>> Vanitas' P.O.V. <<
Avvolto in una nube nera, mi teletrasporto alle spalle della ragazza dopo essere in qualche modo riuscita a prendermi con un misero Fire. Nel breve arco di tempo in cui mi preparo ad attaccarla, noto che le sue mani sono sulla maschera della mia copia.
Che imbecille. Ormai dovrebbe già essersi accorta da un pezzo che quello vero non è il me stesso vede di fronte.
Oltretutto, si sta prendendo la libertà di sbarazzarsi della mia maschera quando invece dovrebbe pensare a guardarsi alle spalle.
《Sei così—》
《Lenta?》
Per un soffio, l'avversaria evita il mio contrattacco rotolando sulla terra. Un sorriso di fiducia si forma sul suo viso.
《...idiota.》
La correggo, il mio Keyblade colpisce il suo mento e lei accusa il colpo, il quale viene seguito subito da un secondo che la cadere sul terreno.
Cerca di rialzarsi tra un respiro all'altro, i suoi Keyblade stretti nei pugni. Nonostante le batoste che le ho inflitto, non sembra voler mollare.
Come sospettavo, quella che ho colpito è soltanto un'illusione. Deve averla usata di nuovo prima che mi teletrasportassi dietro di lei in caso di pericolo, quando stava cercando di scoprire il mio volto.
Non ricordavo avesse un briciolo di astuzia in zucca. Ma non le basterà.
Di punto in bianco, sono circondato da molte copie, circa una decina, dell'avversaria, comparse dal nulla.
Fantastico. Non posso sopportarne una, figuriamoci di più.
Credo però che mi basti colpirle una volta per farle sparire, e quando con un balzo sfuggo dai loro Blizzard lanciati tutti insieme, qualcosa a mezz'aria suscita la mia attenzione.
《Dicevi?》
È tardi quando mi rendo conto che mi ha preso in giro: uno dei suoi Keyblade viene verso di me, sfoderando tutta la potenza di un altro Furia. stavolta al centro del mio petto.
Con un gemito perdo equilibrio, precipitando verso la terraferma. Qualche secondo prima di cadere, tuttavia, riesco ad atterrare in tempo sui piedi.
Le copie sono scomparse, e il solo rumore a irrompere nel silenzio del deserto è il mio faticoso respiro, e il suono della mia armatura quando cado su un ginocchio. Osservo il punto in cui sono stato colpito a causa di una patetica distrazione, stringendo l'armatura all'altezza del petto nella mia mano dal dolore, e anche dall'irritazione.
Intanto, vedo la figura della ragazza posarsi lentamente sulla terra, guardandomi dall'alto con superiorità.
《Chi è l'idiota, adesso?》 la sua voce provocatoria accompagna il rumore dei passi che la portano sempre più vicina a me, puntandomi contro il Keyblade con cui non mi ha colpito. 《Come sai di Terra e Ven? Chi sei tu?》
Tento di ridere alla sua domanda, ma il dolore me lo impedisce.
Mi alzo, ora che non sento più niente, Keyblade alla mano.
《Potresti invece cominciare chiedendoti come sei finita qui.》
Ci guardiamo silenziosamente. La perplessità si manifesta sul volto della ragazza, la quale comincia a perlustrare la zona intorno a noi con un ulteriore sguardo, prima di ricominciare subito a tenermi d'occhio.
《...Cosa?》
Mantengo le distanze tra di noi con un salto all'indietro; Con un ringhio, l'avversaria esercita i suoi Keyblade, cominciando a venirmi incontro con il solito attacco.
Stavolta non decido di deviarlo, anzi, mi limito a spostarmi di lato in modo che il suo colpo vada a vuoto, facendola sbilanciare: quindi, ne approfitto e le tento un colpo diretto, schivato per poco con una capriola.
Ciò che però non si aspetta, è la mia lama di vento che utilizzo solo alcune volte in casi come questo. Infatti, per quanto veloce possa essere, la lama la coglie di sorpresa prendendole la schiena, facendola rotolare sul terreno.
E nonostante questo, continua a rialzarsi. È più tosta di quanto pensassi...e la cosa mi fa innervosire, anche se non lo mostro apertamente.
Arrivati a questo punto, mi rimane solo una cosa da fare.
Quando è sul punto di saltare in piedi, e saltandole sopra, racimolo le forze rimaste in una magia che ho già usato in precedenza, e che ha avuto—naturalmente— un impatto maggiore su di lei: Thunder Oscura.
Questo significa che, in un certo senso, non ha deciso di abbandonare del tutto la via dell'oscurità.
L'avversaria fa solo in tempo a guardare il cielo, e prima che i riflessi abbiano la possibilità di rispondere, i fulmini neri la colpiscono. La sua debolezza a quell'elemento la fa crollare ancora una volta, e come prima, il suo corpo emette fumo.
Atterro con successo. Stavolta sembra essere finita davvero. Nell'eventualità, mi avvicino a passi tranquilli verso la sua figura priva di forze, e mi fermo per ammirare il dolore sul suo volto—oltre che il mio lavoro.
Quando sto per chinarmi verso di lei, gli improvvisi movimenti del suo corpo mi fanno restare lì rigido dove sono.
Vuole ancora opporre resistenza, nella situazione in cui si trova. Tutto ciò si trova al di fuori della mia immaginazione. Ma per quanto stringa i denti e continui a lottare, la mia ultima magia mi è bastata per metterla al tappeto, e ora è meno fastidiosa di prima.
Mentre sta per sedersi sulla terra, il mio Keyblade punta alla base del suo collo, fermandola. Solleva la testa con cauzione per incontrare il mio sguardo con la mia maschera, e anche se non può vederla, un'espressione dura si forma sulla mia faccia.
Quando ripenso che è finita, accade qualcosa che non mi sarei aspettato da qualcuno nel suo stato: una replica compare alle mie spalle, un'altra generata probabilmente in anticipo, con una magia del tuono la cui potenza e precisione sono incrementate dai due Keyblade, che creano una "X" luminosa si fronte a loro.
Sarà difficile colpirla senza uscirne ferito.
Lancio uno sguardo dietro di me, controllando che non stia cercando di nuovo di fare il doppio gioco; E poi, con le ultime forze rimaste, sfodero un'ultima Thunder Oscura, la magia più rapida che posso utilizzare, anche se indebolita: gli sforzi fisici cominciano a farsi sentire, ma non m'importa.
I due fulmini si scontrano, creando un violento impatto tra i paraggi che mi costringe ad allontanarmi.
Quando il boato cessa, mi guardo intorno: la ragazza è svanita. A questo punto, poco importa se è stata coinvolta: Xehanort farà meglio a scegliersi un alleato migliore.
《Guarisci!》 sento gridare dietro di me. Mi volto verso la voce, e constato che la ragazza dopotutto è riuscita a sopravvivere, in qualche modo...
Sembra che abbia utilizzato la magia curativa poco prima che fosse avvenuta l'esplosione. È astuta. Devo averla sottovalutata fin troppo.
Gli angoli delle sue labbra si curvano in un altro sorriso, mentre alza le spalle.
《Te l'avevo detto che ne saresti rimasto sorpreso.》
Sbuffo, e il mio Keyblade scompare dalla mia mano.
《Non male.》 un corridoio oscuro si apre alle mie spalle, da cui entro indietreggiando, senza distogliere i miei occhi dalla sua immagine confusa dalle mie ultime parole.
《Tuttavia... non sei ancora pronta.》