PROLOGO
<< Prendi le tue cose e vattene! Cazzo! Avrei dovuto accorgermene prima! >>
<< Accorgere di cosa? >>
<< Che sei falsa! Non hai mai creduto veramente in quello che faccio e sai che ti dico? Sono contento di aver capito veramente chi sei, Marylin! >>
<< Non dire cazzate, Drew! Io ti ho sempre sostenuto! Vuoi davvero buttare via questi tre anni insieme? >>
<< Si! Se sono serviti a capire che quella che avevi era una maschera! Hai recitato una parte per farmi tuo e poi è venuta fuori la vera te! >>
<< Tu non hai capito un cazzo di me! La verità è che sei talmente egocentrico che non riesci a vedere un riflesso che non sia il tuo! Sto solo cercando di portarti con i piedi per terra. Lo faccio per il tuo bene! >>
<< Tu non sai un cazzo! Smettila e sparisci! Non rinuncerei mai al mio sogno, al massimo rinuncio a noi! >>
<< Vuoi che vada? >> Dice guardandomi con gli occhi lucidi cercando di trattenere le lacrime.
Stavo per cedere ma mi sono fatto forza ricordando a me stesso che la persona con cui sono stato non mi ha mai veramente amato.
<< Si! >> esclamo.
<< Stammi bene! >> se ne va sbattendo la porta.
E in un attimo davanti agli occhi mi passano tutti i momenti vissuti in questi tre anni. Cerco di scacciarli via.
Poi vado verso la cucina e bevo un po' di whisky.
Devo sfogare la rabbia e la delusione quindi prendo il set di bicchieri da cocktail e lo butto a terra. Le schegge si spargono per la cucina.
<< Cazzo! >> esclamo tra le lacrime.
Mi accorgo che mi dà soddisfazione quindi butto a terra i cuscini che stanno sul divano.
Mi accascio per terra con la testa tra le braccia e dò sfogo ad un pianto liberatorio. In quel momento squilla il cellulare. È mia madre. Rispondo.
<< P-pronto? >>
<< Tesoro che succede? >>
<< Un casino, mamma. Io e Marylin ci siamo lasciati. Se n'è andata via di casa. >>
Fa una pausa.
<< Tesoro vuoi che vengo? >>
<< No, mamma tranquilla. Ho bisogno di stare solo. >>
<< Se hai bisogno chiamami. >>
Riaggancio. Salgo su in camera e apro il PC. Ho bisogno di sfogare il mio dolore nella musica. Inizio a scrivere...
Driiin
Squilla di nuovo il cellulare. È il mio migliore amico.
<< Ehi Bro! >>
<< Broo come butta? >>
<< Male fratè. Io e Marylin ci siamo lasciati. Se n'è andata di casa. >>
<< Cazzo bro, mi dispiace. Comunque ti ho chiamato perché domani è il mio compleanno. Festeggio a casa mia. Ci sei? >>
<< Lo faccio proprio perché sei tu ma non sono dell'umore. >>
<< Dai che ci sballiamo! Allora ti aspetto domani. >>
<< Va bene, a domani! >>
Torno a scrivere. Cerco di trasformare le mie emozioni in musica. Intanto le ore passano e senza accorgermene mi addormento sulla scrivania.
Suona la sveglia. È giorno. Mi accorgo di essermi addormentato sulla scrivania. Vado in bagno, mi guardo allo specchio. Ho il ciuffo sconvolto. Mi fiondo nella doccia. Poi bevo il caffè e corro in studio per completare mix e mastering di un brano che ho prodotto per un ragazzo. In studio incontro Viola, una cantante rock con cui ho collaborato.
<< Ehi chi si vede! >> esclama mentre mastica una gomma.
I miei occhi cadono sul suo décolleté in vista.
<< Viola! Che si dice? >>
<< Tutto bene tesoro. Sto scrivendo nuovi pezzi. Non vedo l'ora di lanciare il prossimo singolo! E a te come va? >>
Mi osserva.
<< Cazzo, non hai una bella cera. Che è successo? Come va con Marylin? >>
Mi passo una mano tra i capelli.
<< Male. Ci siamo lasciati. Ieri se n'è andata via di casa. >>
<< Mi dispiace Drew. Ma non mi ha mai convinta. Ho sentore per queste cose. >>
Poi si avvicina. Le sue labbra sono vicine alle mie. Mi sussurra all'orecchio.
<< Se vuoi stasera puoi venire da me. Ti faccio distrarre un po' >> dice ammiccando un sorriso.
Sorrido e mi allontano.
<< Grazie Viola ma ho da fare stasera. Sarà per un'altra volta. >>
<< Va bene... Quando vuoi ci sono. >>
Lei è una strafiga. Ha i capelli tinti di azzurro, piercing sulle labbra e sull'ombelico. Occhi verdi, labbra carnose ed è magra e atletica. Mi avrebbe fatto piacere stare con lei stasera per cercare di dimenticare quella stronza ma ho promesso a Phil che sarei andato al suo compleanno e non posso proprio mancare. È il mio migliore amico. Mi è sempre stato vicino, glielo devo.
Le ore passano. Ho quasi terminato il mix e mastering del brano che sta venendo una figata. Guardo l'ora e mi accorgo che tra un'ora devo stare al compleanno di Phil. Prendo la giacca e corro a casa a prepararmi.
Indosso una camicia a quadri, jeans nero con i tagli sulle ginocchia, i miei adorati anfibi neri e la giacca di pelle. Da vero bad boy quale sono. Salgo in macchina e dopo quindici minuti arrivo a casa di Phil. Suono il campanello.
Apre la porta una bellissima ragazza. Capelli rossi, frangetta e guance rosse. È un po' timida e soprattutto niente tatuaggi, niente piercing. È così diversa dalle ragazze che frequento di solito.
<< Ciao! Tu sei...? >> chiede un po' imbarazzata.
<< Drew! Sono il migliore amico di Phil. E tu sei...? >>
<< Cristal, piacere. Sono la sorella di Phil. >>
Cazzo. È la sorella di Phil. Ci stavo anche facendo un pensierino.
<< Brooo! >> esclama Phil.
Ci salutiamo con una pacca sulla spalla.
<< Ciao stronzetto auguri! >> esclamo.
La sorella di Phil si allontana insieme ad un'amica.
<< Grazie Bro! Allora... Come ti senti? >>
<< Così così però ora sono qui per festeggiare il mio amichetto e non voglio pensare a niente. >>
<< Grande! Questo è lo spirito giusto! >>
La sua villa è gigante, mi volto e vedo gente in ogni angolo. Un sacco di facce nuove mai viste. Lui è sempre stato circondato da amici a differenza mia che sono un po' più selettivo. Non ho mai avuto tanta fiducia nel genere umano.
Mi aggiro per la casa in cerca di un drink e trovo lei. Cristal.
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