Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 14

POV JUSTIN

Ero in bagno... con Skylar, l'avevo trascinata a forza, volevo passare un po di tempo con lei a "parlare".

Scommetto che se gli avrei chiesto gentilmente di venire con me in bagno sarebbe scappata, quindi... meglio le maniere forti per prevenire ogni cosa.

Era seduta per terra e si guardava le scarpe con lo sguardo vuoto.

"Alzati, puttanella"

Mi avvicinai a lei ma non la toccai, lei si ranicchio portandosi le gambe al petto, con un calcio la feci cadere di lato scomponendola dalla sua posizione precedente.

"Ho detto alzati"

Cercó di tirarsi su ma la spinsi di nuovo con il piede e la feci ricadere per terra, sul pavimento sporco e bagnato.

"Alzati sfigata"

"Basta, ti prego"

"Smetterla? Ma se con te ho appena cominciato"

Andai verso di lei e la presi per il collo tirandola su per poi spingerla al muro.

"Raccontami di te, sai io non so niente"

"Non c'é niente di interessante da sapere"

"Ti ho chiesto il tuo parere?"

Gli dissi bruscamente tirandogli un pugno in pancia.

"Se tu non mi dici niente ti picchieró fino a mandarti all'ospedale"

"Lo hai già fatto, più di una volta"

Disse tossendo, era vero l'avevo mandata molte volte all'ospedale... stranamente non provavo nessun senso di colpa a quell'pensiero.

"Allora saprai cosa si prova"

"Si..."

Disse sussurrando, volevo cercare di rendere le cose più facili per lei, in modo che potesse raccontarmi del suo passato, così decisi di fargli una proposta.

"Facciamo così... se tu mi racconti del tuo passato non ti faccio niente per una settimana"

Dissi gesticolando e spostando lo sguardo dalle mie mani a lei

"Tu non mantieni le promesse"

"Se non mantengo la promessa manderai Scoot a picchiarmi ok?"

"Ti picchierà comunque"

Cazzo ma proprio non molla, mi ha fatto incazzare, se ci gira ancora in torno con questa storia la meno di brutto.

"Fidati di me"

"Come posso fidarmi di una persona che mi ha rovinato la vita?"

POV SKYLAR

Justin voleva sapere del mio passato, ma non lo avrei raccontato di certo a lui, sembrava incazzato alla mia risposta, la vena del suo collo si era ingrossata parecchio.

"Mi stai facendo arrabbiare"

Disse con tono duro e appunto incazzato, non sapevo cosa rispondere ed abbassai la testa.

"Ho mi dici qualcosa o ti picchio, ancora..."

"Mi picchieresti comunque"

Credo che quella non era la risposta giusta perché si avvicinó con lunghi passi verso di me e mi prese per il collo sollevandomi di qualche centimetro.

Cercai di prendere più aria possibile nei polmoni ma non ci riuscivo, iniziai a vedere sempre di meno ma ad un certo punto la presa sul collo sparì e io caddi a terra.

Mi prese per un piede u mi trascinó verso i WC cercai di attaccarmi alle piastrelle, agli stipiti delle porte ma la sua forza era imparagonabile alla mia.

Mi spinse dentro con lui e chiuse la porta a chiave, iniziai a tremare e sudare freddo, sono claustrofobica e non ce la faccio a stare quì.

"Fammi uscire"

Dissi con la voce tremante e con le lacrime che scendevano a dirotto.

"No"

"Ti prego, apri la porta"

Le pareti si stanno stringendo, ci schiacceranno se non usciamo, questo posto é sempre più piccolo, non riesco a respirare.

"Apri subito la porta!"

Dissi urlando e tenendomi al muro cercando di spingerlo.

"Che cazzo hai?"

"Apri la porta ti prego"

Lo guardai implorante, avevo la vista offuscata ma se alzavo lo sguardo riuscivo a vedere.

"Le pareti si stanno stringendo, moriremo qui dentro schiacciati"

"Ma cosa stai dicendo? Guarda che non sta succedendo niente alle pareti"

"Ti dico che si stringono"

"Claustrofobia"

"Cosa?"

"Sei claustofobica"

"Io non- fammi uscire ti prego, apri la porta"

Stavo per avere un attacco di iperventilazione, Justin si giró per aprire la morta ma non ce la fece.

"É bloccata, cazzo"

"Le pareti si stingono"

Justin si giró verso di me e mi guardó serio prendendomi per i polsi e attaccandomi al muro.

"Guardami, i muri non si stanno stringendo, non moriremo schicciati, tu respira come faccio io e tutto andrà bene ok?"

"Perché non mi credi?"

"Perché ho ragone io, ora siediti e guardami attentamente, devi respirare come faccio io, così"

Inizió a fare dei respiri molto lunghi, il suo petto si alzava e abbassava molto lentamente, iniziai ad imitarlo e dopo qualche minuto ci riuscì.

"Adesso io butto giù la porta, ma tu mi devi promettere che non dirai a nessuno quello che é successo in questo bagno, a nessuno intesi?"

Annuii sperando solo che riuscisse a buttare giù la porta, inizió a dare spallate fortissime e altre volte calci, dopo una decina di calci e spallate riuscì a buttare giù la porta, come un missile corsi fuori dalla cabina del bagno e arrivai ai lavandini, accesi l'acqua fredda e ci misi sotto i polsi e poi mi bagnai la fronte.

"Mi serve dello zucchero"

Sussurrai uscendo dal bagno con la mano bagnata sulla fronte e andai al bar dove trovai Riccardo.

"Hey, piccola come va?"

"Mi passi una bustina di zucchero per favore?"

Allungó la mano fino a un sacchetto di zuccero e pe lo porse.

"Calo di zuccheri é? allora, come va?"

"Già, potrebbe andare meglio, te in vece?"

"Adesso che ti vedo e noto che non hai lividi nuovi meglio"

Annuì e aprì la bustina, me la portai alla bocca e feci sciendere tutti i granellini di zucchero nella mia bocca.

"Ti offro qualcosa?"

"No grazie non serve"

Qualcuno mi cinse i fianchi da dietro e mi bació la guancia sinistra.

"Ciao piccola"

Disse James appoggiando la testa sulla mia spalla.

"We bro, come butta?"

Gli chiese Riccardo, James tolse le mani dai miei fianchi e gli fece una stretta di mano strana

"Tutto bene te fra?"

"Tutto ok"

"Allora, posso offrirvi qualcosa ragazzi?"

"Io in verità-"

"Lucy puoi portarci due cappuccini e un'aranciata per la signorina grazie"

Disse James facendogli l'occhiolino e sorridendo, Lucy sorrise e annuì

Preparó velocemente i cappuccini e l'aranciata e ce li portó sul bancone, presi l'aranchiata e ne bevvi metà, mentre James e Riccardo mettevano lo zuccero nel cappuccino per poi mescolarlo.

"Dov'é Ally?

"É con una sua amica, devono fare un compito insieme"

"Capito"

Dissi annuendo.

"Te nanetta, come va?"

Disse scompigliandomi i capelli e sorridendo.

"Io non sono bassa"

Feci il broncio come una bambina piccola.

"O si che lo sei"

Ribatte James ridacchiando.

"Riccardo, digli che io non sono bassa"

Feci il broncio ed incrociai le braccia.

"Ma piccolina tu sei bassa"

Disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte.

"Io non sono bassa! Sono solo diversamente alta"

"L'importante é crederci"

Disse James ridendo

"Allora io me ne vado ecco! Così imparate, bruti che non siete altro"

Dissi con la voce da bambina facendogli la linguaccia, i due si guardarono per qualche secondo e poi scoppiarono a ridere come dei matti.

Riccardo si piegó in due dalle risate mentre James si asciugò le lacrime dalle code degli occhi.

Vi consiglio di leggere la storia di Cherlotte2143, s' intitola "I can fly!"

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro