Capitolo 33) Eve
A volte, la vita, sembra un gioco perverso. Ti da qualcosa, provi felicità , ma solo quando senti questo sentimento, allora te lo toglie , o come nel mio caso, si scopre essere solo una maschera,indossata per tanto tempo, senza sapere quando di preciso è calata sul tuo volto.
Guardavo il profilo di Isaac, immerso nel sonno. Ultimamente sembrava più distrutto del solito finito il lavoro, e dato che casa mia era più vicina, si fermava da me.
Thor,come sempre, lo guardava con un certo scetticismo, probabilmente si sentiva scavalcato dal soldato che dormiva al suo posto, ma non faceva tanti capricci, restava ai piedi del letto.
Sembravamo una di quelle coppie felici e spensierate che vanno a convivere,anche se la realtà era ben diversa.
Dopo la sua confessione, avevamo deciso di lasciarci il passato alle spalle, almeno quando eravamo insieme. Cicatrici del genere non si curano con un nuovo amore...
Amore poi , più di una volta mi era capitato di pensarci, ma avevo paura ad ammetterlo.
"Mmh,rossa, perché sei sveglia? Hai avuto un incubo?"
Mi volto verso Isaac, ancora mezzo addormentato, che cerca di vedere che ore siano.
"No,sono andata a bere e poi mi sono messa a pensare."
"A cosa?"
"Nulla di importante."
Torno ad accoccolarmi sul suo petto, e quando mi circonda con il suo braccio sento di nuovo quella sensazione di pace.
Il battito del suo cuore è calmo e istintivamente lo bacio.
Cerco di allontanarmi, ma sembra che il sonno gli sia totalmente sparito a causa del mio gesto.
Ribalta le posizioni e continua a baciarmi, mentre mi tiene stretta a sé.
"Non dovresti istigarmi Eve, o il mio autocontrollo potrebbe andare a puttane."
"E se lo volessi, vederti senza controllo?"
Vedo i suoi occhi brillare, a causa della luce che proviene dalla strada,anche se non ne sono sicura. Il grigio è più acceso e la pupilla è leggermente dilatata, come se avesse fatto uso di qualche droga pochi minuti prima.
"Poi non si torna più indietro Eve."
"Mi lascerai se decidessi di venire a letto con te?"
"No,ma poi non posso garantirti che usciremo dal letto tanto presto per quanto mi hai fatto aspettare"
Lo guardo seria per diversi minuti, fino a quando non c'è la faccio e scoppio a ridergli in faccia. Sarà per il tono di voce che ha usato o per l'espressione che aveva di sofferenza, ma rido talmente tanto che iniziano ad uscire anche le lacrime.
"Quindi lo trovi divertente eh? Ora ti faccio vedere io!"
Le mani scorrono veloci lungo i miei fianchi, e capisco solo troppo tardi le sue vere intenzioni.
"NO!Ahahahah ti preg-ahahaha."
Tento di levarmelo di dosso,perché se continua a farmi il solletico sono sicura che morirò per assenza di ossigeno.
C'è solo un piccolo problema,lui è il doppio di me, è fisicamente impossibile per me spostarlo anche di un solo centimetro.
"Cosa c'è , non ti piace più ridere?"
Smette e riesco a riprendere fiato, mentre sul suo brutto viso si è stampato un sorriso malefico.Devo ricordarmi di non svegliare più l'orso in letargo, se questa è la punizione che mi aspetta.
"Sei un soldato sadico."
"E tu una ragazza problematica, ma ti sopporto lo stesso."
"Okay,troppo umorismo per te stasera, quasi confermo la mia ipotesi che fai uso di qualche sostanza stupefacente."
Si lascia andare, è vengo schiacciata dal suo peso piuma, tanto che rimpiango il solletico.
"Isaac!"
Mi lascia soffrire un altro po',prima che tutto sorridente si alzi permettendomi di non passare attraverso la luce.
"Permaloso."
"Cos'hai detto ?"
"Non ho aperto bocca."
Alza un sopracciglio, ma fa finta di credermi, prima di stringermi da dietro, per tornare ad essere serio.
"Posso aspettare ancora, e poi, mi sentirei abbastanza in soggezione se il tuo sacco di pulci ci guardasse"
Il sacco di pulci in questione,credo che capisca fin troppo bene il nostro linguaggio, perché salta sul letto per occupare lo spazio di fronte a me, dopo aver ringhiato ad Isaac. Sghignazzo per il gesto e bacio anche lui, che inizia a scodinzolare tutto felice.
"Ed io che pensavo che ormai, foste diventati migliori amici."
Mi stringe un po' di più, e Thor percependo il gesto del soldato, si viene a piazzare sotto al mio mento, facendomi ridere di nuovo. Questi due si odieranno fino alla morte.
***
Eravamo appena arrivati al Rose's , pronti per un'altra serata, sperando di evitare risse e ubriachi molesti.
Isaac non la finiva di spingermi, dicendo che avevo le gambe corte, quando un Luke sorridente sbuca davanti ai nostri occhi, peggio di un fantasma.
"Vedo che voi due ormai, andate d'amore e d'accordo."
"Sembri una zitella Luke, senza offesa."
Gli faccio la linguaccia e si mette a ridere peggio di Babbo Natale, anche se lui sarebbe la versione punk.
"Lingua lunga che non sei altro."
"Nah,è normale, anche se a volte dice stronzate."
Isaac si becca una gomitata nel fianco, e finge anche di farsi male, giusto per darmi la soddisfazione di averlo ferito.
Tolgo il disturbo, facendo l'offesa, e dopo essermi cambiata non aspetto il burbero e inizio subito a lavorare.
Quando mi raggiunge, sistema le casse di alcolici più pesanti, mentre io torno al bancone controllare che non manchi nulla, quando sento una notifica.
Controllo il mio telefono, ma è vuoto e con la coda dell'occhio vedo che Isaac ha lasciato il suo telefono sulla mensola dove li mettiamo durante il lavoro.
Torno alle mie mansioni, quando suona di nuovo.
So che non dovrei farlo, e che più tardi potrebbe benissimo rispondere, ma se penso che so tratti della madre, sono sicura che potrebbe preoccuparsi non avendo notizie di suo figlio.
Lo prendo, con l'intenzione di passarglielo e una volta raggiunto in magazzino, sto per chiamarlo,quando lo schermo si illumina di nuovo e l'occhio cade sul messaggio.
"Eve Turner è un nome falso amico, farò altre ricerche e poi ti farò sapere"
Il sangue mi si gela nelle vene e sento nitidamente il rumore di una crepa.
"Eve,che fai con il mio telefono?"
Lo guardo dritto negli occhi,prima che sposti il suo sguardo sul telefono e in quel momento capisce che io so.
Ha incaricato qualcuno di fare delle ricerche su di me? Come ha potuto!
"Posso spiegare "
"Cosa?Che non ti fidi abbastanza di me? Per questo fai delle ricerche sul mio conto?!"
"Eve"
"No!Fanculo Isaac! Perché ti importa così tanto sapere del mio passato?"
"Perché tu non ne parli mai!"
"Neanche tu ! Ma io non indago sul tuo conto a tua insaputa."
Gli lancio il telefono contro e cerco di scappare. Ho bisogno di aria.
Per troppo tempo sono stata presa in giro nella mia vita. Alla fine finisce sempre allo stesso modo, mi tradiscono tutti.
"Ferma!"
Afferra il mio polso e tento di fargli lasciare la presa, lo odio per questo, ma la lascio subito dopo. Vorrei urlargli contro che avrebbe potuto aspettare, ma non sta guardando me.
Mi volto lentamente e una donna,alta, bionda, ben vestita senza avere nulla fuori posto ci sta fissando, no, mi correggo, lo sta fissando.
"Ciao Isaac , ne è passato di tempo."
Alterno il mio sguardo tra i due fino a quando una lampadina dentro di me si accende e quella crepa diventa più profonda.
"Sharlot?Che ci fai qui?"
"Vorrei parlarti , da soli."
Ed ecco, come il gioco decide che bisogna cambiare le carte in tavola, divertendosi a vedere la felicità di una persona sgretolarsi lentamente.
Risorta 😂😂😂😂 scusate l'immenso ritardo, ma tra un impegno e un altro non riuscivo a ritagliarmi dello spazio per scrivere 😅
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Manu
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