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35.

Killian indietreggiò lentamente vedendo la forma che avesse assunto la regina.
Emma spalancò gli occhi, meravigliata, mentre osservava da vicino cosa veramente fosse la donna che amava.
Ecco di cosa Regina avesse tanta paura, la forma dalla quale cercava disperatamente di proteggerla.
Era un demone gigantesco, aveva le ali enormi e possenti, le corna nere luccicavano facendole quasi da corona sulla testa.
Gli occhi però erano sempre i suoi, nascosti dal rosso che circondava la pupilla.
Era splendida, anche sotto quella forma, ma terribilmente pericolosa.
"Prendete le armi" ordinò Killian impreparato, mentre stringeva il braccio di Emma.
"NO! NON TOCCARLA!" gridò Emma cercando di fermarlo, mentre le guardie tentavano di catturarla.
Regina usò le sue ali per difendersi, dimenandosi e gridando.
Volava veloce, cavalcando le correnti, facendo cadere i soldati come castelli di carte, ma il suo obiettivo era il principe.
Emma se ne accorse: lo spinse via con violenza lontano da lei, mentre correva dal lato opposto più veloce che poté.
Se Regina l'avesse raggiunta, non aveva idea di come avrebbe reagito.
Non era in sé e diverse volte aveva dato prova di non rendersi esattamente conto di cosa facesse.
Infatti pochi attimi dopo, il demone aveva raggiunto velocemente Killian, ringhiandogli contro.
Il principe sentiva la grande predatrice che aveva davanti pronta ad attaccare.
Lo fissava negli occhi con rabbia, ma Killian non aveva alcuna intenzione di arrendersi.
Regina lo prese fra le zampe sollevandolo, non sentiva quasi le lance contro il suo corpo.
"FERMI" urlò Killian, per poi guardare la bionda, mentre fuggiva.
"Puntate alla principessa" disse sicuro, mentre Regina lo stringeva tra le sue zampe.
"Hey mostro!" disse sprezzante, sentendo la sua presa farsi più presente.
"Se non ti arrendi, darò l'ordine e sarà spacciata" la minacciò quasi con un fil di voce.
"Regina non ascoltarlo" affermò Emma, mentre la strega sembrava calmarsi.
"Appena tu mi ucciderai, loro uccideranno la tua principessa." disse sicuro.
"È una promessa" affermò.
Emma pregò con tutta sé stessa, che Regina non fosse cosciente.
Sapeva che se si fosse girata, Killian le avrebbe dato un colpo davvero forte, lui aveva la spada con il veleno letale.
Non poteva permettere che Regina morisse per colpa sua.
La strega lo lasciò andare con rabbia, volando verso la principessa in ritirata.

Killian si allontanò lentamente, mentre Regina era quasi arrivata da Emma.
Al principe bastò fare un cenno: Graham immediatamente prese l'arco, scoccando la freccia che colpì in pieno la schiena di Emma.
La bionda gemette forte dal dolore, che iniziò a propagarsi nel suo corpo.
Ansimò e quei secondi sembrarono ore, mentre il paesaggio davanti a sé iniziava a farsi sfocato.
Regina, vedendo Emma accasciarsi, impazzì di rabbia e preoccupazione, scatenando un fortissimo terremoto.
La terra manifestava inconsapevolmente il suo stato d'animo, la sua profonda collera nei confronti degli umani.
"Via!" urlò Graham, vedendo la terra sotto ai loro piedi spaccarsi, creando profonde voragini.
Regina atterrò davanti a Graham e a nulla servirono le sue frecce avvelenate: Regina gli aveva strappato il cuore con una zampata senza alcuna pietà, per poi lanciare il suo corpo lontano con rabbia.
Quando Emma aprì gli occhi, rimase sconvolta nel vedere Regina uccidere i soldati uno per uno, per poi ritrovare Killian davanti a sé.
"Hai scelto un mostro" commentò con disprezzo, togliendole la freccia immediatamente dalla sua schiena, facendola gemere leggermente.
"Una strega, una donna, un demone a tuo marito.
Solo in quel momento Emma si rese conto che la freccia non l'aveva ferita: l'aveva solo stordita per qualche attimo, dando il tempo a Regina di perdere il controllo di sé.
Emma vedeva la terra iniziare a crollare preoccupata.
"Lasciami passare" affermò Emma cercando di spingerlo via, mentre Regina notò che Emma fosse di nuovo in piedi.
Killian le strinse il polso. "Sei pazzo?" commentò Emma, vedendo Regina volare verso di loro.
"Scusa tesoro" disse solo il principe, baciandola con impeto per poi spingerla giù.
Regina guardò la bionda precipitare e non ci pensò un secondo a scendere velocemente, per cercare di riprenderla.
Killian prese la mira, usando l'arma sperimentale che gli era stata affidata, per poi lasciarla andare.
Il demone protesse l'amata con le ali stringendola forte al suo petto, proteggendola dall'impatto con l'acqua.
Il fiume le inghiottì pochi attimi dopo.

Emma riemerse a fatica cercando la strega.
La corrente era forte e la ferita, seppur piccola, non l'aiutava, rendeva i suoi movimenti lenti.
Percepiva l'acqua nelle ossa, il fiume sembrava stesse tentando intenzionalmente di affogarla, mentre l'ottava con tutte le sue forze.
"REGINA!" la chiamò, cercando di non pensare alla stanchezza e concentrandosi sul rimanere a galla.
"DOVE SEI?" gridò.
Le bastarono pochi secondi per vederla.
La strega era accasciata sulla riva, ferita, mentre cercava di riprendersi, tremando, ancora come un demone.
Emma nuotò più veloce che poté, raggiungendola.
Sentiva le vesti appiccicarsi sul suo corpo, il sangue scorreva dalla ferita sulla schiena, eppure non sentiva freddo: tutto quello che sentiva era terrore e preoccupazione per la donna che amava.
Regina la guardava ringhiando, anche se non poteva muoversi.
"Regina Hey... sono io" disse avvicinandosi senza alcuna paura della sua forma.
"Adesso... devo vedere dove sei ferita" affermò decisa, mentre Regina le tirò una zampata, allontanandola.
La bionda gemette, mentre la sabbia le solleticava le mani ancora indolenzite.
Eppure non si lasciò intimorire, rialzandosi.
"Sono Emma" ripeté riprendendo a camminare verso di lei, per poi accarezzarle la testa delicatamente.
Regina ringhiò forte, mentre Emma non smise di accarezzarla.
"Andrà tutto bene" affermò con un piccolo sorriso.
"Sono io" sussurrò.
Il respiro della bestia si fece più regolare, non ringhiava più.
I suoi occhi si schiarirono e il color nocciola tornò a farsi spazio incontrando quelli color smeraldo di Emma.
Regina iniziò lentamente a fidarsi di lei e glielo dimostrò, leccandole leggermente il viso.
Emma fece toccare le loro fronti, come gesto di fiducia e di affetto: eppure il corpo di Regina si illuminò improvvisamente, riportandola alla sua forma umana.
Era esausta, i capelli bagnati incollati sul viso, gli occhi socchiusi e un braccio era adagiato aggraziatamente sopra la sua testa.
Sembrava davvero un angelo, una creatura celeste caduta. Ferita.
Emma le scostò i capelli dal viso, per poi notare come i suoi vestiti fossero impregnati di sangue, che stava perdendo in gran quantità.
"Regina Hey..." disse preoccupata, mentre Regina tossì cercando di prendere aria.
"Perché l'hai fatto? Perché?" singhiozzò Emma.
"Non potevo lasciarti morire" gemette Regina tossendo.
Emma la baciò delicatamente e Regina si beò di nuovo delle sue labbra, come se una rosa fresca fosse stata posata su di esse.
Emma controllò le ferite, rendendosi conto di quanto fossero profonde.
"Ti ho ferita?" chiese Regina con un fil di voce, mentre Emma cercava di fermare il sangue.
"Non è niente" affermò Emma, neanche accorgendosi del segno sul braccio.
"Quel bastardo ti ha presa alla spalle... non sono proprio riuscita a controllarmi" si giustificò Regina, socchiudendo gli occhi.
"È l'ultimo dei nostri problemi al momento" precisò la principessa non pensando minimamente alla sua ferita.
Regina gemette con forza toccandosi la pancia.
"Mi sento male" ammise, roteando la testa a destra e a sinistra ripetutamente.
"Serve immediatamente un antidoto" disse Emma, vedendo la sua pelle iniziare a cambiare.
"Credo che il veleno stia facendo effetto"
"Maledizione" commentò Regina preoccupata alla pericolosa vista, mentre sudava freddo.
Sentiva il battito del suo piccolo farsi più debole ogni minuto che passava, continuava a perdere sangue.
"Devi... devi portarmi dalla sciamana. Subito" affermò Regina preoccupata, tenendosi il fianco.
"È troppo distante e non ho un cavallo" commentò Emma preoccupata.
"Devi trasportarmi lì. So che puoi farlo ascoltami" affermò Regina prendendole la mano, mentre non riusciva a smettere di tremare.
"Devi concentrarti, va bene?" disse con un fil di voce.
"Come prima con le catene..."
Emma fece uno sguardo sorpreso, al contempo confuso.
"Non sei stata tu?" chiese Emma, incredula a quella rivelazione.
"No" rispose Regina con un sorriso.
La testa di Emma era così affollata di domanda e la paura l'aveva totalmente pietrificata.
"Ascoltami ho tante cose da spiegarti, ma prima devi... devi aiutarmi o temo che non avrò il tempo per farlo" disse, mentre non aveva quasi più il controllo del suo corpo.
Emma la guardava terrorizzata, cercando di concentrarsi.
"Non agitarti. Devi focalizzare le tue emozioni, visualizzare il posto nella mente"
"Dannazione non ci riesco" commentò Emma.
Si sentiva così incapace.
"Pensa a casa nostra" disse Regina.
"Solo a casa nostra" ripeté, iniziando a vedere sfocato.
Emma la guardava con le lacrime agli occhi.
"Sono impotente come allora, Regina" singhiozzò Emma.
"Mi dispiace così tanto"
Regina le strinse la mano. "Non è mai stata colpa tua" affermò.
Emma scosse la testa. "Ti ho chiesto io di venire al castello. Tu non ci hai pensato un attimo a lasciare tutto per me, invece io sono stata egoista. Potevamo scappare, essere felici, ma io non ho lasciato il trono" spiegò la bionda, mentre Regina si faceva sempre più debole.
"Non volevi... lasciare la tua famiglia"
"Tu sei la mia famiglia. E ho preferito rischiare te" disse piangendo, stendendosi accanto a lei.
"Shh..." sussurrò Regina, accarezzandole a fatica il viso.
"Stenditi accanto a me ti prego." chiese con un fil di voce, mentre Emma la prese tra le sue braccia.
"Io ti amo" giurò la principessa singhiozzando, posando la fronte contro la sua.
"Ti amo anch'io" replicò Regina.
Emma la strinse a sé, chiudendo gli occhi, concentrandosi sulle parole di Regina quando una luce bianca avvolse entrambe, trasportandole altrove.

Regina riconobbe immediatamente le piccole case del rifugio, la cascata e la verdeggiante foresta.
"Ce l'hai fatta Emma" disse la strega sorridendo debolmente.
"Non sono stata io a farlo... siamo state noi" disse sicura Emma entusiasta, mentre Regina annuiva a fatica.
Emma la sollevò lentamente prendendola in braccio.
Regina gemette dal dolore stringendosi a lei.
"Aiuto!" gridò. "Vi prego" disse attirando l'attenzione delle messaggere e delle guardie.
Maleficent si precipitò verso di loro in picchiata dal suo posto di guardia, nel vedere Regina perdere sangue.
"Chiamate la sciamana!" gridò Maleficent.
"Non devi muoverla troppo" commentò poi preoccupata.
Cora trovò immediatamente la figlia, correndo verso di lei.
Aveva sentito dal principio che qualcosa non andasse, il suo cuore sembrava essere stato trafitto da mille lame.
"Piccola... tesoro" disse vedendo come fosse ridotta, mentre la donna si avvicinò alla regina, prendendola in custodia.
Il corpo della strega venne avvolto da una luce azzurrina, mentre la sollevava con la magia.
Emma fece per seguirla quando Zelena la fermò.
"Deve guarirla da sola. Aspetteremo qui" affermò, mentre Emma osservava Regina sparire
Il suo tono non ammetteva repliche.

Erano ore che la sciamana aveva portato via Regina, verso l'albero sacro.
Era molto debole, tanto pallida, avvolta in un manto rosso che la sciamana le aveva dato.
Emma non riusciva a darsi pace: poteva solo aspettare fuori, mentre Zelena l'aveva medicata.
"È successo per colpa mia" affermò la bionda in lacrime.
"Io ho risposto alla chiamata di Killian. Io ero fuori dalla barriera ed... io ero rimasta ferita" disse Emma.
"Piano... è abbastanza profonda" disse Zelena, facendole cenno di non muoversi.
"Altri cinque centimetri e credimi non te la saresti cavata"
Emma annuì distrattamente.
"Non è colpa tua, Regina era troppo debole per affrontare una cosa simile da sola" spiegò la rossa.
"Dovrebbe andare meglio." affermò, per poi notare il segno degli artigli di Regina sul suo braccio, fasciato in modo distratto.
"L'hai vista?" chiese preoccupata.
Emma confermò. "Si... era spaventata" rispose.
"Si intonerà con l'altra. Sembra le piaccia davvero procurarmi cicatrici" commentò quasi ridendo.
Zelena sorrise leggermente. "Ne ho un paio anch'io. Poi nostra madre ci ha vietato di stare troppo vicine" raccontò.
"È nata così?" domandò Emma.
"Si. Quando era cucciola era davvero aggressiva, anche se molto affettuosa con le persone che amava. Poi non so cosa fece la mamma, ma... è cambiata radicalmente" spiegò tristemente ripensando a quei momenti.
Emma sospirò. "Se la caverà giusto?"
"È una strega forte" affermò Zelena, stringendole la mano.
"Vedrai che andrà tutto bene" la incoraggiò Zelena, per quanto fosse estremamente preoccupata.

Quando Regina aveva aperto gli occhi si sentiva come se si trovasse sulle nuvole, per poi notare come il suo corpo fosse illuminato di blu, legata alle radici dell'albero sacro.
Si sentiva rinata, mentre la sciamana interrompeva delicatamente il legame.
"Vi sentite meglio?" chiese.
Regina annuì. "Le ferite sono sparite" commentò la donna, per poi spalancare gli occhi.
"Come sta mio figlio?" chiese Regina terrorizzata.
"È ancora vivo?"
La sciamana annuì. "È forte, l'oscurità lo ha protetto, ma era ridotto male. Un'altro colpo e sarebbe rimasta solo l'oscurità" spiegò lei.
Regina sospirò.
"Ora sta bene?" chiese.
La sciamana le strinse la mano.
"State tranquilla." rispose sicura.
"Dovete riposare. Siete abbastanza debole adesso, nonostante non ve ne rendiate conto. È meglio che dormiate qui questa notte" spiegò la strega.
"Portate Emma qui" disse Regina, socchiudendo gli occhi, mentre la sciamana esaudì la sua richiesta.
Rimasta da sola Regina si rese conto di quello che fosse successo.
Regina non aveva realizzato quanto già tenesse al cucciolo, fino a quando non aveva rischiato di perderlo.
"Va tutto bene" sussurrò toccando il ventre per la prima volta.
"La tua mamma è qui" disse con le lacrime agli occhi.
"Mi dispiace" commentò singhiozzando.
"D'ora in poi ti proteggerò sempre, lo giuro" disse dolcemente.

La principessa si avvicinò immediatamente alla strega, ansiosa di venire a conoscenze delle sue condizioni.
"Mi hai fatto prendere un colpo" affermò Emma.
Regina annuì sorridendo, mentre Emma prese dolcemente la sua mano.
"Mi sei mancata da morire" affermò Regina.
Emma si chinò sul suo viso baciandola delicatamente.
La principessa si concesse alcuni minuti semplicemente a perdersi negli occhi di Regina, mentre l'accarezzava: svuotò la mente solo per un momento, per ammirare la donna che amava, con la quale avrebbe voluto passare il resto della sua vita.
Eppure Regina aveva altri piani.
"Ho bisogno di parlare con te" mormorò la strega rompendo il silenzio che l'aveva cullata fino ad un attimo prima.
Emma si fece immediatamente attenta.
Regina sorrise, sospirando. "Dio perché è così difficile" commentò sottovoce.
Emma le strinse la mano. "Tu puoi dirmi tutto" affermò.
Regina abbassò lo sguardo.
"Quando tu non c'eri, io... io ho avuto un rapporto con Rumplestiltskin" confessò, mentre Emma si irrigidì.
"Cosa?" chiese Emma, delusa.
"Lui mi ha dato una pozione nel bicchiere e ha alterato i miei sensi" rispose Regina.
Emma iniziò ad infuriarsi. "Ti ha drogata? Mio Dio ti ha fatto del male?" chiese preoccupata.
"No... no io lo volevo." rispose Regina.
"E mi dispiace in parte di questo" affermò.
Emma la guardò confusa. "In parte?"
"Quella pozione serviva per farmi dimenticare di te. Lui voleva togliermi dalla mente il tuo ricordo" spiegò Regina.
"E stava per fare effetto, quando qualcosa mi ha protetta. Il tuo amore non poteva essere estirpato neanche da una pozione" disse stringendole la mano.
"E non mi dispiace totalmente di questo inganno perché è stato allora che ho scoperto in che cosa si è incarnato e ho avuto la conferma della tua innocenza" disse con un piccolo sorriso.
Regina accarezzò il viso di Emma.
"Spero che abbia i tuoi occhi" commentò poi sospirando.
Emma sbiancò di colpo. "Cosa?" chiese con un fil di voce.
Regina si morse leggermente il labbro.
"Quando sono venuta a salvarti... diciamo che non ero da sola" disse con un piccolo sorriso.
"Vuoi... vuoi dire che..."
"Sono incinta" affermò.
Emma sembrava essere in procinto di perdere i sensi.
"Emma stai bene?" chiese Regina.
"No" rispose sincera Emma. "Scusami devo..."
Emma si voltò dal lato opposto tentando di trattenere i singhiozzi.
"Stai piangendo?" commentò Regina confusa da quella reazione, accarezzandole il braccio.
Emma cercò di controllarsi, scuotendo la testa, per poi esplodere pochi secondi dopo.
"Hey..." disse Regina, facendola voltare verso di lei.
"Scusami è che io... avevo messo da parte quel desiderio e ora..."
Emma la strinse a sé, accarezzandole i capelli.
"Dio ma sei ferita, come sta il bambino?" chiese.
"Sta bene" affermò Regina.
"E tu sei uscita dalla barriera per cercarmi sapendo di essere in attesa? Dico ma sei impazzita??" commentò.
"Quando arriva la parte quando sei felice per noi?" domandò Regina incrociando le braccia.
"Come ti è saltato in mente?" commentò Emma preoccupata.
Regina sospirò, quando le calde labbra di Emma incontrarono le sue in un bacio appassionato.
"Ci stavo arrivando" commentò con un sorriso.
Regina la guardò innamorata, accarezzandole il viso.

Killian spalancò le porte del palazzo, entrando con i pochi uomini rimasti.
"Mio signore" commentò il servitore vedendolo ferito.
"Vostre maestà sono tornati" annunciò Fredrick, mentre James e Snow bevevano un paio di bicchieri di vino nella sala accanto.
I due sovrani si alzarono dirigendosi all'ingresso, ma nulla li avrebbe preparati a vedere quei pochi superstiti.
"Cosa è successo?" chiese James preoccupato.
"La strega è fuggita" affermò Killian.
"Come fuggita?" commentò Snow inorridita.
"Quella strega è un vero e proprio mostro" commentò Killian, tenendosi il fianco.
"Mi ha aggredito senza pietà. Graham è morto" raccontò.
Snow abbassò lo sguardo, addolorata per la perdita del vecchio amico.
"Pagherà anche per lui. Emma dov'è?" chiese Snow.
Killian non rispose, limitandosi ad accennare un'espressione di rabbia.
"Dov'è mia figlia?!" esclamò James preoccupato.
"L'ha portata via con lei"
Snow spalancò gli occhi. "È impossibile. Non può averla uccisa." affermò.
"Appena l'ha vista, mi ha lasciato andare. Sono riuscito solo a ferirla. Purtroppo era troppo lontana non ho idea se abbia colpito il punto giusto"
James trattenne le lacrime.
"Dove diavolo si nascondono?!" disse con la voce tremante a causa della rabbia che lo stava divorando.
"Bisogna agire con cautela. Serve la collaborazione di tutti i regni vicini, ogni singola pedina è preziosa" affermò Snow prendendo in mano la situazione con una freddezza spaventosa.
"Di sicuro le streghe hanno in mente qualcosa. Sono sicura che Emma sia ancora viva, una madre sente se la figlia è morta e credetemi sono sicura che Emma sia viva e vegeta" spiegò lei.
James scosse la testa. "Mio Dio..."
"Vostre maestà" disse l'ancella interrompendoli.
I tre sovrani si voltarono verso di lei.
"Il dottore vuole vedervi" disse abbassando il capo, lasciando spazio al medico.
"Vostre maestà" disse inchinandosi, mentre il cuore di Killian martellava forte nel petto.
"È per il bambino?" chiese Killian.
"Le condizioni di Liam sono molto peggiorate questa notte ed ora la febbre si è alzata di colpo" spiegò.
"Ha chiesto di voi" annunciò tristemente.
Killian spalancò gli occhi terrorizzato percorrendo velocemente le scale.

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