo-
-grazie- risposi
Scartai il regalo e vidi tre scatole
Mi girai confusa
- aprile-
Aprii la prima scatola ed era quella più grande
Un telefono
Sgranai gli occhi
-dentro c'è la scheda, così possiamo rimanere in contatto quando vogliamo - disse
Sorrisi e lo guardai sbalordita
-apri quello- prese il secondo scatolo
Lo aprii e vidi un profumo
Aprii la scatola del profumo e spruzzai sul polso ed era buonissimo
-com'è? Se vuoi posso cambiarlo-
-è davvero buono- dissi sorridendo come una stupida e continuando ad annusare
-vediamo- mi prese la mano e lo porto vicino al suo naso
Prese il polso e mi baciò il braccio facendo una scia velocissima fino ad arrivare sulle labbra, risi.
- sei più buona tu che il profumo- mi spostò i capelli
-sei troppo dolce- dissi e stavolta, gli diedi un bacio
Vidi il terzo regalo ed era coperto di carta regalo.
-fai attenzione- disse
Annuii, strappai facendo attenzione e vidi uno scatolo rettangolare rosso con un fiocco nero e c'era scritto Diamond
Lo aprii e vidi una collana d'oro con i numeri, era una data.
-questa è la data in cui ci siamo fidanzati- disse
Mi girai verso di lui
-sei pazzo, ti è costato moltissimo- balbettai come una scema
-per te mi venderei un rene solo per vederti felice- disse
- io non so cosa dire-
- non dire niente, accettalo e basta- mi fece girare e mi mise la collana
Sorrisi e mi scese una lacrima
***
-forza, soffia le candeline ed esprimi un desiderio- disse Jin
Rendere fieri alle persone che amo e che resteranno per sempre con me
Guardai la foto dei miei che era appeso al muro, poi Jin, poi Jimin e infine il mio dolcissimo ragazzo.
Soffiai le candeline
#Fineflshback
Mi scese una lacrima appena vidi una nostra foto del mio compleanno.
C'erano altre foto dove c'era Jimin con la torta in faccia e l'altra con mio fratello che ridevamo.
Ero felice con loro.
Una foto dove lui mi guardava ed io continuavo a scartare i regali.
Era troppo bello quella sera, mi piaceva moltissimo. Dovevo prendermi una cotta di uno della mia età e invece, ero presa da lui.
Potrei dire che ero davvero innamorata, non avevo l'età per capirlo ma con lui era diverso, sentivo che lui era perfetto per me. Non era per la bellezza, era uguale a Jin, dolce, premuroso, protettivo e che mi voleva davvero bene, stavo bene con lui.
Nonostante Taehyung fosse un bastardo ed egoista non riuscirà a a rovinarmi la serata, tutto ma non quando ci sarà V.
Non sapevo il nome del mio ex, semplicemente l'aveva detto Jin che non poteva dirmelo ed io altrettanto, solo per la nostra sicurezza. Anche Jin non voleva assolutamente coinvolgere qualcuno.
Più delle volte pensavo che il suo nome fosse Victor.
Mi spruzzai il profumo e i ricordi di lui cominciarono ad apparire davanti a me, lo mettevo quando uscivo con lui di nascosto. Ma fu quel periodo in cui ci scoprirono.
La boccetta era a metà.
Nel mio cuore speravo che potremmo tornare insieme un'altra volta, ero davvero convinta. Quel giorno arrivò senza preavviso ed io dovevo essere perfetta.
Guardai la collana ed ero indecisa metterla o no.
Scossi la testa e chiusi il cassetto.
Troppo imbarazzante, non avevo idea cosa potrebbe succedere o pensare.
Scesi con il cuore a mille e andai in cucina ma mi trovai tutti i ragazzi che parlavano e ridevano.
Notai Taehyung che era serissimo, non rideva e sembrava annoiato, ma alzò lo sguardo e quello sguardo si trasformò sotto shock. Stessa cosa per gli altri.
Ci fu silenzio
-finalmente- esultò Jin - c'è bisogno del tuo aiuto, con questi ragazzi non sono cambiati per niente- ridacchiò
Jungkook si avvicinò e arrossii di colpo
-sei bellissima- mi sorrise dolcemente
Lo guardai e sembrava così sincero
-grazie- sorrisi
-ragazzi, andate a guardare un film- disse Jin
-possiamo aiutarti- disse Jungkook
-no, siete i miei ospiti ed è giusto che andiate a mettervi comodi- disse
Andarono via e vidi Taehyung che si fermò al mio lato e mi guardò strano
-Tae e Jungkook andate, muovetevi- disse Jin ai ragazzi
Solcò le sue sopracciglia
Era troppo pensieroso, faceva paura a volte.
Ci sarà rimasto male perché non era riuscito a rovinare i miei vestiti? Beccati questa.
Andai ad aiutarlo e cominciammo a cucinare.
- perché quel Taehyung è in casa nostra? - chiesi
Si girò confuso
- fa parte della nostra banda- rispose ridendo
Vero, la band
In realtà non sapevo quanti componenti c'erano nella sua band.
Volevo chiedergli di V, ma ero troppo imbarazzata
-perché?-
-non lo sopporto, mi fa antipatia- risposi
Ridacchiò
-voi due non siete per niente cambiati- disse
-non voglio sapere altro, comunque esci, ci penso io qui- dissi
-sei sicura? Non puoi finire tutto da sola- disse
-ci sono i tuoi ospiti lì dentro ed è maleducazione lasciarli. Ti chiamerò se ne avessi bisogno- feci un piccolo sorriso - e poi non posso andare perché è strano stare in quella stanza pieno di maschi, da sola-
- hai ragione principessa- mi diede un bacio sulla fronte
Andò via e tagliai una lattuga, cipolla per il secondo pasto e mancava solamente le carote.
Presi le carote e tagliai con estrema facilità.
Mi girai quando sentii il cassetto chiudersi, vidi Jimin che stava per tagliare una carota.
Rimasi in silenzio e lo ignorai
Mi faceva uno strano effetto stargli vicino, mi mancava tantissimo nonostante tutto. Esattamente, sottolineando nonostante tutto.
-perché non glielo hai detto? - parlò improvvisamente
Non risposi sapendo a cosa si riferisse
Mi allontanai e mi prese il braccio
-non voltarti così mentre ti parlo, ti ho fatto una domanda- mi rimproverò
- non voglio parlare con te- abbassai lo sguardo
-invece devi parlare, che diamine hai in testa? -
Non risposi ed ero pronta a piangere. Davvero non lo sapeva?
Era il mio migliore amico e volevo tanto che tornasse come a prima.
- non frignare e guardarmi- sbottò
-mi manchi- alzai lo sguardo
Rimase scioccato
-non gliel'ho detto perché siete i suoi migliori amici e vedendo mio fratello che ha ritrovato la sua seconda famiglia e vederlo con un sorriso a trentadue denti non potevo dirglielo. Non ho detto nulla di te che mi hai trattata malissimo, che ti sei divertito con gli altri ragazzi per farmi del male, sapeva solamente che non ci parlavamo più. Non sono una traditrice. Ogni volta che ti guardavo, speravo che tornassi da me-
Lasciò il braccio
-nonostante tutto mi manca il mio migliore amico, degli altri non mi importa ma di te si- continuai
- lo sai che un motivo c'è a tutto questo- rispose
-no, lo dici sempre ma non ne ho la più pallida idea, te lo giuro. Ho sempre trascorso nella mia stanza pensando a cosa ho fatto per farti provare odio verso di me. Ho cercato di ricordare-
- sei scomparsa, mi hai mentito e te ne sei andata senza dirmi nulla. Quando mi hai chiamato, ti ho perdonato perché la vostra situazione la capivo ma poi sei scomparsa di nuovo. Quei giorni avevo bisogno di te e non c'eri. Sono stato male che ho per fino perso l'appetito e la voglia di dormire. Come hai potuto lasciarmi di nuovo?-
La prima era quando lui scoprì che avevamo mentito sulla mia identità e che non eravamo cugini, poi andammo via senza che dicessi nulla, ma ci perdonò, ci era vicino e che ci sentivamo spesso.
-la polizia ci avevano quasi trovato, eravamo rimasti senza telefono e soldi. Jin vi ha invitato per questo, per darvi una spiegazione- dissi e mi asciugai le lacrime
Rimase in silenzio
-pensi davvero che ho voluto questo? Starvi lontano? No, non ho mai voluto andarmene in quella maniera ma se dovevo rimanere con mio fratello, dovevo farlo. Non hai idea quanto è stato difficile per noi fuggire dalla polizia e dagli assistenti sociali. Lo abbiamo fatto senza coinvolgere qualcuno per paura che gli agenti non vi lasciassero in pace. Jimin, come pensi che sono stata? Pensi che sono stata comoda? Pensi che mi sono divertita sempre in casa e studiare per passare l'esame? La zia di un amico di Jin ha provveduto tutto. La scuola, cibo, un letto e nasconderci da tutti -
-come hai fatto a passare l'esame se non sei più andata a scuola? -
-semplice, come ho detto, la zia del nostro amico ha provveduto tutto quanto- dissi
-quindi voi avevate il telefono-
-col cavolo, non hai capito niente? Ho dovuto spegnere il mio. Come fai ad essere ottuso? Come fai a dire che non ti ho mai pensato? Non eri nella mia testa-
Non rispose
-appunto- dissi -pensa prima di parlare-
***
- la mia principessa ha le mani d'oro, complimenti sorellina- disse Jin finendo di mangiare
-già, era buonissimo e sono pieno- disse Jungkook
Stessa cosa gli altri tranne Jimin e Taehyung
Sorrisi
-e voi due, com'era? - parlò Jin
Lo guardarono e, Jimin annuì,
-Tae?-
-troppo salata- rispose
-sul serio? Per me era buona - rispose Hoseok
-beh, da me no-
Lo guardai male e lui lo capì
-mi dispiace, vuoi qualcos'altro? - chiese Jin alzandosi
Gli diedi un calcio a quel cretino.
Tutto ma che si alzasse Jin e fargli qualcosa per provocarmi ENNE O
Mi fulminò con lo sguardo ed io altrettanto
-no amico, non ti preoccupare- disse - sono già pieno-
-sei sicuro? -
-non ti preoccupare troppo fratellino. Ad ogni modo, grazie a tutti- risposi
-Stavo appunto andando via. Scusami Jin, ci vediamo domani per le prove- disse Taehyung e si alzò.
-menomale- sussurai
Oltre cattivo era maleducato, quel scusami Jin immaginai che non era affatto dispiaciuto.
-va bene, non preoccuparti, Yolly per favore accompagna Tae-
Lo guardai male e mi alzai
Vidi Taehyung che sorrideva sotto i baffi, lo accompagnai.
Arrivammo davanti alla porta e mi prese per un braccio e mi spinse fuori.
- ti sei presa un altro vestito- ridacchiò - sei proprio ridicola, a chi volevi fare colpo? A Jungkook?-
-non sono affari tuoi- dissi
-davvero- si avvicinò
-non ti avvicinare- indietreggiai fino a che arrivai al muro
Si avvicinò al mio collo e sgranai gli occhi
-dove hai preso il profumo?- chiese
-me l'ha regalato una persona, ma che ti importa? - lo spinsi - hai rovinato il mio vestito e adesso vuoi rovinarmi anche questo? -
-forse ho capito-
-che cosa?- sbottai
-volevi fare colpo su di me, come sapevi che mi piaceva questo profumo? - si morse il labbro
-bleah, nemmeno se fossi l'unico uomo sulla terra e poi sei troppo grande per me, spostati- dissi
Lo vidi che aggiunse lo sguardo confuso, e forse pallido.
Che ha adesso? Si sente male?
-ti senti bene? -
Sarò stupida a dirglielo ma purtroppo Jin mi insegnò ad essere gentile con gli altri.
Era come se si fosse ricordato qualcosa ma alzò lo sguardo
- ci vediamo a scuola sfigata- disse per poi andarsene
Ma che aveva quel tizio?
Entrai e mi sedetti a tavola
-allora, cosa dovevi dirci?- chiese Hoseok
Jimin alzò uno sguardo su di me e poi su Jin.
-volevo appunto spiegarvi cosa è successo per essere spariti all'improvviso, peccato che Tae se n'è andato, mz glielo dirò domani- iniziò - quando i nostri genitori morirono in un incidente stradale, io avevo mia sorella tra le mie braccia e lei era quasi morta, una bambina di otto anni uscendo viva dopo tre giorni di agonia, per noi era un miracolo. Sono arrivati gli assistenti sociali quando si è ripresa, mi dissero che dovevamo andare in orfanotrofio. Lei è già stata in orfanotrofio, ed io non volevo che andasse di nuovo lì, pensavo che se andasse lì, finirei da un'altra parte e non ci saremmo visti fino ai miei diciotto anni. Non volevo, era tutta una fregatura, sapevo come funzionava e lei mi implorava di scappare, cosi scappammo e andammo da un amico. Dopo quattro mesi, io e il mio amico siamo andati a vedere una casa e ci prestò i suoi soldi per comprarla. Poi ero stanco rimanere sempre rinchiuso, così nonostante la situazione, ero con voi a suonare. Yolly stava sola sul divano pensando che stessi studiando e non volevo che interrompesse. A volte ero egoista, mi piaceva suonare e cantare e grazie al nostro V, ci invitò nel suo garage e a volte si occupava di mia sorella. Infatti quando loro due uscivano spesso, io non volevo ma lei insisteva e aveva ragione sul fatto che stava sempre dentro a non fare nulla, in fondo un anno rinchiusi in casa era logico, cosi la lasciai fare e raccomandai a V di starle sempre accanto, dicevo più e di tutto sul fatto che doveva coprirsi sempre. Poi un giorno, un amico mio mi disse che ci avevano scoperto e dovevamo fuggire. Due anni senza telefono e soldi, ci occupava la zia del nostro amico, non uscivamo. Così quando ho compiuto i miei diciotto anni, ho chiesto di essere il tutore di mia sorella e ho lavorato sodo per mantenerci e siamo ritornati, lei finalmente andò a scuola, recuperando tutte le materie ed era riuscita ad essere promossa con dei voti alti. Adesso lei è a liceo con voi. Sono più tranquillo adesso, ho mia sorella, una casa e un lavoro-
Rimasero tutti in silenzio
Come temevo tutti mi guardarono
-uhm, Jin dobbiamo dirti una cosa- disse Yoongi nervoso
- ditemi tutto-
Capii cosa volesse fare ed io scossi la testa
-beh, noi-
Mi alzai e feci rovesciare una bevanda a Yoongi e mi guardò malissimo
-ops, scusa - dissi
-Yolly stai attenta-mi rimproverò Jin
-vai a prendere un asciugamano o un fazzoletto, qualsiasi e bagnalo - ordinai a Jin e mi avvicinai
-no, sto bene- mi prese lo straccio dalle mani
-arrivo subito- disse
Jungkook si avvicinò e mi allontanò di poco
- aprite bene le orecchie, non ditegli a mio fratello quello che è successo a scuola, intesi? - li guardai
Sembravano sorpresi
-perché?- parlò Namjoon
-mio fratello è felice e non voglio che roviniate la serata.- dissi -mi dispiace per aver buttato l'aranciata, ma dovevo fermarti in qualche modo. Il passato è passato, voglio che dimentichiamo tutto okay?- dissi guardando Yoongi
Rimase letteralmente scioccato
-eccomi- spuntò Jin
Per Jin? Farei qualsiasi cosa.
***
Ero triste, V non era venuto e sicuramente l'avrà saputo che eravamo tornati. Non mi vorrà più vedere.
Lo capivo perfettamente, non ce l'avevo con lui.
Ma ero sicuro che sarebbe venuto domani o dopodomani, lo aspetterò.
-chi vuole il dolce?- chiesi
Alzarono tutti le mani e mi alzai
Notai che Jimin si stava alzando
Tornai di nuovo in cucina e sentii due braccia stringermi e una testa sulla mia spalla, riconoscendo la sua chioma, stesi immobile.
Rimasi scioccata, non volevo respingerlo, lo volevo con me.
Mi girai e ricambiai l'abbraccio
-perdonami, perdonami se ti ho fatto del male-
Annuii
- non piangere Jimin- dissi
- sei troppo buona, perché hai impedito Yoongi a parlare? -
- perché so che adesso conoscete la verità, mi basta sapere che adesso mi staranno lontano- dissi
-
topolino, avrei dovuto capirlo- mi accarezzò i capelli
Ridacchiai
-mi chiami ancora topolino? -
Annuì
***
SECONDO ME IL PROSSIMO CAPITOLO SUCCEDERÀ QUALCOS'ALTRO
CHE SUCCEDERÀ?
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