Ventunesimo Capitolo
Credo di aver sentito Niall comparire dal nulla, come fa sempre del resto nei momenti meno opportuni.
Non ho il coraggio di emettere alcun suono, nè di fare alcun movimento.
Rimango immobile sull'erba, la gamba ferita che forse mi fa male e gli occhi persi nel vuoto che vedono tutto tranne ciò che hanno davanti.
Perchè Louis? Perchè te ne sei voluto andare? E con quelle parole poi. Come potró anche passare solo un'ora del mio tempo in compagnia di Liam, Niall, o anche Harry, senza pensare alle loro mani forse sporche del sangue di mia madre?
È come se tutte le mie sicurezze siano crollate lentamente, come se mi sia svegliata solo ora dopo un lungo periodo di sonno, realizzando realmente con chi ho a che fare. Vampiri, licantropi, maghi.. Tutti potrebbero tranquillamente uccidere una donna. Che senso può avere per loro la vita di una singola persona.
La verità è che mi sento sempre più sola e persa su cosa debba fare. Non ho più un lavoro, amici non ne parliamo.. Che cosa ho fatto fino ad ora? Ho giocato a fare Bella di Twilight, ecco cosa. Avevo la testa troppo avanti ad immaginare un amore, da non riuscire ad analizzare davvero il presente e i suoi problemi.
Ora ci vorrebbe davvero un abbraccio di mia mamma.
"Harry, riesci ad alzarti? Giuro che ucciderò con le mie stesse mani Louis se mi capita ancora davanti.."
"Niall, non è da te giurare certe cose"
"Giusto, scusa è che sono arrabbiatissimo.."
"Okay, sono in piedi, ce la faccio. Grazie"
"Bliss?"
Silenzio.
"È.. È lì."
Niall corre verso di me, inginocchiandomisi di fronte e controllando la mia gamba ferita con lo sguardo. Appena inizia ad avvicinare la sua mano però io scatto e sposto il mio arto, riabbassando i pantaloni.
Il biondo spalanca gli occhi sorpreso, per poi corrugare la fronte confuso.
"Non vuoi che te la curi?"
Studio il suo viso con circospezione. È così angelico, quasi ridicolmente innocente. Come potrebbe uccidere qualcuno?
Abbasso lo sguardo.
"Perchè sei sempre gentile con me?"
La mia voce è sussurrata.
Lui sembra sempre più confuso; riabbassa le sue mani e si siede completamente sull'erba.
"Che domande Bliss, siamo amici. E poi sono sempre stato educato ad essere gentile con le ragazze.. Tu.. Sei una ragazza no?"
Sbuffo un sorriso. Questo è Niall.
Alzo una mano, tornando a guardarlo.
"Confermo, sono una ragazza"
Lui mi sorride genuinamente e quasi ricambio.
"Allora lascia che ti curi questa brutta ferita"
Ancora un po' titubante lascio che avvicini le sue mano attorno al mio polpaccio, e una luce completamente bianca ricopre la mia pelle; sembra quasi che abbiano acceso una lampadina dentro di me.
Inizio a sentire molto caldo, come se fossi esposta al sole da ore; Niall riapre gli occhi e chiude a pugno le mani.
Mi guarda sorridendo.
Osservo la mia gamba da ogni lato con gli occhi sgranati: è come nuova.
"Grazie"
Lui si gratta il collo imbarazzato.
"Di nulla, odio anche solo la vista del sangue!"
Come cavolo fa ad avere degli amici vampiri?
"Vado a vedere se Harry si vuole far aiutare o meno. Ha un orgoglio grande quanto una casa e.."
Allungo una mano verso di lui, afferrandolo per la manica della maglietta e bloccandolo. Lui mi guarda ancora con curiosità.
"Niall.. Louis se ne è andato"
Lui annuisce tranquillo.
"Si, e direi che ha fatto bene o lo avrei fatt.."
"Niall"
Lui alza le mani davanti a sè, scuotendo ripetutamente il capo.
"Okay okay, ho capito. Quindi quando torna?"
Io storto la bocca in una smorfia, giocherellando con le mie dita.
"Lui.. Ecco lui.."
"Non lo farà più Niall. Ci ha lasciato di nuovo"
Di nuovo? Oh Signore.
Mi volto di scatto e vedo Harry che si avvicina a noi con una mano stretta attorno alla spalla; ha un occhio nero e il labbro spaccato. I capelli sono sconvolti ma in tutto questo i suoi occhi forse sono più brillanti e magnetici di prima.
E se quegli occhi avessero visto gli ultimi secondi di mia madre?
Niall si volta verso il riccio a bocca aperta. Si tira su in piedi e si strofina i pantaloni sporchi di terra.
"Ancora non capisco perché tu abbia insistito tanto per tenertelo amico"
Harry rotea gli occhi al cielo, irrigidendo il viso per il dolore alla spalla.
Immagini di lui e Louis che si colpiscono violentemente riaffiorano nella mia mente. Mi sorprende che riesca a camminare da solo.
"Già dopo quello che ha fatto a mia sorella volevo tagliare tutti i ponti con lui. Ma Zayn viene prima e lo sai"
Il biondo questa volte annuisce senza ribattere.
"Me la farai vedere quella spalla o..?"
Harry sbuffa una risata, spostando il suo peso sull'altra gamba.
"Ora hai preso gusto a fare la crocerossina?"
Trattengo a stento un sorriso e Harry finalmente posa gli occhi su di me: sembra farlo in modo furtivo, quasi non potesse guardarmi tutte le volte che vuole.
"Come va la gamba?"
Io deglutisco a fatica, senza rompere il contatto visivo.
"Bene, grazie a Niall"
Il riccio sospira al mio tono acido. Sta per aprire bocca quando si volta di scatto verso il campo di grano.
"È Liam. Niall, prova a vedere se riesci a fare qualcosa per Sophia"
Il biondo corruga la fronte a quelle parole ma, seguendo il cenno di Harry, scorge la cagnolina immobile contro un masso. Dio, non avevo pensato a lei.
Mi alzo in piedi e con Niall la raggiungo: respira a stento, non fa alcun movimento quando ci vede e mi si stringe il cuore. Non ha mai dato fastidio a nessuno, ed era veramente importante per Liam. Non può essere un altro prezzo da pagare per tutto questo: non se lo merita. Liam proprio non se lo merita.
Mi inginocchio accanto a lei ed inizio ad accarezzarle il pelo ispido con delicatezza. Trattengo il fiato e osservo Niall mentre chiude gli occhi e porta una mano sospesa sopra il suo corpo. È concentrato, ed ha il viso contratto.
In lontananza sento Harry spiegare velocemente a Liam quello che è successo e subito dopo ho il licantropo accanto.
Ha lo sguardo serio e freddo, ed osserva prima Sophia e poi i movimenti di Niall.
Siamo tutti e tre in silenzio, pregando mentalmente che si possa fare qualcosa per lei.
Quando Niall apre gli occhi mi sembra sia passata un'eternità: si alza, da una pacca sulla spalla a Liam e si allontana con sguardo basso.
Io sgrano gli occhi e subito mi volto verso il moro: è immobile, le labbra serrate, ed entrambe le mani ad accarezzare Sophia.
Vorrei poter dire qualche parola di conforto a Liam, ma osservando il suo profilo teso e invecchiato di almeno dieci anni in un secondo capisco di dovergli lasciare qualche attimo con la cagnolina.
Accarezzo con delicatezza il suo braccio e mi allontano, affiancando Harry e Niall a pochi metri di distanza.
Liam è chino su di lei, mormorando qualcosa che forse solo loro due possono capire.
Alzo lo sguardo improvvisamente umido verso l'alto: il cielo si è fatto pallido e preannuncia pioggia.
-
"Liam, dobbiamo andare... Sta diluviando!"
La pioggia cade copiosa su di noi. Ho la vista quasi offuscata dalla quantità di gocce che scendono davanti a me incessantemente.
Stringo le mani attorno al mio busto, mentre Niall continua a chiamare inutilmente Liam, immobile su Sophia ormai da molto.
Lo capisco, o almeno ci provo. Sophia è stata il suo grande amore, e lo ha lasciato. La cagnolina era l'unica cosa che gli poteva ricordare ancora tutto quello che avevano passato insieme, ed ora sta morendo. Per mano di Louis, un suo amico.
Sono completamente bagnata e ho i capelli attaccati alla fronte.
Harry mi si avvicina e titubante porta un braccio attorno alle mie spalle; io mi irrigidisco e resto ferma, senza nemmeno alzare lo sguardo dalla schiena di Liam.
"So quello che ti ha detto Louis, ma.."
Con una mano allontano il braccio del riccio da me.
"Ma nulla. Dicendo quello che ha detto mi ha completamente rovinato, frantumando la poca fiducia che nutrivo in questo gruppo. Se scopro che sai qualcosa su di lei, o che peggio ne sei coinvolto, ti uccido con le mie stesse mani."
Mi ricordo allora del legno donatomi da Harry, sempre nascosto nella mia tasca dei pantaloni.
Il riccio si volta completamente verso di me e aspiro istintivamente un soffio d'aria. Ha i capelli appiccicati alla fronte, gocce d'acqua che gli scorrono lungo il viso ancora ferito, gli occhi di un verde scuro e intenso da star male. La camicia aderisce perfettamente al suo busto, lasciando poco spazio all'immaginazione. Dio, perché è così bello? Sarebbe più semplice odiarlo.
Lui mi fissa in silenzio mentre studio il suo corpo. Starnutisco ed inizio a tremare.
Harry sbuffa, alzando gli occhi verso Niall ed indicando con un dito Liam.
"Niall, dì a Liam che puó stare lì quanto vuole. Io porto Bliss a ripararsi o si prenderà una polmonite"
Il biondo, il ciuffo fradicio di pioggia che gli forma una sorta di frangetta sulla fronte, serra le labbra e annuisce.
"Sto qui con lui ancora un po'.. Poi vi raggiungo. Mi si stanno congelando le palle ma mi spiace per lui"
Sbuffo un sorriso al suo commento ma non faccio in tempo a protestare che Harry mi prende per una spalla e mi trascina sotto le fronde di un albero, a lato del sentiero dove eravamo.
Scrollo le spalle per diminuire la sua presa sulla mia spalla, quindi faccio due passi per allontanarmi da lui.
Guardo verso l'alto: questa pianta sarà gigantesca.
Il terreno sotto i suoi rami è secco, e l'umidità circostante crea un'atmosfera quasi macabra attorno a noi.
Tiro su con il naso ed inizio a strizzarmi i vestiti dalla pioggia: creo delle piccole pozzanghere ai miei piedi.
"Almeno ringraziami, ti ho trovato un riparo dalla pioggia"
Mi irrigidisco al suono della sua voce roca e bassa, scegliendo di ignorarlo e di continuare ad asciugarmi.
Lui sbuffa e si avvicina alla corteccia dell'albero.
Faccio arrotolare le maniche della felpa sopra i gomiti e mi sciolgo i capelli dalla coda. Osservo Harry che con un balzo sovrumano raggiunge un alto ramo dell'albero; si aggrappa con le mani al tronco e con un movimento del busto vi si siede sopra.
Credo di aver visto qualcosa di lontanamente simile in un documentario sui babbuini.
Sbatto le palpebre più volte per smettere di osservarlo incantata e mi accomodo ai piedi della pianta, su una spessa radice scoperta dalla terra.
Stringo le gambe contro il petto e appoggio il mento sulle ginocchia.
Il rumore della pioggia nel silenzio è così rilassante e chiudo gli occhi.
Forse Harry capirà come mi sento e mi lascerà stare.
"Hai le tette ancora più piccole da quassù"
Come non detto.
Roteo gli occhi al cielo al suo commento e stringo maggiormente le gambe contro il busto.
Harry sospira pesantemente; inizio poi a sentire una serie di gocce cadermi sui capelli e alzo lo sguardo verso l'alto.
Il riccio è completamente steso lungo il ramo a pancia in su, una gamba a penzoloni ed una piegata, un braccio dietro al collo e uno teso a smuovere le foglie sopra di me, facendole gocciolare.
Emetto un gemito di frustrazione e sbuffando, mi alzo e mi sposto da lì.
Lo sento ridere e sono tentata a prendere un sasso dal terreno e colpirlo in piena faccia. Peccato che io non sia così atletica e forzuta.
"Beh, tutto qua? Di solito mi urleresti contro qualche insulto, biondina"
Gelo sul posto e serro le labbra in una smorfia. Possibile non capisca che non è il momento di scherzare? Per lui è tutto così dannatamente semplice, non ha da dubitare su chiunque gli stia accanto per la morte della sorella.
Mi passo entrambe le mani sul viso e seccata scatto verso di lui. Ora è seduto sul ramo a gambe incrociate.
"Harry, lasciami respirare per cinque minuti... Dio"
Lui non batte ciglio, storcendo la bocca in una smorfia confusa.
"Credi davvero alle parole di Louis?"
Mi circondo il busto con le braccia e abbasso lo sguardo.
"Non vedo perché avrebbe dovuto mentirmi"
"Forse per farti soffrire, quando è incazzato diventa peggio di una vipera"
Sospiro, scuotendo il capo.
"Cosa staresti cercando di dirmi, Harry? Che mi ha mentito?"
Il mio tono esce più acido di quanto volessi. Alzo gli occhi verso il vampiro e lo vedo roteare gli occhi al cielo.
Pochi secondo dopo è in piedi a qualche passo da me, senza aver fatto il minimo rumore o sforzo.
"Quello che sto cercando di farti capire, Bliss, è che vedi le cose in modo troppo selettivo. O bianco, o nero."
Corrugo la fronte e lui accenna un sorriso.
"All'inizio mi odiavi, o sbaglio?"
Io alzo un sopracciglio, incrociando le braccia sul petto.
"Decisamente"
"E con chi ti trovavi bene? Louis no?"
Faccio un profondo respiro e annuisco lentamente. Dove vuole arrivare?
"Quindi dipingevi me in un modo e Louis nell'altro. Ora credo che la situazione si sia ribaltata, no?"
Annuisco ancora, iniziando a mordicchiarmi il labbro inferiore coi denti.
"Ecco, è quello che stavo proprio dicendo: Bliss, le persone non sono così semplici da capire. Le persone cattive a volte fanno cose da buoni, così come i buoni a volte devono agire da cattivi"
Studio il suo viso mentre cambia espressione: sembra colpito lui stesso dalle sue parole. Si gratta il capo imbarazzato.
"Visto che sai sempre cosa dirmi, puoi suggerirmi cosa fare adesso?"
La mia voce tremola leggermente, e me ne pento all'istante, dato che il riccio lo nota e ora mi guarda intensamente.
Abbassa il capo, sbuffando. Vedo le sue mani stringersi a pugno lungo i fianchi.
"Stanno arrivando Niall e Liam. Prova a comportarti come sempre, almeno con loro. Se proprio vuoi essere arrabbiata con qualcuno fallo con me"
Apro la bocca per ribattere ma alla vista del biondo e del licantropo la chiudo all'istante.
"Li ho visti ripararsi da questa parte.. Credo"
Sento Niall parlare con Liam e, appena incrocio gli occhi azzurri del biondo, alzo una mano verso l'alto iniziandola a scuotere per farmi notare.
Niall si illumina e raggiunge il nostro riparo a passo svelto; Liam gli è dietro, completamente fradicio e con lo sguardo basso e spento.
Qualcosa all'altezza del mio petto preme in modo doloroso.
"Pensavo a questo punto di fermarci qui per la notte: la comunità è a qualche chilometro a ovest dalla scogliera."
Niall lancia uno sguardo a Liam e poi annuisce al riccio, iniziando a sfregarsi le mani per il freddo.
"Accendo un fuoco"
"Non ti serve della legna?"
Mi intrometto io. Niall sembra illuminarsi alle mie parole e sorride, colpendosi la fronte con una mano.
"Me ne dimentico sempre, non sono abituato ai fuochi naturali"
Ridacchio e guardo Liam per vedere se sorride: continua a fissare con occhi pallidi la pioggia all'esterno dell'albero.
"Serve della legna secca, posso recuperarla io salendo su questa magnifica pianta"
Harry guarda verso l'alto, stiracchiandosi le mani come a prepararsi.
Sento poi un dolore acuto provenire dal mio stomaco, e mi ricordo di aver bisogno di cibo; stringo le mani attorno al ventre, guardandomi furtivamente attorno.
Chi voglio prendere in giro, qui non c'è nulla di lontanamente commestibile.
Harry tossisce e mi volto verso di lui.
"Se vuoi posso provare a recuperare qualche bacca selvatica"
Storto la bocca in una smorfia all'idea, ma il mio stomaco sembra di tutt'altro parere; a malincuore annuisco e Harry scompare, iniziando a salire un ramo dopo l'altro.
"Wow amico, non mi ricordavo questa tua abilità"
Gli urla dietro Niall, facendomi ridere. Sto provando a liberare la mente dai cattivi pensieri, mi viene più spontaneo sorridere o ridere.
Liam in tutto questo è rimasto seduto in un angolo, il cappuccio della sua felpa sopra il capo e le gambe piegate.
Decido di avvicinarmi a lui mentre Niall aspetta Harry.
Sposto una ciocca di capelli dalla fronte e lo guardo dall'alto.
"Posso sedermi?"
Vedo Liam annuire leggermente così mi siedo accanto a lui. Piove ancora, ma voglio che smetta di farlo dentro il mio amico.
Prendo un respiro e mi volto verso di lui.
"Scusa se me ne sono andata, ma ho pensato che volessi salutarla in privato"
Inizio a giocherellare con le mie dita e sento Liam sospirare.
"È okay. Le ho parlato finché non ha chiuso completamente gli occhi.. Non ha sofferto."
Annuisco e rimaniamo in silenzio.
"Perchè Louis l'ha colpita? Harry mi ha accennato qualcosa ma ero troppo preoccupato e non l'ho veramente ascoltato"
La sua voce flebile si indurisce nel parlare di Louis.
Mi passo una mano tra i capelli umidi, misurando le parole da usare.
"Harry e Louis stavano litigando e sono passati alle mani. Louis ad un certo punto mi è andato contro e Sophia lo ha morso. Lui ha reagito per difendersi.."
"Oh"
"Già"
Liam tossisce per schiarirsi la voce.
"Cosa ti ha detto Louis?"
Alzo lo sguardo verso le fronde dell'albero alle nostre spalle.
"Ha parlato di mia mamma. Ha.. Ha detto che la sua morte è stata per mano di qualcuno che conosco."
Sento gli occhi farsi lucidi e la mano di Liam stringermi con delicatezza la spalla. Mi volto e provo un sorriso, che lui ricambia.
"È inutile dire che non devi dar peso a quello che ha detto"
Tiro su con il naso e mi passo una mano sugli occhi per asciugarli.
"E se avesse ragione, Liam?"
Lui mi guarda negli occhi.
"Intendi.. Se sia stato Harry il responsabile?"
Annuisco lentamente, iniziando a mordicchiarmi il labbro coi denti.
Harry è riapparso accanto a Niall: lascia a terra un gran mucchio di rami ed inizia ad aiutare il biondo ad accendere il fuoco.
"Credo che te lo direbbe Bliss. Ci tiene a te e si vede. Se però il tuo dubbio è più forte di quello che lui ti fa provare.. Parlaci. Chiediglielo direttamente"
Fosse così semplice.
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