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capitolo 32

"...Rayel" sussurro ancora incredula mentre lui sorride compiaciuto appena vede la mia reazione.

"Da quanto tempo..." con le sue dita sfiora il mio viso e fa scattare brividi in tutto il corpo.

La sua voce un tempo socievole sembra essersi trasformato; adesso è così profonda e roca, che fa accapponare la pelle al solo sentirla.

I suoi passi così lenti ti tengono su per il filo, lasciandoti col fiato sospeso, non sapendo che fare al momento.

Suscitò in me un brutto presentimento di pericolo, cerco di capire cosa tenta di fare, ma l'unica cosa che fa è girare attorno come uno stalker in vista.

I suoi respiri affannosi, ti mettono solamente paura, ansia e terrore, soprattutto quando sei in trappola e non puoi fare nulla per difenderti.

"Perché...?" Chiedo con voce tremante dopo un lungo e interminabile silenzio.

"Maya mi ha riferito del tuo losco piano di mandare tutto a monte, in modo da non far scattare la guerra"

"Io sto facendo solo quello che è giusto...poi cosa c'è tra te e Maya? Come ha fatto a saperlo?"

"Assolutamente nulla di più, siamo solamente alleati, ognuno fa la sua parte, poi è molto esperta ottenere informazioni, specialmente di te"

"Ma cosa vuoi da me? Perché non vuoi che io impedisca la guerra?"

"Così i soldati diminuiranno e Maya convincerà a Lucifero di nominarmi generale delle truppe demoniache"

"Ma...che senso ha?"

"Lo ha invece!" Dice con rabbia e batte un piede per terra "non voglio essere messo da parte com'è successo contro tuo padre"

"Contro... mio padre?" Chiedo perplessa mentre i miei respiri diventano tesi per l'agitazione.

"Prima che foste esiliati Alec aveva il titolo del generale delle truppe demoniache.

Quel titolo spettava a me! Solo a me! Invece lo aveva recato a tuo padre!" Inizia a camminare e gesticolare nervosamente "quindi...indovina cosa ho fatto per vendicarmi pur di toglierlo dai piedi"

"C-cosa?" Chiedo e sento come un fulmine che affiora la mia mente mostrando le immagini sulla morte di Olivia e Demon, per poi dissolversi, scuoto la testa confusa, ma credo di aver già capito.

Non può essere quello che sto pensando. No.

A quel punto si avvicina fino a far sfiorare le sue labbra al mio orecchio e sussurra con voce accattivante:

"Ho ucciso la regina e il principe" dopo aver pronunciato quelle parole senza un minimo di rancore, si allontana con il sorriso soddisfatto, come se non si pentisse dell'attentato compiuto.

Per un attimo rimango zitta, immobile e con la bocca socchiusa non sapendo che dire o fare.

"E la colpa lo ha ricevuto mio padre?" Chiedo freddamente, mi sento come il petto in fiamme dalla rabbia.

"Ovvio. Così ho completato la mia vendetta. Poco tempo fa ho conosciuto Maya.

Lei mi ha promesso che se mi fossi liberato di te, e quando sarebbe stata nominata regina mi avrebbe dato il titolo da generale.

Non potei rifiutare l'offerta.

Così io l'ho ferita in modo che lei dasse la colpa ai quei pennuti.

Comunque peccato che a quel tempo non esistette la regola di condannare un demone alla morte atroce, devo ammettere che è stato fortunato tuo padre, però ora è valida, ma andando direttamente al punto..." Appena lo scruto dalla testa ai piedi noto subito un'arma che sta impugnando in una mano, sicuramente è quella benedetta "Piccola Siria...è stato bello fare amicizia con te"

Inclina il braccio con l'arma benedetta all'indietro, con quel sorriso sadico e i suoi occhi smeraldo puntati sui miei.

In quel momento mi rassegno, capisco subito che non posso fare nulla per difendermi.

Abbasso leggermente la testa verso il basso con la consapevolezza che è la mia fine, non c'è via di scampo.

Appena socchiudo gli occhi sento la porta spalancarsi e un tonfo pesante, alzo lo sguardo non capedo che cosa sta succedendo.

"Luxe..." sussurro con occhi sull'orlo delle lacrime che mi offuscano la vista "come hai fatto a..."

"Istinto cara" dice guardandomi "l'intelletto demoniaco mi ha allarmato e io ho capito che si tratta di te"

Rayel sta sdraiato per terra, che si stringe lo stomaco e mugugna dal dolore, l'arma si trova ad una certa distanza, meglio stare all'erta.

Il mio migliore amico spacca le catene con una leggera fatica, perché queste sono fatte esplicitamente per tenere intrappolato qualsiasi demone.

Slega le corde e mi alzo massaggiando i polsi ustionate causato dalle catene.

Usciamo correndo, lasciandolo sdraiato per terra in quelle condizioni, se lo merita!

Appena le cose si metteranno a posto giuro che lo ammazzo per quello che ha fatto, sia nei confronti di Lucifero che nella mia famiglia.

"Com'è la situazione???" Chiedo preoccupata.

"È degenerata... Michele ha cercato di dirgli che non hanno fatto assolutamente nulla, ma Lucifero al momento sembra che non sappia controllarsi" passa una mano tra i suoi capelli neri come la pece e i suoi occhi color giallastri puntano all'orizzonte.

Il panico comincia ad invadermi, spero di arrivare in tempo!

Cosa succederà? La situazione migliorerà?

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