Capitolo 20) Eve
Se mi avessero pagata per ogni scelta stupida che ho compiuto nell'arco della mia vita, a quest'ora avrei potuto comprarmi una villa alle Bahamas, e magari mi sarei goduta il denaro sorseggiando un Mojito con tanto di ombrellino.
Questo sarebbe stato più realizzabile grazie ad Isaac, stava diventando la mia scelta sbagliata per eccellenza.
Lo avevo lasciato da solo dopo avermi provocato i brividi, per salutare Roberta e scappare in sella alla mia Kawasaki.
Ero attratta da lui, volevo che mi toccasse, guardandomi come la donna più desiderabile sul pianeta, ma allo stesso tempo, sentivo che mi sarei scottata.
Gli avevo persino rivelato un pezzetto di me, di quello che avevo passato , ma ora, sul pavimento di casa mia e a mente lucida dopo diversi giorni, vorrei solo partire per il Messico, o il Brasile, basta che sia lontano da New York.
Thor si avvicina a me, e lo prendo in braccio per coccolarlo. Si accuccia sulle mie gambe e poggio la testa contro al muro, guardando il soffitto. Come se non bastasse, sono anche tornati gli incubi.
Chiudo gli occhi e mi sembra ancora si sentire le sue grandi labbra premere con passione sulle mie.
Le sfioro con le dita e sospiro, una droga come Yogi brontolone,potrebbe mandarmi in overdose solo con un assaggio.
***
Un fastidioso rumore mi fa sobbalzare nel sonno, e mi rendo conto che alla fine sono rimasta esattamente dove ero.
Sposto Thor delicatamente e afferro il telefono, per constatare l'ora.
Chi suona al mio campanello alle dieci del mattino? Giuro che se si tratta di qualche bambino idiota in vena di scherzi, lo do in pasto al mio cane.
Assonnata prendo il telefono del citofono.
"Chi è ?"
"Babbo Natale, ti ho portato un regalo in anticipo"
"Mi dispiace , ma sono una bambina cattiva."
Poso il telefono, ma continuano a suonare.
"Senti, chiunque tu sia, sono la persona più irritabile del mondo di prima mattina, quindi i tuoi scherzi valli a fare da un'altra parte."
"Rossa apri ."
Mi maledico mentalmente, solo ora mentre mi chiama con il solito nomignolo riconosco la sua voce.
"Soldato?"
"Si, ora apri."
Cazzo. Premo il pulsante per aprire il portone e getto uno sguardo al mio abbigliamento. Maglietta nera larga e i soliti boxer per il pigiama. Corro in bagno e velocemente mi lavo i denti e la faccia, prima di legare i capelli in una coda bassa.
Bussano alla porta e dopo essermi resa più presentabile corro ad aprire, che poi, perché diamine l'ho fatto?
Si presenta in tutta la sua altezza e muscolatura in una maglietta aderente verde militare a maniche corte e un paio di jeans stretti attorno al limite delle mutande. I capelli portati indietro con il gel, gli danno un'aria più dura e esaltano la cicatrice.
"Che ci fai qui soldato?"
"Perché non sei venuta a lavoro?"
Non aspetta un mio invito per entrare e si fa largo come se fosse a casa sua.
"Rispondi ad una domanda con una domanda?"
"Ero in giro e prima che me ne accorgessi, la mia moto era ferma sotto al tuo palazzo"
"Vorresti farmi credere che la tua moto in realtà sia, un Transformer con volontà propria?"
"Io ho risposto alla tua domanda, tocca a te rossa."
Ingoio il rospo, e mordo il labbro inferiore. Da bravo stratega qual è dato che il nemico non dava segni di vita, ha deciso di tendermi un'imboscata.
"Stavo poco bene, avevo avvertito Luke e sarei tornata stasera."
"Davvero? No perché, guarda caso la sera prima, quando eravamo chiusi nel tuo spogliatoio, a me sembrava che fossi in forma, e poi immagina la mia sorpresa di vedere Ian il giorno dopo."
Avanza verso di me, ma stavolta non indietreggio come le altre volte, perché sono sicura che stavolta non sia pericoloso, o almeno spero.
"Sei libero di pensarla come vuoi soldato"
Nessuno cede, alla gara di sguardi che abbiamo iniziato, ma quando la sua mano sfiora il mio viso, sussulto per poi rilassarmi. Per la prima volta sono indecisa se scappare, o saltare tra le braccia di un ragazzo.
"Ti sto per baciare, e non è né una domanda, né una richiesta. Dopo potrai anche picchiarmi se vorrai."
E lo fa, si china su di me, e avidamente unisce le sue labbra alle mie. Cerco di respingerlo in un primo momento, ma sarei una bugiarda ammettere che non mi sia mancato.
Mi stringe di più contro di sé,per poi prendere fiato, poggiando la sua fronte contro la mia.
"Isaac,cosa vuoi da me?"
"Te, in tutte le posizioni possibili, e le tue labbra avvolte intorno al mio cazzo"
Divento dello stesso colore dei miei capelli, di certo non potevo pretendere da uno come lui, delle parole dolci.
"Per questo ci sono donne disposte a esserlo sempre per te."
"Ci ho provato. L'altra notte ho provato a scoparmi una facile."
Il mio cuore perde un battito, e cerco di allontanarmi, quando mi spinge contro al muro, per impedirmelo, mentre Thor abbaia contro di lui.
"Lasciami, se sei venuto per dirmi questo puoi anche andare!"
"Mi ha fatto una sega e poi si è inginocchiata a me, per farmi un pompino."
Non voglio ascoltare, ma allo stesso tempo, il suo modo rozzo di parlare mi fa stringere le gambe vergognosamente .
"Ma poi, quando chiudevo gli occhi immaginavo che ci fossi tu e sono venuto come ad un fottuto principiante."
Preme il suo bacino contro la mia pancia, facendomi sentire, la sua erezione e se è possibile, divento ancora più rossa. Tristan non mi ha mai detto che gli facevo questo effetto, ne tanto meno desiderata.
"Anche ora , vorrei sapere la sensazione che si prova nell'essere avvolto dalla tua figa. Riesci a creare barriere, a leggere le persone, a fare la dura, ma basta che io ti stia vicino a dire frasi sporche,per farti arrossire."
"S-sei alquanto egocentrico, soldato"
"Allora dimmi che anche altri ragazzi ti fanno sentire come faccio io, e ti lascerò andare, anche se dovrò masturbarmi ogni fottuta notte pensando a te."
Vorrei davvero allontanarlo, ma le parole mi muoiono in gola, Schiudo le labbra e devio lo sguardo verso un punti impreciso, quando, contrario, mi afferra il mento facendomi alzare la testa verso di sé.
"Hai fatto la tua scelta Eve."
"N-no,tu, non puoi."
"Il tuo corpo la pensa diversamente."
"Perché non è mai stato toccato come fai tu."
Sbalordito, resta a bocca aperta, ma non tende a prendere le distanze. Che diamine gli ho detto!?
"Vuoi farmi credere che tu..."
"Si, sono vergine e allora? Ho perso l'occasione di fare...sesso"
Nasconde il viso nell'incavo nel mio collo, e credo veramente che il cuore tra poco esploda nel petto. Solo la nonna sapeva della mia "innocenza" intatta, dato che gli estranei tendono a giudicarmi dal mio aspetto estetico.
"Cazzo rossa , così me lo fai drizzare solo di più. Nessun tipo di sesso?"
"Perché quanti ne esistono? Comunque una come me, non fa per te e..."
Si avventa sulle mi labbra,succhiandole e mordendole, mentre i nostri denti sbattono tra di loro per l'irruenza di questo bacio.
Tendo il bacino verso di lui,che sospira di piacere e sento di perdere i sensi da un momento all'altra .
"Corrompere una come te, è diventato il mio nuovo scopo di vita adesso. Sei attratta da me e io da te, parliamo chiaro e non come due adolescenti. Voglio seriamente portarti a letto, ma scommetto che tu non ci verrai fin quando non mi avrai inquadrato."
Ancora stonata, il mio corpo annuisce automaticamente.
"Allora esci con me, e non ti toccherò se tu non lo vorrai. Ti va bene?"
"Ho scelta soldato?"
"No, perché anche se rifiutassi, posso diventare un tipo molto insistente "
Lascia una scia di baci lungo la mia mascella, mentre gli stringo la maglia tra le mani, sapendo che ormai i giochi sono iniziati.
"Va bene."
"Ottimo e ora che ci siamo chiariti, tu verrai con me"
Dove avrà intenzione di portarla?
Liberate l'immaginazione 😂😂😂
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Manu
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