Chapter 9
Hey tu che stai leggendo, passi a leggere due delle mie nuove traduzioni? So che stai leggendo quindi non ignorare questo messaggio sennò ti vengo a cercare.
🌲🌲🌲
Stavo camminando in chiesa; nei resti di esse almeno. Non riesco a decifrare chi avrebbe potuto farlo, siamo tutti cristiani qui. A meno che non si trattava di qualcuno al di fuori della scuola.
Passeggiai lungo il sentiero irregolare accanto a Wendy la quale non aveva detto una parola, ma a volte é meglio il silenzio. Mia madre diceva sempre che 'i bambini dovrebbero essere visti non ascoltati' così per la maggior parte della mia vita sono rimasta in silenzio. Un'altro motto che usava era 'non parlare a meno che non parlino' . Penso che sia il motivo per cui non riesca a contermi; mia madre mi aveva costretto a contenere i miei pensieri, così balbetto solo in ogni possibilità che ricevo.
Tutti noi cominciamo a camminare nei nostri posti, i miei tacchi eccheggiano attraverso le pareti. Le finestre qui sono state fracasse, quindi c'erano delle leggere ventilate. Non menzionando la croce che sorgeva orgogliosamente davanti a noi, ora ormai in pezzi.
Faccio un giro circostante realizzando di essere rimasta da sola. Girai bruscamente la testa vedendo Matilda davanti.
"Matilda!" Fece la sua strada di fianco a lei. "Ho salvato un posto." Ho detto. Gentilmente, spinsi alcuni studenti per passare e mi sedetti accanto a lei.
"Hey." Sussurrai, sedendomi in panchina quando il prete comincia a parlare. Inviandomi un sorriso indietro, non dicendo una parola; regole della scuola, naturalmente. Mai parlare dentro le mura di Dio, a meno che non sia pregare o cantare inni.
Focalizzai la mia attenzione sul sacerdote, ascoltando ognuna delle sue parole.
"Grazia, misericordia e pace
Da Dio nostro padre
E dal signore Gesù Cristo
Che sia con voi.
Questo è il giorno che il signore ha creato. Per farci gioire ed esultare..." La sua voce monotona si trascina, portandomi in un sonno profondo.
I miei occhi si voltarono in un angolo della chiesa dove il signor Styles stava fissando intensamente gli studenti. Notai che questo era quello che faceva con chiunque incontra; mettere a fuoco uno sguardo duro prima di iniziare una conversazione.
"Alzatevi tutti." Il sacerdote ha insistito. "Andate a pagina 197." Afferrai il libro che era posato di fronte a me aprendolo sulla pagina richiesta.
"Stupenda grazia, come è dolce il suono,
Che ha salvato un miserabile come me,
Una volta ero perduto, ma ora sono stato ritrovato,
Ero cieco, ma ora vedo."
Tutta la chiesa ripeteva all'unisono. Non era un gran suono; non tutti qui potevano cantare. Mia madre peró, era una grande cantante, cantava sempre quando mio padre teneva delle cene.
"Si, quando la carne e il cuore valeranno meno,
E la vita mortale cesserá,
Io sarò coperto da un velo,
Un vita di gioia e di pace."
Sentì una presenza andarsene, qualcuno che aveva appena firmato. Abbassai un pò la voce, non volendo un eccesso di potenza verso tutti, ma così ha fatto la ragazza accanto a me è la ragazza accanto a lei. Mi rivolsi a Matilde trovandola nella stessa posizione. Stavo per assestarla e chiederle perché ha smesso di cantare, ma vidi le lacrime formarsi nei suoi occhi.
Le nostri forti, ma graffianti, voci, ben presto divennero nient'altro che dei borbottii. Il prete prese un respiro profondo, prima di entrare in una conferenza. "Signorine, so che potrebbe crearvi del tale disagio a cantare in questo modo, ma siamo qui oggi per chiedere perdono a Dio. Nostro signore saprá di chi è la colpa di questo casino, e si spera che gli concedi il perdono. Ma vi prego di aiutare voi stessi, e mettere tanto cuore in questo, come si può." Aspira profondamente. "Ora proviamo di nuovo."
i cori scoppiarono ancora una volta in chiesa. Tuttavia, Matilda rimase in silenzio per il resto della chiesa.
Il nostro servizio di domenica in chiesa é stato interrotto bruscamente, gli insegnanti dicevano che non volevano restare in un ambiente danneggiato per troppo tempo. Così abbiamo iniziato a camminare per file, afferrai il braccio di Matilda tirandola indietro.
"Qual'é il problema? Sei sicura di stare bene?" Chiesi con simpatia.
"Si, no, sto bene." Sorrise, guardando verso di me.
"Sei una bugiarda terribile." Mi misi a ridere, scuotendo la testa.
"Lo so." Sospirò. Camminammo via in silenzio, fino a quando lei parlò ancora una volta, "devo andare avanti." Si scusò. "Ho una detenzione con Mr.Burns e dovrei andare."
Dissi i miei saluti prima che si allontanasse dietro l'angolo. Non sapevo cosa fosse accaduto a Matilda, ma ho voluto seguirla, sarebbe una violazione della privacy; e inoltre, ha detto che aveva una detenzione.
Invece, camminai intorno da sola, faceva freddo, ma in qualche modo mi sentivo bene; evidenziavo le cose troppo ultimamente il che mi faceva scoppiare la testa.
Non prendo aria fresca da tanto. Ero sempre stata una ragazza di città, mia madre e mio padre sono stati cresciuti da una famiglia di alta classe e affidavano molto in base al loro status sociale. Mia madre era una bella signora, tuttavia, non era la più carina. Ricordo che da bambina, lei era sempre prepotente per le cose che non volevo fare, mi controllava sempre.
Il mio treno di pensieri si perse quando sentì la voce roca di Mr.Styles, "che cosa ci fai qui da sola?"
"Potrei dire lo stesso di te." Lo guardai dall'alto verso il basso senza mezzi termini.
"Non hai amici con cui stare, o perché non-non so-fai qualcosa per deviare la tua vita?"
"Qual'é il tuo problema con me, perché non puoi lasciarmi avere una passeggiata tranquilla da sola? Non ho bisogno che mi respiri sul collo 24 ore su 24, non sei mio padre."
"Questo può essere vero, Victoria, ma tuo padre ti ha messo nelle mani di noi professori qui; e per quanto mi riguarda tengo più autorita su di te rispetto a tuo padre in questo momento."
"No, sai chi detiene autorita su di me?" Chiesi, fermandomi nelle mie traccie. "Me." Segue la mia domanda.
"Spero che non stai cercando di farmi infuriare." Mr.Styles mi avverte.
"No, perché dovrei fare una cosa del genere?" Alzo gli occhi in difficoltà. "Ora per favore, devo trovare Matilda."
Mi girai di schiena allontanandomi, lasciandolo li in piedi da solo. Non avevo bisogno di trovare Matilda, volevo solo trovare un alto posto per camminare.
Vagavo intorno alla chiesa, dietro di essa si trovava un bosco, essendo una ragazza di citta non ho mai visto uno scenario come questo. Cominciai a sentire un morbido canticchio, avevo sentito questa melodia prima; era Matilda.
Stabilizzai il mio ritmo, mentre camminavo verso di lei. Non volevo spaventarla.
"Sei una buona cantante." Parlai con delicatezza. Non volevo mettere in discussione sul perché non è in detenzione, era evidente che stava nascondendo qualcosa.
"Non stavo cantando, stavo canticchiando." Ha forzato un sorriso. "Ma grazie."
Presi la sua gentilenza come un benvenuto a sedermi, così mi appollaiai accanto a lei. I miei occhi presero in visione una fotografia, era Matilde sorridente come una ragazzina-nella foto.
"Chi é con te?" Chiesi, cercando di non sembrare invadente.
La prese mettendosela in mano, "è mio nonno."
"Io non ho mai conosciuto mio nonno." Ammisi, prolungando la conversazione. "É morto in guerra prima che nascessi."
La presenza di Matilda si sente sulla mia spalla, come una lacrima lentamene cadette sulla fotografia. La misi con falicità sul mio grembo e abbracciai Matilda.
Inizia a singhiozzare istericamente, stava provando in tutte le maniere una sorta di discorso, ma tutto ciò che sento erano i suoi sibili disperdersi nell'aria.
"Va tutto bene." MIsi a tacere, strofinando la sua schiena. Lentamente scivolò dalle mie braccia, guardandomi. "Non devi dirmelo." Confortai.
"No," prese un respiro profondo, catturando un pò di ossigeno. "Voglio-Io solo-" tirai un fazzoletto dalla tasca passandoglielo.
Prima di avere la possibilità di asciugarsi le lacrime, ammise di qualcosa che non mi aspettavo.
"Ho distrutto la chiesa." Parla in fretta. "Non volevo-l'ho fatto-ma è stato un errore." La mia bocca si aprì per parlare, ma lei prese il mio posto. "Per favore non mi giudicare, mi sento terribilmente terribile su questo!"
"Io-io non so cosa dire." Battei le palpebre. I miei sentimenti verso le sue azioni erano incerti, ma non potevo giudicare se non sapevo la storia. "Perché l'hai fatto?"
"Mio nonno," prese la fotografia dal mio grembo, "é scomparso la scorsa settimana, ho solo avuto informazioni circa un paio di giorni fa."
Annuii, capendo che deve essere turbata. Mi odiavo quando mia madre è morta, ero sulla negazione quando è successo. Tendevo a non dire niente all gente, penso che era orribile affrontare la realtà.
"Quando l'ho scoperto," Matilda continuava, "mi sentivo come se avessi perso ogni fede in Dio. Lo odiavo per aver lasciato mio nonno morire, mio nonno è sempre stato un uomo buono. Non meritava di morire."
"Vieni qui." Le mie braccia la tirarono in un abbraccio mentre piangeva contro la mia spalla.
"Mi è dispiaciuto per la mattina dopo, promettendo che l'ho fatto." Divaga, "ho chiesto a Dio il suo perdono ma-"
Questa volta la interruppi, "Shh, non farti prendere dal panico."
"Ma-non posso fare a meno di sentirmi come se dio fosse l'unico da incolpare."
"Capisco." Annuii.
"Nessuno capisce."
"Io si," sospirai. "Mi sentivo allo stesso modo quando mia madre morì."
Un sussulto lascia le sue labbra, "tua madre è morta? Mi dispiace tanto." Scosse la testa per la vergogna. "Mi sento così egoista. Eccomi, lamentarmi per i miei problemi quando i tuoi sono più gravi."
"No, non confrontare i tuoi problemi con i miei. Non ero così vicina a mia madre in ogni caso." Giocai con le mie dita. "Era molto tempo fa."
"Grazie." Sorrise. "Mi sento bene averlo detto a qualcuno..ma ora sono solo spaventata."
"Di cosa?"
"Qualcuno può scoprirlo, essere punita non é nella mia mente al momento . Tutto quello che ricordo è il nero, ero così arrabbiata. Mi sono punita abbastanza, non ho bisogno di qualcun'altro a farlo."
"Beh," sorrisi dolcemente. "Il tuo segreto è al sicuro con me."
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Mi scuso per l'enorme ritardo *va a nascondersi* ma avevo tantissimi impegni con la scuola e in più quando stavo cercando di caricare questo capitolo ieri mi diceva che non potevo e blabla.
Comunque parlando del capitolo, tataan! Colpo di scena, vi aspettavate che era Matilda? Cosa ne pensate al riguardo?
Again, passate a leggere le mie due nuove traduzioni!
DOMANDE;
Cosa pensate del personaggio di Harry?
Cosa pensate del personaggio di Victoria?
Cosa pensate succederà più in là?
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