Decimo Capitolo
« Credo che tornerò a lavoro! »
Esclamò la donna mentre Anthony la fermò dandole dell'incosciente, visto che svenne proprio perché non si fosse riposata sufficientemente. Sorrisi vedendo andare avanti il loro dibattito, finché effettivamente ella non ammise che il lavoro di oggi fosse parecchio, e che da solo non ci sarebbe riuscita.
« Se vuoi ti aiuto io. »
Esclamai prima che il mio mate potesse anche solo pensare di replicare alla frase di sua madre, osservai Anthony in attesa che decidesse, ma Chris fu più veloce, accettò il mio aiuto spiegandomi che in quel modo avrei potuto sicuramente conoscere il lupo Gamma, oltre agli altri membri del branco.
« Tesoro, forse…»
Iniziò sua madre, mentre io mi congedai con il mio compagno che mi accompagnò nuovamente nello studio.
« Potevi restare con mia madre e…»
Iniziò mentre mi voltai posando l'indice sulle sue labbra e sorrisi, pare che non abbia compreso le mie vere intenzioni. Se lo aiutassi potrebbe stare con sua madre, lui è fortunato ed io voglio che passi del tempo con lei, anche perché non c'è cosa più bella di avere accanto un figlio quando si sta male.
« Prima finiamo, prima torniamo da lei no?»
Dissi, mentre lui mi guardò comprensivo ed annui.
Nello studio vi era un uomo dai capelli grigi, barba e baffi che stava leggendo alcune carte, quando il suo sguardo si posò su di me, mi sentii un po' a disagio.
« Lei è Akane la mia mate, nonché Alpha dei MoonFire, Akane luì è mio zio James gamma del branco.»
Ci presentò il mio compagno, mentre l'uomo si alzò porgendomi la mano ed io la strinsi lieta della sua conoscenza. Non passò molto tempo, che l'uomo fu richiamato fuori da una ragazza dai capelli azzurri e gli occhi verdi, indossava una maglia nera con una gonna celeste. Quando tornò dentro guardò il mio mate sospirando al che Anthony iniziò a preoccuparsi.
« Le guardie del gruppo A e del gruppo C, ci hanno segnalato due infrazioni del territorio. Hanno bisogno di rinforzi dobbiamo andare!»
Disse preoccupato, mentre il mio compagno si voltò verso di me, annui soltanto, dopodiché uscirono entrambi di corsa. Certe volte non c'è bisogno di parlare, ci si può comprendere anche con un semplice sguardo.
Toc toc
« Avanti »
Esclamai riconoscendo l'odore di Chris mentre l'altro sicuramente doveva essere della madre.
« Akane, sei sola? »
Chiese la donna castana, sorpresa mentre sua figlia le diede una mano per sedersi sul divano in pelle nera, situato sul lato destro della stanza.
« Anthony e James sono dovuti andare ad aiutare le guardie del gruppo C ed A. »
Spiegai, cercando di ricordare i gruppi nominati, mentre le due annuirono soltanto.
« Allora non ti dispiacerà se mia madre restasse qui a farti un po' di compagnia, visto che solitamente il branco è tranquillo.»
Esclamò Chris mentre guardò l'orologio, per poi congedarsi andando via.
« Vieni cara, siediti accanto a me. »
Chiese dolcemente Sharon, io obbedìi.
« Allora cara, il tuo branco cosa ne pensa della vostra relazione? »
Chiese semplicemente mentre io cercai di formulare un discorso di senso logico, nonostante tutto il caos che mi ritrovavo in testa. Non era molto complessa la domanda, ma la molteplicità di risposte ad essa associabili.
« Il nostro branco, formato principalmente da lupi, ha un'ampia vastità, infatti ci sono dei vampiri che scrupolosamente curiamo e accogliamo, vi sono inoltre licantropi e lupi mannari. Uno dei desideri dei miei genitori era quello di poter vedere il nostro branco quale punto di riferimento per ogni essere vivente. Però nessuno ebbe problemi con Anthony, anzi furono molto contenti di averli incontrati.»
Ammisi, cercando di spiegare bene la situazione, cosa non facile, Sharon rimase chiaramente sorpresa dalla spiegazione, seppur per un solo istante.
« Hai delle passioni? »
Chiese curiosamente la donna, la guardai allegramente, era una domanda che aveva previsto.
« Correre, cucinare e disegnare, non saprei dire se volare mi possa piacere, non riesco ancora a farlo correttamente. »
Ammisi, mentre lei mi guardò incuriosita dalla mia affermazione, osservandomi ancora con molta attenzione.
« Ti sei già trasformata? Dal tuo odore supponevo di no, sembri un lupo »
Affermò stavolta la donna evidentemente sorpresa, mentre mi morsi un labbro e sospirai.
« È una lunga storia. Quando ero piccola hanno provato ad uccidermi, da allora la strega del branco ha usato un incantesimo per nascondere il mio vero odore, solo Anthony può distinguere quello vero finché l'incantesimo non verrà spezzato, tuttavia è complicato essendo molto potente non è assolutamente facile rimuoverlo. »
Raccontai cercando di rispondere rapidamente a quella domanda, alla fine ero sincera. Lo avevo scoperto da poco, ma un altro lupo su ordine del nonno, si era intrufolò nel branco provando ad uccidermi. Mia madre grazie all’aiuto di Mirai e Liko sigillarono i miei poteri con l'incantesimo dell'eclissi lunare. Adesso essendo morta se le due dovessero lanciare il contro incantesimo morirebbero. Guardai l'orologio Anthony non tornava e avvertivo uno strano odore.
Strinsi i pugni quando lo riconobbi. Era sangue.
E a giudicare dall’intensità dell'odore doveva essercene parecchio, mi morsi il labbro sperando che non ci fossero stati morti o feriti parecchio gravi.
« Non lo sapevo, mi dispiace. »
Disse scusandosi per quella domanda pensando che avessi cambiato atteggiamento per quello, prima che rispondessi una donna entrò nello studio, la riconobbi, era Akiko la strega del branco.
«Luna, suo figlio e il lupo Gamma sono tornati ma sono entrambi feriti…»
Saltammo entrambe dal divano iniziando a correre per il corridoio seguendo il forte odore di sangue, quando fui abbastanza vicina cominciai a seguire il suo profumo fino a fermarmi. Sua madre arrivò subito dopo , bussai per poi entrare, lo vidi lì steso nel letto con una mano che premeva sulla benda, la quale copriva buona parte del suo torace, il quale non era particolarmente muscoloso ma ben definito e asciutto. Al suo fianco vi era il lupo Gamma ridotto decisamente male, completamente fasciato dal busto in giù, il volto tumefatto e una benda attorno alla testa.
« Troppo veloci per me! »
Disse Akiko mentre un brivido mi percorse la schiena facendomi venire la pelle d'oca.
« Luna, posso chiederle di parlare con Chris? È corsa via in lacrime e… »
« In lacrime? »
Ripeté ella per poi andarla a cercare senza lasciarle finire la frase, sospirai guardando Akiko.
« Akiko perché Chris è in lacrime? »
Chiesi curiosa e preoccupata, ella si massaggiò le tempie come se non fosse facile.
« Anthony sta bene ma ha perso parecchio sangue, non può permettersi di curare qualcuno, l'altro Alpha non è qui e di conseguenza il mate di Chris rischia di non superare la notte. »
Ammise impotente e rassegnata.
« Portami da lui, svelta. »
Gli chiesi, mentre lei annuì soltanto facendomi strada, io la seguii mordendomi un labbro, avevo curato molti lupi e mai nessuno aveva dato cenno di avere abilità vampiresche se non una rigenerazione più veloce rispetto a quella di un lupo normale, per questo ero certa che avrebbe funzionato e poi…ho giurato a me stessa che se avessi avuto la possibilità di salvare delle vite lo avrei fatto, non sarei più rimasta immobile come allora.
Arrivai in una stanza e vidi un uomo completamente bendato e a malapena cosciente, altre due ragazze erano lì con lui, stavano tentando un incantesimo per rafforzare l'effetto della vitalusia, che per quanto sia un medicinale potentissimo non è in grado di strappare un lupo a morte certa, avendo bisogno di tempo prima che possa sortire il suo effetto sul paziente. Mi morsi il braccio sotto lo sguardo incredulo della ragazza, approfittando del fatto che stesse tentando di dire qualcosa, gli poggia la mia ferita in modo che potesse bere il mio sangue. La sua pelle iniziò rapidamente a riprendere il solito colore, sentì chiaramente i suoi denti sul mio braccio iniziare a stringere per impedire alla ferita di rimarginarsi.
« Tu hai…»
« Si, nelle mie vene scorre il sangue di un Alpha.»
Ammisi, mentre Akiko sospirò sollevata, notai la ragazza castana abbracciare felicemente la ragazza dai capelli arancioni. Strinsi i denti sperando di uscire presto da quella stanza, tentando di tenere a bada il naturale istinto di bere sangue. Se ne avessi assaggiato anche solo una goccia sarei potuta diventare dipendente, ciò non potevo permetterlo e soprattutto essendo un Alpha, se mi fossi contaminata avrei potuto condannare i lupi in queste condizioni. Era dura resistere a un naturale istinto ma la mia forza di volontà era tale da non farmi cedere, raramente sfidavo la mia forza di volontà così duramente come in questo preciso momento.
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