Capitolo 24) Isaac
Dormiva, il suo respiro era regolare già da un po', probabilmente era più stanca di quanto desse a vedere. Ho tentato anch'io di riposarmi, ma non appena chiudevo gli occhi, mi tornava in mente il suo viso,quando si è stretta intorno alle mie dita, mentre mi prendevo il suo primo orgasmo.
Sembravo uno sfigato, o forse lo ero, dato che la stavo fissando peggio di uno stalker.
Stanco della situazione mi alzo, senza farla svegliare e vado in cucina alla ricerca di qualcosa di alcolico. Se prima non riuscivo a dormire per colpa degli incubi, adesso non faccio altro che pensare alla rossa.
Trovo del whiskey e dopo averne bevuto un bel sorso, porto la bottiglia in camera con me.
Mi soffermo a guardare il suo viso rilassato, mentre tento di capire da dove provenga l'effetto che ha su di me.
Non ha niente a che fare con la mia ex, sono completamente diverse...
Lei è testarda, l'altra era dolce. Lei odia farsi avvicinare, l'altra faceva subito amicizia con tutti.
Potrei continuare all'infinito a sottolineare le loro differenze, ma la risposta non uscirebbe lo stesso.
Le sposto una ciocca di capelli, e prendo un altro sorso di alcol. Mi sdraio di nuovo accanto a lei e guardo il soffitto.
Questaè la seconda volta che dormo con lei senza concludere niente di serio, eppure, non ho fretta.
Mi godo l'attimo, e non solo quello.
***
Lamattina, o il primo pomeriggio, quando mi sveglio il letto è vuoto.
Di solito sono io quello che scappa dalle donne dopo averci fatto sesso,questa mi è nuova.
Guardo la stanza, e poi il mio sguardo si posa sulla bottiglia di whiskey,vuota per metà.
Almeno ho capito come mi sono addormentato, e anche da dove viene questo leggero mal di testa, ma appena riesco a stare in piedi senza oscillare sento uno strano odore provenire dalla cucina e due voci.
Non credo di essere ancora ubriaco perché, per mia fortuna smaltisco molto bene la sbornia.
Appena apro la porta, dopo aver indossato dei pantaloni di una tuta, mi ritrovo due paia di occhi fissarmi.
"Ma buongiorno vicino."
Ah, ecco dove l'avevo visto, era il nerd della porta accanto.
Comunque lo ignoro e raggiungo la rossa, intenta a preparare delle uova strapazzate.
Si copre il viso con i capelli, e sussulta quando le afferro il fianco.
Indossa una delle mie magliette e i pantaloni di ieri sera, per fortuna, altrimenti avrei dovuto cavare gli occhi a Michael, se non sbaglio.
"Avrei preferito un altro risveglio con te rossa."
"Ah, vedi, ero uscita a comprare qualcosa da mangiare, dato che il tuo frigo è più vuoto del mio, e quando sono tornata l'ho incontrato intento a bussare alla tua porta."
Michael si intromette, ma resto con lo sguardo fisso su Eve. Come risveglio non sarebbe stato male vederla ai fornelli, ma sarebbe stato meglio vederla senza vestiti attaccata al mio corpo.
"Colpa mia, volevo farmi quella birra con te, dopo aver trovato del tempo libero dallo studio."
"Si, certo, possiamo fare un altro giorno però? Tipo domani?"
Spero che non sia così idiota da rovinarmi i miei piani, che prevedono una certa ragazza seduta sul marmo del ripiano della cucina, con le gambe legate intorno ai miei fianchi , mentre per colazione mi prendo la sua bocca.
"Va bene, ho capito, sono di troppo. Comunque per domani è okay. Spero di vederti ancora Eve."
"Spera di no"
Qualcosa scatta dentro di me, è mi sento di dover marchiare il territorio, anche se non stiamo insieme . Devo essermi bevuto il cervello.
Michael scuote la testa ridendo e dopo aver fatto un occhiolino alla rossa, esce di casa.
"Guarda che non decidi tu chi vedo oppure no, soldato."
"Invece credo di si. Hai detto di volere l'esclusiva su di me, ma questo vale anche per te. Fin quando starai con me, evita di flirtare con altri ragazzi ."
"Non stavo flirtando idiota, dalle mie parti si chiama educazione."
"Qui si chiama, tentativo di infilarsi nelle tue mutande."
Aggrotta la fronte, prima di voltarmi le spalle nel tentativo di ignorarmi.
"Credi che sia così scema da provarci con il primo che capita?"
"Non ho detto questo."
"Ma l'hai fatto intendere. Sai che c'è, lascia stare, tanto non stiamo insieme , vuoi solo le mie prime volte."
"Rossa..."
"Le avrai contento? La prossima volta però, vai dritto al punto e poi lasciami stare."
"Eve."
La faccio voltare verso di me e noto che tenta di trattenere le lacrime, che premono di uscire allato dei suoi occhi.
Cazzo, ho lasciato che il mio caratteraccio prendesse il sopravvento.
Le asciugo l'angolo degli occhi e la bacio, e dopo qualche tentativo di protesta da parte sua, si lascia andare, stringendomi i capelli per farmi avvicinare di più.
"Con te non posso andare dritto al punto rossa."
"Perché?"
"Perché sei diversa."
Tenta di parlare, ma dalla sua bocca non esce alcun tipo di suono. Arrossisce e questo è un altro lato di lei, completamente opposto alla mia ex.
Per quanto tenti di fare la dura è la persona più innocente che io abbia conosciuto, che tenta di restare a galla dal suo passato e se ripenso a quella cicatrice sul polso, so per certo che con Sharlot non ha niente a che fare.
"Le uova."
"Eh?"
"Eve, per quanto io voglia darti un buongiorno come si deve, che prevede me e te con pochi vestiti addosso, vorrei mangiare le tue uova, che in questo momento rischiano di diventare carbonizzate."
"Cazzo,le uova!"
Mi spinge via e rido mentre le leva velocemente dal gas fulminandomi con gli occhi, per non averglielo detto prima. Speriamo che si siano salvate o dovremo andare al bar di sotto a fare colazione/pranzo, e di certo in un luogo pubblico non posso averla come voglio, o forse no?
Aaahhh questi innamorati d'oggi, fanno di tutto per non ammettere le loro emozioni 😂😂😂
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Manu
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