Sono passati nove mesi da quando Anthony mi chiese di sposarlo, nel frattempo sono cambiate molte cose. Mia sorella ha da poco dato alla luce una bellissima bambina, che giaceva addormentata nella culla, per la gioia del padre che nonostante agognasse un maschietto, era comunque al settimo cielo. Per il matrimonio decisero di attendere ancora qualche anno. Guardai il vestito appeso nell'armadio, domani sarà il grande giorno, io non sto più nella pelle. Era da una settimana che io ed Harry non ci incontravamo, infatti decise di tornare alla casa branco per passare del tempo con la sua famiglia. Il pianto di Selene mi risuonò nei miei pensieri. La presi in braccio ed iniziai lentamente a cullarla cercando di calmarla, cosa che mi riuscì quasi immediatamente.  La prima volta che la presi in braccio, temevo il contatto con lei, per paura di poterle fare del male. Invece adesso ero molto più sicura. Guardai l'orologio, segnava le dieci meno un quarto, visto l’orario avvertivo il bisogno di dormire. Presi dei cuscini e avvicinai la culla al letto, mi misi a dormire sul lato che solitamente utilizzava Anthony.

Il mattino mi alzai presto, non dormì bene a causa dell'ansia, improvvisamente qualcuno bussò insistentemente alla porta. Aprii ritrovandomi mia sorella con lo sguardo preoccupato, era perfettamente consapevole che Selene stesse ancora dormendo, quindi, per quale la vidi così turbata?
«Sei ancora in queste condizioni?  Muoviti altrimenti faremo tardi!»
Esclamò, piombando nella mia stanza e iniziando a farmi foto in camicia da notte, io sospirai rassegnata al non poter più tornare a letto. Iniziai lentamente a prepararmi, dopo essermi truccata, chiesi aiuto a Shine per indossare il pomposo abito completamente bianco dal corpetto a forma di cuore. Non amavo essere molto appariscente, per questo optati per qualcosa di semplice. Mi feci sistemare i capelli da mia sorella, in quanto alcuni boccoli decisero di scendere. Dopodiché la aiutai a sistemarsi e pazientemente aspettano che Selene si svegliasse per poterla cambiare d’abito. Le mie damigelle sarebbero state Selene accompagnata da mia sorella, Stephan e Kira. Invece Diego sarebbe stato il  paggetto. In questo esatto momento Harry e i nonni si stavano occupando dei loro nipoti. Durante questi nove mesi portammo avanti molte pratiche  così da rendere ufficiale l’adozione di Stephan, Kira e Diego, i qauli adesso possiamo definire a tutti gli effetti i nostri bambini, anche se effettivamente li abbiamo sempre amati come se fossero nostri. Questa fu una motivazione che fece ritardare il creare una  stabilità di governo. La nostra famiglia è sempre stata numerosa, adesso avvertivo la mancanza del mio vecchio stile di vita e del mio branco.

Quando fummo pronte uscimmo,  il nonno ci attendeva elegantemente nel suo abito nero. Gerard mi disse che quello fu il suo più grande rimorso, il non aver accompagnato mia madre all'altare il giorno delle sue nozze. Ciò mi spinse a chiedergli di farlo. In realtà avrei preferito fosse Louis, ma lui si rifiutò categoricamente. Quando arrivammo presso la piazza con il Duomo più vasto, dedicato alla Luna di Diamante, mi fermai difronte all'ampio ed elevato edificio in stile gotico e sospirai.
« Ansiosa? Devo chiedertelo, hai qualche ripensamento? Non sei obbligata, anzi io sarò accanto a te qualsiasi cosa tu decida di fare.»
Mi chiese il nonno, osservandomi mentre io gli sorrisi con il bouquet di rose rosse tra le mani.
«Assolutamente no, semplicemente non immaginavo che sarei arrivata sino a qui. Anzi in realtà, non immaginavo nemmeno lontanamente di poter incontrare Anthony.»
Esclamai, mentre lui mi rassicurò, dopodiché mossi il primo passo. Sorrisi, mentre la marcia nuziale risuonò nell'ampia sala, la navata centrale divideva le altre quattro laterali, le quali erano colme di gente. Ad ogni passo ripensavo a ciò che abbiamo vissuto insieme, alle risate e ai dolci momenti indimenticabili, augurandomi che da questo momento in poi le nostre vite si potessero tingere di un nuovo colore. Quando giunsi vicino ad Anthony ci guardammo, mentre io lo presi per mano e aspettammo che la sacerdotessa iniziasse a pronunciare le parole della funzione religiosa. Finalmente giunse il momento tanto atteso. Anthony incrociò le braccia, porgendo le mani coi i palmi rivolti verso l'alto, io misi le mie mani sulle sue, sempre incrociate, formando così il simbolo dell'infinito. L'ansia era tangibile.
I nostri sguardi si incrociarono ancora una volta.
« Noi promettiamo di amarci fedelmente, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di sostenerci l’un l’altro tutti i giorni della nostra vita.»
Provammo a pronunciare quelle parole innumerevoli volte, poiché, riuscire a farlo all'unisono fu la cosa, più complicata che avessi provato a fare. Esserci finalmente riuscita al primo tentativo, fu una bellissima soddisfazione. Quando la sacerdotessa chiese chi volesse esprimere opinione contraria a questo matrimonio, si formò un silenzio imbarazzante al che seguì il fatidico, “Adesso, puoi baciare la sposa”.
Anthony alzò il mio velo, sollevò il mio mento avvicinandosi a me, avanzai lentamente facendo scontrare le nostre labbra ancora una volta. Dopo la cerimonia fummo letteralmente assaliti dai nostri familiari, il che mi fece particolarmente piacere, anche se avrei preferito  non tirarla troppo per le lunghe. In questa settimana mi sentii poco bene, inizialmente pensai fosse ansia, ma non era così, fu la nonna a farmelo notare. Solitamente l'aura appare allo scadere dell'ultima settimana del primo mese, invece l'aurea appare fin dal concepimento, può essere vista solo dalle Regine dei vampiri, per via del loro collegamento con l'energia vitale. In realtà non volevo crederci, ma il sospetto era venuto anche a me. Ero incinta.
Tranne nonna e Akako le quali mi diedero la conferma, non lo sapeva nessun altro. Adesso dovevo capire come poterglielo dire.  Fortunatamente per noi, durante un lento riuscì ad avvicinarmi alle sue orecchie, lentamente gli sussurrai che la nostra famiglia si sarebbe allegata nuovamente. Lui mi guardò sorpreso, dopodiché mi abbracciò commosso ed io ricambiai.
«Diventerò nuovamente padre!»
Esclamò felice mentre i nostri figli si precipitarono ad abbracciarmi, congratulandosi ed esprimendoci la loro gioia per la lieta notizia.