Proprio mentre stavo per uscire dalla classe, Mark si avvicinò a me.
- Uhm... Hey! Ci siamo già presentati prima, ricordi?-
Si passò una mano tra i capelli, era visibilmente teso e nervoso.
- Mi chiedevo se, potessimo diventare amici - Disse sorridendo
Chiese lui timidamente
- Beh, si... Certo, con piacere!- dissi velocemente.

Passammo l'intero intervallo a chiacchierare.
Le ore scolastiche passarono velocemente e si fece presto il momento di tornare a casa.

All'uscita sentii qualcuno afferrarmi il polso. Mi voltai di scatto e vidi Mark.
- Hai da fare oggi pomeriggio? - Mi chiese sorridendo
- Non credo -
- Ci vediamo al parco più tardi? Per le 6?-
- D'accordo! - Gli risposi sorridendo, ero visibilmente rossa.
-Ci vediamo alle 6 allora...- disse lui.
-A dopo Mark!-
Salii sul bus e tornai a casa

Entrai a casa e vidi sul tavolo del salotto un biglietto, scritto da Anna.

Cara Emily, sono andata a fare compere, tornerò verso le 7. Mi raccomando, se ti trovo fuori di casa di nuovo, saranno guai.
Baci
Anna Foster

- Ho solo un'ora.. - pensai.
-Devo...rimanere a casa? No, non posso. Non ora.-
Presi il mio inseparabile MP3 e uscii di casa.
Mi avviai velocemente verso il parco, accompagnata da una melodia frenetica.

-Puntuale! -
-Ciao Mark! - dissi agitando la mano.

Parlammo tutta la sera. Mi ricordai solo più tardi del biglietto che Anna mi aveva lasciato. Guardai l'orologio del campanile: le sette e mezza. Il mio cuore si fermò per qualche istante.
- Accidenti... Mark, senti, devo scappare. È stata una giornata fantastica. Ci vediamo domani a scuola, ti spiegherò tutto promesso, a domani! -
Gli dissi frettolosamente. Mi afferrò per il polso
- Non puoi abbandonarmi così...-
Lo interruppi.
- Ne parliamo più tardi, devo andare-

Proprio come cenerentola a mezzanotte mi misi a correre verso casa; la vidi. Anna mi aspettava sull'uscio con un espressione furente. Mi tirò uno schiaffo.
- Ragazzina. Io ci metto amore e impegno per insegnarti le buone maniere e renderti una ragazza per bene. Ma così mi rendi il lavoro ancora più difficile. -
Disse sbraitando.
- Io....-
- Tu. Si, proprio tu. Cosa pensi di dire! Mh? Per una bimba viziata come te la giusta punizione è semplice. Uscirai da questa casa solo per andare a scuola. Rimarrò a casa in modo che tu non possa scappare. CAPITO? Stupida bambina. -

- Amore ed impegno, certo. Vedo amore in ogni cosa che fai per me. Non capisco perchè mia madre abbia voluto affidarmi a te, proprio non capisco. -

- Osi anche ribattere, sei proprio una bimba viziata. -

Un'altro schiaffo.

Corsi in camera. Le lacrime avevano iniziato a scorrere sul mio viso come cascate. La guancia arrossata presentava ancora il segno degli schiaffi anche a distanza di vari minuti.
Presi il telefono. Chiamai Mark.
-Hey Emily! -
-Senti Mark...  Sono tornata a casa da poco e ho riflettuto sulla giornata di oggi. È stata davvero una bella giornata, ma non so se ci rivedremo ancora..-
-Perchè dici così? È successo qualcosa? Ti puoi fidare di me, puoi dirmi tutto -
- Mh...No, non è il momento giusto. Devo andare Mark, ci vediamo domani. -

Chiusi la chiamata. Era stata una scelta stupida sapendo il carattere di Anna, uscire di casa. Non so cosa fare, ho paura di Anna.

Mi addormentai dopo pochi minuti sentendo le palpebre pensanti ed un leggero ronzio che riecheggiava nella mia mente.