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Capitolo 28) Isaac

Sinceramente non so se mettere il bollino a questo capitolo, perché c'è una piccola parte più spinta.
Comunque buona lettura. 😂


Il sorso dell'ennesimo bicchiere di vodka, ormai sembrava non avere sapore , sentivo solo l'amaro e il bruciore che lasciava in gola, come quello che avevo provato quando Eve si era imposta di non dirmi niente .

Michael continuava a parlare, alla fine avevo accettato il suo invito ad uscire e ora mi ritrovavo in un bar in cui non ero mai stato, nel tentativo di levarla dalla mia mente per un fottuto giorno.

"Così ho deciso di trasferirmi a New York, nel tentativo di guadagnare qualcosa di più per poter pagare le loro spese."

"Ai tuoi genitori giusto?"

Cercavo di restare lucido, ma avevo perso il conto della quantità di alcol ingerita, quindi seguivo il suo discorso a tratti.

"Si, anche se continuano a dirmi che non ne hanno bisogno, insistono che servano a me, quando con quello che mi rimane posso permettermi l'appartamento , pasti caldi e gli studi."

"Questo ti fa onore."

"Dici?Comunque, sembra che abbia detto un monologo per tutta la serata, tu non vuoi dirmi la tua storia?"

"Non è bella quanto la tua."

Versa altra vodka e lo osservo scettico, crede davvero che facendomi alzare il gomito inizi a cantare peggio di un fringuello?

Per sua sfortuna reggo molto bene l'alcol, in guerra ogni qual volta che si perdeva un compagno bevevamo fino a quando il dolore scompariva, e ci mettevamo un bel po' di tempo.

"Racconta."

Sospiro, Michael a quanto pare è un tipo testardo e potrei continuare a rifiutare, ma vorrei andare a casa entro il sorgere del sole. Dopo una nottata di lavoro senza la rossa, non avevo molta voglia di lunghi discorsi.

"Arruolato nell'esercito, ho prestato servizio nelle forze speciali e quasi ho perso il conto degli anni in cui sono stato lontano da casa. Volevo rendermi utile al mio paese e adesso sono tornato."

"Congedato?"

"Con onore...o almeno così è riportato sulla carta, ma spero che un giorno il mio vecchio superiore mi venga a richiamare."

"Come mai ? Non ti piace la tua attuale occupazione?"

"In guerra avevo meno rogne che in città. Lì sei tu, il terreno sabbioso , i soldati e i cadaveri, le discussioni sono solo brutti ricordi ."

"Quindi,fammi capire, non ti dispiace il tuo lavoro al bar, ma preferiresti startene sotto una pioggia di piombo?"

"Strano?"

"Alquanto, direi masochista. C'è per caso qualcosa che hai lasciato in sospeso?"

Fermo il bicchiere davanti ai miei occhi, e in quel liquido quasi mi sembra di rivedere l'ultimo ricordo del mio gruppo. Spari, sangue, urla e io che non ho potuto fare niente per salvarli.

"No."

"E la tua ragazza?"

"Quale ragazza ?"

"Quella sexy con i capelli rossi, Eve."

Volevo solo non pensare a lei,ma ecco che Michael me la fa tornare in mente.

"Non è la mia ragazza."

"Davvero?Quindi non ti dispiace se ci provo con lei?"

Stringo il bicchiere e lo fulmino con lo sguardo, e invece di essere spaventato, mi ride in faccia.

"Calmati amico, non te la tocco se ci tieni così tanto."

"Non è affar mio."

"Quindi il tuo sguardo non significava morte istantanea? Perché ho avuto la sensazione che volessi sbattermi la testa contro il bancone."

Troppo poco, se avesse fatto un altro commento su Eve probabilmente l'avrei mandato all'ospedale.

Che cazzo mi succede? Odio essere sotto il controllo di una donna. Lo sono stato è il risultato non è stato dei migliori.

Ingoio il contenuto del bicchiere e mi alzo per poi lasciare i soldi sul bancone.

"Devo andare , ci vediamo in giro."

"Come vuoi vicino, sai dov'è la mia porta se vuoi parlare ancora."

Lo saluto con un cenno del capo e una volta fuori, guardo la mia Harley. Sarò abbastanza lucido per evitare di ammazzarmi? No, ma ho una predisposizione a manie suicide,quindi va bene.

Accendo il motore e dopo aver indossato il casco parto, riuscendo ad evitare persone che erano messe peggio di me, durante il percorso.

Parcheggio la moto e salgo le scale quando, alzando lo sguardo, noto una chioma rossa seduta davanti la porta di casa mia.

Sbatto un paio di volte gli occhi, ma è reale, non il frutto della mia immaginazione.

Le vado in contro, ma solo dopo essermi avvicinato noto che sta dormendo.

Accarezzo il suo viso ed è congelato , per quanto tempo è stata qui ad aspettarmi?

Contrae gli occhi e per quanto mi abbia fatto incazzare non posso lasciarla qui.

La prendo in braccio e la porto dentro , quando si stringe di più contro di me e mormora qualcosa.

"Soldato?"

"Dormi...parleremo domani."

Annuisce e sento una sensazione che non avevo mai provato prima vedendola reagire così nei miei confronti .

Sospiro, probabilmente è l'alcol che parla al mio posto.

Le levo le scarpe e la sistemo sul letto, mentre vado in bagno per sciacquarmi il viso. L'acqua gelata risveglia i miei sensi e guardando il mio riflesso concentro la mia attenzione sulla cicatrice.

Nessuno a casa mi ha mai chiesto come me la sono procurata. Si comportano in modo indifferente, ma so che in realtà, specialmente mia madre, vorrebbero farmi il terzo grado .

Mangio una mela, ma in questi casi vorrei proprio fumarmi una sigaretta o qualcosa di più pesante.Mi ritrovo in una situazione dove sono incerto sulle mie scelte, io che ho sempre detto con fermezza no e si, a seconda delle occasioni.

Invece adesso, resto fermo a guardare Eve girarsi nel mio letto e mi chiedo che ruolo lei abbia per me.

Mi svesto, rimanendo in boxer e dopo essere entrato sotto le lenzuola, la rossa si stringe a me.

"Non voglio che te ne vada."

"Mi parlerai dei tuoi problemi?"

Solleva la testa verso di me, e vedo solo i suoi smeraldi scintillare nel buio.

"Dammi tempo Isaac. Io non mi sono mia fidata delle persone ed è complicato iniziare adesso"

La stringo di più a me e sussulta.

"Nemmeno io mi fido rossa, ma come vedi ti ho fatta entrare in casa mia."

E forse stai entrando anche in un'altra porta, troppo a lungo trascurata.

Vorrei dirglielo, ma tengo questi pensieri per me.

Annuisce e resta in silenzio,fino a quando mi piego verso di lei per baciarla.

Sospira e riprendo a farlo stringendo i suoi capelli tra le mani.

Asseconda i miei movimenti e mia braccia , quando prendo le distanze restando fronte a fronte.

"Cosa c'è ?"

"Nulla,ma ho bevuto e sono brillo, se andiamo oltre potrei fare qualcosa di cui poi potresti pentirti."

Accarezza il mio viso e chiudo gli occhi quando passa sopra la cicatrice.

La bacia e mi fa sdraiare sulla schiena, mentre continua ad accarezzarmi sul petto, passando sopra ad altri ricordi che porto impressi nella mente.

La salivazione si blocca quando sfiora l'orlo delle mutande.

Le blocco il polso, per non farle fare qualcosa di avventato, quando mi bacia di sua iniziativa,mordendomi il labbro inferiore.

"Eve..."

"Lasciami provare , ma sta zitto per favore. Tutto è già abbastanza imbarazzante di suo."

Quasi riesco ad immaginare il suo viso arrossato nell'oscurità e i tentativi di fermarla muoiono quando la sua mano scivola più in basso afferrando il mio cazzo.

Trattengo il respiro, mentre la sua presa si fa più decisa, e basta questo per farmelo alzare.

Muove la mano con lenti movimenti , e gemo quando sale fino alla punta.

Sento che sto già per venire, è la rossa facendo così potrebbe conquistare un primato rispetto alle altre donne con cui sono stato.

"Vai più veloce Eve"

"Ti avevo detto di non parlare."

La afferro per la nuca e cercola sua lingua per divorarla.

"Allora fammi stare zitto."

Continua così, per non so quanto tempo, e alla fine quando sento che sono al limite sovrappongo la mia mano alla sua e la muovo più velocemente fino a quando il mio cazzo vibra e vengo, sporcandomi il ventre.

Ho bisogno di qualche minuto per riprendermi .

"Eve,tu mi ucciderai."

"T-ti è piaciuto?"

Lo sussurra, mentre seduta sul letto mi da le spalle.

"Hai dei dubbi? Per essere stata la tua prima volta, mi hai fatto venire prima di molte altre donne."

Mormora qualcosa che non capisco , prima che mi alzi per darmi una pulita.

Quando torno la trovo vicino alla finestra con ancora i vestiti addosso.

"Puoi metterti una mia maglietta per dormire, se vuoi stare comoda."

Annuisce e le prendo qualcosa dall'armadio e quando inizia a spogliarsi stringo le mani, evitare di toccarla e darle lo stesso piacere che ha dato a me.

Ci sistemiamo di nuovo sul letto e prima che possa continuare il discorso di prima, si addormenta,mentre innumerevoli pensieri mi assalgono e tra questi c'è di sicuro l'importanza che Eve sta acquisendo per me.


Ecchime😂😂😂 dopo una settimana burrascosa sono tornata 🤣
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Manu

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