Un foglio nero, ripiegato su se stesso, spiccava tra il diario e l’astuccio di Lucy, la quale, tremante, tendeva due dita e afferrava il dono di Nicholas, colpevole di emettere un dolce, e pungente, profumo di rosa in fiore.

<<Ma cosa…>> Sussurrò la ragazza mentre apriva il biglietto e leggeva le poche righe, scritte in bianco, che solcavano la superficie liscia del foglio.

“Invito ufficiale alla serata di apertura del locale notturno Bloody Mary” recitava il biglietto “Recarsi al luogo e al giorno prestabiliti e comunicati in seguito a questa frase” continuava l’invito, che mostrava l’indirizzo già conosciuto a Lucy, visto che era quello di una fabbrica abbandonata abbastanza famosa di New York, teatro di efferati omicidi. “Saremo onorati di ospitarvi del nostro nuovo pub. Firmato Laurent e Elise Nightwalker.” Concludeva il foglietto, senza aggiungere nemmeno il modo in cui ci si doveva vestire.

“E ora…?” Pensò Lucy confusa… “L’invito è per le undici di sabato prossimo… E soprattutto ha come ritrovo la vecchia fabbrica Hammer… mamma non mi lascerà andare…  e non è che io muoia dalla voglia di parteciparvi…” Ammise con un brivito mentre lasciava cadere la cartella a terra e abbracciava il cuscino del divano.
<<Però….>> Aggiunse ad alta voce <<Il mio sesto senso>> “E la mia voglia di vedere Nicholas a quella festa” <<Mi suggeriscono di andarci… e sarei una pazza a non approfittare di questa opportunità>> Concluse  Lucy, mentre si mordeva il labbro, e si passava una mano nei capelli mentre cecava una scusa buona per gabbare sua madre.

<<Tesoro, sono a casa.>> Disse sua madre con voce strascicata appena mise piede nel soggiorno. <<Hai preparato qualcosa di buono?>> Aggiunse speranzosa mentre raggiungeva la figlia in cucina, e le schioccava un bacio a stampo sulla guancia.
<<Ovviamente>> Sorrise affabile Lucy, che aveva intenzione di ammorbidire sua madre con il buon cibo <<Oggi si mangia pizza>> Annunciò mentre metteva la teglia nel forno elettrico.

<<Allora… com’è andato il rientro?>> Chiese sua madre con metà trancio in bocca
<<Orribile>> Sospirò Lucy <<Perciò per tirarmi su avrei bisogno di un favoruccio>> Aggiunse tutto d’un fiato la ragazza, coronando il tutto con un sorriso a trentadue denti.

La madre la guardò sospettosa, subodorando una possibile richiesta che avrebbe portato ad una discussione. <<Che intendi?>> Chiese con gli occhi ridotti a due fessure.

“Ecco… ci siamo, o la va o la spacca” pensò Lucy <<Volevo chiederti se sabato posso stare a dormire da Alix>> Rispose la ragazza, che esternamente poteva anche sembrare tranquilla, ma internamente stava pregando in giapponese per la riuscita del suo piano.

<<Tutto qui?>> Disse sollevata la madre <<Pensavo chissà cosa…>> Ridacchiò Annabeth <<Hai il mio permesso>> Concluse mentre con un sorriso mangiava la sua pizza, e inconsciamente rendeva sua figlia più felice di quanto lo era mai stata.

“Che posto del cavolo per costruire un locale” Si lamentò Lucy mentre si rotolava nel letto, e si metteva a pancia in giù abbracciata al cuscino.

“La fabbrica Hammer… all’epoca ha terrorizzato New York” si sforzò di ricordare la ragazza, che osservava le ombre della sua stanza. ”Quaranta omicidi accertati.. le vittime furono ritrovate in stato pietoso, letteralmente maciullate e con le gole tagliate… e stranamente pure completamente dissanguate” pensò la ragazza mentre rivedeva mentalmente le immagini del telegiornale di quasi quattro anni fa, e rabbrividiva abbracciata a Sheol, il suo draghetto-pupazzo completamente nero. “E io sto per andarci. A mezzanotte. Da sola. Senza che mia madre lo sappia…. E da quando sarei diventata così intelligente e piena di buon senso…?" Pensò la ragazza prima di addormentarsi, e ritornare in una foresta di sua conoscenza.

*Spazio autrice*
Come promesso... eccomi qui una seconda volta c': spero che questi due capitoli vi siano piaciuti
Buon sabato sera
Shiro_hebi
P.s. grazie per le 100 e passa visualizzazioni, non avrei mai pensato di raggiungere un traguardo del genere.. c':