Capitolo 5
Domenica. Finalmente. Potevo rimanere a casa, la scuola era chiusa. Anna andava a fare compere ed io rimanevo a casa da sola.
Fortuna? Magari. Destino, mi sorprendi a volte.
Presi il telefono. Lo schermo luminoso prensentava una sola notifica, controllando meglio notai che si trattava di qualche messaggio da parte di Mark. Era online. Ne approfittai per scrivergli, lessi quindi i messaggi.
M: Perchè fai così? Abbiamo legato
così tanto, non possiamo rovinare
qusato rapporto...
M: Rispondimi Emily
E: Tu non puoi capire...
È troppo complicato...
M: Io posso, o almeno posso provarci....
Non volevo metterlo in guai che non poteva risolvere.
E: No, ti metterei solo nei guai.
M: Emily...
MARK'S POV
Non volevo vederla triste. Avrei fatto di tutto pur di farla sorridere, pur di vedere i suoi occhi brillare di felicità. Presi la bici es uscii di casa. Emily mi aveva dato il suo indirizzo quel giorno al parco, decisi così di farle una sorpresa.
M: Emily guarda giù.
E: Cosa?
M: Guarda giù dalla finestra.
EMILY'S POV
Non capii, finchè non mi affacciai alla finestra.
- Mark! Che diavolo ci fai tu qui?!-
-Piaciuta la sorpresa?- disse ridacchiando
Questa non ci voleva. Avevo il presentimento che Anna sarebbe tornata a breve. Feci la scelta più stupida che potessi fare.
- Vieni su, così ti spiego tutto -
Emily, no. Cosa stai facendo.
Scesi le scale, aprii la porta. Feci entrare Mark ed entrambi salimmo al piano di sopra. Ci sedemmo sul letto ed iniziai a spiegargli di Anna, della mia famiglia, dei miei problemi.
- Ecco, questo è tutto - dissi ancora con le lacrime che rigavano le mie guance.
- Stai tranquilla - disse lui prendendomi per mano. - Io ci sarò sempre per te -
Si fece tardi, mi meravigliai. Anna ancora non tornava.
- È tardi, credo che tu ora debba andare Mark. -
- Si, hai ragione. Ci vediamo domani a scuola -
Mi sorrise e mi abbracciò, lo accompagnai alla porta e lui si avviò verso casa. Chiusi la porta alle mie spalle, scivolando su di essa fino a toccare il pavimento. Appoggiai la testa sul rubido legno e sospirai, accennando un sorriso.
Tornai nella mia stanza, lasciata un po' in disordine. Sistemai la scrivania ed i cuscini sformati del letto, per poi prendere un libro dalla mensola e leggere qualche pagina.
Pensai a lungo e alla fine sorrisi: Allora, qualcuno ci teneva a me...
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