Ventesimo Capitolo
"Louis, ti affido Bliss"
Il moro serra le labbra e sforza un sorriso nei confronti di Harry; incrocia le braccia al petto e sposta il suo peso sull'altra gamba.
"Non succederà nulla alla tua Bliss, rilassati"
Io trattengo il fiato mentre vedo Harry irrigidirsi. Possibile che il loro rapporto sia ormai così logoro?
"Dovrebbe essere semplice badare ad un cadavere ed a Bliss, ma sappiamo tutti come sei: Harry fa solo una gentilezza a ripeterti di fare attenzione"
Niall si intromette e odio realmente tutta la situazione che si sta creando attorno a Louis. È sempre una persona, con i suoi difetti ovviamente, ma una persona che può sentirsi isolata dai suoi stessi amici.
Parker prima di perdere i sensi è riuscito a blaterare qualcosa riguardo al fatto che non fosse solo; Harry Liam e Niall quindi dopo la sua apparizione hanno paura che altri vampiri siano sulle nostre tracce. Hanno intenzione di fare solo un rapido giro di perlustrazione tra i campi, ma qualcuno deve rimanere con me. Qualcuno che sappia controllare anche Parker.
Ammetto di non essere entusiasta all'idea di stare qui con Louis, ma non ho molta scelta e non voglio creare sempre problemi.
Vedo Liam accovacciarsi vicino a me e lasciar scendere dalle sue braccia Sophia. Le accarezza la testolina e alza lo sguardo su di me; sorride gentile e ritorna in piedi.
"Direi che Sophia puó restare con voi"
La cagnolina si stende a pancia in su vicino alle mie gambe; ridacchio e annuisco a Liam.
"Vi aspettiamo qui"
Louis da una veloce pacca sulla spalla all'amico licantropo e poi si siede in una zona d'erba vicino a Parker.
Guardo rapidamente Harry negli occhi e poi imito Louis.
Il riccio si passa una mano tra i capelli e, sbuffando, si volta verso i campi e scompare tra essi; le piante si spostano al suo passaggio come se una folata di vento le colpisse bruscamente.
Niall e Liam vanno in direzioni opposte.
Sospiro, incrociando le gambe davanti a me. C'è silenzio, un silenzio innaturale; ho timore di guardare Louis in volto.
Il moro si muove accanto a me, spostando lo sguardo su Parker, ormai svenuto per l'eccessiva perdita di sangue che lui stesso gli ha causato. Deglutisco a fatica, immaginandomi Louis mentre lo tortura violentemente.
Sinceramente non so se sia morto, o se in generale i vampiri possano morire dissanguati.
Lo sento ridacchiare senza convinzione e scatto verso di lui. Cosa c'è da ridere in tutto questo?
"Non trovi buffa tutta la situazione, Bliss?"
Io corrugo la fronte confusa.
Lui sospira e si passa una mano sul viso.
"Avresti mai pensato che sarebbe finita in questo modo tra me e te?" Muove la mano per accentuare le parole.
Io storto la bocca in una smorfia, abbassando lo sguardo sulle mie mani. Ovviamente, ora vuole avere un cuore a cuore con me.
"Eravamo partiti bene, io e te. E guardaci adesso: probabilmente mi odi e a stento mi guardi mentre ti parlo"
"Probabilmente, eh?" Sbuffo, iniziando a torturarmi il labbro inferiore coi denti.
"Non è che sia cambiato qualcosa da quei giorni, Louis. É che evidentemente non ti conoscevo così bene come pensavo"
Lui ridacchia ancora, alzando lo sguardo su di me; i suoi occhi di ghiaccio sono così invalicabili per me adesso. Come la punta di un iceberg che non voglio scoprire.
"Ci tengo a te. Al.. Rapporto tra me e te"
Le sue parole sono sussurrate; il mio fiato si accorcia e l'irritazione aumenta.
"Non lo dimostri, e non lo hai dimostrato picchiandomi a casa di Gemma come un sacco da boxe"
Sputo quelle parole così amare sulla lingua; lui non sembra rimanerne colpito.
Si passa una mano sul ciuffo castano.
"Puó darsi che mi sia lasciato trasportare"
"Vai a quel paese"
Attenta a non spostare Sophia che si è addormentata ai miei piedi, mi tiro su per sgranchirmi le gambe e per allontanarmi da Louis.
Sposto lo sguardo per i campi, soffermandomi sul punto in cui è scomparso Harry. Chissà se troveranno qualcosa.
"Bliss, spostati da lì. Subito"
Mi volto verso Louis, ora in piedi a pochi passi da me. Ha gli occhi sgranati e le mani tese nella mia direzione.
Io lo fisso con sufficienza, incrociando le braccia al petto e sbuffando una risata piatta.
"E perché dovrei?"
Lui non fa in tempo a rispondermi che mi sento trascinata dalla schiena tra le piante di una coltivazione. Provo ad oppormi a quella forza sovrumana e cerco di divincolarmi, ma mi sento letteralmente inghiottita dal campo.
I miei piedi strisciano sul terreno e una morsa attorno al collo a malapena mi permette di respirare.
Scorgo Louis fissarmi mentre mi allontano. È sempre più piccolo e le piante di quello che sembra grano si spostano al mio passaggio bloccandomi la vista.
"Bliss! Cazzo"
-
Sono in uno spiazzo all'interno del campo di grano: l'erba del terreno è ben curata qui e posso sedermi un attimo dato che la gamba mi fa molto male.
Non so ancora bene come possa essere finita qui, probabilmente grazie a qualcosa che Louis aveva visto ma che non ha fatto in tempo a fermare.
L'importante è che ora sia sola.
Mentre venivo trascinata ho colpito con la gamba un masso che, dal lungo taglio che ho sul polpaccio, deduco doveva essere davvero tagliente.
Con cautela alzo i pantaloni della tuta sopra il ginocchio; serro la mascella per il dolore che mi sta procurando la ferita. Il sangue cola a gocce lungo la pelle e decido di riabbassare i pantaloni per non esporre troppo il taglio alle infezioni.
Mi passo una mano tra i capelli e mi guardo intorno: non so da che parte sia arrivata data l'altezza delle spighe di grano e inoltre il cielo si sta scurendo.
Spero solo che Harry mi trovi prima della cosa che mi ha portato qui.
Mi accovaccio al suolo, stendendo la gamba ferita e piegando l'altra contro il petto.
Sto anche morendo di fame.
Scatto verso il grano alle mie spalle, avendo sentito un leggero respiro.
Non vedo nulla quindi a fatica mi alzo in piedi, osservando la natura attorno a me senza abbassare la guardia.
Forse era Harry? O Louis?
Questa volta vedo un mucchio di spighe di grano muoversi rapidamente, e trattengo il fiato all'idea di scontrarmi con qualcosa.
Il movimento si avvicina sempre più e mi guardo la gamba: devo provare a correre.
"Harry?"
Urlo a pieni polmoni.
Non ottenendo risposte capisco che qualsiasi cosa stia cercando di raggiungermi non è amichevole.
Alzo il viso verso l'alto, chiudendo gli occhi e respirando a pieni polmoni.
Mi volto e inizio a correre, allungando le mani davanti a me per aprirmi la strada nel campo. L'odore qui è pungente e fastidioso, e per di più sto trascinando la mia gamba sul terreno dato che ogni volta che la piego faccio un salto sul posto per il dolore.
Non mi volto, perderei solo del tempo prezioso. Sento comunque un respiro appesantito alle mie spalle, sempre più dannatamente vicino.
Stringo le labbra fino a farmi male, provando ad accelerare la mia disperata corsa alla cieca.
Mi sto graffiando le mani continuando a spostare le spighe di grano, ma questo è l'ultimo dei miei problemi.
Il respiro è sempre più vicino, così vicino che quasi lo sento sul collo.
Capisco che devo fare uno sforzo e, mugolando di dolore, inizio a correre com entrambe le gambe. Sento la pelle sul polpaccio aprirsi ad ogni mio passo, il sangue aumentare il suo flusso, il cuore pompare in gola. Ma sto correndo e devo resistere il più a lungo possibile.
Quando sento qualcosa sfiorarmi la spalla urlo dallo spavento e accelero ancora. Sposto con le mani un altro mucchio di spighe di grano e mi ritrovo tra due braccia che mi tengono bloccata.
Io mi divincolo in ogni modo, urlando e piangendo allo stesso tempo. Ormai è finita.
"Ehi.. Ehi ehi calma Bliss, sono io. Sono Harry"
Gelo sul posto e alzo lo sguardo verso l'alto.
Harry mi fissa con i suoi occhi brillanti; tenta un sorriso rassicurante e io scoppio in lacrime, buttandomi tra le sue braccia e stringendolo forte a me.
Ho la fronte contro il suo petto ed il suo profumo invade i miei sensi.
Finalmente posso tornare a respirare: sento il mio cuore rallentare e le gambe tremolare leggermente per l'adrenalina che avevo in circolo.
Lui mi accarezza gentilmente la schiena, senza fare domande sul perché stessi correndo in quel modo. Lo apprezzo.
Preme le sue labbra sulla mia fronte e sorrido istintivamente; mi allontano dal suo petto controvoglia, mantenendo le mani sulle sue braccia per rimanere in piedi senza cadere.
La mia gamba pulsa di dolore.
Lo guardo dritto negli occhi e lui sospira a lungo, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con delicatezza.
Provo ad appoggiare entrambi i piedi al suolo ma gemo di dolore.
Lui corruga la fronte e si inginocchia davanti a me; mi alza i pantaloni e quando scopre il mio polpaccio ferito aspira un soffio d'aria, ricoprendolo subito.
Lo vedo allontanarsi da me ed iniziare a camminare avanti ed indietro, le mani tra i capelli.
Io mi inumidisco le labbra e lo fisso confusa.
"Harry, che succede?"
La mia voce è flebile e roca per il pianto.
Lui si ferma ma mi mostra la schiena.
"Harry.."
Provo ad avvicinarmi ma lui mi ferma con una mano.
"Aspetta.. Dammi un attimo"
Mi siedo nuovamente sul terreno ai miei piedi e mi scopro la gamba ferita per controllare le sue condizioni. Dio perché l'ho fatto, è peggio di prima.
"Ti dispiace coprire quella dannatissima gamba per due secondi?"
Fisso con cipiglio Harry, ora rivolto verso di me ma le mani sul viso.
Faccio come dice e riabbasso il pantalone.
"Mi vuoi dire che cosa succede?"
Lui sospira, togliendosi le mani dal viso e scoprendo i suoi occhi nero pece; quando apre la bocca per parlare scorgo i suoi canini affilati.
"Non mi sembra difficile.."
La sua voce è più roca e sembra stia facendo molta fatica a starmi vicino.
"Oh. È.. La mia ferita vero?"
Lui storta la bocca in una smorfia e annuisce, mimando anche un veloce applauso.
Roteo gli occhi al cielo e faccio per rimettermi in piedi. Ho le gambe molli e non riesco a esercitare forza con i muscoli.
Il riccio sbuffa, scuotendo il capo ripetutamente.
"Ti lascio un attimo con Louis e guarda cosa succede."
Io abbasso lo sguardo.
"Qualcosa mi ha portata dentro il campo di grano, e mentre venivo trascinata ho colpito una roccia tagliente. Prima stavo scappando da.. quella cosa, credo."
Lui inizia ad imprecare ripetutamente contro Louis e quasi sorrido.
Sospira e si passa nuovamente entrambe le mani tra i ricci scomposti; mi fissa a lungo e scuote ancora il capo.
"Quel ragazzo lo uccido"
So che è solo la sua macabra ironia, credo, quindi ignoro le sue parole e inizio a guardarmi intorno.
"Hai trovato qualche amico di Zayn?"
Lui scuote il capo e mi rilasso.
"Però ora dobbiamo andarcene da qui Bliss, sei una calamita vivente per i vampiri"
"Non riesco a camminare"
"Posso trascinarti per i capelli"
Gli faccio la linguaccia e incrocio le braccia al petto.
Lui sorride e, avvicinandosi a me, inizia a sollevarmi mantenendo una mano lungo la mia schiena e una sotto le mie gambe.
Lo fa con una tale naturalezza che quasi mi sento leggera come una piuma.
Arrossisco per la vicinanza al suo corpo.
"Tieniti a me, okay?"
"Okay"
-
Siamo tornati nel punto dove hanno torturato Parker, fuori dalle zone coltivate.
Il riccio non ha camminato troppo veloce, avendomi tra le braccia e non volendo 'avere altro mio sangue da evitare'. Cito letteralmente.
Ancora tra le sue braccia, allungo una mano verso i suoi ricci e rimuovo dei residui di piante. Ridacchio.
Harry sembra infastidito dalle mie attenzioni ma mi lascia fare.
Mi fa sedere sull'erba e lo vedo dirigersi a passo fermo verso Louis, voltato verso il punto in cui sono scomparsa.
Non so se non si sia ancora accorto di noi o se ci stia evitando per scelta.
Mi porto comunque una mano alla bocca, sperando non succeda nulla di male.
Sophia appena mi vede saltella e si accoccola accanto a me.
Il riccio picchietta la spalla del moro e quello si volta: ha i muscoli della faccia tesi in una smorfia, ma appena riconosce Harry e mi vede in un angolo sembra rilassarsi.
Sospira a lungo e si passa le mani sugli occhi.
"Harry non sai che spavento, Parker si è risvegliato e ha catturato Bliss.."
L'altro non lo lascia finire che lo prende per le spalle e lo butta a terra.
Louis tossisce, una mano premuta sulla bocca e la terra del sentiero che si alza in piccole nuvolette.
"Harry aspet.."
Il riccio ancora lo interrompe, accovacciandosi accanto a lui e prendendogli il collo della maglia; porta il viso di Louis vicino al suo. I suoi occhi neri potrebbero tranquillamente incenerirlo.
Il moro deglutisce a fatica, appoggiando le sue mani sulle spalle di Harry: sembra spaventato e non so cosa fare.
"Possibile che ogni fottutissima volta che succede qualcosa a Bliss, la causa sei sempre tu?"
Trattengo il fiato mentre Sophia abbaia contro Louis ed Harry.
"Amico io avevo detto a Bliss di spostarsi, ma quella non fa mai quello che le viene detto, lo sai e.."
Harry gli fa sbattere la testa contro il terreno, riportandola nuovamente vicino al suo viso.
"Ora la colpa è sua? Sei così viscido. L'unico motivo per cui non ti ho ancora ucciso è che mi servi per andare contro Zayn, e lo sai. Stai solo giocando con il fuoco."
Harry apre la mano e lascia cadere Louis al suolo. Si alza poi in piedi spolverandosi le mani tra loro, quindi si avvicina a me.
"Appena torna Liam medichiamo la gamba e ci diamo una mossa: manca davvero poco ormai per la comunità, non ha senso fermarsi per la notte"
Io annuisco, la voce intrappolata in gola per la scena a cui ho appena assistito.
Scorgo Louis in piedi dietro Harry che si sistema la maglia spiegazzata, per poi saltare da dietro addosso al riccio.
Io sgrano gli occhi e trattengo a stento un urlo, avvisando inconsciamente il riccio che si volta in tempo.
I due iniziano a buttarsi a terra senza riserve, colpendosi il viso come se non siano mai stati nemmeno amici.
Faccio saettare lo sguardo per tutta la vegetazione attorno a noi, pregando che Liam o Niall accorra a separarli.
Più che urlare di smetterla e cercare di tenere a bada il cane non posso fare.
"Sei un tale cazzone"
"E tu una femminuccia in cerca.. Di attenzioni"
Harry lo sbatte a terra per l'ennesima volta.
Louis ride di quel commento come se stessero giocando a carte e non cercando di uccidersi.
Ribalta la situazione colpendo il viso di Harry con un pugno molto forte; zampilli di sangue bagnano le maglie di entrambi.
"Vi prego, fermatevi"
Non riesco a frenare le lacrime. Sono davvero troppo coinvolti da loro stessi, non pensano nemmeno più al fatto che Parker sia libero, o che Niall e Liam possano arrivare da un momento all'altro.
Vedo Louis sopra Harry fermarsi a prendere fiato e, pulendosi il sangue rappreso sulla guancia con una mano, sposta lo sguardo su di me.
Sorride, ma mi provoca solo un brivido di terrore lungo tutta la schiena.
"Cristo non la guardare nemmeno"
Harry lo spinge via da sé e si rimette in piedi; Louis non smette di sorridere in quel modo inquietante.
"È che mi ricorda tanto sua madre, non posso farci nulla"
Gelo sul posto mentre lui si stringe nelle spalle. Harry nota la mia reazione e si butta ancora su Louis, iniziando a riempirgli il viso di pugni.
Quella scena di violenza non mi tocca come la frase appena pronunciata da Louis.
Come osa anche solo parlare di lei in un momento come questo. Come può anche solo dire che le assomiglio se non l'ha mai vista.
Il riccio ha quasi distrutto il viso del moro che, stufo, lo spinge via da sé come una coperta.
"Ti ho sorpreso, vero bella? Come puó dire che le assomiglio e bla bla bla. Già immagino i tuoi pensieri con quella mente complessata che hai" si indica la testa e sorride. Il sangue gli ha reso i denti rossi e trattengo a stento un conato di vomito.
Sposto rapidamente lo sguardo su Harry, steso in un angolo che cerca di rialzarsi a fatica.
"Perchè stai con noi Bliss? Per sapere chi ha ucciso tua madre?"
Ride di gusto e io vorrei riuscire ad alzarmi solo per buttarlo a terra.
Sophia smette di abbaiare ed inizia a ringhiare contro Louis; il moro si avvicina a me.
"Louis, cazzo lasciala stare"
La voce roca di Harry è lontana e confusa, è come se avessi la vista totalmente focalizzata su Louis, tutto il resto appannato e incomprensibile.
Il moro mi si avvicina ancora: Sophia scatta e gli morde una caviglia. Lui con un calcio la manda lontano.
"Ti svelo un segreto: forse non c'è bisogno che vai a cercare con tanta fatica il suo assassino. Forse lo conosci già."
Mi alzo in piedi ma Louis è già scappato. Le gambe mi cedono e cado in ginocchio sull'erba. Non sento nulla.
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