Capitolo 11
Rimuginai tutta la notte, sulla mia scelta, su tutto ciò che avevo fatto fino ad ora, sui miei progressi, sul fatto che non avevo ancora detto nulla Mark.
Dal giorno preciso in cui lo avevo incontrato la mia vita è cambiata, come un libro di cui si voltano le pagine.
Rimasi in silenzio tutta la notte, senza chiudere occhio.
Presi il telefono, scrissi un messaggio.
Caro Mark,
Lo so, non ti ho detto nulla fino ad ora, non sapevo come avresti reagito.
Mia madre, come ben sai, è venuta da me, e ho preso una decisione. Voglio ricostruire la mia famiglia e questa è un occasione perfetta.
Non preoccuparti, ci sentiremo ancora qualche volta...
Lo so, le lacrime non potranno mai colmare questo vuoto, ti mancherò, mi mancherai. Mi mancherà il tuo sorriso, il tuo affetto... mi mancherai tanto.
Per sempre tua
Emily
Lo inviai.
Separarci? Non lo avrei mai voluto. Era l'unica persona in grado di farmi sorridere, di consolarmi, di aiutarmi.
Il mio angelo custode.
-Il giorno dopo-
-Su Emily! Forza scendi, il taxi ci aspetta! Mi raccomando, prendi tutto ciò che ti serve! - Urlò mia madre dal piano inferiore.
Presi il mio trolley e lo spostai di pochi centimetri. Diedi un ultimo sguardo alla mia stanza, le lacrime che iniziavano a scendere piano dai miei occhi.
Scesi le scale che avevo percorso milioni di volte e mi diressi verso il vialetto. L'erba ondeggiava tra le pietre come un mare in bonaccia.
-Hai preso tutto tesoro? - chiese mia madre accertandosi di non aver dimenticato nulla.
Mia madre e Maya erano già salite sul taxi, quando vidi una sagoma nera correre, urlando il mio nome.
-Arrivo subito! - dissi al guidatore del taxi per avvertirlo del mio leggero ritardo.
-Non posso lasciarti, non così.... Non posso vederti andare via! Resta qui, starò io con te, verrai a stare da me o... -
- No, no Mark, non posso. Ho fatto la mia scelta. Non posso più tornare indietro ora.-
Feci pochi passi verso il taxi, Mark mi afferrò il braccio.
-Emily. ...- disse con le lacrime che iniziavano a colare dai suoi splendidi occhi.
Lo baciai per l'ultima volta.
Mi allontanai lentamente asciugandomi le lacrime. Lasciai la sua mano e salii sul taxi. Il guidatore, allora, partì per l'aeroporto. Mi girai indietro, vedendo Mark allontanarsi piano, con il volto coperto dal cappuccio scuro della sua felpa.
Stavo soffrendo, più di quanto potessi immaginare.
È in grado di fare tutto questo l'amore?
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