Lucy rimase a fissare il vuoto per un minuto buono, il tempo per metabolizzare che tutto quello che aveva sognato non era reale, e che lei non aveva scampato una decapitazione per un soffio.
Voltando lentamente la testa di lato sbirciò i numeri luminosi sul display della radiosveglia, posizionata sul comodino affianco al letto matrimoniale.
"Le 6:30" pensò la ragazza "Buon primo giorno di scuola, Lucy"
Di malavoglia calciò via le coperte, zuppe di sudore.
<<Odio fare degli incubi...>> sussurrò mentre si stropicciava gli occhi e si alzava, dirigendosi verso il suo piccolo bagno personale.

<<La doccia non ho il tempo di farla...>> disse con una smorfia sul viso, tenendo ancora gli occhi semichiusi.
<<Quindi direi che mi devo accontentare di un po' di acqua gelata e del deodorante... viva la vita>> aggiunse con uno sbuffo.
Dopo essersi rinfrescata il corpo e la faccia ebbe il coraggio di aprire completamente gli occhi.
<<E questa?!>> Disse con una sfumatura di panico nella voce, mentre era aggrappata con una mano al bordo del lavandino.
La seconda, infatti, era occupata a sfiorare la ciocca sinistra di capelli, che solitamente le incorniciata un lato del viso, che si ritrovava tranciata a metà rispetto alla sua solita lunghezza.
<<O mio Dio...>> sussurrò <<Che cosa significa...?>>
La ragazza, che si era messa un pigiama pulito, uscì dal bagno, e a tentoni cercò l'interruttore della luce, che appena accesa le trafisse gli occhi.
<<Nulla...>> disse osservando il pavimento e il letto disfatto.
<<Dei miei capelli tagliati nessuna traccia...>> mugolò spaventata appoggiando una mano sulla maniglia di camera sua, preparandosi psicologicamente ad affrontare le domande di sua mamma.

<<Buon giorno tes->> disse sua mamma appena Lucy entrò in cucina.
<<Che hai fatto ai tuoi bellissimi capelli?!>> Un grido di collera invase la piccola stanza.
<<Mamma... Io...>> Cercò di spiegare la ragazza mentre pensava ad una scusa decente per non sembrare pazza.
<<Quello stupido taglio mette in mostra... il tuo tatuaggio>> disse con una smorfia Annabeth Thorn, alludendo alla piccola stella nera presente sull'esile collo della figlia, di solito accuratamente nascosta da una massa di capelli mossi color castano chiaro.
Lucy, che aveva avuto un lampo di genio, disse << avevo una cicca nei capelli...>> ammise sperando che sua mamma ci cascasse <<Perciò...>>
La madre le lanciò un occhiata esasperata e si arrese, tornando alle uova al tegamino che bruciavano in una padella sul gas.
<<Ecco perché hai urlato stamane... Comunque i tuoi vestiti sono sul divano>> disse alla figlia rimanendo di spalle.
<<Arrivo subito, allora>> Lucy dando un' occhiata nervosa alla mamma si diresse in soggiorno, dove indossò la divisa scolastica, composta da camicia, cravatta e gonna a quadri.
<<Sempre più corta...>> ammise sbuffando mentre cercava di abbassare il tessuto e farlo arrivare a metà coscia.

<<Muoviti o farai tardi>> la esortò sua madre dalla cucina, mentre le poggiava un toast alla marmellata su un piatto.
<<E le uova...?>> chiese Lucy con il sorriso sulle labbra.
<<Ehm...>> Disse sua mamma mentre faceva roteare gli occhi, che si posarono sul grande orologio a muro.
<<Ma sono le 7:30, muoviti!>> Disse con voce allarmata.
Lucy, di rimando, ingoiò la sua misera colazione, diede un bacio a sua madre e, affermando la cartella all'ultimo momento uscì di casa, pronta ad affrontare l'inferno.

*spazio scrittice*
Allora.. devo citare Lily, che mi ha fatto questa magnifica copertina c': ieri mi sono dimenticata e ho rischiato di morire cruciata.. quindi grazie Lily ♡
Questo è il primo capitolo.. e spero che vi piaccia, ora vi saluto che vado a preparare la cartella *piange sommessamente*
Ciao ciao
Shiro_hebi