Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo IV

Oggi è stata una giornata da ricordare, la giornata da ricordare...

Mi sono svegliata questa mattina presto, con un bisogno che mi martellava nel petto: "Devo uscire di qui!".

Alle dieci, mia madre entra in camera per portarmi la solita, schifosissima, colazione.

Io fingo di continuare a giocare con le mie bambole, ma intanto, osservo ogni suo singolo movimento: come posa il cibo sul mio lettino, come mi guarda di sottecchi, con quella sua aria di disgusto.

Quando sta per uscire, io la fermo.

<<Mammina, potresti portarmi i biscotti al cioccolato, per favore?>> chiedo con un falso sorriso.

<<Come ti permetti di non accettare quello che ti ho portato; se non fosse stato per me e per tuo padre, ora non saresti qui, dimostraci riconoscenza!>> esclama adirata.

 <<Mammina, potresti portarmi i biscotti al cioccolato, per favore?>> richiedo, con un sorriso ancora più aperto, e i miei occhi spalancati.

<<Ho detto di... di... no...>> la sua voce comincia a tremare, molto bene.

<<Mammina, potresti portarmi i biscotti al cioccolato, per favore?>>  continuo a chiedere.

<<N... n... o-ok...>> dice, in preda a forti tremolii.

<<Cara mammina, già che ti trovi ad andare in cucina, portami anche il coltello>> continuo a chiedere con voce suadente.

<<C... c... certo...>> ed esce dalla stanza.

Mi rendo conto che ho appena guardato, guardato per la prima volta.

Dopo poco, ritorna con le mani occupate: una dai biscotti, una dal coltello.

<<Vai da papà, mammina... Fagli vedere come hai affilato bene quel coltello...>> le ordino.

La mamma esce dalla stanza e, dopo poco, sento un urlo che viene amplificato dalle pareti della casa.

Sento un brivido di piacere che mi attraversa la spina dorsale.

Quando rientra nella stanza ha tutto il vestito imbrattato del sangue di mio padre.

<<Ora tocca a te, mammina cara...>> dico.

Senza farselo ripetere, ella rivolge la lama del coltello verso il suo ventre e la spinge contro la carne, facendola penetrare.

Il sangue comincia a sgorgare dalla ferita e dalla sua bocca comincia a fuoriuscire una specie di schiuma rosa: un misto tra saliva e sangue.

Cade in avanti ed il coltello la trapassa da parte a parte.

Dopo un minuto di agonia, muore.

Sento, anzi vedo, la sua anima che vola via, un'anima supplichevole, destinata ad un'eternità di supplizio.

Finalmente la mia sensazione di libertà si fa reale: sono libera, LIBERA!

Attraverso la casa e, dopo un po', riesco a trovare la porta.

La apro.

La luce mi assale avvolgendo il mio corpo schizzato di rosso.

Scendo in strada, godendomi gli sguardi terrorizzati dei passanti.

Questa, è la prima volta che vedo il Sole, la prima volta che vedo gli alberi, l'erba, i fiori, la prima volta che vedo un'altro essere umano che non sia mia madre o mio padre.

Libertà... Ecco qual'è la parola adatta.

Quella cosa che, per otto lunghissimi anno di prigionia inconsapevole, mi è mancata.

Ora, è arrivato il momento.

Ora, è arrivato il momento di recitare.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro