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30esimo Capitolo

Avete presente le affollate e larghe strade in cemento che si diradano nelle grandi città, quelle dove se trovi lo spazio per appoggiare un piede davanti all'altro senza perdere l'equilibrio sei già fortunato, troppe le persone attorno a te?

Ecco, è la mia attuale situazione; se non fosse che essendo umana e la folla vampiresca, lo spazio per camminare è improvvisamente apparso, come una macchia liquida che pian piano si estende sul pavimento. I vampiri sgomitano tra di loro, arretrano velocemente, sgranano gli occhi alla mia vista.

Abbasso lo sguardo sui miei piedi, una mano a massaggiarmi il braccio in cerca di conforto.

Niall qui non deve più ricorrere alla sua magia: Brian è riuscito a recuperare una torcia in legno, che ha prontamente preso fuoco ad un suo abile gesto. La tiene verso l'alto, mostrandoci la strada; non degna nessuno di uno sguardo, tenendo i suoi occhi fissi davanti a sè.

Harry fa saettare il suo sguardo nervosamente da un lato all'altro della stanza; sembra innervosito da tutte queste attenzioni.

Mi circonda le spalle con un braccio in modo protettivo, facendomi arrossire vistosamente.

"Stai tranquilla" inizia a sussurrarmi contro l'orecchio "mantieni il respiro regolare, scollega la mente. Devi controllarti o il tuo battito cardiaco attirerà sempre più vampiri a noi"

Deglutisco a fatica, annuendo piano alle sue parole. Prendo un profondo respiro, socchiudendo gli occhi; il palmo di una mano contro al petto, come ad evitare che la cassa toracica scoppi.

"Brava bambina" aggiunge accennando un sorriso.

Io sbuffo, imprecando mentalmente. Come cavolo posso mantenere la calma con lui che mi provoca in ogni momento possibile?

"Harry.." provo implorante.

Lui si stringe nelle spalle, ingrandendo il suo sorriso.

"Bliss"

Roteo gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto; Harry scoppia a ridere a bassa voce.

"Idiota" commento a denti stretti.

Davanti a noi Brian sembra voler accelerare il passo, ma poi si blocca all'improvviso.

Corrugo la fronte confusa e sbirciando oltre la sua spalla noto due uomini corpulenti con uno sguardo per nulla rassicurante in viso, le mani a contorcersi tra di loro nervosamente.

Il riccio accanto a me s'irrigidisce, pronto a scattare al minimo segnale di pericolo. Niall e Liam dietro di noi con il respiro corto.

"Spostatevi" intima loro Brian con voce pacata, la mano con la torcia ora più bassa.

I due si guardano, sghignazzando divertiti. Quello a sinistra, che indossa una maglietta degli ACDC squarciata sulla spalla, fa scrocchiare il collo con un movimento secco.

Quello a destra invece fa un passo nella nostra direzione e quasi ho un sussulto: il chiarore della torcia illumina i suoi occhi di due colori diversi. Uno è completamente bianco, sembra una pallina da golf.

Harry automaticamente si para davanti a me.

"Fareste meglio ad ascoltare il ragazzino" sputa con disprezzo.

Io gli stringo una spalla con la mano. Non riesco più a vedere cosa stia succedendo, la sua schiena mi oscura la vista.

"Andiamo, non fate gli ingordi. E' da settimane che non ci nutriamo di sangue umano" uno dei due uomini esclama allegramente.

Un brivido mi attraversa la schiena, ed istintivamente chiudo gli occhi.

Un boato generale intanto si solleva insieme alle parole dell'uomo, quasi tutti qui siano della sua stessa opinione. Dio, si sta mettendo male.

"Mia moglie sta morendo! Zayn ci ha preso tutto.."

Il riccio smette di respirare.

"Silenzio!" Urla quindi a voce alta "Guardatevi.. Mendicate cibo come poveri cani ingordi. Siete solo ridicoli, come potrebbe un'unica persona sfamarvi tutti? Arrivereste a lottare per un suo dito, è prevedibile. E finireste per uccidervi tutti, uno dopo l'altro"

Un mio dito..?

Il silenzio cala pesante nella stanza. Harry si passa una mano tra i capelli scomposti.

"Lasciateci passare" ribadisce allora Brian, la sua voce che riecheggia tra le pareti.

"Chi sei tu per farci la predica?" una nuova voce maschile appare, sovrastando il ragazzino "da come state appiccicati sarà sicuramente la tua donatrice.. Facile parlare a stomaco pieno. E con una bella scopata ogni tanto"

Sbarro gli occhi inorridita dalla freddezza del tono, staccandomi dalla schiena del riccio quasi abbia iniziato a scottare. L'adrenalina dovuta alla paura pompa nelle vene; ho il fiato corto e il cuore che scoppia.

"Donatrice un cazzo, lurido.."

Harry si volta, fulminandomi con lo sguardo. La voce mi muore in gola e un'innata voglia di sprofondare nel terreno mi invade.

Ora affianco il riccio, e posso vedere ben quattro vampiri che ci stanno sbarrando la strada.

"Non stiamo cercando scontri, andiamo lasciateci portare questo ragazzo da sua sorella e Harry dai suoi compagni"

Liam avanza verso Brian con calma, cercando un approccio amichevole. Inizio a torturarmi il labbro inferiore coi denti.

"Taci cane" sputa uno dei quattro uomini con un ringhio.

"Ehi, avete qualche problema coi licantropi?"

Niall esclama acido, tra le mani una palla di fuoco incandescente che mi ricorda molto un sole in miniatura.

Quello che ha appena insultato Liam sbianca, mettendo in risalto i tatuaggi che ha su tutto il corpo.

"Un mago!" sento sospirare alle mie spalle.

"Jonah, forse dovremmo lasciarli passare..."

"Nemmeno per sogno! Cyrian sei sempre stato solo un codardo, e da tale morirai di fame. Non riesco più a sopportare... Quest'odore puro di sangue umano.."

Il vampiro corpulento con l'occhio finto scompare come un'ombra nera verso il soffitto, facendomi aspirare un soffio d'aria gelida per lo spavento.

"Cosa.." mi lascio sfuggire dalle labbra.

Harry si volta verso di noi, la fronte corrugata e gli occhi completamente neri.

"Non possiamo perdere altro tempo, dobbiamo proseguire o la ammazzeranno" sibila.

"Portala via!" urla all'improvviso Niall, il viso rivolto verso l'alto e le mani che rilasciano scie infuocate che rischiarano il buio come fuochi d'artificio.

Noto Liam correre contro i tre vampiri rimasti, quindi lancio un'occhiata ad Harry.

Non vuole abbandonare Niall e Liam, teme per la loro vita. Glielo leggo negli occhi.

"Sei ancora qui? Muoviti!" il biondo urla più forte per sovrastare le urla generali della folla attorno a noi.

Il riccio geme per la frustrazione; mi prende il busto con una mano mentre con l'altra invita Brian a seguirci lontani dalla mischia.

Inizio a divincolarmi dalla sua stretta ferrea, colpendogli il braccio con le mani.

"Harry...Non, non possiamo lasciarli indietro!"

Lui scuote il capo, prendendo un lembo del suo labbro tra i denti; i canini guizzano fuori dalla carne rosea.

Non riesco nemmeno a reagire che mi ritrovo in una stanza buia e vuota. Le urla e le imprecazioni ora totalmente assenti; non vi è un solo spiraglio di luce ed impiego pochi secondi per realizzare che Harry ancora una volta non mi ha dato retta.

Sbraito, alzando le braccia al cielo.

"Harry! Cazzo non.. Come hai potuto? Potrebbero aver bisogno di una mano contro tutti quei mostri..." giro su me stessa più volte, non sapendo bene dove guardare.

"Ehi! Modera i toni, umana. Non tutti i vampiri sono mostri" riconosco la voce squillante di Brian a pochi metri da me, e tiro un piccolo sospiro di sollievo.

Almeno non sono sola.

Mi passo entrambe le mani sul viso.

"Brian.. Dobbiamo tornare da Liam e Niall.. Lo capisci vero?" il mio tono suona più come una supplica.

Dei passi leggeri alle mie spalle.

"Brian, avanti andiamo dagli altri" la voce roca del riccio.

"Si" risponde subito l'altro.

Seguo quel dialogo invisibile ad occhi spalancati.

"Niall e Liam hanno bisogno di noi e..." inizio, incrociando le braccia al petto.

"Ho detto andiamo, Bliss." storto il naso in una smorfia; il tono del riccio non suona per nulla ragionevole, ma nemmeno propenso ad un litigio.

Sospiro, passandomi le mani tra i capelli.

"Non.. non hai paura che possano..?"

"No" ribatte secco "ora andiamo"

Abbasso il capo. Non riesco proprio a capire come ragioni la sua mente. Niall è suo amico, pensavo che non lo avrebbe lasciato solo a combattere, malgrado le sue stesse richieste. Io stessa non lo avrei mai fatto.

"Non ce la faccio" sussurro, serrando poi le labbra tra loro.

Harry sbuffa rumorosamente.

"Credi che per me sia stato semplice? Credi che mettere sempre la tua sicurezza al primo posto sia per me una scelta ovvia da prendere?" le sue parole sono come lame gelide che mi sferzano la pelle.

Per un attimo penso a Brian che probabilmente sta giudicando entrambi per la discussione, ma mi riprendo, avanzando di qualche passo verso la voce del vampiro.

"Non ho mai detto questo" cerco di usare lo stesso suo tono "è che se io fossi stata in te, sarei subito tornato da loro"

Harry geme, afferrandomi il polso con una mano ed iniziando a trascinarmi lungo il pavimento.

"Non provocarmi, tu.. Tu non sai quanto io avrei preferito abbandonarti in mano a quella gente, liberarmi di un peso morale pari al tuo e correre dai miei compagni"

Spalanco la bocca per quella confessione. Non so se sia dettata dalla rabbia del momento o no, ma è la conferma a tutte le mie più recondite paure: essere un peso per Harry e gli altri.

Finalmente mi sono sentita dire quello che ho sempre pensato di me stessa, e non è bello riscontrare di aver sempre avuto ragione.

Emetto un leggero singhiozzo, smettendo di reagire alla presa del riccio e lasciandomi trasportare ovunque lui voglia condurmi.

Harry sembra irrigidirsi: sento il suo respiro farsi via via più pesante, la sua presa abbandonare il mio corpo.

"Tu.. Tu" balbetta "sei capace di tirare fuori solo il peggio di me" il suo tono di voce si fa flebile e quasi impercettibile.

Tiro su con il naso e scuoto il capo.

"No.. Hai ragione. Forse.. Forse dovrei solo provare a mettermi di più nei tuoi panni. Hai voluto salvare la vita a me e Brian. Niall e Liam.. Sapranno cavarsela. Andiamo"

Le sue mani fredde ma morbide sono sulle mie guance. La mia pelle a contatto con la sua si scalda repentinamente, ricordandomi tutte le sensazioni perdute.

Il suo respiro tiepido mi investe le labbra, il naso, la fronte. Lì la sua bocca decide di posarsi per un secondo, lasciandovi un bacio che mi fa dimenticare dove mi trovi.

"Ho bisogno solo di un po' di sostegno in questo momento, okay?" aggiunge con parole tremanti.

Chiudo gli occhi e sospiro; riprendiamo a camminare in silenzio nell'oscurità.











"Come vi siete conosciuti?" Brian mormora davanti a me, dopo un numero di passi che ho smesso di contare.

Mi gratto il collo imbarazzata, abbassando il viso.

"Stai parlando con me?" provo titubante.

"Si.. Sono cose da femmine queste, no?"

Corrugo la fronte, confusa dalle sue parole.

"Ehm.. E' una lunga storia.."

L'ambiente è ancora buio, ma posso immaginare il ragazzo stringersi nelle spalle con espressione impassibile.

"Abbiamo tempo, e mi sto annoiando a morte"

Sento Harry al mio fianco sbuffare sonoramente.

"Brian, quando una persona usa l'espressione 'è una storia lunga' intende dire 'fatti i cazzi tuoi' "

Accenno un sorriso mentre l'altro vampiro emette un "Oh" sussurrato.

"Scusatemi allora, non lo sapevo"

"Tranquillo" gesticolo nervosamente "Non è proprio perchè non ho voglia di parlarne.. è perchè è veramente lungo come racconto. Diciamo che si è solo trasferito nella mia città, Greencastle"

"Oh" commenta ancora lui.

Passano pochi secondi di silenzio tombale.

"A Greencastle ci sono molti vampiri?"

"Non credo.." mi volto verso il riccio in cerca di conferma. Non ci avevo mai pensato: quanti vampiri saranno nascosti nelle villette a schiera che ho sempre visto nei quartieri? A quanti potrei aver stretto la mano, o con chi di loro potrei aver scambiato qualche parola?

"Non molti. Quando io e Louis abbiamo scelto di raggiungere la città, avevamo sentito parlare solo di dieci, quindici di noi al massimo"

Sgrano gli occhi, scattando verso di lui.

"Che cosa?" la mia voce è stridula "Dieci, quindici al massimo?!"

"E' quello che ho detto. Rispetto al numero di umani, è veramente poco, no?" risponde Harry con tranquillità.

"Si ma..." mi passo entrambe le mani tra i capelli "Harry, tu non capisci. Non ho mai saputo nulla del vostro mondo fino al vostro arrivo in città! Come... Come è possibile?"

Lui sospira pazientemente, quasi stia spiegando qualcosa di elementare ad un bambino un po' testardo.

"Bliss, è normale. Non pensi che se tutta la popolazione mondiale sapesse dei vampiri, scoppierebbe il panico generale? Nella tua città.. Uhm, Robert sapeva di noi. E' stato lui ad assumermi senza fare troppe domande, in cambio di qualche boccetta del mio sangue curativo."

La mia mascella è ancora troppo pesante per chiudersi. Quasi mi fermo in mezzo al buio corridoio in cui ci troviamo.

"Usavano il tuo.. Sangue per curare.. I malati?"

Harry tossisce leggermente.

"Si. E, se te lo stai chiedendo: è una pratica curativa mondiale. Ora.. Brian quanto pensi che mancherà a raggiungere l'altro gruppo? Sono così stufo di camminare"

Intrappolo il mio labbro inferiore tra i denti. 

Ora che ci penso, tempo fa Liam aveva accennato qualcosa riguardo alla coesione tra umani ed esseri soprannaturali. 

Quanto tempo sarà passato da quella chiacchierata? Una settimana? Due? Un giorno passato tra i vampiri equivale quasi ad un mese della mia vecchia vita, da quanto è intenso.

Brian geme, interrompendo i miei pensieri.

"Questo perchè camminiamo a passo d'uomo invece di correre"

Roteo gli occhi al cielo per la sua velata lamentela.

"Okay" acconsente l'altro vampiro "Bliss, sono costretto a portarti in braccio"

Alzo un sopracciglio confusa.

"Sulle spalle non va bene?" provo.

Il riccio però mi ha già sollevato con le sue braccia muscolose. Sbuffo, stringendo le braccia al petto e provando a non arrossire per la nostra vicinanza.

Siamo immersi nel buio, ma so che un vampiro vede comunque perfettamente e so che noterebbe subito il mio vivo rossore sulle guance.

"E' scomodo" mugugno.

"E' più veloce" acconsente lui con voce sorridente.

"Che umano lagnoso e petulante" commenta con un sussurro Brian, davanti a noi.

"Taci Brian" sputiamo in contemporanea io ed Harry.










"In certi momenti mi manca Niall" commenta Harry dopo qualche minuto. 

La velocità nel movimento dei vampiri mi ha sempre fatto segretamente impazzire; avremmo impiegato ore intere per percorrere tutto il corridoio che abbiamo appena superato in.. Una manciata di minuti. Certo, ho i capelli che assomigliano ad un gomitolo di lana, ma almeno le gambe sono ancora intere e la mia caviglia danneggiata non è stata sforzata ulteriormente.

Alzo il viso verso quello del riccio, sebbene non vi sia ancora uno sprazzo di luce che mi permetta di vedere chiaramente ciò che mi circonda.

"Perchè hai appena detto qualcosa di affettuoso nei suoi confronti?" chiedo ironicamente.

Sento le sue braccia stringere le spalle.

"Avrebbe creato qualche pallina luminosa per far sparire tutto questo nero, o più probabilmente avrebbe detto qualcosa di stupido" osserva allora, facendomi ridacchiare.

Appoggio quindi una mano sul suo braccio attorno alla mia schiena, accarezzandone la pelle sottile senza la minima malizia.

"Ci raggiungeranno a breve, ne sono sicura" sussurro infine con dolcezza.

Harry sospira lentamente a quel tocco, irrigidendo leggermente la schiena.

"Lo so"

Mi passo una mano tra i capelli. Sono ancora tra le sue braccia, e mi maledico mentalmente per aver anche solo provato a dire che questa posizione è scomoda. Non lo è per niente.

"Brian, quanto manca?" chiedo sbadigliando; una mano a coprire la bocca.

"Dovremmo essere arrivati ma.." la sua voce compare a pochi passi da noi, e per la prima volta suona preoccupata.

Corrugo la fronte.

"Ma..?" aggiunge Harry con tono infastidito.

Il giovane emette un sospiro tremolante.

"Non lo so! La mia sorellina..." inizia, spostandosi velocemente da ogni lato della stanza.

"Harry, cosa.. ?" mi volto verso il riccio, alla ricerca di supporto e spiegazioni.

"Non lo so, aspetta, ti faccio scendere qui" annuisco in risposta, mentre le sue braccia scivolano giù dal mio corpo; i miei piedi toccano il pavimento con un eco leggero "Brian!" prova ad attirare quindi la sua attenzione.

Strizzo gli occhi cercando di scorgere qualche movimento dell'altro vampiro nel buio.

"Brian! Che cazzo..." commenta poi Harry, iniziando a camminare in avanti.

Trattengo il fiato, quando sento il ragazzo iniziare ad urlare.

"Lasciami, pezzo di merda! Sto cercando mia sorella..!"

Mi porto le mani alla bocca mentre sento riavvicinarsi a me i due vampiri.

"Brian, o parli chiaro, o non lascerò più andare questo fottuto grissino che hai al posto del braccio" sputa il più grande, facendomi roteare gli occhi al cielo.

Il rosso geme ancora dalla frustrazione.

"Mia sorella! Mia sorella mi doveva aspettare qui una volta tornato.. E non c'è" le ultime parole tremolano nell'aria, facendomi venire quasi la pelle d'oca.

Harry sospira pesantemente.

"Okay, bene. Mai una cosa che vada nel verso giusto. Può essere tornata dai tuoi della comunità?"

Io storto il naso in una smorfia; Brian inizia a piagnucolare.

"No.. Io.. Io le ho fatto promettere che mi avrebbe aspettato qui, qualunque cosa sarebbe successa. Non è quel tipo di persona che non rispetta le promesse fatte"

"Brian.. La troveremo" provo, facendo un passo in avanti; le braccia incrociate strette al petto.

Un singhiozzo più forte dei precedenti.

"Zitta tu! Se solo non fossi così.. Umana, avremmo impiegato la metà del tempo e saremmo già arrivati qui da Sammy.."

Serro le labbra rapidamente, abbassando il viso verso il suolo.

"Ehi, lei non centra. Quegli idioti che ci hanno costretto a lasciare Liam e Niall indietro ci avrebbero lo stesso fatto delle storie. Si vedeva dal loro sguardo annoiato che cercavano solo una scusa per passare il tempo"

Il ragazzo sbuffa.

"Quello che vuoi" sputa "Sammy comunque non è qui e devo assolutamente trovarla.. Addio"

Non realizzo in tempo ciò che ha detto che una folata d'aria gelida mi trapassa la schiena e mi scompiglia i capelli. Brian è appena corso via.

"Ma.." mi lascio scappare.

Harry ispira ed espira rapidamente dal nervoso.

Un colpo molto forte contro la pietra mi fa scattare verso sinistra.

"No! Cazzo!" impreca il vampiro. Io sgrano gli occhi.

Se solo non fosse tutto così buio, dannazione.

"Harry? Cosa succede?" esclamo spaventata.

Lui geme.

"Succede che siamo fottutamente dispersi nella villa più grande e labirintica che tu abbia mai potuto visitare, e senza una dannata guida! Sai da quanto non visito queste mura? Sono solo inutile, siamo spacciati."

Deglutisco a fatica.

"Harry, ce la possiamo fare, dobbiamo solo.."

Un altro colpo secco contro la pietra; credo stia tirando dei forti pugni contro al muro.

Sbuffo sonoramente, passandomi una mano sul viso.

"Se soltanto il tirare pugni contro al muro creasse un'uscita da questo posto" commento esasperata.

"Cosa vuoi dire?" chiede acido.

Storto la bocca in una smorfia, scuotendo il capo più volte.

"Quello che ho detto, riccio. Stai solo  sprecando energie preziose e.." il suo fiato caldo preme sul mio viso, fermando le mie labbra.

"Tu" fa un passo verso di me, facendomi arretrare in modo incerto.

"Parlando" un altro passo.

"Sprechi più energie di me"  il mio piede sfiora un mattone delle pareti della villa, facendomi smettere di respirare.

"Harry, per favore, calmati.. I-Io.." balbetto senza controllo, iniziando ad agitarmi sul posto. Il freddo della parete che preme lungo la mia schiena.

"Shh.." sussurra, facendomi corrugare la fronte.

"Cosa, aspett.."

Posa un dito sulla mia bocca; un tocco gelido.

"Così va meglio" aggiunge con un piccolo ghigno.

Arrossisco violentemente, sgranando involontariamente gli occhi e schiacciandomi il più possibile contro la parete alle mie spalle.

"Ora, ascoltami bene. Lo stai facendo?" chiede pacatamente; io annuisco impercettibilmente, intimorita dal suo comportamento.

"Ho voglia di sentire le tue labbra sulle mie. Che tu voglia giustificazioni o meno, poco importa. Sono qui con te, al buio. Sei così dannatamente bella e così.." emette un piccolo sbuffo d'aria sul mio mento "petulante. Qualcuno deve zittirti e.."

Le sue morbide e così familiari labbra già sfiorano le mie, immobili e tremanti.

"..Ops, Brian non c'è. Dovrò farlo io"

Un'ondata di calore si diffonde per ogni parte del mio corpo, facendomi aspirare a fatica un soffio d'aria e socchiudere gli occhi. Non so se voglio davvero baciarlo in questo modo.. Ma mi sembra tutto così giusto ed intenso che..

"Bliss!"

Harry cambia tono di voce repentinamente, facendomi irrigidire. Cos'ho fatto adesso di sbagliato?

"Chi ti ha morso il collo?!"


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