Ricordo
"Non ti muovere, altrimenti ci possono vedere" mi disse Arios con una voce tranquilla e pacata. Lui è sempre stato il più saggio dei centauri, trovava ogni volta la soluzione e le parole giuste a tutto.
"Sono ancora dentro" disse Benos con le sopracciglia aggrottate.
Entrambi sono sempre stati come i miei angeli custodi, pronti ad aiutare me e la mia famiglia in ogni situazione, come ad esempio quella di adesso: due uomini con il completo scuro stavano arrivando alla porta d'ingresso, quando, con un cenno dei miei genitori, i due centauri apparvero e mi accompagnarono nel boschetto qui vicino in attesa che gli sconosciuti se ne andassero. Sapevo soltanto che stavano cercando qualcosa che a quanto pare i miei genitori avevano o sapevano. Ed è infatti qui nel boschetto dove siamo nascosti che ho fatto amicizia con molte creature magiche, tra cui centauri, fate, gnomi e tante altre e da loro ho imparato molte cose, come ad esempio cavarmela da sola nonostante i miei sette anni e a non mollare mai: quella su cui avrei potuto sempre contare ero io, anche se loro sarebbero stati sempre accanto a me. È anche grazie a questo che non mollo mai e sono molto cocciuta: so di potercela fare, lo so e basta, lo sento.
Scrutando tra le fronde degli alberi riuscivo a vedere mia madre che parlava con uno dei due uomini in cucina.
"Ma cosa stanno cercando quei due?" chiesi con un leggero tremolio nella voce.
"Fanno parte degli Aliaridi e pensano che i tuoi genitori siano in contatto con creature magiche e possiedano a loro volta poteri magici. Vogliono scoprire il più possibile" disse Beros continuando a fissare la casa in lontananza.
"Andiamo a fare un giro?" chiese Arios poggiando una mano sulla mia spalla.
"Forse è meglio, il consiglio deve essere informato" rispose Benos.
E così dicendo ci incamminammo nel sentierino leggermente illuminato dalle nostre amiche fate, che saltellavano allegre qua e là, fino ad arrivare ad una radura dove molte creature erano già riunite, tra centauri, animali parlanti, gnomi, fate, fauni, giganti, maghi e streghe buoni e molti altri.
"Cosa sta succedendo?" chiese uno scoiattolo da un ramo di un pino.
"Sono tornati, è arrivato il momento in cui dobbiamo proteggere il nostro mondo e soprattutto coloro che ci hanno aiutato a mantenere la pace e la tranquillità qui a Farios. La piccola Juliette è qui con noi stasera e sta a noi aiutarla a capire e ad aiutarci."
"Non ti preoccupare Benos, sono pronta" risposi sorridendo e sentii un calore nel petto, sapevo eravamo tutti amici lì in quel momento e fu proprio in quel momento che capii di avere poteri magici: le mie mani si illuminarono sprigionando calore ed energia.
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