41.Just a dream
Arianna guarda le gocce di pioggia correre sul vetro della finestra e chiedendosi quale arriverà al fondo per prima mentre sorride malinconica pensando che il giorno dopo il pubblico farà la stessa cosa con lei.
La pioggia non le dispiace e si è sempre divertita schivare le pozzanghere con il suo kart, ma questa volta sente la paura scorrerle nelle vene e forse le fa più paura la paura stessa che la pioggia.
A soli sedici anni Arianna Giordano correva in formula 4 e dominava il mondiale con il suo migliore amico, Sebastian Vettel.
In quel momento si trova proprio in Belgio con la famiglia del tedesco perché i suoi genitori non erano potuti andare con lei a causa del lavoro di suo padre.
Lei e Sebastian si conoscevano da così tanto tempo che anche le loro famiglie erano diventate amiche e collaboravano per far correre i ragazzi. Molte volte Sebastian era stato ospitato dai Giordano e questa volta i Vettel stanno restituendo il favore.
Arianna è estremamente indipendente ma l’angoscia che la sta soffocando le fa rimpiangere di non avere i genitori vicini. Vorrebbe parlare con qualcuno è distrarsi ma ormai è notte inoltrata e non vuole disturbare nessuno per una paura infondata.
La camomilla che si è preparata è ormai fredda eppure lei continua a soffiarci sopra mentre scruta la tempesta e prega che finisca in fretta.
Però quando un tuono squarcia la calma della serata e la fa balzare in aria per lo spavento, Arianna si rende conto che ha bisogno di aiuto e, visto che è confinata in quell'appartamento, deve trovarlo li.
Scende dal davanzale come un gatto ed esce dalla sua stanza cercando di fare meno rumore possibile per poi sgattagliolare fino alla camera di Sebastian.
Davanti alla porta chiusa desiste, è così orgogliosa che la sola idea di essere aiutata da lui la fa accapponare la pelle ma non è solo quello, Arianna vuole fargli una buona impressione.
Quest'ultimo pensiero è tanto stupido quanto folle. Lo conosce da una vita ed è il suo migliore amico, perché mai vuole fargli una buona impressione? Perché improvvisamente si sente ridicola nel suo pigiama di pile con gli orsetti?
Non riesce a spiegarselo per il momento così, quando l'ennesimo colpo di vento fa sbattere le finestre decide che non le importa e bussa a quella maledetta porta.
Il rumore delle sue nocche sul legno è appena udibile eppure dopo qualche secondo Sebastian le apre la porta.
Lei ormai è terrorizzata e quando lui apre la porta Arianna si prende un secondo per guardarlo: la barba accennata e le spalle robuste lo fanno sembrare un uomo mentre il pigiama di pile le ricorda che è ancora un ragazzo. Lui la guarda confuso con gli occhi ancora socchiusi di chi è appena stato svegliato e sta per chiederle cosa voglia da lui a quell'ora della notte ma lei non gli da il tempo fisico di farlo perché lo stringe in un abbraccio e nasconde il viso rigato dalla lacrime contro il suo petto.
Lui è inizialmente sorpreso dal comportamento dell’amica ma dopo un secondo d'esistazione la stringe ancora più forte e la fa entrare in camera sua per chiudere la porta.
S-ehi, va tutto bene. Ci sono io qui con te.
Le sussurra Sebastian accarezzandole i capelli e lasciandole dei soffici baci sulla fronte. Lei riesce finalmente a calmare il respiro e finalmente lo guarda negli occhi e si pente immediatamente di quella decisione perché l'ultima cosa che voleva era leggere nei suoi occhi è pena per lei.
Così si separa da lui a malincuore per recitare ancora la parte della dura anche se entrambi sanno che non serve più a nulla, si conoscono in modo così viscerale che nessuna finzione può mettersi fra di loro, nessuna bugia.
Sta per farfugliare qualche scusa e qualche frase fatta per giustificare il suo comportamento ma non appena sente di nuovo il rumore del tuono si rifugia di nuovo fra le braccia del tedesco, incapace di dire una parola.
Lui, che ha finalmente capito quale sia il problema, la abbraccia ancora più forte cullandola dolcemente mentre canticchia “Hey, Jude" dei Beatles e chiude gli occhi per godersi a pieno la sensazione del corpo dall’italiana premuto contro il suo.
S-non ti preoccupare, Io sono qui e non permetterò che ti capiti nulla.
Le sussurra Sebastian all'orecchio facendole il solletico con la barbetta incolta e lei, confortata dalle sue parole, finalmente si rilassa abbastanza da riuscire a parlargli, eppure non appena lo mette a fuoco si pente della sua scelta. Sebastian è davanti a lei, più bello di quanto sia mai stato e lei si sente assolutamente ridicola con il suo pigiama con gli orsetti e gli occhi rossi e gonfi.
A-scusa non dovevo venire a disturbarti, me ne vado.
Lei cerca di scappare, di impedire a se stessa di rendersi ancora più ridicola davanti a lui ma non riesce a fare neanche un passo senza che Sebastian la blocchi afferrandole la mano.
S-non te ne vai se prima non mi dici cosa succede. Di cosa hai paura?
Le chiede Sebastian guardandola dritto negli occhi e lei che è governata dalla paura non riesce a fare altro che lasciare un respiro strozzato prima di sedersi sul letto di Sebastian seguita a ruota dal ragazzo che le passa un braccio intorno alle spalle.
A-ho paura di tutto Sebbi, di tutto. Ho paura di non essere abbastanza forte o abbastanza veloce, ho paura di perdere e di conseguenza di dover rinunciare a tutto questo. Ho paura di deludere le persone che hanno creduto in me e hanno fatto dei sacrifici per farmi arrivare fino a qui, ma soprattutto ho paura di deludere me stessa e di scoprire che le persone che dicevano che non ce l'avrei mai fatta avevano ragione. Ho paura di essere qui con te di notte, ho paura che tu capisca quanto sei straordinario e che ti stanchi di me e sono terrorizzata da quello che provo per te.
Gli risponde lei tutto d’un fiato, non trovando il coraggio di guardarlo in faccia dopo essersi messa a nudo.
Lui ha ascoltato ogni singola parola. Sa che dovrebbe consolarla e aiutarla a combattere le sue insicurezze ma l'unica parte del discorso che ha davvero attirato la sua attenzione è stata l'ultima. Arianna nutre dei sentimenti per lui? Davvero era così facile?
Sebastian aveva passati gli ultimi anni della sua vita a soffocare i propri sentimenti per l'italiana che con il tempo crescevano l'intensità. Si era convinto di farlo per il bene di Arianna, per non distrarla dalle competizioni, solo perché era troppo spaventato di essere rifiutato e di perdere anche l'amicizia che li legava.
Ma lei è li di notte in camera sua e non gli importa se è in pessime condizioni, se ha pianto per ore e se indossa uno stupido pigiama con gli orsetti perché ai suoi occhi non è mai stata più bella.
Con le sue parole che gli rimbombano nelle orecchie e le pupille dilatate sfiora con i polpastrelli il viso di Arianna e le sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Si avvicina pericolosamente al suo viso, le sfiora il naso con il suo e appoggia la fronte contro quella della ragazza; sente il respiro della ragazza pesante quanto il suo e non può che sorriderne.
La pioggia continua a battere copiosa contro il vetro della finestra e si sente il rumore di un altro tuono ma questa volta la ragazza non si muove, ha atteso così tanto tempo di essere così vicina a Sebastian che non rovinerà il momento per nulla al mondo.
Rimangono così vicini per un tempo che sembra infinito mentre Sebastian conta i respiri di Arianna per calmarsi e trovare il coraggio di fare quello che entrambi stanno aspettando.
Lei chiude gli occhi d'istinto, chiedendosi se quello sia il modo giusto di aspettare un bacio e si pente di non essersi mai documentata sull’argomento come tutte le sue amiche.
I due ragazzi sono più vicini di quanto non siano mai stati tanto che Sebastian può vedere le lentiggini sul naso della ragazza.
Con il polpastrello traccia una linea immaginaria che collega la sua fronte, il naso e le labbra morbide che vorrebbe tanto baciare eppure davanti al suo oggetto del desiderio esita e non riesce a trovare il coraggio necessario per fare l'ultimo passo.
L’italiana, da sempre la più impulsiva fra i due, riapre gli occhi solo per costatare che anche in quelli blu del tedesco bruci lo stesso desiderio che prova lei e colma lo spazio fra loro due, sfiorando le labbra di Sebastian.
E la pioggia continua a bussare contro la loro finestra mentre i due ragazzi si baciano in silenzio imbarazzati e confusi, ma follemente felici.
È solo questione di attimi prima che l'imbarazzo diventi passione e la confusione curiosità. Il bacio diventa sempre più profondo e bagnato e le loro mani sempre più vogliose di scoprirsi e conoscersi meglio. La ragazza interrompe il bacio solo per iniziare a lasciare una linea di baci roventi lungo il collo di Sebastian che, incoraggiato dall'impulsività della ragazza, si lascia andare di più e accarezza la schiena della ragazza finché non le stringe le natiche con timidezza.
Il piccolo gemito che sfugge alla ragazza è l'ultimo invito che serviva al ragazzo per sciogliersi completamente. In poco tempo le è sopra e tiene con i gomiti per non pesarle e l'unica cosa che riesce a pensare e a quanto sia bella con le labbra arrossate e i gli occhi vivi e desiderosi.
Poco tempo dopo la maglia con gli orsetti della ragazza è sul pavimento del seguita a ruota da quella del ragazzo, Sebastian continua a baciarle le labbra mentre le accarezza il seno nudo e gioca con il suo capezzolo già turgido. La ragazza ha le mani nei capelli biondi del ragazzo ed esercita una leggera pressione verso il basso per fargli capire che può osare di più.
Guidato da lei il ragazzo interrompe il bacio e scende lungo il suo torace lasciandole dei piccoli baci finché non raggiunge il suo seno destro che saggia con dolcezza mente con la mano accarezza il sinistro.
La ragazza geme sommessamente ma allo stesso tempo vuole ricambiare e dare a Sebastian lo stesso piacere che lui sta dando a lei. Con la mano timida gli accarezza il petto, gli addominali e si ferma appena sente l'elastico dei boxer, il ragazzo smette di baciare il suo seno solo per lasciare un gemito gutturale e guardala negli occhi per pregarla di continuare quel dolce supplizio.
Arianna continua ad accarezzargli il basso ventre finché, implorata dai suoi occhi azzurri, trova il coraggio di sfiorargli l’intimità con la mano timida. Sebastian chiude gli occhi e si lascia scappare un altro gemito prima di nascondere il viso contro il collo dell’Italiana e abbracciarla stretta.
Lei interrompe quella lenta tortura e comincia ad accarezzargli la schiena non potendo non notare la sua tensione.
A-sebbi devi rilassarti.
Gli sussurra la ragazza usando quel soprannome che usava spesso quando erano bambini, lo sente ridere contro la sua pelle prima che lui le lasci un leggero bacio a stampo.
S-facile vero?
Le chiede ironicamente lui con un mezzo sorriso e il sopracciglio biondo sollevato.
A-si è facile, sono solo io.
Gli risponde Arianna accarezzandogli le guance con i polpastrelli.
S-è questo che lo rende difficile, sono con te che sei mezza nuda nel mio letto. So che se mi rilasso non riuscirò a fermarmi.
Le confessa Sebastian abbracciandola ancora più stretta, tanto che la sente ridere leggera dopo aver sentito le sue parole.
A-io non ti sto chiedendo di fermarti.
Lui la guarda con gli occhi sbarrati e la bocca aperta in attesa di ulteriori informazioni che non tardano ad arrivare.
A-Sebastian, fai l’amore con me.
Quella che dovrebbe essere una proposta assume i toni di un ordine, un ordine che Sebastian non vede l'ora di eseguire.
Si china a baciare la ragazza che prende il gesto come una risposta affermativa. Lui la culla fra le sue braccia senza fretta ed entrambi si prendono il tempo necessario per conoscersi come non si erano mai conosciuti prima.
È solo questione di tempo prima che gli ultimi vestiti siano sul pavimento e i due ragazzi si guardano negli occhi profondamente, nudi e messi a nudo.
S-è ora che me lo devi dire Ari.
Le dice il ragazzo, lasciando trasparire una maturità che non pensava di avere
A-cosa devo dirti?
Chiede la ragazza con un mezzo sorriso, felice di essere fra le sue braccia ma spaventata.
S-che mi ami e che desideri che la tua prima volta sia con me.
La ragazza è senza parole e si alza quel poco che basta per baciare le labbra del suo ragazzo.
A-sebbi, ti amo da non so neanche quanto tempo e non voglio nessun altro che te.
Il ragazzo spalanca gli occhi a quelle parole e bacia di nuovo la ragazza non riuscendo a credere a quanto sia fortunato ad averla nella sua vita.
La pioggia continua a scendere copiosa mentre i due ragazzi si danno piacere fondendosi insieme in un'unica cosa, come sono sempre stati e come saranno sempre.
È quasi l'alba quando il ragazzo si sdraia vicino a lei senza fiato ma pienamente soddisfatto e la attira a se per farle appoggiare la testa contro il suo petto che si alza e si abbassa troppo velocemente.
La ragazza lo abbraccia stretto e può ancora vedere il viso del ragazzo attraverso le sue palpebre socchiuse per il sonno e per l’orgasmo che l'ha appena scossa.
E mentre lui le lascia un bacio sulla fronte lei pensa che non potrà mai amare nessuno che non sia Sebastian Vettel
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Riesco ancora a sentire il torace di Sebastian che si alza e si abbassa a ritmo regolare sotto la mia guancia quando il primo raggio di sole mi fa svegliare.
Dopo aver goduto ancora un po' della vicinanza dei nostri corpi ho deciso di aprire gli occhi per scrutare il suo viso addormentato e non appena l'ho fatto ho dovuto trattenere un urlo.
Al mio fianco non c'era Sebastian, ma Daniel.
Il mio fidanzato era Daniel e non Sebastian e io avevo appena sognato di fare l'amore con quest’ultimo.
Mi stropiccio gli occhi assonati per cercare di chiarirmi le idee ma vengo distratta dal tintinnio dei ciondoli del mio bracciale, il bracciale che Sebastian mi ha regalato quando ho vinto il mio primo titolo mondiale a cui ho aggiunto i vari ciondoli che mi sono stati fatti recapitare durante i weekend di gara.
Sfioro il numero uno e la monoposto con le nostre iniziali incise, la coppa dorata, il lucchetto e la chiave, il brillante e il piccolo aereo che ho trovato in Ungheria.
Anche se non so ancora chi mi regali i ciondoli sono arrivata alla conclusione che voglia veicolare un messaggio.
In Ungheria mi ero convinta che l'aereo fosse un invito a partire e a prendermi una pausa da quel caos che è la mia vita seguendo Daniel qua ma ora ho i miei dubbi.
Aerei. Noi viviamo in aereo, costantemente in viaggio fra una nazione e l'altra eppure non è solo questo. Ogni viaggio è un salto nel vuoto, una possibilità per screscere e per vivere il futuro.
Futuro. Non ho mai pensato troppi al futuro, terribilmente spaventata dal presente che vivo, eppure adesso mi sembra di vitale importanza. Cos'è il futuro? Il contrario del passato? Si può andare e crescere senza lasciare andare il proprio passato?
No, realizzo aprendo gli occhi di scatto, non posso crescere e diventare migliore se continuo a tormentarmi sul mio passato.
L'aereo è simbolo di un nuovo viaggio, di una nuova vita.
Il pensiero corre a Sebastian e sento un strano dolore al petto quando realizzo che non so dove sia, ne cosa stia facendo. Sebastian che ho abbandonato perché ho creduto a delle voci che non so neanche se sono attendibili.
No, non l'ho fatto solo per quello.
Per quanto la mancanza di Sebastian mi stia logorando dentro so che è stata la cosa giusta da fare, per capire il mio valore dovevo confrontarmi con altre persone e imparare a cavarmela da sola se no non saprò mai se quelle voci sono vere o meno.
Mi paralizzo non appena sento Daniel muoversi al mio fianco terrorizzata al pensiero che si possa svegliare, non sono assolutamente pronta a un confronto con lui. Mi rilasso non appena lo sento russare leggermente e mi alzo dal letto attenta a non svegliarlo.
Proseguo verso la cucina in punta di piedi per prepararmi una camomilla e mi sento ancora peggio quando realizzo che stavo bevendo camomilla anche nel mio sogno.
Ho appena messo la bustina nell'acqua calda quando sento la porta che si apre rivelando Grace in vestaglia.
G-oh ciao Arianna. Mattiniera anche tu?
A-no in realtà ho solo fatto un brutto sogno.
E non riesco a nascondere un sorriso quando penso che quel sogno non fosse brutto per nulla.
G-ne vuoi parlare?
A-no scusami, sono ancora troppo scossa.
Le dico non riuscendo a guardarla negli occhi mentre le passo una tazza fumante.
G-sai, tu e Daniel avete una cosa in comune. Non sapete mentire.
Per poco la camomilla non mi va di traverso. Ho passato tutte le vacanze a mentire e l'idea di essere stata scoperta mi fa venire voglia di scappare su un’isola e non farmi mai più trovare.
A-fortuna che non debba mentire allora.
Mento di nuovo, cercando di affogarmi con la camomilla.
G-bella anche questa. Tu e mio figlio non state insieme.
Beh tecnicamente questa piccola
parte dopo ieri sera è vera.
A-ma certo che stiamo insieme!
Esclamo con una voce troppo acuta per essere credibile.
G-Senti, io sono sua madre e non c'è modo che lui mi nasconda qualcosa. Non so cosa stiate facendo e non mi interessa neanche ma ascoltami bene. Tu non farai soffrire mio figlio.
A-Sembra che a tuo figlio non importi molto di soffrire.
Le sue parole mi ronzano ancora in testa. Con lui ero stata sincera, gli avevo detto che non ero sicura di nulla e che lo avrei fatto soffrire ma lui era pronto a prendersi il rischio. Ero sicura che mi fosse passata l’infatuazione per Sebastian e che fossi pronta per iniziare una nuova vita con Daniel ma il mio sogno mi aveva riportata alla realtà.
G-perché farebbe di tutto pur di stare con te. Però tu adesso devi permettermi che non farai del male a mio figlio, promettimi che non ferirai Daniel.
Deglutisco rumorosamente mentre la guardo negli occhi, gli stessi occhi scuri di Daniel e annuisco leggermente.
A-te lo prometto.
E dallo sguardo che mi lancia capisco perfettamente che non crede neanche a questa bugia.
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Ho scritto un capitolone quindi non vi annoio scrivendo molto nell'angolo autrice.
Arianna pensa di essere riuscita ad andare oltre e ad aver superato l'amore per Sebastian ma lui le torna in sogno. Ha iniziato a capire che i suoi ciondoli coiveicolano un messaggio.
Quale sarà? Chi glieli regala?
Se il capitolo vi è piaciuto vi invito a lasciare una stellina così mi fate felice e io scrivo di più.
Ci vediamo fra due settimane con il prossimo capitolo, mentre se volete chiacchierare con me durante la quarantena mi trovate su instagram con: what_a_joke55.
A🌺
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