Capitolo 36) Eve
Sentivo il peso di qualcuno schiacciarmi il petto. Thor non pesava così tanto, o almeno, riuscivo ancora a stamparlo in braccio l'ultima volta.
Apro gli occhi, e osservo il soffitto, prima di girare la testa a destra.
I mobili non sono i miei, e quando abbasso lo sguardo, quello sul mio petto non è il mio cane, ma un grosso orso Yogi brontolone.
Isaac dorme profondamente, e solo dopo essermi data un pizzicotto alla guancia, connetto i cervello al resto del corpo.
Allora non era un sogno? Io e Isaac abbiamo...
Arrossisco ricordando ogni particolare, e faccio un grande respiro, prima di spostarmi lentamente per sgusciare fuori dal letto.
Ci riesco con non poche difficoltà e una volta in piedi, avverto un leggero fastidio al ventre.
C'è da pensare che dopo aver conservato intatta la mia verginità per così tanto tempo, quanto ci è voluto prima che la perdessi? Un minuto?
Però non riesco a non essere felice, ieri sera, quando è accaduto, ero con Isaac, e con molte probabilità se fossi stata con qualcun altro non avrebbe avuto la stessa importanza.
Il soldato continua a dormire beato e decido di approfittare di questo momento per farmi una doccia.
Scalza,e ancora nuda, raggiungo il bagno e mi soffermo sulla mia immagine riflessa.
Ho diversi segni sul collo, succhiotti, che scendono fino al seno.
Con la mano traccio il loro percorso, e brividi di piacere attraversano il mio corpo, facendomi sorridere.
Credi davvero che basti fare del sesso per legarti a quell'uomo?
Alzo la testa di scatto,perdendo il mio buon umore, non appena mi scontro con lo sguardo disgustato della vecchia me che continua a giudicarmi.
Gli uomini sono tutti uguali, dovresti saperlo, prima o poi si stuferà di te e ti scaricherà.
Ti sbagli, lui è diverso.
E in cosa, sentiamo. Uscire da tre mesi, se non erro, e sin dal principio ti ha detto qual'era il suo scopo, ora che l'ha ottenuto cosa lo trattiene a stare con te?
Non è stato solo sesso.
Per favore , vorresti farmi credere che avete fatto l'amore? Un sentimento inutile come quello ha solo portato sofferenza.
Tu non esisti, sei solo frutto della mia immaginazione, sparisci una volta per tutte!
Io sono l'unica che ti conosce, abbiamo condiviso tutto fino ad oggi, e ora che un uomo ti illude che ci sia qualcosa, io non conto più?
Nulla di questo è reale, ma allora quando mi abbraccia da dietro sento qualcosa di freddo toccare la mia pelle?
Chiudo gli occhi e prendo lenti respiri, prima che un attacco di panico rovini tutto il mio bel sogno. Quando li riapro sono sola e tremante.
Velocemente apro l'acqua e non appena diventa calda, lascio che il getto mandi via tutte le mie preoccupazioni.
Lavo con forza le mie braccia,dove avevo sentito quella sensazione, prima di graffiarmi da sola accidentalmente . Impreco e poggio le mani contro le mattonelle,inclinando la testa in avanti.
Perché devo essere così legata al mio passato? Non ho fatto del male a nessuno, eppure gli altri ne hanno sempre fatto a me. Piango, ma l'acqua non rende visibili le mi elacrime, anche se, non lo sono mai state.
A volte vorrei poter avere una macchina del tempo per tornare indietro e abbracciare la me di allora, per farle capire cosa fosse in realtà l'affetto.
Dalla rabbia sto per colpire il muro con un pugno, quando il braccio viene bloccato da una presa ferrea .
"Se vuoi romperti una mano ci sono modi meno dolori Eve."
Isaac mi guarda da prima con rimprovero e poi confuso. Entra totalmente nella doccia e accarezza le mie guance fissando i miei occhi.
"Perché stai piangendo?"
Sussulto e le lacrime non fanno che aumentare.
Lo abbraccio, perché dopo tutto questo tempo, ho trovato qualcuno che si accorge del mio dolore.
Mi culla, come se fossi una bambina che si è sbucciata il ginocchio, e aspetta che sia io a parlare, mentre l'unico rumore che si sente è quello dell'acqua che bagna i nostri corpi.
Accarezzo il suo petto e alzo lo sguardo.
Vorrei dirgli tante cose in questo momento, ma l'unica cosa che voglio e sentirmi di nuovo viva.
Mi alzo sulle punte dei piedi e lo bacio da prima a stampo, poi con la lingua traccio il contorno delle sue labbra, che si schiudono,dandomi accesso alla sua bocca.
In un primo momento è confuso, lui è di sicuro il tipo di persona che ama fare domande per ricevere risposte, ma ho bisogno di sentirmi come ieri sera e quando si rende conto che non ho alcuna intenzione di fermarmi, mi spinge contro la parete, fredda, che fa indurire i miei capezzoli.
Le sue mani scivolano sotto ai miei glutei, sollevandomi fino ad arrivare alla sua stessa altezza.
"Cosa vuoi Eve?"
"Te."
Spingendomi di più contro la parete riesce a sostenermi con un braccio, mentre l'altro scivola tra di noi, raggiungendo la mia intimità.
La sfiora con le dita, facendomi ansimare, fino a quando entra con un dito, provocandomi un leggero dolore, più lieve rispetto alla prima volta.
"Perché stavi piangendo?"
"Ti pre-go Isaac, ora no."
Con i suoi occhi grigi come il cielo prima della tempesta, mi fa intuire che per quanto tenti, il discorso non è destinato a finire, ma quando muovo il bacino assecondando il movimento del suo dito, le pupille si dilatano e accantona il discorso.
Gemo senza ritegno, e inclino la testa all'indietro.
Bacia il mio collo, poco prima di sentire la buca del suo pene premere ed entrare dentro di me.
Stringo le gambe contro il suo bacino, facendolo contrarre e quando si muove non ha gli stessi movimenti di ieri, no, sono decisi veloci, e mantiene gli occhi chiusi .
"I-Isaac, io..."
Mi avvento sulle sue labbra e vengo travolta da un forte orgasmo.
Non ho il tempo di riprendermi che Isaac mi fa scendere, per poi girarmi dandogli le spalle.
Spinge ancora e per non cadere mi tengo alla parete.
Respiro con la bocca aperta esento di star per venire di nuovo, quando arriva a toccare un punto particolare che mi fa tremare anche le gambe.
Urlo, lasciandomi andare ad un altro orgasmo, mentre Isaac continua a sostenermi per i fianchi,prima di uscire e schizzare il suo sperma sulla mia schiena.
Ho il fiatone, e penso che aspettare così tanto ne sia valsa la pena.
Torno in posizione eretta,lentamente, mentre il soldato poggia la sua testa sulla mia spalla,scosso anche lui dall'orgasmo.
Solleva la testa e mi abbraccia da dietro, facendomi dimenticare il dolore che provavo prima del suo arrivo.
***
"Mi dirai cosa ti è preso prima?"
"I-io,avevo bisogno di sentirmi viva, nel presente."
"Eve..."
Stiamo mangiando qualcosa, dopo esserci vestiti per non rischiare di farlo per la terza volta in un giorno, quando il mio cellulare squilla. Si tratta di Theresa.
"Pronto?"
"Eve,per fortuna che hai risposto."
"Theresa,mia nonna ti ha dato qualche rogna?"
"No,non si tratta di questo. Ha avuto un malore e adesso siamo in ospedale , non voleva che la chiamassi, ma mi sembrava giusto avvertirti ."
Resto con la bocca aperta, e il cucchiaio che avevo tra le mani cade sul tavolo.
"Eve?Pronto?"
"In che ospedale siete?"
"Lenox Hill hospital, non sembrerebbe nulla di grave ma..."
"Arrivo tra dieci minuti, grazie per avermi chiamata."
Isaac mi sta osservando confuso,ma non ho tempo da perdere. Afferro le mie cose e sto per uscire di corsa, quando la sua mano afferra la mia.
"Eve,che succede?"
"Mia nonna lei...lei ha avuto un malore e, e io d-devo"
Sento di star per scoppiare di nuovo. Sin da bambina lei è stata il mio punto di riferimento e pensare che adesso potrebbe...
"Andiamo,ti porto io."
Annuisco e tiro su con il naso.Da quando sono così debole e isterica? Passo la maggior parte del tempo a piangere e non riesco a reagire e se non fosse per Isaac,sarei caduta nel panico più totale.
Ormai è diventato qualcuno di cui non posso fare a meno.
Hihihihih IL MONDO SARÀ MIO!
(Certo credici)
Sempre a rovinarmi i piani
(vai a cuccia Pervy😂)
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Manu
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