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Secondo Capitolo

Un tenero tepore mi avvolse facendomi sentire al sicuro, e soprattutto rilassata, come se tutti gli avvenimenti accaduti in giornata fossero stati semplicemente un sogno. So di non aver immaginato nulla, è tutto reale. Cercai di aprire gli occhi e mi ritrovai a sbattere più volte le palpebre, tentando di mettere a fuoco la figura che mi stava osservando. I lunghi capelli biondi risaltavano due stupende iridi color smeraldo, il suo volto etereo sorrideva un po' nervosamente, un po' lo comprendo. Mi sedetti mentre il ragazzo mi pregò di fare piano, mi guardai intorno, un po' nervosa anche io per la situazione creatasi, notando che la bianca camera era vuota.
"Shine, voi tutti state bene?"
"Si, non ci hanno attaccato, e tu?"
"Menomale. Cercherò di tornare il prima possibile, mi spiace non essere stato lì con voi."
Comunicai mentalmente, mentre cercavo di decifrare lo sguardo del mio mate. Credo abbia intuito dal mio odore cosa io sia realmente, nonostante Mirai abbia fatto un vero miracolo, Liko mi aveva avvisato che ciò non avrebbe avuto effetto sul mio mate. La Dea Luna, alla nascita di ognuno di noi, ha in mente un destino preciso, e se due lupi devono stare insieme li accoppia tenendo conto di vari fattori caratteriali, ma è l'odore che permette l'attrazione fra i mate e non esiste incantesimo che possa reggere il confronto.

« Deluso? »
Chiesi trovando un po' di coraggio dentro di me. Era orribile essere rifiutati dal proprio compagno, per tutta la vita un lupo ha solo un compagno e alla morte dello stesso inizia a soffrirne molto. Papà fortunatamente non ha atteso molto prima di ricongiungersi con la mamma, durante i vari attacchi in molti, avendo perso qualcuno, hanno protetto con le loro vite i loro simili per non far ricadere su di loro quel triste destino.
« Allora mi presento il mio nome è Anthony e sono l'Alpha. Tu, come ti senti?  Penso di doverti conoscere almeno un po' prima di considerarmi deluso, riesci per lo meno ad alzarti? »
Io annuì soltanto e mi poggiai sul bordo del lettino, mentre lui mi tese una mano per aiutarmi. Afferrandola notai come fosse fredda,  nonostante questo, quel contatto mi piaceva molto. Quando mi alzai, notai quanto quel pigiama bianco fosse un violento pugno in un occhio.

«Sto bene, credo tu abbia ragione, ma dubito cambierai idea su me. Mi chiamo Akane, sono la Beta dei MoonFire. »
Esclamai, tentando di rispondere alle domande che mi pose nel giro di pochi minuti, mentre lo seguivo facendo scricchiolare il parquet sotto le mie ciabatte. Non so dire esattamente quante stanze superai dopo la rampa di scale, ma quando ci fermammo, fummo dinanzi ad una porta color ciliegio più chiaro rispetto alle altre. Il ragazzo un po' più alto di me, aprì la porta invitandomi ad accomodarmi e dunque entrai nella camera. Era molto semplice in realtà, al centro vi era un grande letto e due comodini tutti color panna e ciliegio, accanto vi era situato un armadio con un grande specchio, vicino alla porta si trovavano delle mensole con vari libri e racconti, al di sotto vi era un comò. Al lato destro della camera vi era una porta, molto probabilmente quella del bagno, accanto ad essa erano presenti delle ampie finestre.

«Ti ho fatto preparare un bagno caldo, per i vestiti puoi rovistare nell'armadio, prendi quello che più ti piace. Io ti lascio qui, devo parlare con una persona. Cercherò di fare presto. »
Io annuii , devo ammettere che quel ragazzo mi piaceva, ha un modo di fare così gentile che mi faceva stare bene. Sembra una persona stupenda, altruista con un cuore d'oro, forse potrebbe accettare anche il mio lato vampiresco. Aprii l'armadio iniziando a rovistare fra i vari vestiti e, non trovando qualcosa che mi stesse bene, rovistai nel secondo scompartimento ove trovai dei vestiti femminili. Ne presi uno e lo annusai attentamente, aveva lo stesso odore che avvertitii entrando in questa stanza. Si trattava di un profumo veramente bello, Rose, patchouli e un pizzico di prugna o forse era pesca? Non ne ero certa, ma avvertivo un po' di gelosia per il fatto che fosse un profumo femminile. Scossi il capo e presi un jeans nero e una t-shirt per stare quantomeno comoda, per poi dirigermi in bagno ove mi spogliai concedendomi un caldo bagno di petali di Rose. Quando uscii dall'acqua mi asciugai e mi cambiai dirigendomi in camera poiché udii la porta aprirsi, ed ero sicura che non fosse l'Alpha. Presentimento fondato, infatti era una giovane ragazza dai capelli castani e gli occhi smeraldo, intenti a trucidarmi quasi letteralmente con un solo lo sguardo.
« Cosa ci fai nella stanza di mio fratello, con indosso i miei vestiti? »
Affermò acidamente mentre mi guardava a braccia conserte, sembrava fosse abituata a quella situazione,  nella sua mente vi era un solo pensiero : Un'altra falsa compagna.

Il che un po’ mi ferì, evidentemente doveva essere molto famoso col gentil sesso nel suo branco, visto l’immediata  reazione della sorella. Io sorrisi, perché, probabilmente seguendo l'odore della ragazza, avvertivo provenisse dalla sua stanza. Il mio compagno stava venendo qui con un altro ragazzo dal profumo di muschio bianco e fiordaliso.
« Mi chiamo Akane, mi dispiace per questo inconveniente ma è stato Anthony a portarmi qui. »
Ammisi tentando di rispondere, osservandola mentre lei sbuffò evidentemente seccata.
« Mio fratello qui è l'Alpha, non un tuo parente e questo non spiega perché indossi i miei vestiti. Inoltre non sei nemmeno del nostro branco.»
Affermò decisa lei, mentre io sospirai, evidentemente non l'ho convinta.
« Anthony è il mio mate, ho preso in prestito i tuoi vestiti perché, dopo essere entrata per sbaglio nel vostro territorio, a causa di un numeroso gruppo di vampiri, i miei vestiti sono stati ridotti a miseri stracci utili a malapena per poter lavare il pavimento. »
Ammisi nuovamente, mentre lei si accigliò sempre meno convinta,  non diedi ne assecondai al minimo segno di irritazione, nonostante anche io lo fossi a causa della bizzarra situazione.
« Tu hai sconfitto, da sola, dei vampiri?»
Esclamò scetticamente convinti, sottolineando esplicitamente il termine “sola”, mentre io sorrisi quando una voce maschile rispose al posto mio in modo affermativo.
« Bene amico, ti lascio fra le tue contendenti.»
Scherzò, il ragazzo moro, lasciando la stanza, mentre noi ci voltammo verso il giovane protagonista dei nostri discorsi.

« Ti ringrazio Anthony, spero solo di non averti creato dei problemi..»
Sorrisi gentilmente, ringraziandolo mentre sua sorella sospirò osservandolo.
« Lei è la tua mate?»
Chiese esasperata, mentre il ragazzo sorrise annuendo. Ella abbassò il capo, mentre io mi avvicinai posandole una mano sulla spalla.
«Non chinare il capo, non hai bisogno di scusarti, non con me per lo meno. Ho compreso che volessi solo proteggere tuo fratello. »
Spiegai dolcemente, mentre lei sorrise, probabilmente grata, dopodiché, alzò lo sguardo gioiosamente.
« Ormai l'ora di pranzo è passata, ma ti va di restare a cena? »
Mi chiese dolcemente, mentre io guardai il mio partner e la ragazza nervosamente.
« Sono spiacente, purtroppo non posso. Mia sorella sarà molto preoccupata e non voglio abbandonarla a se stessa oggi.»
Avvisai cercando di evitare fraintendimenti, ma fu il mio partner a pormi quella domanda.
«Per via dei vampiri ?
«Non proprio. Sono preoccupata anche per un loro eventuale attacco, ma oggi ricorrere il quattordicesimo anniversario della scomparsa di nostra madre e…»
Le loro facce sconvolte mutarono subito ed io non riuscii a decifrare dove il mio mate fosse diretto.
Rimasi semplicemente lì, in compagnia di sua sorella mentre imbambolata osservai la porta chiudersi.
« Papà sta per tornare, molto probabilmente vuole avvisare, James il lupo Gamma della nostra assenza»
Disse Chris ancora un po' spiazzata per quel comportamento, non mi sembrava un ragazzo impulsivo, bensì attento e calcolatore. Che si possa esser sentito in colpa per quella domanda?Però alla fine non ha chiesto nulla, sono stata io a confidarmi.Quando il ragazzo rientrò, ci ritrovò esattamente come ci aveva lasciato, mentre sorrideva un po' nervosamente.

« Io e Akane non abbiamo pranzato, e il suo branco non è proprio vicino quindi adesso mangiamo,  poi ti riaccompagno a casa. »
Sorrisi davanti a quella piccola premura, in effetti è vero avvertivo un languorino, però mi fa sorridere sapere di aver al mio fianco un ragazzo così premuroso. Dopo aver pranzato uscimmo dalla casa , mentendo anche al suo branco sulla mia trasformazione, ci avviamo verso il mio. Odio mentire, ma questo non era il posto giusto per le dovute spiegazioni, vorrei aver modo di farmi conoscere il più possibile dal mio partner, prima di rivelare qualcosa di tanto personale, come la mia infanzia.

Non ci volle molto per arrivare nei pressi della caverna, il luogo nel quale ove dall'incontro di due vite si generò un qualcosa di ancora indefinito, ma che effettivamente era già qualcosa. Scossi il capo facendo loro cenno di star dietro me, i due lupi mi lasciarono proseguire fino a che non vidi uno marroncino ed uno bianco iniziare a ringhiare contro i due, che mi stavano accompagnando.
« Sono con me. State tranquilli, io sto bene. »
Affermai cercando di rassicurarli, mentre i due lupi annuirono lasciandoci passare seppur sospettosamente. Il mio branco è la mia famiglia, anche se lo nascondono perfettamente, so che non mi biasimano per la mia indecisione. Tutti loro sanno che farei qualsiasi cosa per aiutarli, così come loro farebbero lo stesso proteggere me. Io e Shine ormai siamo imparentate col branco, ci hanno cresciute ed ora vogliono proteggerci. Arrivati nei pressi della casa branco, mi accorsi che sotto l'ombra di un pino, ove si trovavano le altalene, vi era una ragazza che si dondolava appena in completa solitudine.
Mi avvicinai e l'abbracciai facendola letteralmente sobbalzare, ella si girò e i miei occhi glaciali si scontrarono con uno sguardo blu oltremare.
«Akane! Non farmi preoccupare in questo modo.»
Esclamò infuriata la mia sorellina mentre io annuii promettendoglielo.
Mi voltai verso i due lupi, che intanto erano tornati alle loro sembianze umane, mia sorella incuriosita portò lo sguardo verso i due a cui fece cenno di avvicinarsi.
« Sorellina, ti presento il mio mate Anthony, l'Alpha degli IceMoon e sua sorella Chris, ragazzi lei è mia sorella Shine, l'Alpha dei MoonFire»
Esclamai facendo dunque le presentazioni mentre i due si strinsero finalmente la mano.
Non solo in segno di conoscenza ma di amicizia e di pace, la stretta di mano fra due capobranco è una solenne promessa, quella di spalleggiarsi sempre fra loro .
« È un piacere per me avervi qui.»
Esclamò mia sorella, mentre i due sorrisero cordialmente iniziando a parlare fra loro, io e Chris li seguimmo con un passo più lento.

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