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Quindicesimo Capitolo

Akane, stava seduta sulla sedia dinanzi a sua figlia. I suoi capelli argentati raccolti in uno chignon, gli occhi ametista i quali mi stavano osservando, evidentemente doveva essere sorpresa della mia presenza.
Le salutai cordialmente, mentre le chiesi notizie dell'Alpha tenuto sotto osservazione da Serena e Adele. Le due si guardarono in faccia.
« Ne stavamo giusto discutendo ma non abbiamo risposte, si è ripreso, non escludiamo una possibile ricaduta. Ultimamente capita spesso e non sappiamo con certezza se possa essergli fatale.»
Ammise la donna anziana mettendomi al corrente della situazione, la quale si stava facendo piuttosto seria ed importante.
«  Lo è senz'altro. Dalla ferita sul petto esce una debole aura, credo che l'esecutrice del sigillo stia perdendo la propria vita. All'interno del sigillo, vi è il veleno del Proiettile Scarlatto, quella strana aura me lo disse, quasi come se fosse entrata in sintonia con la mia, è strano da descrivere…»
Spiegai, mentre le due mi guardarono sbiancando in viso. «Morirá...»
Sussurrò, più a sé stessa che alla figlia Akane, che fu letteralmente accolta da quell'uomo, nonostante tutto ciò che poteva essere accaduto fra loro.
« Esiste un antidoto. »
Esclamai facendo gioire le due, mentre osservarono le pagine del letale incantesimo, Akiko trascrisse gli ingredienti ed i vari passaggi per poi chiedere di essere lasciata sola, così da poter iniziare a lavorare sullo stesso. Io annui soltanto, decidendo di tornare dall'Alpha, per sincerarmi delle sue condizioni di salute.

Quando entrai in camera, Chris non era presente, l'Alpha continuava a dormire, misi le mani sulla sua cicatrice raccogliendo in un'ampolla quell'aura, uscii per poi recarmi nella stanza di Anthony. Mi voltai incuriosita da quello strano silenzio, tenendo conto di che ora fosse, molto probabilmente tutti dovevano essere a pranzo, o forse doveva essere l’ora di cena? Non lo ricordavo, avevo fatto solo una colazione al volo in camera, evitavo luoghi affollati come la sala comune. Troppi pensieri. Mi misi a gambe incrociate ed aprì il libro. Iniziai rapidamente a leggere quel procedimento e sospirai, solo io potevo farlo. Mi concentrai sull'ampolla cercando di svuotare la mente, avvertii l'essenza della natura circondarmi per poi confluire nella stessa. L'aura nera nel recipiente iniziò ad ardere ed inghiottire gran parte della mia aura. Sobbalzai quando sentii un calore diffondersi dentro di me, avvertivo uno strano sollievo che non mi apparteneva. Quando aprii gli occhi, mi ritrovai a fissare l'ampolla, mentre con una fiammata l'aura custodita al suo interno sparì. Mi alzai a fatica e mi stesi sul letto, tentando di recuperare le forze. Mi sentivo letteralmente svuotata, priva di ogni forza, però ero contenta. Non sapevo cosa stesse provando quella che dovrebbe essere la nonna, da quanto avevo capito solo un membro della famiglia reale o la sua Strega, hanno accesso a questi incantesimi, e credo sia lei, quella donna che ogni tanto vedevo nelle mie visioni.Vorrei solo avere le forze per andare a chiedere se Dominic fosse migliorato un po',  ma non riuscivo ad alzarmi e presto scivolai in un sonno profondo.

Lo scricchiolare della porta mi fece letteralmente saltare in aria, pronta a difendermi, mentre Anthony, fece la sua esausta comparsa sulla porta. Sospirai mentre lui si stese lentamente accanto a me, mi strinse forte come mai aveva fatto prima d’ora. Si addormentò subito, doveva essere molto stanco, non era affatto da lui addormentarsi così. Lo lasciai dormire tranquillo. Mi avrebbe sicuramente raccontato tutto domattina. Rimasi immobile, mentre cercai di prendere sonno. Ero circondata da una luce bianca, mi rivelò la sagoma di Bloody Moon, mi fissava preoccupata. Mi avvicinai, lei mi fermò.
« Akane, il futuro sta mutando. Presto dovrete tutti fare una scelta, non sono sicura delle conseguenze.»
Ammise svanendo, mentre mi svegliai tentando di rimuginare su quelle parole, trovandomi faccia a faccia con Anthony, il quale dormiva serenamente. A malincuore però dovetti svegliarlo, lo percepivo nell'aria, un gruppo di vampiri molto vicino. Ci alzammo e ci cambiammo, per poi  uscire dalla camera, trasformati in lupo, saremmo andati incontro per capire le loro intenzioni. Non potevo e non volevo permettere che si avvicinassero al branco, scossi il capo, quando la scena si palesò dinanzi ai miei occhi. Vi erano tre licantropi ed un gruppo di vampiri, stavano ferocemente combattendo, il gruppo era formato da sei vampiri, di cui tre erano feriti e accasciati al suolo. Il vampiro centrale doveva essere sicuramente di alto rango, visto che i due lo proteggevano. Fu quando uno di essi provò a graffiare quello centrale, che il mio mate si frappose fra loro. Feci un balzo atterrandone uno, i licantropi probabilmente pensando che avessimo dato l'allarme andarono via, mentre io li guardai per poi tentare di avvicinarmi, ma fui ostacolata.  Chiusi gli occhi, mi trasformai nuovamente, stavolta in vampiro, mi poggiai lentamente sulla testa di Anthony, facendo capire loro che non avevamo intenzioni ostili. I tre vampiri rasserenati sospirano, mentre ci trasformammo in umani, li prendemmo nascondendo il nostro odore dietro ad un mazzo di frangipani, odore amato dai lupi, dalla fragranza abbastanza forte per nascondere la caratteristica traccia olfattiva di vampiro. Per tutto il tragitto mi sentii osservata, mentre il mio mate avvisò Akiko.

Ella ci raggiunse immediatamente, creò una specie di camera speciale, così da separare l'interno dal mondo esterno. In questo modo nessun lupo avrebbe potuto né vederli, né sentirli. Dopodiché dividemmo i vampiri in due gruppi, il primo venne con me, il secondo andò con Akane per le cure. Notai i tre essere molto sorpresi alla sua vista, mentre lo portammo in camera.
« Che dice? »
Chiese Anthony seduto sul letto, mentre lo guardò curioso poggiando una mano sulla sua spalla.
"Cosa siete voi?"
L'uomo si sorprese, mentre io annuì. Mi ero esercitata molto e potevo sicuramente reggere una conversazione mentale aperta.
"Io sono Akane, lui è il mio mate Anthony."
Il vampiro arretrò di molto mentre mi osservò.
"Spero stiate comodi in quella forma."
Sentii parlare o meglio pensare ad Anthony che visibilmente sobbalzò guardandomi.
« Pensare, equivale a parlare mentalmente.»
Lui annuì, mentre io lo guardai così come gli altri due.  Il vampiro sembrava scioccato ed io non capivo, per questo  motivo chiesi spiegazioni in merito.
" Akane, mia sorella avrebbe voluto chiamare così sua figlia, tu le assomigli, ma non puoi essere lei."
Ammise il vampiro scuotendo il capo, mentre mi guardò con gli occhi imploranti.
"Akane è nata dall'unione di un lupo e di una vampira, ma se sei a conoscenza del fatto che lei sia tua nipote, perché il suo branco è costantemente sotto attacco?"
Chiese il mio mate, mentre i tre rimasero in silenzio.
"L'Alpha del branco ha ucciso le bambine e la sua Luna, devono pagare per questo"
Ammise il vampiro più piccolo, stringendo i canini.
"Chi ve lo ha raccontato?"
" Kim. "

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