Rosso
«Tu lo chiami "omicidio", io lo chiamo "inizio di conversazione!"» esclamò l'uomo sollevando un braccio.
La mano stretta a pugno rivelava una lama dal colore lattiginoso, stretta e lunga, che luccicava alla luce della luna.
«Fermati! Cosa intendi?» replicò l'altro indietreggiando spaventato.
«Esattamente quello che ho detto. Comincia a parlare e poi vedremo cosa succede!»
Più il primo avanzava, più il secondo indietreggiava nel vicolo buio e umido. L'uomo con la lama era quasi completamente celato dall'oscurità fredda: solo lo scintillio dell'arma - un coltello? - rifletteva la pochissima luce che arrivava da dietro ai tetti ed evidenziava i suoi zigomi alti e sporgenti e i suoi occhi colore ghiaccio brillavano sinistramente.
«Non so niente! Ti giuro, non so niente di niente!» gridò l'altro ritirandosi sempre di più. Aveva alzato le braccia verso il suo aggressore con i palmi aperti verso l'esterno in un gesto che gridava pietà.
L'altro scattò in avanti e l'arma calò inesorabile colpendo il vuoto e risollevandosi, chiaramente un ultimatum.
«Eppure i miei informatori hanno riferito che lo sai. Tu lo sai!»
L'aggressore, spazientito, ruggì come un leone e si lanciò in avanti per colpire.
Una voce chiara risuonò improvvisa.
«Hey, attenzione! Tornate qua, si è fatto tardi!»
In quel momento la lama piombò sul braccio del ragazzo con uno schiocco sordo.
«Mi hai fatto male!» si lamentò ridendo, divertito dal gioco.
I due sollevarono la testa, si guardarono per un istante e si diressero trotterellando verso casa mentre i grilli frinivano nascosti chissà dove nei cespugli.
I ragazzi quindi entrarono in casa, la luce si spense e il giardino ripiombò in una tranquilla oscurità.
N.d.A. spesso scriverò racconti come questi ispirati a "writing prompts" presi da Pinterest, in modo da superare questo blocco che ho da secoli ormai.
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