Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

27


Mount Saint Michel, 17 luglio 4105 d.C

-Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che sei uscita dalla finestra. Sei un'umana completamente fuori di testa, lo sai?- borbotta Mare.
-Mare, per cortesia- la rimprovera Gideon, mentre legge il suo libro.
-E se fossi caduta? E se fossi morta?-
-Mare, piantala- ripete scocciato il fratello, voltando pagina.
Gli sorrido riconoscente. A volte la ragazzina è davvero una scocciatura.
-Non è successo niente, stai tranquilla-
-Niente? Ti sei quasi fatta uccidere dal re!-
Sospiro pesantemente. Ha ragione, ho agito senza pensare, ma purtroppo non posso tornare indietro nel tempo. Se potessi farlo probabilmente cambierei anche le mie scelte negli ultimi mesi della mia vita, ma non mi trovo in uno dei fumetti di Rin in cui ci sono supereroi con poteri simili, mi trovo nella realtà. E la realtà è dura e a volte ingiusta. Devo farmene una ragione.
-Possiamo non parlarne più? Ti prego, è passata più di una settimana-
-Okay... Scusa- borbotta poi incrociando le braccia.
-Posso farti una domanda?-
-Mare, lasciala in pace-
-Non sto parlando con te, stai zitto-
Gideon chiude il libro di scatto per poi alzarsi in piedi. Afferra la sorella per un braccio, che protesta arrabbiata, e la trascina fuori dalla sala.
Sentendomi finalmente libera mi alzo per sgranchirmi le gambe. Mi dirigo sul terrazzo dove il vento mi investe immediatamente, facendomi rabbrividire.
Quanto vorrei avere il mio Mp3 in questo momento. Quanto vorrei perdermi nella musica e far cessare i miei pensieri per qualche minuto.
Sobbalzo colta alla sprovvista quando una mano si posa sulla mia spalla.
Mi giro di scatto e vedendo Gloria mi irrigidisco.
-Ciao-
Non rispondo, continuando a fissarla. I suoi occhi sono rossi e non è un bel segno, dato che è una Veteres.
-Hai bisogno?- domando dopo un po'.
Lei scuote la testa senza mai interrompere il contatto visivo e rimanendo in silenzio. Inizio ad agitarmi, cosa vuole?
-Posso bere un po' del tuo sangue?-
D'istinto indietreggio appoggiando le mani sulla ringhiera del balcone.
-Non credo sia il caso- deglutisco, preparandomi a difendermi in caso di un suo attacco.
-Gloria?- la chiama Camille, raggiungendoci. Mi guarda confusa, probabilmente chiedendosi che cosa ci faccia la sua amica con me, e poi poggia dolcemente la sua mano sulla vita della ragazza.
-Tesoro perché non entri? Ti raggiungo subito- le dice con un sorriso tirato.
Gloria annuisce con lo sguardo ancora perso su di me, scuote di nuovo la testa facendo svolazzare i suoi capelli color mogano, e poi sparisce all'interno dell'atrio.
-Per il tuo bene ti consiglio di starle lontana- non c'è nessuna minaccia nel tono della vampira, solo estrema sincerità.
-Lei... Ha qualcosa che non va?- chiedo dopo un attimo di esitazione.
-Credo che sia abbastanza evidente. Mi dispiace, ma ora devo andare. Evita anche James, non gli vai molto a genio-
Colpita dalla sua gentilezza, annuisco grata e un po' confusa. Ero convinta che i vampiri non potessero ammalarsi o avere qualche problema in quanto "esseri perfetti", eppure Gloria non è del tutto sana.
Sospiro e torno ad osservare il deserto di sabbia che circonda l'isola. In lontananza si può vedere il verde dell'altra sponda e una parte di me vorrebbe arrivarci per raggiungere la mia famiglia. Ma quanto dista realmente l'Inghilterra? Come farei ad attraversare il mare?
Sconfitta moralmente decido di rientrare anch'io. Non c'è più neanche l'ombra delle due vampire.
A peso morto mi siedo di nuovo sul divano di pelle, chiedendomi perché qui i giorni sembrano non passare mai. Mi annoio a morte, è un dato di fatto.
Riosservo per l'ennesima volta i quadri e solo adesso mi rendo conto di un particolare che mi era sempre sfuggito. Tutti i Veteres hanno una cosa in comune. Una collana. Una collana con una chiave. E se anche il re tenesse legata al collo ciò che mi serve per aprire quelle porte?
Vedendo entrare nell'atrio Gideon e la sorella, mi ricompongo immediatamente.
-Ho una notizia fantastica da darti!- esclama Mare saltellando.
Gideon alza gli occhi al cielo.
-Prima cosa devi dirle?-
-Oh giusto, mi ero dimenticata. Chiedo scusa per il mio comportamento, non volevo essere invadente o fastidiosa o... -
-Tranquilla Mare, non c'è problema- le sorrido.
-Perfetto! Allora ti informo subito della novità!-
Il fratello scuote la testa esasperato.
-È una notizia bella o brutta?- chiedo un po' in ansia.
-Dipende dai punti di vista- risponde Gideon.
-Ma che dici? È ovviamente bellissima! Stasera verrai al ballo con noi e il Signorino!-
-Ballo?-
-Il grande ballo di Corte! Ci riuniamo tutti tutti ogni cinque mesi ed è qualcosa di davvero straordinario!-
Non per me Mare, non per me.
-E perché dovrei venire?-
-Perché lo ha ordinato il re!-
Sento il mondo crollarmi addosso. Sarò il suo nuovo giocattolino da esporre ai suoi sudditi? Probabile. In questo momento vorrei lanciarmi dalla finestra.
-Vieni! Andiamo a prepararci-
Prima che possa rispondere, la ragazzina mi afferra per il braccio e mi trascina nei corridori del palazzo. Mi giro verso Gideon e nel suo sguardo non vedo altro che un'enorme preoccupazione.

~~~~

Osservo allo specchio il mio riflesso. Fatico a riconoscermi. I miei capelli bianchi, raccolti in parte da un fermaglio argentato, ricadono sulle mie spalle in una moltitudine di boccoli perfetti. Il mio viso sembra più luminoso, grazie al lucidalabbra e il leggero trucco che evidenzia le pagliuzze dorate dei miei occhi nocciola.
-Quando hai imparato?- domando a Mare, non riuscendo a distogliere lo sguardo.
-La vita da vampiro può essere noiosa a volte. Si imparano molte cose negli anni-
Anche lei è stupenda. I suoi capelli, ora lisci, le arrivano fin sotto le scapole e il trucco, leggermente più marcato del mio, la fa sembrare più grande della sua vera età.
-Mettilo, forza- dice passandomi un vestito blu elettrico.
Lo fisso rapita. Non ho mai indossato niente del genere. Immediatamente penso al tubino nero che Lady Illary indossava la prima volta che l'ho incontrata. Ricordo la punta d'invidia che avevo provato. I vampiri vivono in un modo a parte, non hanno niente a che fare con la povertà e l'esercito. Chi ho combattuto per davvero in tutto questo tempo?
Lo indosso e sbatto le palpebre più volte, non riuscendo a credere che la ragazza nello specchio sia davvero io.
L'abito aderisce al mio corpo esile e magro e scende morbido fino alla punta dei piedi. È semplice ed io lo adoro.
Copre ogni mia cicatrice e non posso che essere felice di ciò.
-André impazzirá-
Alle sue parole arrossisco.
-Come sto?- chiede subito dopo facendo una giravolta.
Mare sembra una principessa nel suo vestito rosa cipria. Il corpetto tempestato di brillanti e la gonna a balze sono proprio nel suo stile.
Quando mi passa un paio di scarpe con il tacco, scuoto la testa. Non so camminarci, farei solo un sacco di figuracce.
Afferro le scarpe da ginnastica che ho usato ultimamente e le infilo, sotto lo sguardo scandalizzato della ragazzina.
-Spero che tu stia scherzando-
-Non ho intenzione di rompermi l'osso del collo per delle scarpe. Il vestito è lungo, non si vedono nemmeno. Quindi non fare quella faccia- borbotto io.
Mare sbuffa e mi guarda male.
-Come rovinare ore e ore di lavoro- scherza con un atteggiamento teatrale ed a dir poco drammatico.
Ridacchio, ma smetto subito quando qualcuno bussa alla porta.
Mare va ad aprire allegramente e quando Gideon fa capolinea nella stanza, gli salta addosso abbracciandolo. Anche lui è molto elegante.
-Il Signorino rimarrà sicuramente colpito-
Gli sorrido imbarazzata e lo ringrazio in un sussurro.
S

eguo i due fratelli nei corridoi, che studio attentamente per affinare il mio senso dell'orientamento. La musica rimbomba nel palazzo, attirando la mia attenzione. È diversa da quella del lettore musicale, è più lenta, dolce.
-È musica classica- mi spiega Gideon.
Annuisco e chiudo gli occhi, beandomi della tranquillità che mi trasmette.
-Il Signorino la sta aspettando-
Alle sue parole li riapro di scatto, incrociando immediatamente lo sguardo di André.
Le sue iridi nere sembrano più scure, più intense. Sono fisse nelle mie. Un' espressione seria e allo stesso tempo sorpresa è dipinta sul suo volto. Ha le labbra schiuse, le goti rosate. È bellissimo. Indossa una camicia bianca, il colletto è sbottonato e lascia intravedere le vene sporgenti del collo. Deglutisce.
Si avvicina col passo di un felino, silenzioso, ma svelto, afferra la mia mano per poi baciarmela. Il contatto con la sua bocca umida e fresca, mi fa rabbrividire.
-Madmoiselle- sussurra non staccandomi gli occhi da dosso.
Mi porge il braccio ed io lo afferro, sentendo l'improvviso bisogno di essere sostenuta. Le mie gambe sono molli come gelatina e non ne capisco il motivo.
-Monseur- rispondo. Il mio cuore è impazzito.
-Sei stupenda- mi accarezza una guancia ed io vado immediatamente a fuoco, mentre il mio respiro accelera.
-Sei pronta?- domanda.
-Non credo- ammetto mordendomi il labbro inferiore. L'idea di trovarmi in mezzo a tutta la Corte non mi alletta affatto.
-Se vuoi possiamo aspettare-
-No, andiamo- mi costringo a dire.
Gideon e Mare non aspettano oltre e spalancano il portone. E così mi ritrovo nello stesso salone dove rischiavo di essere uccisa.
Fortunatamente nessuno ha ancora fatto caso a noi, solo pochi vampiri si girano a guardarci.
Così come la prima volta, molti ballano, altri bevono, altri ancora chiacchierano tra loro. In fondo alla sala si trova un' orchestra che intrattiene la folla con la musica.
Se solo non fossero tutti vampiri potrei fingere di trovarmi in una favola, dove io sono la principessa e André è il mio principe azzurro. Ma non è così, no. Qui io non sono altro che una prigioniera. Di nuovo.
Osservo i volti dei presenti e subito noto i Veteres seduti su un divano, probabilmente a loro riservato.
Gloria indossa un abito giallo, molto sbarazzino. Il suo volto è fisso sul bicchiere di sangue che tiene in mano. Al suo fianco c'è Camille, che le accarezza i capelli con fare affettuoso. È perfetta nel suo vestito lungo color del cielo, che evidenzia la sua chioma chiara. Accanto a loro ci sono i gemelli che ridono ad una battuta di James. Sulle sue gambe si trova una vampira. E non una vampira qualunque.
André segue il mio sguardo e lo sento irrigidirsi.
-Andiamo a ballare-
La sua mano, ora sul mio fianco, mi spinge delicatamente verso la pista e con l'altra incrocia le sue dita alle mie.
-Io non so ballare- lo informo.
-Non importa, ti guido io- mi sorride complice.
Prima un passo, poi l'altro ed eccoci che come farfalle danziamo. I nostri corpi si sfiorano e le mie orecchie non sentono più la musica, ma solo il respiro del francese sul mio collo. Non riesco a smettere di guardarlo, i miei occhi sono come incollati nei suoi. Rido quando con una piroetta, mi fa girare su me stessa. Per poco non gli pesto i piedi, ma a lui sembra non interessare. Sono negata, ma con André al mio fianco mi sento quasi capace. Quasi.
Il ragazzo mi attira a sé, abbracciandomi senza smettere di muoversi. Mi accarezza i capelli e fa scorrere le dita sulla mia pelle nuda.
-André, ci guardano tutti- gli faccio notare sentendomi osservata dai vampiri presenti.
-Che guardino pure- e detto ciò sfiora le mie labbra con le sue.
-Sei bellissima- aggiunge prima di baciarmi. Un bacio breve, gentile.
Un fugace contatto in grado di non farmi capire più niente.
Il nostro momento di intimità viene interrotto dal titinnio di un calice di vetro. Tutti si voltano verso il trono, dove Re Nicolaj siede in tutto il suo splendore.
Si alza, facendo un passo verso la Corte, ed alza entrambe le mani verso il soffitto.
-Amici miei! Quale onore avervi qui, nella mia umile dimora per l'ennesima volta! Che la festa sia di vostro gradimento!-
Umile dimora, certo.
Un brivido mi attraversa quando sorride nella mia direzione.
-C'è un ospite speciale che vorrei presentarvi! Un ospite dal Blood Bullet, che è oggi qui perché ormai parte della famiglia!-
Sento il sangue gelarsi nelle vene. Che sta dicendo? È forse impazzito?
André mi stringe a sé in modo protettivo. Le sue iridi sono come palle infuocate. È arrabbiato, nervoso, preoccupato. Non mi vorrebbe qui.
La sala è in silenzio. Tutti mi fissano.
Re Nicolaj ghigna e tende una mano nella mia direzione.
-Vieni Naomi-
La presa del francese si fa più forte, gesto che fa scoppiare a ridere il sovrano.
-Tranquillo, è al sicuro- qualcosa nelle sue parole mi fa paralizzare. Al sicuro?
Costringo le mie gambe a muoversi e mi allontano contro la mia volontà da André. Ogni passo verso il vampiro più potente del mondo, sembra un passo verso la morte.
-Non è deliziosa?- domanda al suo popolo, che in risposta ride.
Il re fa scorrere la sua mano sul mio braccio per poi prendere delicatamente il mio polso e avvicinarlo alle sue labbra. Lo bacia. E lo morde. I suoi canini penetrano prepotenti la mia carne, facendomi scappare un grido di dolore.
Un'ombra mi passa accanto velocissima e in meno di un secondo Nicolaj si trova contro il muro con la mano di André al collo.
-Non devi toccarla- ringhia furioso. I suoi occhi sono rossi dalla rabbia.
-In famiglia si condivide tutto... E adesso comprendo questo tuo attaccamento... Il suo sapore è...-
Il pugno che lo colpisce non gli permette di terminare la frase. Immediatamente alcuni Aurum scattano per allontanare André dal Re, che ride con un rivolo di sangue all'angolo della bocca.
Si spolvera i vestiti come se niente fosse successo e sorride ai suoi sudditi.
-Bene! Che le danze abbiano inizio!- esclama.
-Già, che le danze abbiano inizio- sussurra una voce al mio orecchio. Voce che conosco troppo bene.
Mi allontano di scatto.
Rose Illary mi sorride diabolica e sposta la sua chioma dorata con una mano.
-Ci rivediamo, coniglietto-

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro