Quando hai sotto il culo una delle vetture più dominanti della storia devi vincere.
Se poi il tuo compagno di squadra è stato costretto al ritiro per un problema di affidabilità l’obbligo è ancora più imperativo.

Forse dovrei rilassarmi e pensare a quanto sono stata fortunata a non fare la sua fine ma sono un campione del mondo e arrivare seconda non mi basta.

Eppure non riesco a non sorridere quando sul podio Daniel mi viene incontro con un sorriso accecante e mi stritola in un abbraccio che mi toglie il respiro per qualche secondo. La presenza di Sebastian a pochi passi da noi mi rende nervosa ma sono comunque determinata a volermi godere questo momento.

Dopo il gran premio d’Australia siamo diventati molto amici, non sono mancate le occasioni in cui ci siamo nascosti insieme nei nostri motorhome per concederci un momento di tranquillità in cui parlare e confidarci.

Se il caso mi ha fatto entrare nel suo motor home in Australia allora sono riconoscente al caso.

Quando sciogliamo l’abbraccio ci guardiamo negli occhi e quando mi sfiora la guancia per mettermi una ciocca di capelli dietro l'orecchio non posso fare a meno di arrossire.

Distolgo lo sguardo e mi allontano per spruzzare lo champagne sulla mia squadra che mi aspetta sotto il podio ma appena mi giro mi scontro con il terzo classificato, Sebastian.
Mi guarda per qualche e scuote leggermente la testa con disappunto e delusione, se è deluso di me o di se stesso però non è dato saperlo, eppure quello sguardo glaciale mi fa venire i brividi e mi chiude lo stomaco.

In che guaio mi sto cacciando?

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Se l'anno scorso mi avessero detto che avrei passato una domenica sera chiusa nella mia suit a guardare film su Netflix mi sarei messa a ridere eppure in questo momento l'idea di andare a una festa con Sebastian e Lewis mi espelle.

Devo delle spiegazioni a entrambi ma se neanche io capisco cosa mi sta succedendo non posso spiegarlo a loro, quindi non mi resta che chiudermi in camera in pigiama e con i capelli ancora bagnati per la doccia.

Rimango sorpresa quando sento bussare alla porta e ancora si più quando mi si palesa davanti Daniel.

La sua abbronzatura naturale viene risultata da una camicia bianca abbinata con un semplice paio di jeans neri stretti; non è elegante eppure è bellissimo lo stesso, io a confronto sembro una barbone.

D-cosa ci fai ancora in pigiama?

Mi chiede Daniel come se non fosse normale stare in pigiama, io vivrei in pigiama.

A-e cosa dovrei fare? Mettermi l'abito da sera per guardare Netflix?

D-Netflix? È la mia prima vittoria quella che si festeggia oggi. Non puoi mica darmi buca così.

A-dai Daniel per favore. Non puoi chiedermi di venire alla festa sta sera, tu prego non ce la faccio.

So di non essere una brava amica. So che Sebastian e Lewis non dovrebbero impedirmi di festeggiare con il mio amico la sua prima vittoria, ma l'idea di trovarmeli davanti mi terrorizza.

D-e chi ha parlato di andare a una festa?

Ora so che Daniel Ricciardo mi conosce meglio di quanto io aspettassi.

Le luci del luna park ci accecano e la musica mi stordisce eppure non riesco a smettere di sorridere all'australiano.

A-perché mi hai portato qua?

Chiedo mentre siamo in coda per le montagne russe.

D-perchè sei una ragazza adrenalinica, una bomba di energia pura.

Mi risponde Daniel facendomi dei complimenti esagerati per prendermi in giro. Io incrocio le braccia sotto il seno e sbuffo come farebbe una bambina.

A-smettila di prendermi in giro.

Lui non smette di sorridere e inizia a pizzicarmi i fianchi.

D-guarda che non ti fa male prenderti un po’ meno sul serio sai? Potresti addirittura divertirti.

A-ma io mi sto divertendo

Esclamo per fargli capire che questa sera mi sto divertendo davvero, che lui mi sta facendo davvero divertire.

Lui mi guarda con le sopracciglia sollevate come se non credesse a una singola parola di quello che sto dicendo.

D-si e me lo dici con quella faccia da stitica? Su non sei credibilile.

E la scena e così assurda e grottesca che non riesco a trattenere una risata sincera.

Era troppo tempo che qualcuno non aveva il coraggio di prendermi così in giro, forze ho davvero bisogno di prendermi meno sul serio.

D-brava Ari così si fa, questa è una vera risata.

Si complimenta Daniel prima di unirsi nella mia risata. È non mi interessa se siamo stupidi e infantili, so solo che state con lui mi sta facendo davvero bene

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A-continui a non rispondere alla mia domanda. Perché siamo qua?

Chiedo per l’ennesima volta mentre siamo seduti a un tavolino a mangiare zucchero filato alla fragola.

D-ma non puoi goderti il momento e basta? Perché continui a farmi domande?

Mi chiede Daniel con il suo solito sorriso da pianta grane.

A-non posso farci nulla se sono una persona riflessiva

E una ragazza con forti problemi di fiducia, aggiungo nella mia testa.

D-ed è questo il tuo problema. Tu pensi troppo e non ti godi la vita.

A-e cosa dovrei fare?

D-uscire con me e divertirti.
Smettila di pensare solo al lavoro. Non è tutta la tua vita ma solo una parte.

A-e sentiamo cosa avrei oltre al lavoro?

Gli chiedo dando l'ennesimo morso al mio zucchero filato e guardandolo con aria di sfida.

D-me.

Sbotta lui con un tale impeto da farmi sussultare. Questa non me l'aspettavo.

D-tu continui a perdere tempo con questioni che non puoi cambiare e non ti concentri sul tuo presente. Sei ostinata a pensare a cosa è successo l’anno scorso e non realizzi cosa ti ha portato. Hai un astronave sotto il culo, eppure stai qui a piangermi addosso.

A-io non mi sto piangendo addosso.

Cerco di difendermi con poco successo.

D-dai su non giustificarti. Oggi ti ho portato qui perché volevo farti divertire e farti staccare un po'.

A-e perché volevi farmi divertire.

Chiedo un ultima volta notando che Daniel si è sporcato il naso con lo zucchero filato.

D-perché mi piaci quando ridi.

A-Daniel…

Lo chiamo con la voce più calda che riesco a fare.

D-si?

Mi risponde Daniel con quel sorriso da intenditore.

A-hai dello zucchero filato sul naso.

Daniel arrosisce e si pulisce subito con il tovagliolo imprecando a bassa voce.

D-scusa a volte sono un disastro.

A-tranquillo con quel naso succederebbe a tutti

Rispondo io tappandomi subito dopo la bocca. Non volevo essere così offensiva.
Ho il terrore di averlo offeso, non se lo meriterebbe assolutamente dopo tutto quello che ha fatto per me. Ma poco dopo lui scoppia a ridere e trascina nella sua risata anche me.

D-sai ti preferisco stronza che apatica.

A-e io preferisco passare la serata con te in un luna park di periferia che andare a una delle solite feste piene di gente impettita.

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Buongiorno a tutti e bentornati in questa storia.

Bene, vi devo delle spiegazioni. Molti di voi avete notato che non sono molto attiva su Wattpad ultimamente e avete ragione.

Ho intenzione di prendermi un periodo di pausa di un mese o due per pensare alla maturità.
Mi spiace tantissimo, mi mancherete tantissimo perché siete una delle poche cose che mi sta dando soddisfazione ultimamente ma al momento ho bisogno di non essere distratta.

Non è assolutamente un addio, continuerò la storia e tornerò a leggere le vostre perché è solo una pausa momentanea.

Questa settimana sarò ancora attiva e scrivevo what a joke! poi fino a luglio non lo so.

Faccio un riassunto della storia fino a questo punto.

Sebastian e Arianna erano grandi amici ma hanno litigato perché ci sono voci che dicono che la Red Bull ha fatto vincere lei, così lei decide di stroncare i rapporti con lui anche se non abbiamo la certezza che lui centri qualcosa o che la RB l'abbia davvero favorita.

Lei va in Mercedes e diventa amica di Hamilton ma lui fin da subito ci prova e ci riesce anche, ma lei cambia subito idea è preferisce prendere le distanze.

Nel frattempo diventa molto amica di Daniel che è sempre carino e disponibile. Grande amico o qualcosa di più?

Bene ragazze ci salutiamo domenica bene su waj e mentre per il momento vi chiedo solo di lasciarmi un commentino e qualche stellina carina

A🌺