Ventisettesimo Capitolo
Mi guardai allo specchio, oggi era finalmente il grande giorno. I miei capelli rossi erano stati legati con una treccia laterale, all'interno vi erano delle stupende pietre preziose, attorno ai miei occhi un ombretto nero e la linea dell'occhio evidenziata dalla matita rigorosamente nera. Invece le labbra semplicemente circondate dalla matita marroncina, con un tocco di lucidalabbra. Indossavo un abito nero come la pece, il cui merletto bianco lo faceva risaltare maggiormente, un'ampia gonna copriva le calze nere e le ballerine. Sistemati gli ultimi dettagli, mi voltai dirigendomi verso la porta ove dall'altro lato mi attendeva Anthony, che per l'occasione si era vestito con uno smoking nero, scelse inoltre, di lasciare sciolti i capelli. Assieme, mano nella mano, ci dirigemmo nella sala del trono ove vi erano i due branchi , i membri dei ranghi più alti dell'esercito e il resto della famiglia. I presenti si alzarono, si voltarono, così da poter seguire interamente la nostra avanzata verso la fine del tappeto rosso.
Nella sala vi erano varie decorazioni,ciò che spiccava maggiormente era il fiore insolito, vari Girasoli, posto sui altrettanti stendardi neri. Dai libri appresi, che originariamente sugli stendardi ci fossero i gigli rossi, ma nonostante tutto non diedi molto peso alla cosa e continuai la mia avanzata. Avevamo fatto parecchia pratica.
Non potevamo permetterci alcun errore. Ci inchinammo dinanzi ai sovrani, che per l'occasione indossavano abiti dorati, entrambi abbinati. La nonna iniziò il suo discorso richiamando l'attenzione dei presenti, mio invece, nonno la osservò prodigarsi in vari ringraziamenti a coloro che li avevano supportati finora. Dopodiché arrivò il momento più atteso e solenne, quello del giuramento. L'ansia era tangibile, il mio cuore accelerò, ciò comunque, non mi fece perdere la mia compostezza.
« Io, Akane Fireflame, giuro solennemente di proteggere il regno da minacce e disgrazie, anche a costo della mia stessa vita. Dinnanzi a voi prometto, di essere giusta e imparziale e far eseguire correttamente la Legge.
Di essere una guida per il mio popolo, prestare aiuto a chiunque ne abbia bisogno, senza distinzione alcuna.»
Esclamai, portando la mano destra sul cuore.
«Io, Anthony De Angelis, giuro solennemente di proteggere il regno da minacce e disgrazie, anche a costo della mia stessa vita. Dinanzi a voi prometto di essere giusto e imparziale e far eseguire correttamente la Legge.
Di essere una guida per il mio popolo, prestare aiuto a chiunque ne abbia bisogno, senza distinzione alcuna.»
Giurò anche il mio mate, mentre i sovrani apposero sulle nostre teste le corone. Lentamente ci alzammo e ci voltammo verso la folla. Fra gli applausi di tutti ci dirigemmo fuori dalla stanza per affacciarci sul terrazzo che dava sul giardino sottostante, il quale era ricolmo di persone che gioivano per il lieto evento. Il resto della mattinata e del successivo pomeriggio, lo passammo a parlare e a stringere le mani di tutti coloro che si avvicinarono per complimentarsi con noi.
La sera invece, fummo più liberi, come da tradizione vi erano i grandi festeggiamenti, che iniziano all'innalzarsi della Red Moon. Anche il salone principale era colmo di Girasoli, al lato destro vi erano vari tavoli ricolmi di ogni tipo di prelibatezza, al centro, invece, vi era un grandissimo spazio per poter danzare. Un piccolo angolo della sala fu occupato dall'orchestra che ben presto diede il via alle danze. Mio nonno si avvicinò, chiedendomi l'onore di ballare questo lento. Io acconsentii volentieri e con stupore vidi Anthony invitare mia nonna a ballare, piano piano vidi la pista iniziare a riempirsi. Quando il lento finì, mio nonno mi guardò indicando il nuovo sovrano, che sicuramente avrebbe voluto che gli facessi l’onore di concedergli un ballo.
Rimanemmo a ballare per parecchio tempo, durante l'ultimo lento, il mio mate si avvicinò al mio orecchio e mi chiese di uscire fuori. Quando il lento finì, cercammo senza farci notare di uscire sul terrazzo a prendere un po' d'aria. Mi fermai ad osservare la Luna, la quale illuminava il mondo.
« Il verde ti dona.»
Esclamò rompendo il silenzio, mentre lo ringraziai. Per la serata avevo scelto un abito completamente verde, un semisirena per l’esattezza, con degli intarsi dorati sul lato destro. Al contrario, Anthony indossava uno smoking blu molto semplice .
«Tesoro, devo chiederti una cosa.»
Esclamò ancora, catturando tutta la mia attenzione mentre lo guardai incuriosita. Lui mi sorrise, lentamente mi prese la mano, le diede un bacio e si inginocchiò. Il mio cuore iniziò a battere velocemente, il mormorio si fermò e l'attenzione di tutti si focalizzò completamente su di noi. Portai una mano al petto, per impedire al mio cuore di uscire dallo stesso. Lui mi guardò facendo scontrare nuovamente i nostri occhi e sorrise.
«Il giorno in cui la Dea ci ha permesso di incontrarci, non immaginavo ci saremmo immediatamente riconosciuti e supportati a vicenda. In questo lasso di tempo, ho imparato a conoscerti e a capire quanto fortunato sia stato ad averti al mio fianco. Permettimi di rendere questo giorno così importante ancora più speciale, di poterti restare accanto adesso, e per sempre. Akane, vuoi sposarmi?»
Chiese gentilmente, mentre estrasse dalla tasca un contenitore nero, al cui interno vi era un bellissimo anello, con un piccolo diamante che splendeva.
Sorrisi, lui si alzò lentamente, io mi avvicinai ulteriormente a lui, sapendo che stesse aspettando una risposta. Per la gioia lo baciai sorprendendolo. Lui ricambiò immediatamente, mentre sentimmo chiaramente un applauso esplodere intorno a noi, e ci guardammo negli occhi.
« Lo posso considerare, un si?»
Domandò lui, per essere sicuro, io sospirai.
« Certo, è un si.»
Affermai gioiosamente abbracciandolo.
Non riuscivo ancora a credere che mi avesse chiesto di sposarlo, ero convinta fosse ancora troppo presto per questo passo, però la mia risposta fu molto istintiva. Non mi pento di ciò, anzi. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, certo non immaginavo che potesse accadere proprio oggi, ciò fu una piacevolissima sorpresa. Sorrisi, Anthony riusciva sempre a sorprendermi, ogni volta che credevo di averlo finalmente compreso, lui mi smentiva dimostrandomi quanto fossi in errore. L'amore è così alla fine, è un sorprendersi a vicenda, un supportarsi nella buona e nella cattiva sorte, essendo sempre presente per l’altra persona. L'amore è fatto di piccole cose, non tanto di parole, ma più di gesti, sono gli occhi e i comportamenti che evidenziano quanto veramente due persone si sentano legate l'un l'altra. L'amore è un filo rosso, che lega insieme due persone, il quale può mutare : infatti alcune volte diviene una catena, che priva due persone della felicità, altre volte invece si manifesta come un filo impossibile da spezzare.
Amare ed essere amati, dare e ricevere, queste sono le gioie della vita, questo deve essere alla base di ogni relazione umana, non posso fidarmi di qualcuno, se non fa la stessa cosa nei miei confronti.
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