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FABER IPSIUS FORTUNAE

Perdita Waldegrave

A sad tale's best for winter. I have one of sprites and goblins.

NOME

Perdita è la giovane figlia del re di Sicilia nel Racconto d'Inverno, abbandonata dal padre perché presunta figlia d'un tradimento, poi cresciuta dai pastori ignara della sua vera identità. La sua unione d'amore con il principe di Boemia, Florizel (da cui ha preso il nome suo fratello maggiore) ricuce i rapporti tra il regno di Boemia e quello di Sicilia, rimasti separati per anni. Il significato del nome è, di per sé, molto triste. Significa infatti, abbastanza banalmente, persa. E' stata Lady Margaret Waldegrave a chiamarla così, senza badare alla tristezza della storia dietro. Certo si potrebbe discutere sull'appropriatezza di chiamare due fratelli con nomi di amanti, tuttavia l'ultima cosa che la donna si aspettava era l'arrivo di questa bambina e quando le è stata data l'opportunità di darle un nome era molto spiazzata, ma non voleva perdere questo privilegio. Dunque, ha deciso di rimanere in tema con il suo dramma preferito, come se la correlazione tra i due personaggi avrebbe mantenuto uniti anche i due fratelli. A lei non dispiace, ma la rende sempre un po' malinconica, riempiendola con fantasie su cosa sarebbe stato se invece del padre, a prendersi cura di lei fosse stata Lady Margaret.

COGNOME

Gli Waldegrave, come abbiamo già visto, erano una nobile famiglia inglese. Perdita non è mai stata una grande fan di questo cognome, troppo britannico, troppo nobile, troppo contrastante con lei, troppo legato a suo padre perché lei lo possa apprezzare. D'altronde, non ne ha un altro a cui rivolgersi... lo accetta suo malgrado, portando per sempre avanti il ricordo di quell'uomo che l'ha strappata a diverse opportunità di una vita migliore di quella che ha avuto per puro egoismo e vendetta personale, per poi ripudiarla nel momento in cui ha iniziato a dare segni di non essere ciò che lui voleva. Avrebbe decisamente preferito sapere della morte dell'uomo rispetto a quella di Lady Margaret, che nonostante non abbia mai conosciuto, non avrebbe mai potuto meritarsi la morte come Lord Waldegrave.

ETA'

Perdita ha apparentemente sedici anni: in realtà, è nata nel 1936, ne ha ottantaquattro. Si potrebbe considerare tranquillamente una ragazza che agisce conformemente alla sua età... Certo, una ragazza della sua età che evita ogni contatto umano e si nasconde nella foresta, ma pur sempre una sedicenne, con tutti i suoi problemi e le sue passioni. E' molto contenta di essere via dalla sua epoca, anche se non lo esprime, soprattutto perché ora è lontana dalla casa degli Waldegrave.

NAZIONALITA'

Perdita è tecnicamente britannica. Non è nata in Inghilterra, ma è stata strappata alla madre naturale appena dopo lo svezzamento e portata nel Somerset dal padre, dov'è cresciuta. Non conosce la sua lingua nativa, né ha una minima idea delle usanza del luogo. Si sente in un perenne limbo: nessuno le crede quando spiega di essere inglese, ma non potrebbe dire di essere altro. Il suo aspetto sarà sempre troppo fuorviante perché venga riconosciuta come britannica, ma il suo accento, che spicca molto le pochissime volte in cui pronuncia parole, e la sua educazione sono conformi al luogo e all'epoca in cui è cresciuta.

ASPETTO FISICO

Dire che Perdita non assomigli al fratello è un eufemismo. Ormai è inutile nasconderlo oltre: Perdita non è nata da un'unione legittima, tantomeno da una donna inglese. Suo padre, infatti, dopo la delusione che ha rappresentato la nascita del figlio maggiore, decise di partire come missionario nelle colonie inglese in India per qualche anno, per " schiarirsi le idee". Secondo la sua personale visione del mondo, questo includeva un affair con una giovane donna del posto. Perdita ha preso soprattutto dalla madre: ha i capelli neri, ondulati, che spesso si dimentica di spazzolare e lascia una massa aggrovigliata che le arriva poco sotto le spalle, la pelle ambrata, il viso tondo, gli occhi grandi e scurissimi. L'unica cosa che ha preso dal padre è il naso, lungo, appuntito e leggermente aquilino. Ha un'altezza leggermente superiore alla media per le ragazze, aggirandosi attorno al metro e settantacinque. E' agile, ha le gambe e le braccia muscolose (scalare alberi è sempre un buon allenamento.) C'è qualcosa, però che turba il suo aspetto, altrimenti genuino e piacevole. Sono cicatrici dovute a delle bruciature. Ne ha tre sul viso, una che le manca di pochissimo l'occhio destro, le altre sulla guanciasinistra ; ne ha molte sulle mani, come se avesse cercato di afferrare carboni ardenti a mani nude. Probabilmente continuano anche sulle braccia, ma nessuno l'ha mai vista con camicie o vestiti a maniche corte, nemmeno d'estate, e si rifiuta di cambiarsi con le altre ragazze.

A Perdita non importa molto del suo corpo, né del suo aspetto fisico: si lava frequentemente, certo, ma semplicemente perché passando la maggior parte del suo tempo nella foresta la rende spesso sporca d'erba e terra, e non è molto adeguato presentarsi in un tale stato alle lezioni o a cena. Non si spazzola spesso i capelli, e non ama che glieli si tocchino. Per questo, un giorno, suo padre le ordinò che le si fossero rasati a zero. Perdita si ricorda ancora le lacrime che aveva versato, perciò in generale non ama tagliarli spesso. Lo fa perché se diventassero troppo lunghi le sarebbero d'intralcio, ma se li taglia da sola con delle forbici da cucito quando non li regge più, senza prestare troppa attenzione. Se li sistema solo quando la differenza tra i due lati del viso è molto evidente, altrimenti è sempre buona la prima. Tiene sempre un abbigliamento molto semplice, quando non è costretta ad indossare la divisa della scuola: è una fan delle salopette, sono comode e facili da indossare. Sotto di solito indossa camicie o maglioni, ma tutto deve coprire le braccia fino ai polsi. Anche durante le lezioni, non si separa mai dai suoi stivali di gomma con le stringhe color verdone. Diciamo che se li toglie quando sono veramente troppo infangati, e (forse) per andare a dormire. Le danno sicurezza e praticità in ogni momento.

prestavolto - maitreyi ramakrishnan

CASATA

Si trova nel Ricordare, la casata che si occupa di decifrare, ricostruire e recuperare manufatti antichi. Non l'ha scelto per un motivo particolare: dopo la loro infanzia, non si sentiva di inserirsi nella stessa casata del fratello, lo Scoprire, e non si sentiva abbastanza dotata per il Creare. In più, le piace l'atmosfera tranquilla e silenziosa della biblioteca, quando tutti gli studenti della sua casata sono assorti nelle loro traduzioni. Certo, tranquilla e confortevole finché qualcuno non inizia a sparare a tutto volume musica classica. Perdita non sopporta i rumori forti, perciò la infastidisce sempre molto quando la sua quiete viene turbata. E' anche vero che non è un'amante dello studio, in quanto preferisce passare i suoi momenti liberi nella foresta, a giocare con gli insetti e gli altri animali che la abitano.

CORSI

Quando ha scoperto di dover per forza scegliere un'attività oltre ai normali corsi, Perdita non sapeva proprio dove girarsi. Iscriversi al teatro con la sua condizione le sarebbe sembrato ridicolo, senza contare che Florizel si sarebbe certo inserito in quel gruppo. L'arte, la scrittura e il corso di musica non facevano per lei: ha sempre avuto una zampa di gallina per il disegno e la grafia e non avrebbe sopportato il caos di un coro o un'orchestra. Alla fine, ha semplicemente seguito una ragazza della sua casata ed un ragazzo che aveva visto nel club di teatro ( non le piaceva molto, sembrava rumoroso e non le piaceva nemmeno come si rivolgeva a suo fratello ) e si è ritrovata ad iscriversi a scherma. Le piace, lo trova divertente, ed è anche abbastanza brava. Inoltre, la professoressa che insegna loro la disciplina è una dei pochi adulti che tollera, in quanto è sempre stata gentile con lei. Trova interessante anche la sua compagna di casata e di corso. Forse vorrebbe avvicinarsi un po' a lei, ma trova che sia anche lei troppo rumorosa, proprio come il suo amico. In più, sospetta che sia lei a disturbare il suo lavoro con la musica classica.

PERSONALITA'

La ragazza è estremamente complicata. Chiusa, solitaria, che esula ogni tipo di contatto con gli altri, non è facile approcciarla. Un'altra barriera che la preclude dal resto degli altri è il suo pseudo-mutismo . Perdita non è nata con problemi fisici che le precludono la parola, ma non è comunque in grado di comunicare agevolmente. Le cause di questo problema sono sconosciute a tutti, anche se, molto raramente, l'hanno sentita dire brevi frasi. L'unica volta in cui Florizel l'ha sentita parlare è stato durante il loro primo viaggio verso l'accademia, quando chiese al direttore, con molta fatica, se alla scuola in cui erano diretti ci fosse un giardino ( aveva paura di essere portata in una prigione ). In generale, però, non apre bocca. Per comunicare di solito usa carta e penna, specialmente con i suoi professori e compagni di classe. Una ragazza muta del creare le ha insegnato il linguaggio dei segni, ma non lo usa spesso: per quanto sia gentile, quella ragazza non è sua amica, dunque le parla raramente. Non conosce altre persone che lo conoscono, eccetto il direttore ( e di certo non è il tipo di persona con cui sceglierebbe di fare due chiacchiere ) e quel ragazzo rumoroso che dà fastidio a suo fratello. Ormai è convinta che lui la stia perseguitando.

In ogni caso, Perdita non è una ragazza amichevole o solare, perciò non sarebbe contornata da amici nemmeno se potesse parlare. Le persone non le piacciono particolarmente, fanno troppo rumore e stanno sempre cercando di ottenere qualcosa da lei, non rispettano i suoi spazi e le chiedono di sottostare a quelle norme che, per quanto disperatamente ci provi, non riesce a seguire. Non riesce a stare seduta al chiuso in classe per troppo tempo, non riesce a capire tutte quelle materie e quelle lingue impossibili. Perde la pazienza molto facilmente ed è facile che si arrabbi troppo per riprovare al primo tentativo fallito, perciò la sua carriera scolastica non è delle migliori.

A tutte queste attività stressanti preferisce passare il suo tempo nella foresta, assieme agli animaletti del bosco, specialmente i rettili e gli insetti. Sono la sua passione, i suoi amici. Nutre un grande amore per tutte quelle creaturine giudicate spaventose e disgustose da tutti, forse perché anche lei è stata a lungo trattata come se lo fosse.

Si arrabbia facilmente e spesso e quando succede, la foresta è lì: non le impone di calmare i suoi rochi versi di frustrazione, né le grida di smettere di piangere quando le lacrime d'odio le bruciano sul viso, non la punisce quando se la prende con l'erba o con qualche sasso. Certo, può risultare un comportamento ipocrita da parte di un'amante della natura, ma potete davvero biasimarla?

Con il suo mutismo, il suo isolamento e i suoi comportamenti bizzarri, è un facile bersaglio di angherie e scherzi crudeli, ma nessuno la ascolta veramente, nessuno riesce a capire quando s'indigna per le ingiustizie che subisce, perciò è l'unico modo che ha per sfogarsi.

Insomma, abbiamo capito che è una persona solitaria, che non ama la compagnia delle persone, ma è davvero solo questo?

Ecco, se solo la si conoscesse... lei non si fida facilmente, ma se dovesse capitarvi di entrare nelle sue grazie sarebbe leale fino all'ultimo, preferirebbe morire piuttosto che cedere e tradirvi e farebbe di tutto per proteggervi.

Sarebbe una persona molto affettuosa, chiaramente nei suoi limiti: che non ci si aspetti effusioni esagerate e improvvise, non è abituata al contatto fisico né lo apprezza, perciò riuscirebbe a scambiarsi baci e abbracci solo dopo molto, moltissimo tempo passato in compagnia di quella persona, oppure dopo un grande sconvolgimento emotivo. Invece, potrebbe ascoltarti parlare (a patto che tu mantenga un tono di voce basso) per ore, mostrarti tutte le bellezze del suo ambiente preferito e farti conoscere i suoi "amici". Può non sembrare molto, può risultare spiacevole, ma sono le cose che per lei contano di più.

Rissosa, irascibile e poco sociale, sarebbe però più che disposta a fare amicizia se qualcuno avesse i suoi stessi interessi, se fosse particolarmente tenace o se possedesse qualche animale interessante.

STORIA

Perdita Waldegrave nasce ad Ajmer, città dell'impero anglo-indiano, nel dicembre del 1936. Non sa quale sia la sua vera data di nascita- dopotutto non ha mai festeggiato un compleanno in vita sua- ma per convenzione la fa corrispondere alla vigilia di Natale. Non l'ha scelta per un motivo preciso, pensava fosse una bella data in cui compiere gli anni.

Suo padre è Lord Waldegrave, sua madre è una ragazza indiana di cui Perdita non ricorda nulla. Non sa nemmeno come si chiamasse, il signor Waldegrave era stato molto chiaro nel proibirle domande sulle sue origini. Si doveva dimenticare da dove veniva, ma come poteva, quando tutti in Inghilterra erano così diversi da lei?

In ogni caso, lei non era nata da un'unione dovuta all'amore e la sua nascita non era dovuta al desiderio di una figlia, ma più per dispetto nei confronti della signora Waldegrave che aveva privato il marito dell'influenza sul primogenito. Voleva un articolo da competizione, ma si rese presto conto che la bambina non era adatta al compito. L'educazione ferrea che cercava di impartirle non attecchiva, la piccola non brillava per intelligenza accademica, non parlava, reagiva male ai tentativi di approccio della servitù e spesso scappava dalla casa per rifugiarsi nel bosco.

Waldegrave, spazientito, decide di passare alle maniere forti. La bambina viene costantemente punita per ogni sua piccola ribellione. L'uomo arriverà a tagliarle a zero i capelli con dei cocci di bottiglia dopo che si era rifiutata di spazzolarli per una settimana. Episodi del genere e anche più gravi si ripetono in continuazione, lasciandole profonde cicatrici psicologiche, come la paura del fuoco e degli spazi ristretti. Uno di questi, in particolare, le impedisce di ricucire il rapporto con suo fratello maggiore, per quanto vorrebbe farlo.

Nel 1948 il direttore li preleva dalla casa familiare per portarli all'accademia. Perdita è al settimo cielo. Al momento della partenza fa finalmente conoscenza con Lady Margaret, che aveva visto solo quando la le aveva scelto il nome. Perdita la ammira, in un certo senso, e le è eternamente grata: sa che se li ha mandati via da lì è stato per proteggerli e che suo padre non sapeva nulla della faccenda. Le è davvero dispiaciuto sapere della sua morte, ma ha sofferto come si soffre per una persona che non si conosce: l'ha superata in fretta, al contrario di suo fratello.

All'accademia si è trovata decisamente meglio: pur odiando le lezioni, ha a disposizione una foresta immensa e nessuno degli adulti le fa del male. Al massimo la ignorano e a lei va più che bene.

CURIOSITA'

( I ) - E' leggermente miope. Probabilmente avrebbe bisogno di un paio di occhiali, ma lei non si è mai accorta del fatto che non tutti vedono sfocato e a nessuno è mai saltato per la testa di chiederglielo.

( II ) - E' l'unica persona all'accademia a conoscere l'identità del proprietario o della proprietaria precedente del medaglione di Florizel. Era lì quando gli è stato consegnato, anche se non ha mai capito il legame emotivo dietro a quello che lei considera un normalissimo gioiello.

( III ) - A proposito di suo fratello, è solita guardare dall'esterno le sue performance nel club di teatro. Non si fa mai vedere, un po' perché le dà fastidio il caos delle rappresentazioni teatrali, un po' perché pensa che la cosa migliore per entrambi sia rimanere lontani.

( IV ) - Non ama stare nel dormitorio femminile, è troppo rumoroso per lei, perciò dorme un po' in giro per l'accademia. Il suo posto preferito è la biblioteca- trova i divanetti di velluto scuro molto comodi.

( V ) - Si diverte a vendicarsi delle persone che la trattano male facendo trovare loro insetti poco carini tra le lenzuola, di notte. Nessuno l'ha mai scoperta.

( VI ) - Non si sa come abbia imparato, ma è una brava ballerina.

PLAYLIST

1; CAVETOWN - BOYS WILL BE BUGS

(i have friends who understand me: their names are spider, beetle, bee)

2; CAVETOWN, CHLOE MORIONDO - SNAIL

(but i don't wanna be a kid who was born like this)

3; AURORA - RUNAWAY

(and i was running far away, would i run off the world someday?)

4; CAVETOWN - 10 FEET TALL

(i wanna be ten feet tall, i wanna eat fire and snow, i wanna scare everyone)

5; HOZIER - ARSONIST'S LULLABYE

( when i was a child, i'd sit for hours staring into open flame, something in it had a power i could barely tear my eyes away)

I am ashamed. Does not the stone rebuke me
For being more stone than it?

It's been a long ass ride, MA CE L'HO FATTA. Perdonate incoerenze, cose strane o errori. Sono strafatto di caffeina.
Domanda stronza: preferite Florizel o Perdita?
Il prossimo sarà Christoph, credo. Le moire mi stanno odiando, lo so, ma vi prometto che Violante arriverà.

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