CAPITOLO 18
SPAZIO AUTRICE: RAGAZZI AVETE DEI CONSIGLI? COMMENTATE NON ESITATE.
CARLY
Sono passate due settimane e Carly non da segni di miglioramento.
"Sì riprenderà vero?" Chiedo al dottore passandomi una mano tra in capelli, ho deciso di tagliarli, mi mancano un po'.
"Non ne sono certo, ma stiamo facendo il possibile." Dice lui guardandomi negli occhi, i dottori sanno solo dire "stiamo facendo il possibile." Ma io non ci credo.
Sono costretto a tornare a scuola, anche se la maggior parte del tempo lo passo a fissare il vuoto davanti a me.
Jhonatan è a scuola, non ci credo che la polizia non abbia fatto nulla, solo una misera denuncia.
Passo tutto il giorno da solo, all'ora di pranzo Savanna e Davyn si siedono accanto a me, ma non dicono una parola.
Dopo di che Savanna rompe il silenzio "Allora come ti senti?" Dice preoccupata, ma cazzo come vuoi che vada? Penso tra me e me.
"Ma che cavolo di domanda è? Carly è in coma!" Dico urlando e mezza mensa si gira a fissarmi. Prendo le mie cose e me ne vado.
Ad un tratto il mio telefono inizia a suonare ed è il dottore di Carly "Mason devi assolutamente venire qui." Dice.
Quando arrivo all'ospedale corro subito nella stanza di Carly, sua nonna corre verso di me e mi abbraccia "Sì è svegliata! Si è svegliata!" Continua a ripetermi gioiosa.
Mi faccio strada tra i dottori che circondano il letto e la vedo, è pallida, ma è sveglia la abbraccio con delicatezza "Mi sei mancata da morire." Le dico in un orecchio, lei si gira verso di me e mi da un bacio sulla guancia.
"Dovrò stare qui un'altra settimana, non vedo l'ora di tornare a casa." Dice con un certo sforzo, è molto stanca.
In questi ultimi giorni la nonna ha fatto da corriere dalla scuola all'ospedale per far arrivare i messaggi miei e di Carly.
"Sono contenta che si sia rimessa." Mi dice Davyn mentre sto aprendo un bigliettino.
"Sì anch'io." Rispondo senza guardarlo.
Inizio a leggere:
M: sono felice che tu stia bene, non vedo l'ora che torni a casa. Ti amo.
C: anch'io voglio tornare a casa, voglio stare sola con te.
M: ti aspetto fuori.
Finisco di scrivere, è dura, è da giorni che non la vedo e l'unico modo che abbiamo per parlare è questo.
Vado in bagno e quando esco sbatto contro Jhonatan "Guarda dove vai stronzo." Mi dice guardandomi dall'alto in basso. Non riesco a trattenermi e gli salto addosso, lo faccio cadere e gli tiro un pugno.
"È tutta colpa tua! È colpa tua se ora lei è così!" Gli urlo, mentre alcuni ragazzi cercando di separarci.
Jhonatan si alza e se ne va, sono contento di avergli rotto il labbro, ho ancora l'adrenalina in circolo.
Savanna e Jhos vengono vicino a me e mi portano via.
Oggi i dottori dovrebbero dimettere Carly, ma io sono ancora bloccato a scuola nell'ufficio della preside, che vuole sapere cos'è successo tra me e Jhonatan.
Non posso stare qui, esco dall'ufficio mentre la preside mi urla alle spalle, non mi importa devo andare in ospedale, devo andare da lei.
Quando arrivo la sua stanza è vuota, fermo un'infermiera e le chiedo dov'è.
"La signorina se ne andata con un ragazzo, un tipo davvero strano, lei non sembrava molto convinta, tu sei Mason?" Chiede preoccupata. Annuisco, lei fruga nel suo camice ed estrae un bigliettino e me lo porge.
Lo prendo e inizio a correre verso la macchina.
C: Mason aiutami! Jhonatan è qui.
Lancio il foglio a terra, vado a casa e prendo Mattias. Sale in macchina e in quel momento il mio telefono suona, rispondo "Mason aiutami, sono in una casa nel bosco a nord, sta arrivando Mason..." Dice Carly frettolosamente.
"Aspetta!" Urlo, ma è troppo tardi, ha già riattaccato.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro