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Nono Capitolo

Il mattino seguente mi svegliai presto, guardai il mio mate dormire, non volevo e non potevo allontanarmi dalla sua confortevoli braccia. Ieri sera prima di dormire, sono passai nuovamente sulla tomba dei miei genitori, lì con il branco, abbiamo portato le ghirlande, oggi prima di partire avrei voluto lucidare la lapide dei miei genitori.
« Buongiorno amore mio.»
Quel nomignolo mi portò istintivamente a sorridere e baciandolo sulle labbra gli sussurrai "Buongiorno tesoro".
« Mi piace questo modo di iniziare la giornata. »
Disse compiaciuto, mentre un ghignò si formò sul suo viso, ed io gli sorrisi tirandogli un buffetto affettuoso mentre lui rise. Mi alzai dirigendomi in bagno e mi sistemai, per poi tornare dal mio compagno che ancora giaceva sotto il candido lenzuolo bianco.
« Io vado, sarò di ritorno per colazione. »
Lui annuì soltanto, mentre io lasciai la stanza per andare nel ripostiglio a prendere il necessario, mi diressi al cimitero ove trovai mia sorella intenta a spazzare le foglie, cadute durante la notte. Bagnai lo straccio ed iniziai a passarlo sulla lapide, lucidando prima la foto e poi le scritte in caratteri dorati in rilievo, poi cambiai l'acqua ai fiori. Non ci volle molto, così dopo aver pregato nuovamente insieme per i nostri genitori, ci avviamo alla casa del branco.

« Devi parlare con Chris »
Affermò mia sorella guardandomi severamente.
« Si, lo so. Ho commesso un errore e vorrei rimediare, a causa mia ha persino litigato con suo fratello… mi sento così in colpa. »
Ammisi sospirando mentre continuai ad osservare il terreno sotto i nostri piedi, mia sorella sospirò.
« Si lo so, l'ho incontrata ieri sera e mi ha detto tutto. Le ho spiegato che probabilmente ti è passato di mente, che non lo hai fatto di proposito.»
Mi disse mentre io annuì un po' grata, però mi dispiaceva molto, per averla messa in quella situazione.
Entrata nella sala da pranzo, mi avvicinai a Chris sottraendola al mio mate, per qualche minuto, la condussi in cucina, essendo solitamente vuota a quest’ora. Lei mi guardò spaesata ed io sospirai.
« Qui saremo più tranquille. Ecco, volevo chiederti scusa, ti ho taciuto parte della verità e non avrei dovuto farlo. Sono mortificata dal fatto che tu e Anthony abbiate litigato a causa mia, te lo giuro, non volevo e spero potrai perdonarmi.»
Iniziai cercando di collegare fra loro le giuste parole mentre Chris mi guardò un po' sorpresa.
« Cosa significa tutto ciò?»
Chiese come ad avere una conferma di qualcosa, sorrisi ancora una volta sistemandosi lateralmente i capelli raccolti in una coda.
« Voglio che tu sappia tutto. »
Ammisi mentre stavolta fu lei a sorridermi abbracciandomi, lasciandomi di sasso, poi però cercai di ricambiare come potevo. Dopodiché la feci sedere e le raccontai effettivamente la verità, tralasciando soltanto la morte dei miei genitori, non ero pronta ad affrontare quell'argomento dopo quanto accaduto stanotte

« Ansiosa? »
Domandò Chris, mentre la bianca villa fatta di quarzo svettava imponente di fronte a noi, vi era una singola abitazione, con il tetto spiovente viola e il basamento in legno. Entrammo dalla porta e percorrendo il parquet del corridoio arrivammo alle scale che salimmo per almeno tre rampe, prima di imboccare l'altro corridoio. Arrivammo dinanzi alla stanza dell'Alpha e bussammo, i due mi strinsero le mani come a darmi il loro sostegno ed entrammo.
Al posto dell'Alpha, seduta comodamente sulla poltrona intenta a sistemare delle carte, vi era una donna dai capelli mori e gli occhi celesti.
« Mamma? »
Chiesero in coro i due evidentemente sorpresi dalla sua presenza in quella stanza, mentre la Luna del branco si alzò venendo verso di me.
« Io sono Sharon, la Luna del branco e tu devi essere la mate di mio figlio. »
Si presentò la donna mentre le strinsi la mano, accorgendomi di come fosse stranamente calda.
« Io sono Akane, Alpha dei MoonFire e principessa dei vampiri.»
Dissi sorprendendo Chris mentre Anthony sorrise, eravamo d'accordo di andare immediatamente dritti al punto e per questo non ho esitato, tuttavia, nonostante egli fosse certo che sua madre sarebbe stata dalla nostra parte, ella svenne fra le mie braccia sotto il loro incredulo sguardo.

« Vostra madre ha la febbre alta. »
Esclamai non appena la sua fronte sfiorò la mia gelida pelle, i vampiri avevano una differenza di temperatura unica rispetto ai lupi, era la più bassa tra le creature viventi, io non facevo molta eccezione, la mia era ideale fra lupi e vampiri, ovvero ruotava attorno ai 33° C. La presi in braccio, mentre Chris andò ad avvisare la strega del branco Anthony mi mostrò la camera da letto dei suoi genitori.
La stesi nel letto, la coprii con le lenzuola per farla stare al caldo, Anthony mi guardò mordendosi il labbro. Come non capirlo? Era chiaro come il sole, voleva stare accanto a sua madre ma evidentemente suo padre era nuovamente in viaggio e la donna si era perciò messa al lavoro nonostante lo stato febbricitante.
« Vai, ci sono io con lei, e tra un po' torna anche Chris. »
Gli dissi, mentre lui annuì preoccupato, dopo averla avvisata che al branco ci avrebbe pensato lui, e che lei dovesse solo riposare, uscii. Mi recai dunque in bagno, presi una scodella d'acqua fredda nella quale immersi l’ asciugamano e la strizzai, ponendola sulla sua fronte.
Mi morsi un labbro, dov'era finita Chris?

Non mi sentivo per nulla a mio agio in quella situazione, era svenuta fra le mie braccia e fintanto che la strega non l'avesse visitata, non avrei tirato un respiro di sollievo, lo sapevo bene. Strizzai il panno risciacquandolo non appena avessi notai che si fosse riscaldato, lo poggiai nuovamente sulla sua fronte.
« Scusa Akane, non riuscivo a trovarla!»
Disse Chris trafelata, mentre una donna dalla candida pelle e i capelli cobalto, entrò dalla porta, sentì i suoi occhi color ametista soffermarsi per un attimo su di me, poi si concentrò sulla Luna. Così nel mentre la strega la visitò, ne approfitta per cambiare l'acqua nella bacinella e Chris mi seguì.
« Sicura di stare bene? »
Mi chiese, mentre aspettavo che la bacinella si riempisse a metà, cercai di rassicurarla ammettendo di essere solo un po’ preoccupata. Quando tornammo nell'altra stanza, la strega, che scoprì chiamarsi Akiko, ci confermò che fosse svenuta per lo sforzo associato alla sua condizione febbricitante, assicurandoci che sarebbe guarita presto. Dopo che uscì ci sedemmo accanto a lei, mentre Chris teneva d'occhio la temperatura della madre, io continuai a sciacquare l'asciugamano e a cambiare l'acqua.

« Come procede?»
Chiese Anthony, entrando dalla bianca porta d'abete, fissando la madre che giaceva sul letto ancora priva di sensi.
« Abbastanza bene, vado a bollire un po' di brodo di pollo, Akiko ha detto che dovrebbe risvegliarsi a momenti visto che la vitalerba dovrebbe fare presto effetto»
Lo aggiornò Chris, mentre Anthony sospirò sollevato.
« Se vuoi ti do una mano col lavoro, così potrai starle accanto»
Suggerii incontrando le sue iridi scintillanti.
« Tranquilla, c'è James per ora, tu piuttosto stai bene? Ti vedo pallida. »
Disse avvicinandosi a me mentre sospirai.
« Sto bene, diciamo che non capita tutti i giorni che qualcuno ti svenga fra le braccia. »
Ammisi mentre lui mi abbracciò, Chris controllò la pezza al posto mio stringendola per poi notare che l'acqua si fosse già scaldata, colpa del caldo sole d'Agosto. Quando ella andò in bagno, lui si staccò da me e mi alzò il viso sospirando.
« Sii sincera, stai pensando a tua madre, vero? »
Chiese titubante mentre io lo guardai sospirando. In effetti era così, quando mi era caduta addosso avevo rivisto nel suo volto mia madre e l'avevo istintivamente afferrata saldamente, per poi prendermene cura senza pensare minimamente che magari avesse voluto farlo Chris, sua figlia.

«  Si, continuo a pensare a lei. È complicato, continuo a pensare che avrei potuto fare di più e che sia colpa mia. Vederla svenire fra le mie braccia mi ha ricordato quei giorni, ma almeno lei non rischia di morire. »
Dissi affondando il viso nel suo petto, mentre lui mi strinse nuovamente, stavolta più forte che mai.
« Mi dispiace averti riportato alla mente brutti ricordi»
Disse la flebile voce di Sharon  mentre io la rassicurai,  mi feci da parte mentre i suoi figli la circondarono abbracciandola. Guardai il terzetto sorridendo nostalgica e malinconica, mi ricordava il periodo in cui eravamo felici e spensierate.
« Mi fa piacere che anche tu abbia trovato la tua compagna. »
Affermò poi guardando suo figlio e lo abbracciò, tentando di alzarsi dal letto, barcollando…
«  Non dovrebbe alzarsi »
Affermai mentre Chris la resse, lei la allontanò dolcemente abbracciandomi e mi sussurrò qualcosa all'orecchio, risposi che lo avrei fatto senz'altro.

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