La mattina seguente quando mi svegliai, notai Anthony intento a osservarmi, probabilmente mi stava guardando dormire da un po'.
« Buongiorno dolcezza.»
Esclamò lui dolcemente, dandomi un bacio.
« Buongiorno a te, amore.»
Biascicai di rimando, alzandomi leggermente per mettere la mia testa sulla sua spalla, mentre strinsi a me il lenzuolo.
« Lo sai che ti preferisco senza? »
Ammiccò lui facendomi arrossire al pensiero di stanotte, mentre osservai il suo petto, sul quale vi era sempre stato il marchio del branco ovvero una luna con all'interno un fiocco di neve,  invece adesso era cambiato completamente, guardai quello della mia spalla e sorrisi, erano identici. Sullo sfondo di una luna rossa, vi erano una fiamma arancione e una blu, al loro interno la silhouette di un lupo nero, forse intento a ululare, e di un pipistrello che che lo fissava .

« Stasera rivedrai il tuo branco, contenta?»
Chiese Anthony facendomi sobbalzare, lui notò cosa stessi guardando e rise leggermente.
« Mi piace.»
Ammise contento, osservando il marchio del branco che presto si sarebbe formato e sorrisi maliziosa.
« A me piaci tu, ma dovremmo seriamente andare altrimenti Teo potrebbe uccidermi.»
Esclamai scivolando lentamente fuori dal letto, per poi afferrare l'intimo e dei vestiti puliti, dopodiché raccolsi i panni lasciati qua e là nella stanza mentre Anthony si alzò, seppur poco contento, e si vestì. In bagno mi legai i capelli e la maglia monospalla lasciava intravedere perfettamente il marchio. Scossi il capo e uscì dalla stanza, in cerca di Gerard. Guardai l'orologio appeso al muro vicino alle scale, erano le otto e mezza, sapevo che quella strana calma non sarebbe durata a lungo.

Infatti, quando entrai in sala da pranzo qualcuno, notando il marchio sulla mia spalla, iniziò subito a fare il passa parola, tutti si voltarono a guardarmi. Fu strano, perché fra la sorpresa e lo stupore scorgevo sentimenti contrastanti, felicità e orgoglio, mi sorpresero molto, ma più di tutti fu l'abbraccio totalmente inaspettato che mi diedero i genitori di Anthony a farmi imbarazzare. Dopo colazione presi Teo con me, ci sedemmo a terra, sotto l'ombra di un grande faggio, dopodiché usai il mio potere per creare tutto intorno a noi l’immagine di un cerchio di fuoco, Teo sospirò tentando di calmare il battito accelerato, continuò a guardarmi negli occhi, mentre tentava di infondere coraggio al suo lupo interiore, con scarsi risultati. Sarebbe stato molto difficile, ma quantomeno doveva riuscire a controllarlo. Creai una fiamma sulle mie mani, gli chiesi di provare a darle una forma, lui si concentrò quasi a formare una palla che esplose propagandosi per terra.
« Non indietreggiare, devi respingerlo. Non temere, ci sono io con te.»
Esclamai, mentre guardai il fuoco propagarsi e cercai di limitare il raggio, costringendolo ad avvicinarsi a Teo. Lui sospirò, alzò una mano che iniziò a curvare e rimasi colpita quando funzionò. Solo pochi vampiri  erano in grado di controllare, con tanta maestria il fuoco. Mi ritrovai a deglutire, mentre spinsi il fuoco verso Teo, il quale senza comprenderlo si scontrò con la mia volontà. Quando vidi quanto fosse affaticato, feci svanire il fuoco.
« Prova a generarlo tu, adesso.»
Quando lo fece, Gerard mi toccò la spalla, facendomi completamente spaventare e mi voltai minacciosa verso di lui, mentre egli indietreggiò. Teo sorrise per poi ricomporsi, quando Gerard ed io lo guardammo cercando spiegargli che adesso fosse in possesso del "sangue blu". Interrompemmo l'allenamento per andare a pranzo, mentre cercai di ritrovare Gerard e gli altri per avvisarli della partenza subito dopo pranzo, ma fui interrotta da mia sorella.

“Abbiamo un grossissimo problema, perché solo così riesco a definirlo, da risolvere”
“Che succede?”
“I licantropi hanno attaccato i vampiri, sono conciati male, noi ci stiamo dirigendo lì, a casa, sono rimasti tutti i vampiri in attesa del tuo ritorno,  gli anziani a protezione dei cuccioli."
"Arrivo."
« Gerard, dobbiamo andare immediatamente!»
«Giá, sua maestà me l'ha detto. Ada tu…»
« Vengo con voi.»
« Akane che succede? »
Chiese Teo preoccupato mentre Anthony e Sharon si avvicinarono a noi, probabilmente attirati dall'agitazione evidente sui nostri volti.
« I licantropi hanno attaccato i vampiri, il mio branco si sta già dirigendo là, mentre i vampiri ci stanno aspettando.»
« Vieni.»
Esclamò la Luna trascinandomi letteralmente in sala pranzo, per poi avvicinarsi a Dominic che si alzò richiamando l'attenzione dell'intero branco. Non ero affatto tranquilla, le emozioni contrastanti di Anthony non mi permettevano di concentrarmi.

«  Vi prego di ascoltarmi. Siamo venuti a conoscenza che i licantropi hanno attaccato i vampiri, lo so,  non andate molto d'accordo, ma saranno presto parte della famiglia, per questo, vi chiedo di appianare le nostre divergenze e combattere!  Chi è con me?»
Esclamò l'Alpha, mentre nella sala cadde un silenzio imbarazzante, si alzarono solo Teo e i ragazzi che ricordavo di aver curato con le loro Streghe. Strinsi la mano ad Anthony, sentivo chiaramente le sue emozioni contrastanti combattere fra loro per tentare di prevalere.
« Vengo anche io con voi.»
Esclamò a quel punto un bambino, alzandosi e andando incontro a Dominic, il quale immediatamente gli rispose negativamente, in quanto fosse troppo pericoloso. Ma l'indignazione e il malcontento sparirono, lasciando spazio ad un moto di rabbia che mi portò a guardare la donna che lo stava causando  Si alzò nello stupore generale, avanzò decisa, i suoi passi rimbombavano nella sala in cui il silenzio era a dir poco imbarazzante. Ella arrivò, guardando negli occhi la Luna e l'Alpha, per poi guardare Anthony e Chris, si scusò per l'intera situazione e chiese se potesse liberamente dire due parole, stupendo l'attuale capo.
« Forse le mie parole risulteranno aspre e dure, ma non mi importa in questo momento, sono infuriata e disapprovo il vostro comportamento.
Come osate?!  Come osiamo?! Ci definiamo un branco ma in questo momento sembriamo più un gruppo di licantropi, che sangue di lupo! Il branco appoggia sempre il proprio Alpha e protegge la sua Luna! In questo momento noi non stiamo appoggiando Anthony, il nostro futuro Alpha colui che, in mancanza dei suoi genitori, si è sempre fatto carico di grandi responsabilità. Stiamo facendo una pessima figura dinanzi alla nostra futura Luna. In questo momento la Luna e l'attuale Alpha, hanno tutto il diritto di vergognarsi di noi. In questo momento siamo tutto, tranne che un branco! Lo comprendo, anch'io ho commesso i miei errori.
Ho giudicato male Akane, lasciandomi guidare dai pregiudizi, però sono tornata sui miei passi. Vi prego non fate anche voi lo stesso sbaglio! Non è questo…non è questo il branco in cui sono cresciuta,  nel quale speravo di crescere mio figlio.»
Esclamò iraconda la donna, mentre molte lacrime iniziarono una ad una a sgorgare dai suoi occhi. Fu Anthony ad avvicinarsi a lei e a tentare di consolarla, mentre Sharon si avvicinò a loro.

« Se questo comportamento è derivato dal fatto che Akane è per metà vampiro, se ciò che dice questa donna fosse vero, allora vuol dire che io e mio marito abbiamo fallito, evidentemente non ci siamo impegnati a sufficienza per evitare che potesse accadere questo. Spero solo che mio figlio e la sua compagna, possano riuscire a creare un branco che si possa veramente definire tale.»
Mi morsi un labbro, dentro me avvertivo sentimenti contrastanti, una parte di me si sentiva colpevole per quella situazione, avrei voluto difenderli, l'altra invece era quella coscienziosa che mi imponeva di restare ferma perché il branco era come un bambino, e se veniva sempre difeso cresceva nel vizio e nella maleducazione. Sapevo perfettamente come si sentissero ora che qualcuno li aveva messi dinanzi alla nuda e cruda verità.
« Il "Branco" di Akane, ha perso il suo Alpha e molte altre vite a causa dei vampiri, nonostante ciò, lo stesso è accorso in loro soccorso. Perché noi esitiamo? Vampiri o no, si tratta della famiglia di Akane, a lei devo la vita del mio  compagno, per questo che non esiterò mai a seguirla. E in questo caso non si tratta solo di scendere in campo accanto ai vampiri e ai Moonfire, ma di seguire il nostro Alpha e la nostra Luna in battaglia, dando la vita per loro, se fosse necessario. Evidentemente voi non siete in grado di distinguere che ciò che conta davvero, non è la specie ma l'indole di una persona. Sono stata zitta finora, Akane ha sopportato i mormorii alle sue spalle, il vostro trattamento "ad honorem" senza che effettivamente avesse fatto nulla. Non ha mai fatto pesare né a me né alla mia famiglia, questo vostro atteggiamento. Lo dimostra il fatto che, quando mio padre tentò di opporsi perché immaginava come avreste reagito, fu pronta a farsi da parte poiché non voleva dividere la nostra famiglia. Non merita affatto tutto ciò! Ora dopo questo discorso, chi è con noi?»
Affermò decisa e determinata Chris per poi urlare l'ultima frase che, portò i lupi feriti palesemente nell'orgoglio, ad alzarsi contemporaneamente.
« Io…io non so veramente come ringraziarvi »
Esclamai commossa dal loro gesto, mentre Anthony mi ricordò, che non ci fosse altro tempo da perdere.