Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

[21] Verso un nuovo mondo

>> Vanitas' P.O.V <<
Finalmente l'alba sorge nella Landa del Mistero, segnando l'inizio di un nuovo giorno. E per la cronaca, non un giorno qualsiasi: da oggi, i piani del Maestro cominceranno a tirare avanti una volta per tutte. So già qual è la mia parte in tutto questo, ed è anche questo il motivo che mi ha spinto a rimanere sveglio tutta la notte quassù, a contemplare il cielo ripensando a tutto ciò che ho dovuto patire per arrivare fin qui.
Non dubito che questo piano filerà liscio. Eppure, c'è qualcosa che continua a tormentarmi, anche se non riesco a capire esattamente cosa.
Sento un corridoio oscuro aprirsi alle mie spalle, seguito da dei passi che si avvicinano. Anche dopo che questi cessano, non dico una parola.
《Sapevo di trovarti qui di nuovo.》
Vedo il Maestro fermarsi di fianco a me, a osservare il sole che presto si sarebbe alzato nel cielo. Neanche stavolta aggiungo qualcosa, e mi limito solo a restar silenzioso con la maschera appoggiata al grembo, tenuta ai lati dalle mie mani inguantate di nero, pronto a indossarla in ogni momento.
Percepisco chiaramente lo sguardo del vecchio su di me, ma lo ignoro e continuo a stare lì fermo seduto sulla rupe.
《Pronto per il grande giorno?》 mi domanda dopo minuti e minuti di silenzio. 《Oggi avrà luogo un evento importante per la riuscita dei nostri piani, Vanitas. L'esame del Simbolo della maestria.》
Simbolo... della maestria?
《Questa sarà la chiave che ci permetterà di arrivare alla porta che ci condurrà al nostro obbiettivo.》
Sono passati così tanti anni da allora. Ricordo ancora il momento in cui sono stato creato sotto forma di un essere vuoto, senza emozioni, senza uno scopo; Ma ora è diverso.
Mi sfugge una beffa dalle labbra, che si curvano in un sorriso nascosto sotto i miei capelli della tonalità del buio.
Naturalmente.》
Alzo la testa, e guardo il Maestro dritto negli occhi. Un ghigno si estende sul suo volto.
《E fai bene, ragazzo.》 si avvicina ulteriormente a me, braccia dietro la schiena. 《Tu e le tue creature siete solo il primo passo della storia che stiamo per lasciare su tutti i mondi.》
La storia... che stiamo per lasciare su tutti i mondi...
Suona intrigante.
(...)
Il Maestro ed io osserviamo il castello di fronte a noi dopo che un sentiero oscuro ha collegato una via dal nostro mondo a uno che non ho mai visto. Emana un'aria diversa rispetto a tutti gli altri.
《Questa è la Terra di Partenza.》 comincia l'anziano, che avanza verso il castello. 《È qui che ho scelto di portare Ventus una volta appurato che addestrarvi insieme sarebbe stato un grosso rischio. Come ben sai, a quei tempi la tua oscurità era troppo per lui da sopportare e decisi di affidarlo sotto la custodia del Maestro Eraqus... un mio vecchio amico.》
Certamente dev'essere questo il luogo in cui ho intravisto quel ragazzo. In un certo senso, pensandoci, quando osservo ciò che mi circonda percepisco un vago senso di familiarità, come se fossi già stato qui in precedenza.
《...》
Un rumore a pochi passi di distanza distoglie il mio sguardo sul Maestro, e passa a un altro dei suoi corridoi.
《Ho collegato questo corridoio ad un punto preciso del castello. Da lì potrai assistere inosservato all'esame dei due più promettenti apprendisti di Eraqus, Terra e Aqua; Per quanto mi riguarda, farò in modo che tu possa valutare la forza di Ventus.》
Già immagino come andrà a finire questa storia, conoscendo quel rammollito. Ma non credo di avere scelta.
《Se non ti spiace, Maestro, prima voglio accertarmi che non manchi nessuno all'appello.》 gli dico con un ghigno.
Seppur gli abbia dato una spiegazione piuttosto vaga, il sorriso sul suo volto che ha cominciato a ritirarsi mi fa capire che abbia inteso cosa voglio dire.
《Penso di potertelo concedere.》 osserva, dandomi le spalle. 《A condizione però che non uscirai allo scoperto. Resta nascosto, e non farti vedere. Agisci con la dovuta cautela: in certi casi, è meglio essere quanto più prudenti possibile.》
Abbasso la testa come per annuire, e apro un varco alle mie spalle. Il Maestro si muove per la sua strada nel momento in cui lo attraverso, prima che qualcuno si renda conto della mia presenza.
(...)
Riesco senza problemi a infiltrarmi in un angolo buio della costruzione. Ispeziono l'area circostante, e la prima cosa che non sfugge ai miei occhi sono le molte porte lì vicino.
Non appena decido di farmi avanti, una queste si spalancata, dalla quale compare un ragazzino coi capelli biondi. Lo riconoscerei tra mille... Ventus.
Fuori sembra essere rimasto lo stesso, ma qualcosa dentro di sé è cambiato.
Naturalmente, non che apprezzi il fatto di doverlo rivedere ancora. Il suo è un ruolo fondamentale purché tutto proceda secondo il piano, tuttavia.
Mi celo nell'ombra, e colgo l'occasione per vedere come si svolge la situazione. Lo vedo correre verso una porta in fondo al corridoio, sulla quale inizia a bussare chiamando allo stesso tempo il nome di qualcuno.
《Rosa!! Sei pronta? L'esame sta per cominciare!》
Questa è una di quelle volte in cui sento che qualcosa sta turbando il suo cuore: ansia, insicurezza. È questo ciò sta provando in questo momento. Ho come la sensazione che sia dovuto all'esame dei suoi due amici, ma onestamente, non vedo proprio perché preoccuparsi così tanto. Dopotutto, non sarà lui a prendervi parte.
《Qu-quasi.》 risponde una voce dall'altro lato della porta. 《Comincia ad andare. Ti raggiungo tra poco.》
Il biondo incrocia le braccia al petto, picchiettando un piede sul pavimento.
《Uh... D'accordo. Ma sbrigati, eh!》 posa una guancia e un palmo della mano sulla porta, gridando in risposta alla voce.
Con questo, si dirige su lungo le scale che portano presumibilmente al luogo dell'incontro dove si sarebbe tenuto l'esame della Maestria di cui il Maestro mi ha parlato.
Il silenzio regna nell'atmosfera. Ora che so che le pedine sono sulla retta via, posso anche andarmene. Ma ho ancora tempo, e francamente, mi annoio solo all'idea di dover attendere nel punto indicatomi dal Maestro fino a quando tutto sarebbe iniziato.
Le gambe mi conducono fino alla porta presso cui prima il ragazzo si è fermato. La osservo senza dire niente o trapelare un qualche cenno di emozione.
Decido di farmi ancora avanti, trovandomici abbastanza vicino da riuscire a sentire dei rumori dall'altro lato: oggetti che si schiantano a terra, talvolta anche inspiegabili colpi.
Resto frastornato al pensiero di si tratti. Ma nel momento stesso in cui mi rendo conto di essere sul punto dove Ventus si è sostato, mi ritrovo a replicare i suoi gesti: posare il palmo della mano sulla porta.
Nonostante l'armatura che ricopre la mia mano, il freddo materiale penetra nel tatto.
Chiudo gli occhi. I rumori non cessano.
Ad un certo punto, la mia maschera si scontra delicatamente contro una superficie dura. Il contatto mi porta subito a riaprire gli occhi, e ora, la mia visione di prima è molto più vicina di quanto pensassi, ma non mi muovo da lì.
Proprio come sospettavo, c'è questo desiderio dentro di me a cui sto faticando a resistere e che mi preme dallo andarmene via.
Scuoto la testa, indietreggiando. Sarà meglio che cominci a dar retta alle parole del Maestro.
L'oscurità compare dietro di me, verso la quale cammino come se niente fosse.
Da dove ho visto passare Ventus, credo di sapere dove il vecchio volesse tener tutti all'oscuro della mia presenza qui in vista del grande giorno.  

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro