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Capitolo 10) Eve

"Eve, il martedì organizzo sempre un barbecue per il Rose's, devi venire anche tu questa volta"

La prima volta che Luke me lo disse ancora ero diffidente nei suoi confronti, e chi non lo sarebbe stato. Uno sconosciuto mi ha offerto lavoro, dopo una richiesta di mia nonna, e poi mi aveva invitata a passare il martedì, unico giorno di riposo con loro.

Conoscere Cloe era stato traumatico, lei è le sue mille domande, scappai sul tetto quella sera, sperando che la bionda pazza non mi raggiungesse anche nel mio porto sicuro. E ora vedere come Yogi cerca di sviare la curiosità di quella ragazza mi ricorda molto il mio atteggiamento.

Sorseggio la mia Corona, mentre raggiungo Luke al barbecue intento a non carbonizzare la carne.

"Devo chiamare i pompieri per caso?"

"Ahah divertente, io sono un ottimo cuoco"

"E allora perché abbiamo Roberta al Rose's?"

Cerca di ribattere, ma si arrende sospirando esasperato.

"Colpito e affondato."

"Non avevo dubbi. Senti Luke, volevo chiederti, cosa sai di preciso su Yogi brontolone?"

Mi fissa come se mi fossero spuntate altre due teste, prima di ridere grossolanamente, attirando l'attenzione degli altri. Gli do una gomitata e inizia a tossire per poi calmarsi con un sorso di birra.

"Oddio, scusami, ma, come diamine l'hai chiamato?"

"OH andiamo, è un soprannome più che azzeccato, ma tu non dirglielo o potrebbe appendermi alla porta come ad un quadro."

"Manterrò il segreto, ma per tornare alla tua domanda, è il figlio di un mio carissimo amico, so che è tornato da poco dal fronte e che aveva urgente bisogno di un lavoro."

"E tu da quale bravo pastore che sei hai accolto un'altra pecorella smarrita."

Sorride e alzo gli occhi al cielo, quest'uomo a volte mi fa pensare che in realtà, sotto tutti quei tatuaggi e l'aria da "non ho paura di farmi male" , nasconde la sua vera identità di Santo. Peccato che al posto dell'aureola si ritrovi due paia di corna.

"Che ci vuoi fare, i ragazzi problematici sono il mio forte. Vuoi la salsiccia o l'arrosto?"

"Il tacchino di Roberta grazie"

Gli lascio un bacio sulla guancia per evitare di sentire le sue prediche e ci sediamo, Cloe vicino a me, i ragazzi di fronte con Roberta e Luke ai posti di capotavola.

"Eve hai avuto rogne di notte ultimamente"

Riempio il piatto con il tacchino per poi passarlo a Luke, e prendendo un boccone guardo Ian intento a prendersela con quel povero arrosto.

"Nulla che non sappia gestire, e poi il soldato mi ha aiutato, fa comodo avere una macchina da guerra come collega sai?"

"Per questo io ho Cloe"

"Idiota!"

Mangio ancora e mi sento leggermente osservata, e non mi sbagliavo. Mi ritrovo un paio di occhi grigi fissarmi...irritati? Cos'è il fatto che fosse un soldato doveva restare un segreto? Che poi, Roberta ha già raccontato a grandi linee che tipo è Isaac a cip e ciop, quindi ho la coscienza pulita.

"In che corpo eri Isaac?"

Ferma la forchetta a mezz'aria spostando la sua attenzione su Cloe con lo sguardo corrucciato. Molto simpatico mi dicono, non che io sia da meno, ma a domande di questo genere si può rispondere, era il tuo lavoro precedente, mica gli ha chiesto le sue preferenze a letto.

"Forze speciali"

"Davvero?Wow deve essere stata dura"

"Già"

Noto come Cloe cerca di chiedermi aiuto per incentivarlo alla conversazione, ma se non vuole parlare non credo che serva a molto.

"Ian la scuola come ti va?"

"Come sempre, ma evito di mettermi nei guai, a differenza di una certa tappa bionda"

"Giuro che quando meno te lo aspetti ti farò sparire."

"Adoro i trucchi di magia"

"Spero che tu muoia"

Cip e ciop riprendono a litigare e riesco a placare la curiosità di Cloe, invece Yogi continua a fissarmi e dato che sono una gran testa calda, reggo il suo sguardo, intimandogli di smetterla.

Odio quando la gente mi fissa, perché quando accadeva in passato ciò comportava sempre un giudizio sul mio aspetto, sui miei modi di fare, sul portamento... Ma a quanto pare ho trovato un'altra testa dura perché prende il mio modo di fare come ad una sfida che continua per diversi minuti, fino a quando Ian non gli passa l'insalata. Ho vinto io.

***
Sento ancora le continue urla tra Cloe e Ian, quei due trovano sempre nuovi protesti per litigare, ma si vogliono molto bene, anche se credo che forse, con il tempo,tra i due possa nascere altro.

Fisso il cielo stellato, ma coperto da nuvole di smog, e ringrazio anche il fatto che la piccoletta soffra di vertigini, quindi il tetto è ufficialmente luogo sicuro dalle sue domande, perché anche se ora ha un nuovo giocattolo , ha dato già chiari segnali che non intende mollare nemmeno con me. Ma ad un certo punto sento i passi di qualcuno e sporgendomi verso dietro vedo che si tratta di Yogi.

"Sei scappato da Cloe?"

"Più che scappare tento di nascondermi"

Prende posto vicino a me, ma resta seduto.

"Sai rossa quando ti ho vista su quell'albero ti stavo quasi per scambiare per una scimmia fuggita da qualche zoo in zona."

"Sbaglio o questo che sento si chiama sarcasmo? Non credevo che tu fossi in grado di scherzare soldato, ma sai per ora in due giorni, ti sei guadagnato il record di figure di merda"

Gli scappa una risata, e quasi mi vengono i brividi per quanto è profonda.

Smette poco dopo, resosi conto del gesto e cala il silenzio, mentre osservo meglio la sua cicatrice vicino all'occhio.

"Ti ha fatto male?"

"Cosa?"

"La guerra "

Mi metto a sedere anche io e incrocio il suo sguardo, ma se prima era di sfida ora i suoi occhi sembrano più scuri, come se tra quelle nuvole fosse iniziata una tempesta .

"Una come te, cresciuta in città, con quest'aria da mocciosa che si crede adulta , non può immaginare quanto possa essere dolorosa"

Sbatte un pugno sul tetto e forse, per il dolore che prova alla mano, si rende conto di come mi ha urlato contro.

Quindi è questo che pensa di me? E pensare che gli stavo per offrire il mio aiuto se mai avesse avuto bisogno, ma stavolta Luke, ha preso un'anima troppo nera e tormentata per sperare che io ci possa andare d'accordo.

Mi alzo e sto per andarmene quando decido di fermarmi in prossimità delle scale.

"Sai che ti dico soldato? Che tu sei un ceco."

Lo guardo carica di disprezzo e continuo a parlare, prima che se ne esce con qualche altra stronzata.

"Sarà anche vero che io non ho combattuto al fronte, ma ho dovuto affrontare anch'io la mia guerra personale per trovarmi dove sono ora. Ricordati che a questo mondo ogni essere vivente, in qualche modo soffre e a volte si preferisce nascondere questa sofferenza dietro ad un sorriso per non avere compassione"

Non riesce a rispondermi e lo guardo con sufficienza.

"Credi ancora che io sia una bambina che si crede adulta adesso Isaac?"

Lo lascio da solo, mentre sento le mani tremare e il fiato corto, non mi sono resa conto di aver alzato la voce e che probabilmente anche di sotto mi hanno sentita,ma sinceramente non mi importa. Dovevo chiarire con quel soldato Ryan che dovrebbe osservare meglio le persone, anziché sputare deduzioni senza fondamento.

Vi sta piacendo come si sta sviluppando la storia? O è troppo lenta?
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Manu

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