Capitolo 26) Eve
A volte penso cosa mi ha portata qui. Una famiglia che non mi amava, un ragazzo che mi maltrattava,l'amica che non ho mai avuto.
Sono stati loro a spingermi a scappare, a darmi per morta, a creare Eve. Inoltre pensavo davvero che non sarei più riuscita a provare emozioni contrastanti. Avevo sempre seguito i miei, perdendo l'abitudine di pensare con la mia testa e fare le mie scelte.
Mi guardavo allo specchio, ogni mattina, e nel riflesso, per quanto mi sforzassi di pensare che ormai non ero più quella di una volta, dietro di me appariva la ragazza vestita con un costoso abito firmato e una collana di perle, mentre il sangue le scendeva dai polsi. Era sempre presente, nonostante fossi andata avanti,nonostante Isaac. Era come vivere in un incubo perenne, dove corri per scappare dal tuo mostro, ma invece di svegliarmi quando cado o quando mi morde, rimanevo intrappolata nelle tenebre, costretta a correre per sempre, per non farmi prendere.
Guardo Isaac scendere dalla moto per venirmi incontro. Dopo aver fatto colazione, alla fine, ha insistito per accompagnarmi fino a casa, quando avrebbe potuto dormire , o uscire con il suo vicino per quella birra. Vedendolo, però, continuo a chiedermi che ruolo ha lui per me. Ci voglio solo fare sesso per provare qualcosa di nuovo? Per sentire qualche tipo di emozione? Forse, per una volta, voglio sbagliare e sentirmi umana.
"Rossa,perché mi stai fissando?"
Mi ridesto dai miei pensieri, e incontro il suo sguardo, per poi scuotere la testa e sorridergli.
Sto costruendo degli enormi castelli di sabbia, quando ancora non riesco a capire cosa spinge Isaac a provarci con me.
Ho sempre creduto di essere sbagliata , o almeno, era quello che i miei genitori avevano insinuato nella mia testa.
Per questo mi meritavo tutto il dolore che provavo, ma dopo quel giorno, la cicatrice sul mio polso mi ricorda che nessuno può dirmi quanto valgo.
"Niente,tranquillo, comunque, che si dice in questi casi? Grazie per la notte passata ?"
Sghignazza e mi accarezza i capelli, mentre chiudo gli occhi per godermi il suo tocco, che per quanto irreale, risulta delicato.
Peccato che il momento, quasi romantico , venga interrotto da una certa voce, che io conosco molto bene .
"Allora non sei lesbica."
Ci voltiamo entrambi verso la fonte , che altri non è la mia adorabile nonna...
"Che ci fai tu qui?"
"E così che accogli la tua povera nonna? Dopo che ti ho aspettato per ore?"
"Tu povera non lo sei mai stata, piuttosto pazza invece."
Ignora il mio commento e gira intorno a Isaac peggio di un avvoltoio, studiandolo dalla testa ai piedi .
Gli tocca anche i muscoli senza chiedergli il permesso, mentre mi copro il viso con una mano.
"Che stai facendo nonna?"
"Ottimo partito , giovanotto io sono Rose Turner, spero che mi darete presto dei nipotini."
La allontano dal soldato, che è rimasto scandalizzato da questa pazza di mia nonna, mentre continua ad osservarla senza capire.
"Soldato,non fare caso a lei."
Annuisce prima di allungare una mano verso la vecchia.
"Isaac,piacere, non sapevo che Eve avesse una nonna."
"Già teme che possa raccontare in giro le sue marachelle da bambina,quando..."
Le tappo bocca con la mano e la fulmino con gli occhi, ci manca solo che dica in giro di quando correvo per casa nuda, perché non volevo indossare il vestito per la mia festa di compleanno.
"Nonna,si può sapere come mai sei venuta a trovarmi? Per giunta sola."
"Ah è vero, quasi mi stavo dimenticando. Eve, la persona che ho assunto,mi ha detto che lui verrà a New York a breve per lavoro. So che la città è grande, ma sarebbe meglio se prestassi attenzione."
Mi si gela il sangue nelle vene.Tanto che se adesso qualcuno provasse a tagliarmi, non uscirebbe una goccia di sangue.
Per quanto uno cerchi di scappare dal proprio passato, alla fine quello trova sempre il modo di tornare.
"Rossa,tutto bene?"
Continuo a fissare mia nonna,che per calmarmi mi accarezza il viso.
Alla fine capisce che ho bisogno di allontanarmi da Isaac e mi prende per mano, come quando ero bambina.
"Giovanotto,ora questa vecchia carcassa desidera restare un po' con sua nipote.Sai lavora sodo e ogni tanto ha bisogno di ricaricarsi. Spero di rincontrarci uno di questi giorni."
Sento lo sguardo di Isaac perforare la mia schiena, ma non mi volto. Ho bisogno di rifare ordine nei miei pensieri, e una volta dentro Thor mi viene incontro,ma subito capisce che non ho voglia di giocare.
Mi siedo sul divano e mi prendo la testa tra le mani. Sento la testa vuota, troppo, tanto che ho paura di riavere uno dei miei attacchi di panico, dopo settimane in cui sono riuscita a stare senza farmaci.
Thor si avvicina e mette il muso sotto la mia mano, e sorrido spontaneamente al gesto. Cerca sempre di tirarmi su di morale, e ci riesce meglio rispetto a certi psicologi in cui sono stata.
"Prendi tesoro, bevi un sorso d'acqua."
"Grazie vecchia , ma temo di vomitare qualsiasi cosa che entri nel mio stomaco , in questo momento."
Posa il bicchiere sul tavolino e si siede vicino a me, accarezzandomi la schiena.
Credevo che le cose ormai potessero solo migliorare, ma sapendo che arriverà a presto qui,riesce ad accentuare le catene che mi legano a lui.
A quello che credevo di avere,al dolore che mi ha fatto provare.
Chiudo gli occhi e inclino il capo sulla spalliera del divano fissando il soffitto.
"Parlando di altro, carino il tuo fidanzato."
"Non siamo fidanzati, è un collega."
"Se avessi io un collega così, non credo che il nostro rapporto potrebbe essere professionale."
"Nonna,sei una pervertita."
"Cara,arrivata alla mia età se vedi ancora in giro certi esemplari è normale essere così.
Allora,vuoi parlare con la tua nonnina adesso?"
"Il nostro rapporto è complicato."
"La tua testa è complicata, ma se hai bisogno di confidarti, io sono qui piccola mia."
"Grazie nonna "
La stringo a me e sembra che inizi a sentirmi meglio. Lei è l'unica che mi è sempre rimasta accanto , l'unica su cui posso contare in questo schifo di vita.
Eccomiii sono in enorme ritardo perdono 😂😂😂
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Manu
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