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Primo Capitolo

Non sapevo esattamente da quanto tempo fossi sotto quel pino, i miei occhi arrossati a causa del pianto osservavano la Luna brillare maestosa nel cielo stellato. Approfittando del fatto che la mia gemella stesse ancora dormendo profondamente, uscii di nascosto per poter dare libero sfogo ai miei sentimenti, che celavo di giorno. Mia sorella si prodigava fin troppo per me, ciò mi faceva sentire maledettamente in colpa nei suoi confronti, soprattutto verso quelli del branco, per tutti i guai che continuavo ad attirare, i quali spesso, erano tragicamente fatali per qualcuno. Mi sentivo responsabile perché mia sorella si è fatta carico di me e dei miei problemi, mettendo in secondo piano la sua stessa vita. Anche se siamo diciottenni, siamo molto mature poiché non abbiamo avuto modo di trascorrere un’infanzia che si potesse definire tale. Fin da piccole siamo state cresciute dal nostro branco, avendo perso i nostri genitori a soli quattro anni. Nostra madre morì a causa di una malattia inguaribile, la quale aveva attaccato il suo organismo danneggiandolo irrimediabilmente. Papà fu ucciso circa cinque giorni dopo nel tentativo di proteggere il branco da un attacco dei vampiri. Non sappiamo perché i vampiri ci abbiano attaccato e tuttora continuino a farlo, è colpa loro se nostro padre è morto. Probabilmente vogliono vendicarsi, perché credono che sia stato il branco ad uccidere la mamma, non so il motivo per il quale credano a questa assurda storia. L'unica cosa che riuscii a fare fu quella di abbracciare forte mia sorella con il riecheggiare delle parole di quel giovane vampiro addolorato:

L'amore fra un vampiro e un lupo non può esistere! Voi l'avete uccisa! Siete stati voi! Assassini!

Quelle parole cariche di odio e rancore mi ricordano chi sono, e perché, come accaduto alla mamma, abbiano provato a uccidermi varie volte. Se non fosse stato per Shine, oggi non sarei qui. Estrassi un fazzoletto dalla tasca, non me ne separo mai perché mi ricorda la colpa che grava sulle mie spalle.

La mamma l'avevo uccisa io.

Ero stata io a regalarle questa collana, inizialmente l'avevo ricevuta dal nonno però credevo che alla mamma sarebbe stata meglio. Lei senza esitare la indossò perché le piacque molto, neanche la strega del branco si era perdonata di non aver capito in tempo la causa del suo malanno. Fu James, l'allora Beta del branco, a consegnarmi in punto di morte questa collana; la mamma gli aveva chiesto di distruggerla, lui però non ci riuscì. Avevo nove anni quando me la consegnò e l'indossai, da lì si ripresentarono gli stessi sintomi. Il responsabile, il quale non avevo inizialmente menzionato per paura, ci riprovò, Shine se ne accorse e iniziò ad attaccarlo, causando gran scompiglio. Fu allora che compresi di essere la causa di tutto quanto. Se non fossi mai nata probabilmente i miei genitori sarebbero vivi e mia sorella sarebbe felice. Osservai il cielo tingersi dei colori dell'alba nella speranza che il suo tepore potesse bruciare tutti i miei pensieri, evidentemente mi sbagliavo. Era dannatamente difficile prepararsi al nuovo giorno, poiché raramente i vampiri evitavano di attaccare. Io ero l'unica a sentire i lamenti strazianti dei nemici caduti, tentavo di aiutarli nel caso in cui fossero semplicemente feriti. Nonostante tutto il branco continua a essermi affezionata, anche se non riuscivo a schierarmi, se lo avessi fatto avrei tradito una parte di me, mi ero dunque ripromessa di fare ciò che avrei ritenuto più opportuno in quel determinato momento.
« Sei stata ancora da Evan? »
Chiese curiosa mia sorella, prendendo posto accanto a me e poggiando la testa sulla mia spalla.
« Oggi..è quel giorno..tu stai bene?»
Chiese semplicemente, io stavo per rispondere, quando un capogiro mi colse improvvisamente.
Chiusi gli occhi portandomi le mani al capo, non era possibile…
« Akane!»
La testa iniziò a vorticare velocemente, davanti ai miei occhi si alternarono vari flash. Non erano molto limpidi, ma nonostante tutto per me erano abbastanza chiari. Sia il mio olfatto che il mio istinto, molto più sviluppati rispetto a qualsiasi altro lupo, avevano avvertito la loro presenza.
« Avvisa il lupo Gamma! I vampiri attaccheranno anche oggi.»
Spiegai faticosamente. Mia sorella annuì e corse ad avvisare i lupi già svegli, intenti a radunarsi in piazza per portare le ghirlande di fiori sulla tomba della mamma per omaggiarla.

Mi alzai e mi diressi verso la piazza del villaggio, ove raccolsi delle splendide Rose rosse e mi incamminai verso la tomba dei miei genitori, i quali sono sepolti insieme, non abbiamo voluto dividere un grande amore come il loro.
« Mi dispiace.» Sussurrai inginocchiandomi, per poggiare il mazzo di fiori che sistemai sulla loro tomba, per poi sorridere.
« Vedrete che ci riuscirò, riuscirò a proteggere sia i vampiri che il branco, questa è una promessa!»
Affermai sorridendo nuovamente, mentre con una mano mi asciugai una lacrima per poi poggiare la mano destra al suolo, svuotai la mente ed alzai lo sguardo. In questo frangente, vidi i vampiri iniziare ad avvicinarsi pericolosamente al villaggio, fortunatamente erano ancora distanti. Potevo farcela! Oggi, per nessun motivo avrei permesso che altre vittime venissero mietute. Era da qualche tempo che effettivamente gli attacchi al villaggio erano aumentati, però più che assalti sembravano in cerca di qualcuno. Una volta mi capitò di restare indietro, vidi mia sorella nell'intento di mettere in salvo i bambini del branco. Nonostante fossi sola a fronteggiarli, loro erano abbastanza per potersi dividere e attaccare entrambe. Prestando successivamente attenzione ad ogni singolo dettaglio, notai che loro non attaccano il branco, bensì usano queste azioni per distogliere l'attenzione da me. I primi pensieri di un Alpha, sono : i bambini, le donne in dolce attesa e gli anziani. Per questo motivo, il compito di tutti gli altri è impedire ai vampiri di avvicinarsi loro. Iniziai a correre verso il bosco senza preoccuparmi di cosa sarebbe potuto accadere al branco, ero certa che tutti i vampiri mi avrebbero seguita. Infatti dopo che mi avvicinai in modo da permettere al nemico di localizzarmi, iniziai a correre il più lontano possibile dal villaggio.

"Dove sei, sorella?"
Mi chiese telepaticamente. Il lupo Alpha e il lupo Beta (come siamo lei ed io), possono parlare mentalmente con i lupi del branco, a patto che il contatto psichico (e di conseguenza il lupo contattato), non lascia la foresta. I sangue di lupo non si spingono mai a valle, però, se per esempio mia sorella si trovasse a Crystal, il regno delle fate, non potrebbe comunicare con noi.
" Shine, restai lì e non osare mandarmi rinforzi. I vampiri mi stanno seguendo, è me che vogliono! Avvisa gli altri, fagli sapere che siamo in allarme giallo, e qualsiasi cosa accada, non trasformarti in un lupo."
Ammisi, mentre un "Fa' attenzione" mi giunse come in risposta, annui semplicemente, conscia che non potesse vedermi. Saltai su un tronco caduto, probabilmente a causa del temporale della scorsa notte. Riuscii ad arrivare ai confini del nostro territorio, purtroppo nella fretta, non considerai che gli alberi sarebbero potuti diminuire.
"Nella grotta! Di là! "
Mi fece notare Rose ed io mi precipitai all'interno, varcando così i confini del territorio degli Ice Moon,  adesso non avevo il tempo per pensare a come mettere a bada quell'Alpha. In un caso come il mio, lottare con uno gruppo di vampiri in uno spazio aperto, equivale a un suicidio la grotta invece invece mi avrebbe permesso di poter liberare Rose, senza che nessuno mi vedesse. In questo modo avrei avuto le spalle coperte e nessuno, avrebbe potuto vedere il mio lato lupo. Il branco ignora totalmente la mia prima trasformazione, Mirai riuscì a tenerli a bada dicendo loro che il trauma della morte di mio padre, aveva impedito al mio lupo interiore di presentarsi alla mia anima umana, questo perché se io e mia sorella ci fossimo trasformate in lupo contemporaneamente, io avrei rivelato la mia natura di Alpha e mia sorella quella da Beta.

Solitamente ogni Alpha, quando si trasforma in lupo, acquisisce i classici occhi rossi, questo perché il capo branco è un ruolo ereditario così come il Beta, tuttavia il lupo Gamma può essere scelto come aiuto in più in branchi molto numerosi.
" Non ucciderli, Rose"
Dissi mentre il mio sangue iniziò a mutare, non è doloroso dopo la prima volta, nella quale desidereresti che le ossa non si rompessero tutte insieme provocando un dolore molto atroce, in questo frangente si avverte solo un leggero formicolio. Iniziai dunque a prepararmi per l'attacco che avrei sferrato, non appena fossero entrati in azione i vampiri che precedentemente aggredii. Li vidi entrare nella buia e umida grotta, un luogo perfetto per me, perchè il mio lato vampiro mi permette una buona percezione, e il mio lato lupo con il suo latrato li confonde, facendo perdere loro la concentrazione. Feci attenzione ad evitare i loro artigli cercando di graffiare quanti più nemici possibili, esausta a causa della grande inferiorità numerica, ululai a pieni polmoni. Ciò fece sì che i vampiri battessero in ritirata ed io mi ritrasformai in umana; tuttavia non abbassai la guardia, non tanto per paura che i vampiri potessero tornare ma perché  con il mio gesto aiutai i cinque lupi che fiutavo nella zona.

L’odore di uno di loro era particolarmente piacevole. Nell'aria vi era profumo verde floreale, con note di erba bagnata, fragola selvatica, cipresso e orchidee bianche, che mi ricordavano particolarmente il profumo della pioggia durante l'estate. Non c'è nulla di meglio che odorare quel profumo dolciastro e un po' pungente che impregnava l'aria.
Il mio cuore iniziò ad accelerare.
Non pensavo che questo momento sarebbe arrivato, anche se me lo sarei dovuta aspettare. Respirai a pieni polmoni e feci coraggiosamente dei passi avanti, iniziando a ringhiare nonostante non riuscissi ad usare bene una spalla, motivo per il quale mi ero ritrasformata. Già, evidentemente ero troppo concentrata sulla battaglia e su come si sarebbe potuta concludere a mio svantaggio, se mi fossi distratta anche solo per un attimo, da ignorare completamente la fitta che arrivava dal morso sulla spalla. In realtà quello era il morso più profondo, degli altri infatti, erano rimasti solo alcuni segni ma non era certamente questo il momento corretto per pensarci.
Quattro paia di scintillanti occhi gialli mi fissarono scrutandomi da capo a piedi, preparandosi al minimo cenno d’attacco che l'Alpha, il lupo centrale, i cui occhi splendevano come splendidi rubini, esitava a dare. Inizialmente tentavo di non perdere di vista i suoi compagni pronta a difendermi in caso d'attacco, solo quando i miei occhi scrutarono i suoi, forse era questo che voleva facessi fin da subito, dichiarò ai lupi la sua vera intenzione. Quel ruggito mi perforò i timpani, la sorpresa legata al mio eccessivo consumo di forze, mi portò presto ad avere un capogiro che fece scontrare il mio corpo col freddo pavimento. Solitamente non mostro mai le mie debolezze, non abbasso mai la guardia ma stavolta è diverso. Da stamane mille emozioni hanno preso il sopravvento del mio cuore lasciandomi come una bambola in balia di un destino, spero favorevole, scelto dalla Dea.

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