FORGIATE!
"Molto divertente,direi che un bel richiamo a casa è ciò che fa al caso tuo" mi rispose la professoressa,
"Comunque,oggi non faremo storia,ma vi farò un introduzione sulla meccanica ed elettronica,inoltre nel pomeriggio si terrá poi un corso per chi volesse approfondire"
ovviamente non mi curai di ciò che spiegò,perchè ogni volta che apriva bocca non si capiva nulla di ciò che diceva.
Però amo costruire,quindi tornato a casa iniziai a studiarmi il libro di tecnologia per apprendere.
Le parole scorrevano davanti ai miei occhi ementre una vocina interna le leggeva,rimbombavano nel mio subconscio.
Finito di studiare mi venne un idea geniale,ma,per realizzarla, avevo bisogno di alcuni componenti:
Del cuoio,delle sbarre d'acciaio, un piccolo registratore tascabile,un e dei landmark.
Così,fatta la lista,uscii dalla mia stanza,scesi le scale,aprii la porta e mi trovai di fronte Aurora.
Era una visita del tutto in aspettata e stupito le domandai:
"Oh ciao,perchè sei qui?"
"Passavo di qui e volevo chiederti se è tutto a posto...sembri cambiato..."
"Cambiato?" Esclamai con tono interrogativo,"in che senso?"
"Nel senso che non esci piú con i tuoi amici..,è già tre volte che salti le uscite di gruppo e per di più hai dato buca a Willy,dopo aver accettato di dormire da lui la scorsa notte."
"Perchè ti preoccupi tanto per me? Sei piena di amici,sei fidanzata vai bene a scuola e fra poco avrai pure il patentino."
"Beh, sei comunque un mio amico e volevo chiederti se ti andava di fare due passi, ma se sei impegnato me ne vado."
"No no,nom disturbi,anzi devo recarmi dal ferramenta a prendere queste cose, mi accompagneresti?"
Le mostrai la lista e dopo aver dato una veloce occhiata a ciò che c'era scritto mi chiese:
"Cos è un landmark?"
Al che risposi:
"Ah ehm... nulla... l'avrò scritto per sbaglio... sai sono sempre di fretta e non chiudo occhio da due giorni ahah..."
"Ma a che ti serve tutta sta roba?"
"Per...ehm... per un progetto di scienze si..."
"Quale progetto? Il prof non ci ha detto nulla a riguardo."
"Beh...questo perchè... l'ha chiesto solo a me... ma mi raccomando che resti fra noi"
"Boh, ok tranquillo"
Detto ciò mi tirai la porta dietro e attraversammo il vialetto in mezzo a un mare di tulipani e verde, protetti da due file parallele di alberi che perimetravano la ghiaia.
Era una bellissima giornata d'estate:
Calda e secca e durante il tragitto si poteva percepire il cambiamento di paesaggio:
da uno naturale: chiaro e invilolato, a uno completamente stravolto dall'uomo:
Case immense, lampioni, semafori, flussi di gente per le strade e un cielo sporco tendente al grigio.
Ad un certo punto le chiesi: "Dunque... novità?"
Abbassò lo sguardo e mi rispose: "Si,purtroppo"
"Come purtroppo?"
"Eh, si io e Pietro stiamo avendo un po' troppe discussioni ultimamente e spesso non mi tratta come dovrebbe..."
"Mi dispiace, spero si risolva"
"Giá, speriamo..."
Dopo ciò continuammo a camminare per il selciato, in un silenzio imbarazzante, interrotto a tratti dai sibilii delle gomme sull'asfalto e dai clacson e dai motori frenetici delle autovetture.
Quando fummo davanti all'insegna del ferramenta le dissi:
"Eccoci arrivati, grazie di avermi accompagnato,mi ha fatto piacere uscire con te"
una parte di me sperava fortemente che se ne andasse, ma l'altra che restasse,perchè in fondo mi piaceva la sua compagnia,mi piaceva lei.
"Di nulla figurati" mi rispose "scusa ma ora devo andare da Pietro, che se arrivo in ritardo si arrabbia e poi devo studiare per la verifica di domani"
"Domani c'è una verifica?!" domandai,
"Ma sì,quella di matematica"
"Matematica?!"
"Ahahah sì, è sul programma dell'anno scorso"
"Ah ok,quindi è solo un ripasso"
"Più o meno... vabbè scusa ma devo proprio scappare, a domani!"
"A domani!"
Ci abbracciammo e lei fece dietro front mentre io entrai nel negozio e giunto al banco chiesi al commesso:
"Salve,avete queste cose?" E gli diedi la lista e puntualizzai di non curarsi dell'ultima parola di essa.
Mi rispose: "Uhm...direi di si"
Cercò fra i vari scaffali e una volta radunato il tutto chiesi:
"Grazie,quanto costa il tutto?"
"Sono 27 euro e 60 centesimi, vuoi pagare in contanti?"
"Si si ecco a lei"
"Perfetto, desidera altro?"
"No no, sono a posto"
"Ok, allora grazie e arrivederci"
"A lei"
Tornai a casa e nella mia stanza aprii il portale per Exodia per ottenere l'ultimo componente necessario.
Nel mio studio posi "l'armamentario" sulla scrivania e uscii per andare all'abitazione di Acor, perchè solo lui sapeva dove poter trovare i landmark.
*toc toc
"Chi è?" Domandò la mia guida al di lá della porta
"Sono Xavier,disturbo?"
"Arrivo subito,un secondo"
Una volta aperte le ante mi disse:
"Quale piacere,non disturbi affatto, hai bisogno?"
"Si,mi servirebbero dei landmark..."
"A cosa ti servono?"
"Ne ho bisogno per un progetto che ho in mente"
"Lo sai che solo tu ed io siamo al corrente del fatto che esistano degli oggetti in grado di teletrasportare persone e cose?"
"Davvero?" Chiesi "E perchè?"
"Perchè possono essere molto pericolosi e vanno usati in modo responsabile"
"In che senso pericolosi?"
"Nel senso che devono sempre essere sincronizzati a coppie, altrimenti potresti teletrasportarti in un landmark totalmente da un'altra parte"
"Ma scusa, non hai detto che siamo solo io e te al corrente di questi aggeggi?"
"Si beh,ma ne ho piazzati per tutta Exodia e Nowhere..."
"Capisco... e dove li compri?"
"Ehm... li faccio io"
"Wow riusciresti a farmene 6 il prima possibile? Però che siano sincronizzati assieme e che sia io a decidere quando possano permettermi di teletrasportarmi"
Fece una faccia smarrita e poi mi disse:
"Non ho capito nulla,rispiegati meglio perfavore"
"allora... vorrei 6 landmark sincronizzati tutti su uno, fin quì ci sei?"
"Si,ma ti ho detto prima che vanno sincronizzati a cop..."
"Lo so lo so" lo interruppi, "per questo devi fare in modo che si attivino tramite un pulsante per permettermi di teletrasportarmi solo da uno, perchè gli altri 5 sono disattivati"
"Aaah,capito! Ci posso provare,torna fra un paio di orette e dovrei aver terminato."
"Ok a dopo."
Tornai nel mio studio e iniziai ad assemblare ciò che avevo in mente:
Saldai le sbarre di acciaio in modo da formare un cilindro metallico del diametro del mio polso e al centro feci una sede per inserire poi
Un landmark. Creai un piccolo incavo per il miniregistratore,con il quale registrai la formula per il teletrasporto,ma la velocizzai di 32 volte,rendendola di una durata di poco più di 1 secondo, poi rivestii il tutto con il cuoio fino a formare una polsiera con anima metallica.
Intanto le due orette erano belle che passate, così mi recai da Acor:
"Ecco ho finito,tieni" disse
Mi pose sei dischi spessi 4/5 cm con al centro un pulsante rosso.
"Grazie mille!"
"Quando il pulsante brilla,è attivo,mentre se lo ripremi lo disattiverai"
"Capito!"
Ne presi uno e lo attivai,poi lo incastonai nella sede e questo resterá sempre attivo,poichè lo porterò sempre con me, poi ne presi un altro:
Lo accesi,lo lanciai e prima che potesse toccare terra attivai il registratore.
in un battibaleno mi ritrovai a mezz'aria:
"GUARDA ACOR HA FUNZIONAAAAaaa..." e iniziai a precipitare come un masso da un aereo:
*TONF
"Ouch..."
Acor mi mi alzò da terra:
"Ma come...ma tu...eri,cioè no(?)" E gli risposi così:
"Questo mondo sará anche pieno di sorprese, ma da dove vengo io è un mondo di folli osatori, e osando si creano cose che chi ha paura dell'ignoto non farebbe."
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro